<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stellantis ha chiesto ai suoi operai italiani di andare a lavorare in Serbia | Il Forum di Quattroruote

Stellantis ha chiesto ai suoi operai italiani di andare a lavorare in Serbia

Stellantis ha presentato la trasferta come un’opportunità per gli operai che sono in cassa integrazione, quindi con una paga ridotta: chi accetterà riceverà un’indennità di circa 70 euro al giorno aggiuntiva allo stipendio e potrà rimanere in Serbia fino a cinque mesi. Stellantis fornisce un’automobile a noleggio ogni tre operai, mentre il primo rientro in Italia è fissato dopo circa 45 giorni, con costi a carico dell’azienda. Dall’inizio dell’anno la stessa proposta è stata fatta a un centinaio di operai degli stabilimenti di Melfi, Modena, Cassino e Termoli. Finora Mirafiori e Pomigliano erano stati esclusi: sono i due stabilimenti più importanti in Italia, dove i sindacati hanno più influenza.


Con la fuga delle aziende, la fuga degli operai?
 
considerato che, da quanto ho sentito, stanno "importando" in serbia alcuni operai marocchini (che di stipendio base guadagnano circa la metà...) mi sembra che qui ci stiamo avvicinando al tragicomico.
 
Tra la CIG e farsi dare circa 2000 € lordi in più in busta paga (rispetto al salario normale), direi che la scelta non è difficile.
Però se è incluso pure vitto e alloggio (che immagino in Serbia non è caro come in Italia).
Poi si può discutere se sia giusto, che non tutti possono accettare perché hanno motivi validi per dire di no, però non mi pare una cosa così orribile.
 
considerato che, da quanto ho sentito, stanno "importando" in serbia alcuni operai marocchini (che di stipendio base guadagnano circa la metà...) mi sembra che qui ci stiamo avvicinando al tragicomico.
L'articolo scrive di nepalesi.

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Ma non trovano serbi per lavorare perché li pagano poco e preferiscono spostare italiani dandogli 70 euro in più al giorno?!

Sta fabbrica in Serbia quando mai la han fatta.
 
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Stellantis ha presentato la trasferta come un’opportunità per gli operai che sono in cassa integrazione, quindi con una paga ridotta: chi accetterà riceverà un’indennità di circa 70 euro al giorno aggiuntiva allo stipendio e potrà rimanere in Serbia fino a cinque mesi. Stellantis fornisce un’automobile a noleggio ogni tre operai, mentre il primo rientro in Italia è fissato dopo circa 45 giorni, con costi a carico dell’azienda. Dall’inizio dell’anno la stessa proposta è stata fatta a un centinaio di operai degli stabilimenti di Melfi, Modena, Cassino e Termoli. Finora Mirafiori e Pomigliano erano stati esclusi: sono i due stabilimenti più importanti in Italia, dove i sindacati hanno più influenza.


Con la fuga delle aziende, la fuga degli operai?

Tutto sommato mi sembra una cosa che ci può stare e che comunque allontana la cassa integrazione, o peggio, il licenziamento.

Sappiamo tutti quale sia la situazione europea dell'automotive, e se in uno o due stabilimenti c'è eccesso di mano d'opera e in un altro (anche all'estero) c'è carenza, anche io proporrei il trasferimento temporaneo di risorse.
Sarà anche perchè io ho viaggiato per 7 anni in tutta l'Italia (ok solo Italia) e perchè amo i viaggi, le novità e le sfide, ma non la vedo come una tragedia.

Poi non sono 70 euro al giorno, sono 70 euro aggiuntivi, oltre lo stipendio, quindi circa 2.100 euro/mese in più (edit: 1.500 considerando i giorni lavorativi), per pagarsi l'affitto e gli aerei (o treni) per tornare dalle famiglie nei termini previsti. Io l'ho fatto per anni, anche se solo in Italia. Loro per "un massimo di 5 mesi". Si può fare, per me.

PS: i 70 euro essendo "trasferta" non sono tassati.
 
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