No, c'è un malinteso di fondo sostanziale che rende totalmente inutile l'articolo stesso. La coltivazione di terreni per la produzione di combustibili è semplicemente insensata, gli "addetti ai lavori" (quelli veri...) lo dicono fin dagli anni '90. La partita, se si vuole, si può giocare tra carburanti sintetici propriamente detti (che si possono ricavare praticamente da qualsiasi fonte di carbonio, e la Germania ci ha fatto una guerra sotto embargo con la benzina da sintesi FT), e biomasse "moderne", partendo dai sottoprodotti (che per definizione sono insufficienti a impiantarci sopra una filiera di produzione) per arrivare ai bio-fuel di terza e quarta generazione, e lì le potenzialità sarebbero enormi. Ma l'articolo parla di uno scenario che è già stato accantonato, quindi è quanto meno fuorviante.