<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> TA + TP = TI? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

TA + TP = TI?

Yahoo! ha scritto:
Non so perchè ma io ho nella mente l'immagine del differenziale centrale che sta in mezzo, sotto la macchina, non attaccato al motore
Il diff centrale non e' "attaccato" al motore, ma alla trasmissione (cambio).
Ecco la catena cinematica della BMW X3:
http://www.km77.com/00/bmw/x3/gra/202.asp
dove si vede bene come dal ripartitore (che contiene il differenziale centrale) escono due alberi di trasmissione.

Ecco un link a una immagine e descrizione di come "interagiscono" il differenziale centrale - che continua a compiere il lavoro di distribuire la coppia agli alberi di trasmissione - e il giunto viscoso, che ha invece il compito di "deviare" coppia agli alberi secondo il funzionamento descritto prima da Octane.
http://www.ukcar.com/features/tech/traction/lock.htm
 
Si', in un vero 4x4 la disposizione e' quella.
Il giunto viscoso e' proprio di certi "falsi" 4x4 dove l'asse secondario (di solito il posteriore) entra in gioco solo dopo lo slittamento dell'anteriore.
Se non ricordo male, funziona cosi' il VW 4motion.

Piuttosto, ma che e' successo al giunto della foto?
Sembra scoppiato! :shock:
 
Ho preso la foto da wiki ... era la 1ma che avevo a tiro ... :D

Ecco il giunto per la Range Rover "Made in Ashcroft"
http://www.ashcroft-transmissions.co.uk/part_26.html

PS x Octane: forse c'e' anche un bell'equivoco alla base del fatto che in Inglese il cocnetto di "limited slip" viene applicato anche a differenziali che permettono un blocco quasi totale oppure totale.
Cercando info in rete ieri sera per postare, mi sono infatti imbattuto in piu' spiegazioni tecniche sul concetto di "LSD" ma esteso anche a TorSen, oppure ai Tru-lok e Vari-lok Jeep, nella fattispecie differenziali bloccabili al 100%, il primo manualmente, e il secondo mediante una pompa azionata dal controllo della trazione ... boh
 
Pero' e' vero anche il contrario: cioe' noi definiamo comunemente "autobloccante" anche un differenziale a slittamento limitato.
In effetti si tratta di due cose molto diverse.
 
leolito ha scritto:
Yahoo! ha scritto:
Non so perchè ma io ho nella mente l'immagine del differenziale centrale che sta in mezzo, sotto la macchina, non attaccato al motore
Il diff centrale non e' "attaccato" al motore, ma alla trasmissione (cambio).
Ecco la catena cinematica della BMW X3:
http://www.km77.com/00/bmw/x3/gra/202.asp
dove si vede bene come dal ripartitore (che contiene il differenziale centrale) escono due alberi di trasmissione.

Ecco un link a una immagine e descrizione di come "interagiscono" il differenziale centrale - che continua a compiere il lavoro di distribuire la coppia agli alberi di trasmissione - e il giunto viscoso, che ha invece il compito di "deviare" coppia agli alberi secondo il funzionamento descritto prima da Octane.
http://www.ukcar.com/features/tech/traction/lock.htm

Visto, grazie
 
leolito ha scritto:
Yahoo! ha scritto:
Non so perchè ma io ho nella mente l'immagine del differenziale centrale che sta in mezzo, sotto la macchina, non attaccato al motore
Il diff centrale non e' "attaccato" al motore, ma alla trasmissione (cambio).
Ecco la catena cinematica della BMW X3:
http://www.km77.com/00/bmw/x3/gra/202.asp
dove si vede bene come dal ripartitore (che contiene il differenziale centrale) escono due alberi di trasmissione.

Ecco un link a una immagine e descrizione di come "interagiscono" il differenziale centrale - che continua a compiere il lavoro di distribuire la coppia agli alberi di trasmissione - e il giunto viscoso, che ha invece il compito di "deviare" coppia agli alberi secondo il funzionamento descritto prima da Octane.
http://www.ukcar.com/features/tech/traction/lock.htm
Non è lo schema che usa anche l'Audi Quattro?
 
leolito ha scritto:
Ecco la catena cinematica della BMW X3:
http://www.km77.com/00/bmw/x3/gra/202.asp dove si vede bene come dal ripartitore (che contiene il differenziale centrale) escono due alberi di trasmissione.
L'X3 non ha alcun differenziale centrale, ma solo un ripartitore di coppia (con moto trasmesso all'assale anteriore a mezzo catena nelle prime serie, successivamente a cascata di ingranaggi) a frizione lamellare, che "funge" da differenziale centrale. Il Glk invece ha un vero differenziale (epicicloidale) + frizione lamellare.
Bmw fa molto affidamento sull'elettronica, Mb si basa di più sulla cara vecchia meccanica. "Se" tutto funziona come deve, l'Xdrive Bmw sulla neve è qualcosa di micidiale (una Suby deve starci attenta)
lamps
 
Maxetto ha scritto:
Non è lo schema che usa anche l'Audi Quattro?
L'Audi usa per il loro Quattro due varianti: per i motori trasversali un giunto al retrotreno che attacca all'occorrenza, e per i motori longitudinali un diff centrale che ripartisce la trazione
http://www.km77.com/marcas/audi/a3_03/0primera/gra/34.asp
http://www.km77.com/00/audi/a6/2009/gra/211.asp

Mauro: si, il ripartitore funge da "differenziale" nell'X3. Ho preso male l'esempio (ma era per spiegare il "sistema").
Torno ai miei polli ... :D

Ecco un disegno del ripartitore del Defender (scusate le dimensioni!):

206.jpg


Da destra, la 'scatola' che ingloba il cambio partendo dalla campana della frizione (giallo, si vede pure lo sfiato in alto), poi la parte posteriore (celeste) con le leve di comando che la sovrastano (in verde), la parte dove c'e' l'albero secondario (se ben ricordo, sono un po' ... ossidato sul cambio :p ), il ripartitore vero e proprio (again giallo) e da li' l'albero di trasmissione posteriore (col freno a mano a tamburo) e il differenziale centrale in lbu scuro (bloccabile manualmente, notare i leveraggi), e infine l'albero anteriore.
:D
 
I differenziali a slittamento limitato sono applicabili in qualsiasi posizione, anteriore, posteriore e centrale.
Sono sostanzialmente di due tipi base:
MECCANICI ed ELETTRONICI
I meccanici hanno dalla loro maggior semplicita' e possibilita' di gestire con piu' affidabilita' coppie maggiori. Inoltre sono prevedibili in quanto hanno comportamento omogeneo e sempre uniforme.
Quelli elettronici hanno dalla loro la capacita' di adattare il proprio comportamento alle condizioni della vettura o a impostazioni fornite dall'utente. Possono inoltre avere, in alcuni casi, limitate capacita' "predittive", che capiscono se sta per verificarsi una perdita d'aderenza e agiscono in anticipo per prevenirla.
Sono di questo tipo l'ATTESA (nome quanto meno bizzarro, vista la funzione) della Nissan Skyline, l'AYC della Mitsubishi e il differenziale M di BMW.
Sono di tipo comandabile dall'utente i diff. centrali di Mitsu (ACD) e Subaru, quest'ultimo regolabile su 7 diversi livelli di trasferimento di coppia, mentre il Mitsu regola la fluidita' di funzionamento della "chiusura" del differenziale, e la sua durata.

I differenziali poi si distinguono in tre grosse categorie:
A giunto viscoso.
A frizioni
Torsen

Del primo s'e' gia' parlato.
I differenziali a frizioni usano un pacco frizioni in bagno d'olio azionato elettronicamente o dalla forza applicata al differenziale dallo slittamento di uno dei due assi per serrare i dischi frizione ottenendo un trasferimento della coppia all'asse che mantiene trazione, anche se l'altro sta slittando (o a una ruota, se trasversale).

Il Torsen sfrutta un meccanismo epicicloidale per trasferire alla ruota o asse con trazione una porzione MOLTIPLICATA della coppia che agisce sulla ruota che slitta.
Questo significa che se normalmente la ripartizione della coppia sulle due ruote (o assi) e' del 50-50, se una ruota pattina e riesce a trasmettere solo il 5% di coppia, e il torsen ripartisce un x5 di coppia, all'altra ruota andra' il 25% di coppia.
Il suo vantaggio e' che, mentre un differenziale a frizioni tipicamente ripartisce la stessa quantita' di coppia che era distribuita precedentemente, e dunque se verosimilmente una ruota pattina, lo fara' anche l'altra a pari condizioni, il Torsen trasmette come si puo' vedere MENO coppia dell'originale, autoregolandosi, e dunque migliora la trazione. Inoltre la sua azione e' molto piu' immediata di quello a frizioni, dato che non necessita di azionamenti.
Lo svantaggio, e grosso, del Torsen semplice e' che, se una ruota pattina completamente, 5 volte zero fa sempre zero, e dunque non viene trasmessa alcuna coppia all'altra ruota... proprio come un differenziale normale.
Questo viene risolto su alcuni mezzi con una pinzata dei freni in caso di pattinamento totale, per creare una coppia "fittizia" che sia trasferibile all'altra ruota (Hummer) o con l'accoppiamento del Torsen a un sistema a frizioni che agisce solo in questo caso.

Il Torsen, inoltre, puo' trasferire coppie molto superiori al sistema a frizioni (per non parlare del viscoso) con affidabilita' maggiore e senza problemi di surriscaldamenti eccessivi in caso d'usi gravosi.

E' pero' anche meno dolce nell'inserimento e non puo' essere regolata la sua reazione.
Per questo e' molto utile come differenziale sportivo, mentre laddove serva dolcezza di trasferimento di coppia e "dosabilita'" dell'azione di intervento del differenziale sono preferiti i sistemi a frizioni o viscosi.
Il diff. centrale della Evo, per esempio, sfrutta le frizioni proprio per regolare dolcezza e durata dell'ingaggio del blocco centrale, mentre il diff. anteriore e quello posteriore sono Torsen nella versione RS. Il posteriore e' invece di nuoov a frizioni con l'AYC a controllo predittivo.

Infine, i differenziali possono essere suddivisi ancora in 3 categorie:
a una via, se funzionano solo in accelerazione.
a due vie, se funzionano con pari intervento in accelerazione e in rilascio.
a una via e mezza, se funzionano in accelerazione e, con intervento ridotto, in rilascio.

Nessun differenziale a slittamento limitato agisce o ha influenza sulla FRENATA, che e' da sempre a 4 ruote ed e' gestita da ripartitori di frenata idraulici o elettronici (Electronic Brake Cornering, per esempio, che gestisce le pinzate sulle singole ruote in base alla differente aderenza che si ha in curva).
Questa e', piu' o meno e molto riassunta, l'ABC dei differenziali a slittamento limitato.
Diverso discorso sono

DIFFERENZIALI A BLOCCO MANUALE
che funzionano normalmente liberi, ma possono essere bloccati completamente con un comando manuale.
Non agiscono in modo progressivo ne' "trasferiscono" coppia basandosi sulle reazioni del mezzo: semplicemente, il differenziale viene "cancellato" bloccandolo e il tutto si comporta come un semplice asse.

DIFFERENZIALI AUTOBLOCCANTI.
Anche se si tende a chiamare "autobloccanti" i differenziali a slittamento limitato, la differenza tra i due e' evidente anche solo dalla definizione: i secondi limitano lo slittamento. Gli autobloccanti, come dice il nome, in caso di slittamento si BLOCCANO completamente, e diventano l'equivalente di un assale.
L'ACD della Evo, una volta attivato, e' un autobloccante, di fatto, perche' le frizioni BLOCCANO ogni slittamento, rendendo solidale il differenziale. La trasmissione di coppia e' sempre 50%-50%. Non si annovera tra gli autobloccanti perche' il controllo elettronico decreta la progressivita' di tale bloccaggio, e dunque per un dato periodo il differenziale si comporta come un differenziale a slittamento limitato, lasciando un certo grado di liberta'.
Poi si blocca del tutto, e rimane bloccato completamente per il tempo decretato dall'elettronica prima di riaprirsi, di nuovo, progressivamente.
Un autobloccante vero e proprio si blocca completamente e subito, e si sblocca solo dopo che le forze che agiscono su di esso sono ritornate entro livelli accettabili (mentre l'ACD "telegrafa" in modo percettibile con la sua azione di blocco-sblocco, che lo rende molto fluido e progressivo, come una sorta di ABS che agisse sulla trazione, invece che sulla frenata).
Autobloccanti e differenziali a blocco manuale sono sempre meno usati in favore di tecnologie piu' elaborate, mano a mano che la tecnologia consente di avere dispositivi piu' sofisticati con la medesima affidabilita' di questi schemi piu' semplici.
Il blocco manuale trova tuttavia ancora impiego in fuoristrada leggeri di basso costo, proprio per la sua semplicita' e affidabilita'.
 
Dimenticavo: il differenziale a blocco manuale NON VA CONFUSO con le 4WD inseribili, per le quali invece il differenziale centrale NON ESISTE.

La scelta sulla soluzione da adottare dipende dallo scopo della trazione 4WD impiegata.
Esistono infatti tre motivi di base per scegliere le 4WD a livello progettuale.
- trazione sportiva su fondi coesi ad elevata aderenza. (4WD sportive)
- trazione elevata su fondi grossolani e in caso in cui non tutte le ruote poggino a terra (fuoristrada)
- trazione ottimale su fondi a bassissima aderenza (4wd da neve e di sicurezza).

la prima esigenza comporta la trasmissione il piu' possibile immediata di grandi coppie motrici con lo scopo di garantire prestazioni massime.
Esempi: Subaru Impreza, Mitsu Evo, Lancia Delta Integrale, Audi Quattro (sportiva).

La seconda esigenza comporta il riuscire a muovere il mezzo anche se il fondo non garantisce a tutte le ruote pari aderenza, e dunque una puo' slittare completamente mentre l'altra fa presa perfetta, o se una delle ruote e' sollevata da terra.
Esempi: Land Rover Defender, Toyota Land Cruiser, Suzuki Santana/Samurai/Jimny

La terza esigenza comporta il riuscire a mantenere trazione utile anche su fondi che permettono pochissima aderenza a tutte le ruote, come pioggia o neve.
Esempi: trazione quattro audi non sportiva (audi purtroppo chiama "quattro" due schemi di trazione alquanto differenti) 4 motion Volkswagen.

Da notare che la gestione elettronica di certi sistemi di trazione consente per esempio di passare da un criterio all'altro, come sull'ACD Mitsubishi.
 

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