<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stasera a Report: l'auto permettendo... | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Stasera a Report: l'auto permettendo...

99octane ha scritto:
rema007 ha scritto:
Gunsite ha scritto:
vorrei sottolineare che le norme euro (1, 2, 3, 350,000 ecc°) non le abbiamo fatte in italia ma i tanto bravi "europei" (che poi il discorso della pianificazione territoriale sia sacrosanto e io stesso lo dica da anni è un altro discorso). è logico che non ci siano stati grossi miglioramenti sulle emissioni, il problema era il piombo, eliminato con le prime euro, poi si sono concentrati sulle michiate tralasciando i veri inquinanti tipo il particolato dei diesel (partendo dai gasoli....). si son concentrati sulla co2 e quel poco che hanno rispamiato, (ammesso che servisse risparmiarlo) glielo ha trombato il solito vulcano.... :D

a paerte il fatto che il benzene è un agente cancerogeno forse più del particolato io vorrei sapere ma non sarebbe meglio gestire la circolabilità delle auto in base al loro potere inquinanete certificato dalla revisione biennale delle auto ovviamente fatta con criteri più rigorosi??

perchè una euro 3 ben tenuta deve essere considerata più inquinante di una euro5 che mangia olio o col motore rovinato?

E dunque, volendo gestire la cosa, il metodo c'e' gia': le accise dei carburanti.
Chi consuma di piu' (vuoi perche' fa piu' km, vuoi perche' ha un'auto che beve) paga di piu'.
Assolutamente semplice, democratico ed efficace.
e qui che non sono d'accordo...le accise sui carburanti trattandosi di imposte indirette sono si magari semplici, ma non democratiche ed efficaci...è vero che chi consuma e inquina di più paga di più, ma il peso dell'imposizione fiscale non cambia!!chi usa una panda MJ paga percentualmente le stesse tasse sul gasolio di chi usa una Q7!!!è questo che non è democratico....si dovrebbero diminuire le accise sulla benzina e avviare un sistema fiscale più diretto strutturato in modo tale che chi ha, consuma, inquina di più, paghi effettivamente di più...
 
bellafobia ha scritto:
99octane ha scritto:
-Logan- ha scritto:
Fortunatamente da noi da meno di un anno è stato inaugurato il tram delle valli che congiunge diversi paesi al centro città.

Ovviamente le solite ragazzine deficienti hanno già imbrattato le pensiline, ma il servizio è ottimo, caldo d'inverno e sempre in orario, e con l'adunata degli alpini ieri e oggi era pure gratis!! :D

Ottimo. Un passo avanti.
Ma se voglio andare da qualche parte non servita dal tram?
l'uomo è dotato di arti inferiori (le gambe) che servono alla mobilità :D 8) Ragionando come te ognuno andrebbe per i caz*i suoi e il trasporto pubblico non verrebbe utilizzato da nessuno :rolleyes: :( ;)
più mobilità non significa più auto in circolazione: vuoi negare anche questo in nome della "libertà di possedere un mezzo personale"? La vera libertà è il non dover comprare un mezzo proprio e svenarsi per manternerlo al fine di andare dal punto x al punto y
quoto!!!!!
 
non sono pienamente in sintonia con chi sostiene che il carburante dovrebbe costare di più, come dice Grillo anche 10? al litro, in linea di principio capisco ma all'atto pratico sarebbe un suicidio macro-economico... poichè inevitabilmente i costi ri-cadrebbero anche su altri settori, ovvero agro-alimentare, etc... e quindi la Siura Maria il cocomero al posto di pagarlo 0,50 al kg lo pagherebbe 1,50 :D

invece secondo me sarebbe più equo bastonare/tassare non solo in base ai kw (cv) ma anche in base al peso... ci sono bestioni nippo-americano-koreani da 120cv che consumano come 4 panda da 60cv 8) e tutto poichè pesano come dei camion
 
giuliogiulio ha scritto:
...le accise sui carburanti trattandosi di imposte indirette sono si magari semplici, ma non democratiche ed efficaci...è vero che chi consuma e inquina di più paga di più, ma il peso dell'imposizione fiscale non cambia!!chi usa una panda MJ paga percentualmente le stesse tasse sul gasolio di chi usa una Q7!!!è questo che non è democratico....si dovrebbero diminuire le accise sulla benzina e avviare un sistema fiscale più diretto strutturato in modo tale che chi ha, consuma, inquina di più, paghi effettivamente di più...

Non capisco: chi possiede e usa una Q7 paga le tasse sul carburante in proporzione ai suoi consumi, che non sono gli stessi della Panda; non è sufficientemente democratico?
Paga anche di più l'IVA (in proporzione al prezzo) e la tassa di possesso (in proporzione alla cavalleria).
Fossero questi i problemi dell'iniquità fiscale in Italia...
:rolleyes:
 
stratoszero ha scritto:
giuliogiulio ha scritto:
...le accise sui carburanti trattandosi di imposte indirette sono si magari semplici, ma non democratiche ed efficaci...è vero che chi consuma e inquina di più paga di più, ma il peso dell'imposizione fiscale non cambia!!chi usa una panda MJ paga percentualmente le stesse tasse sul gasolio di chi usa una Q7!!!è questo che non è democratico....si dovrebbero diminuire le accise sulla benzina e avviare un sistema fiscale più diretto strutturato in modo tale che chi ha, consuma, inquina di più, paghi effettivamente di più...

Non capisco: chi possiede e usa una Q7 paga le tasse sul carburante in proporzione ai suoi consumi, che non sono gli stessi della Panda; non è sufficientemente democratico?
Paga anche di più l'IVA (in proporzione al prezzo) e la tassa di possesso (in proporzione alla cavalleria).
Fossero questi i problemi dell'iniquità fiscale in Italia...
:rolleyes:
la cosa bella è che avete ragione entrambi :lol: Tutte le imposte al consumo non possono essere eque e generano comunque distorsioni; questo tuttavia è un problema irrilevante rispetto all'iniquità totale del sistema fiscale in Italia :rolleyes:
 
bellafobia ha scritto:
retroviseur ha scritto:
99octane ha scritto:
-Logan- ha scritto:
iCastm ha scritto:
Non penso che il sottosuolo si possa sfruttare all'infinito e soprattutto non vedo come possa costare (non solo in termini monetari) ai contribuenti meno della presenza del traffico.

Sicuramente più di quanto non sia sfruttato ora.
Il confronto con altre città europee è imbarazzante.

Per quanto riguarda i costi, c'è da dire che oltre al traffico ridotto, un parcheggio porta anche introiti, e alla lunga (magari molto alla lunga) si ripaga, o comunque la spesa viene ammortizzata.

A Parigi si son ripagati alla breve. Infatti non costano poco. Ma i parigini sono contenti di avere un posto auto facile, comodo e garantito ovunque vadano e, tolto l'inevitabile mugugno di fondo che pervade qualsiasi tassa a questo mondo, pagano volentieri, specie considerando la qualita' delle infrastrutture garantite da questo esborso.

Ma dove sarebbe il posto auto semplice e garantito ovunque si vada a Parigi???

L'amministrazione ha, ormai da diversi anni, attuato proprio una politica molto forte di scoraggiamento dell'uso dell'automobile (per esempio ridisegnando le sezioni di molti boulevards, riducendo drasticamente il numero di corsie dedicate alle automobili private, per lasciare spazio alle corsie preferenziali per bus e taxi, piste ciclabili e allargando considerevolmente i marciapiedi, il tutto ridisegnando e riducendo anche considerevolmente i parcheggi a raso)...tutto questo è stato supportato però da uno sviluppo ulteriore dei trasporti pubblici, già eccellenti.

Parigi è una città congestionata dal punto di vista del traffico, e questi interventi sul layout delle strade, estesi a tutto l'arredo urbano, in certe zone oltre al parcheggio hanno reso difficoltosa anche la fermata.
Nei quartieri residenziali di impianto storico, che sono la gran parte della Parigi "intra muros", privi di adeguate infrastrutture private per il ricovero dei veicoli, il problema del parcheggio non è per niente semplice da risolvere. Parigi è una città urbanisticamente densa e piuttosto satura.

A Parigi piuttosto la macchina non si usa, perché Metro, RER, autobus, tram e i tantissimi taxi circolanti rendono l'uso dell'automobile spesso inutile e controproducente. Avere un'auto di proprietà se si abita a Parigi intra muros è uno sfizio, spesso piuttosto seccante.
straquoto! c'è l'esempio ottimo anche di molte città tedesche dove una rete efficiente di mezzi pubblici "decenti" rende l'auto economicamente svantaggiosa e praticamente (quasi)superflua ;)
Conoscete il paradosso della libertà? Il tipico esempio pratico di questo paradosso sono gli ingorghi causati dal traffico...Che si parli di Milano o di altre città poco importa. Servirebbero meno tasse "ad capocchiam" e più parcheggi sì, ma anke una rete valida di trasporti pubblici: car pooling (o sharing), biciclette, tram, ecc...

Quoto! Infatti, avevo dimenticato il Vélib, cioè le biclette pubbliche a noleggio diffuse in tutta Parigi, che hanno avuto molto successo, ce n'è una quantità massiccia in tutta la città.

velib.jpg


Inoltre, Parigi è stata credo una delle prime città europee dove si potevano trovare automobili in car sharing, questo già agli inizi degli anni 2000.

Diciamo che l'offerta di alternative all'automobile è veramente completa e capillare.

Bisogna dire che scoraggiano l'uso dell'automobile, rendendolo progressivamente meno comodo, però nello stesso tempo offrendo delle reali alternative. Da noi purtroppo si sceglie in molte città la strada "punitiva", cioè i divieti, ma offrendo poche o nessuna valida alternativa di trasporto all'automobile.

Infine, è anche questione di mentalità. C'è chi prende l'automobile, per abitudine, anche per fare 500m e andare a comprare il giornale. E' un atto di sacrosanta libertà, ma magari quando ci si abitua a farli a piedi quei 500m diventano anche più piacevoli e interessanti.
 
retroviseur ha scritto:
Quoto! Infatti, avevo dimenticato il Vélib, cioè le biclette pubbliche a noleggio diffuse in tutta Parigi, che hanno avuto molto successo, ce n'è una quantità massiccia in tutta la città.

velib.jpg


Inoltre, Parigi è stata credo una delle prime città europee dove si potevano trovare automobili in car sharing, questo già agli inizi degli anni 2000.

Diciamo che l'offerta di alternative all'automobile è veramente completa e capillare.

Bisogna dire che scoraggiano l'uso dell'automobile, rendendolo progressivamente meno comodo, però nello stesso tempo offrendo delle reali alternative. Da noi purtroppo si sceglie in molte città la strada "punitiva", cioè i divieti, ma offrendo poche o nessuna valida alternativa di trasporto all'automobile.

Infine, è anche questione di mentalità. C'è chi prende l'automobile, per abitudine, anche per fare 500m e andare a comprare il giornale. E' un atto di sacrosanta libertà, ma magari quando ci si abitua a farli a piedi quei 500m diventano anche più piacevoli e interessanti.

Già, molto apprezzate anche dai vandali... Dopo il primo anno metà erano state rubate, l'altra metà danneggiate.

Tutto il mondo è paese -_-
 
99octane ha scritto:
Un approccio che riflette il solito atteggiamento sinistrorso-ecologista sempre seguito da report.
Se si vuole fare informazione e, magari, denuncia sull'argomento, si vada super partes e si parli di amministrazioni pubbliche di ogni colore che, pur alimentate con miliardi di euro, risultano incapaci di adeguare le infrastrutture alle esigenze di una societa' moderna, con strade pietose, statali inutilizzabili per spostamenti di piu' di qualche km, mezzi pubblici scandalosi.
Si parli della congestione delle autostrade dovuta all'abuso enorme del trasporto su gomma.
Si parli delle accise vergognose sui carburanti cui non fa riscontro alcun miglioramento della situazione sopra elencata.
Si parli delle norme liberticide e lesive del patrimonio dei cittadini che obbligano a rottamare auto perfettamente funzionanti sostituendole con auto nuove di cui non c'era alcuna necessita' con gravissimo impatto ambientale, oltre che economico, invece di sostenere che e' colpa dell' "industria dell'auto".

L'auto e' mezzo essenziale per la liberta' individuale e nessun mezzo "pubblico" o "modello di trasporto" puo' sostituirla, se non in ambiti specifici e limitati.
Dal potere politico deriva un mandato a gestire la cosa pubblica e i problemi che ne derivano. Invece di cercare scuse per la sistematica inettitudine a farlo e limitarsi a riflettere sul cittadino l'onere del problema per cui si e' ricevuto tale mandato, si trovino soluzioni efficaci ed efficienti.
Tutto il resto e' chiacchiere.

Libero si, di stare in coda!
Libero anche di fare dei nostri bellissimi centri storici delle autostrade con enormi centri commerciali trasformando il territorio italiano in un'immensa bellissima arteria stradale di periferia, e quando riempiremo anche quella?
Strade a sei corsie ovunque, come in russia, per correre liberi nel traffico sprettrale, vuoi mettere la tua libertà, chissenefrega, dei pedoni, dei mezzi pubblici, dell'inquinamento, del rumore, del paesaggio, dei diritti dei non automobilisti, l'auto é l'unico mezzo con cui spostarsi.
Il parcheggio deve essere ovunque, che ci sta a fare il colosseo se non un bellissimo parcheggio o un arena per il driftiting, poi io sui mezzi pubblici non mi sento libero!
W la libertà!

Per il resto la trasmissione ha parlato di tutti i temi da te citati, quindi anche tu sei un pericoloso bolscevico?
Forse é necessario informarsi prima di spararle grosse!
 
-Logan- ha scritto:
Già, molto apprezzate anche dai vandali... Dopo il primo anno metà erano state rubate, l'altra metà danneggiate.
Tutto il mondo è paese -_-

bhe a Milano il servizio di bike sharing funziona bene, uno delle poche cose buone fatte dalla moratto...
 
-Logan- ha scritto:
retroviseur ha scritto:
bellafobia ha scritto:
retroviseur ha scritto:
99octane ha scritto:
-Logan- ha scritto:
iCastm ha scritto:
Non penso che il sottosuolo si possa sfruttare all'infinito e soprattutto non vedo come possa costare (non solo in termini monetari) ai contribuenti meno della presenza del traffico.

Sicuramente più di quanto non sia sfruttato ora.
Il confronto con altre città europee è imbarazzante.

Per quanto riguarda i costi, c'è da dire che oltre al traffico ridotto, un parcheggio porta anche introiti, e alla lunga (magari molto alla lunga) si ripaga, o comunque la spesa viene ammortizzata.

A Parigi si son ripagati alla breve. Infatti non costano poco. Ma i parigini sono contenti di avere un posto auto facile, comodo e garantito ovunque vadano e, tolto l'inevitabile mugugno di fondo che pervade qualsiasi tassa a questo mondo, pagano volentieri, specie considerando la qualita' delle infrastrutture garantite da questo esborso.

Ma dove sarebbe il posto auto semplice e garantito ovunque si vada a Parigi???

L'amministrazione ha, ormai da diversi anni, attuato proprio una politica molto forte di scoraggiamento dell'uso dell'automobile (per esempio ridisegnando le sezioni di molti boulevards, riducendo drasticamente il numero di corsie dedicate alle automobili private, per lasciare spazio alle corsie preferenziali per bus e taxi, piste ciclabili e allargando considerevolmente i marciapiedi, il tutto ridisegnando e riducendo anche considerevolmente i parcheggi a raso)...tutto questo è stato supportato però da uno sviluppo ulteriore dei trasporti pubblici, già eccellenti.

Parigi è una città congestionata dal punto di vista del traffico, e questi interventi sul layout delle strade, estesi a tutto l'arredo urbano, in certe zone oltre al parcheggio hanno reso difficoltosa anche la fermata.
Nei quartieri residenziali di impianto storico, che sono la gran parte della Parigi "intra muros", privi di adeguate infrastrutture private per il ricovero dei veicoli, il problema del parcheggio non è per niente semplice da risolvere. Parigi è una città urbanisticamente densa e piuttosto satura.

A Parigi piuttosto la macchina non si usa, perché Metro, RER, autobus, tram e i tantissimi taxi circolanti rendono l'uso dell'automobile spesso inutile e controproducente. Avere un'auto di proprietà se si abita a Parigi intra muros è uno sfizio, spesso piuttosto seccante.
straquoto! c'è l'esempio ottimo anche di molte città tedesche dove una rete efficiente di mezzi pubblici "decenti" rende l'auto economicamente svantaggiosa e praticamente (quasi)superflua ;)
Conoscete il paradosso della libertà? Il tipico esempio pratico di questo paradosso sono gli ingorghi causati dal traffico...Che si parli di Milano o di altre città poco importa. Servirebbero meno tasse "ad capocchiam" e più parcheggi sì, ma anke una rete valida di trasporti pubblici: car pooling (o sharing), biciclette, tram, ecc...

Quoto! Infatti, avevo dimenticato il Vélib, cioè le biclette pubbliche a noleggio diffuse in tutta Parigi, che hanno avuto molto successo, ce n'è una quantità massiccia in tutta la città.

velib.jpg


Inoltre, Parigi è stata credo una delle prime città europee dove si potevano trovare automobili in car sharing, questo già agli inizi degli anni 2000.

Diciamo che l'offerta di alternative all'automobile è veramente completa e capillare.

Bisogna dire che scoraggiano l'uso dell'automobile, rendendolo progressivamente meno comodo, però nello stesso tempo offrendo delle reali alternative. Da noi purtroppo si sceglie in molte città la strada "punitiva", cioè i divieti, ma offrendo poche o nessuna valida alternativa di trasporto all'automobile.

Infine, è anche questione di mentalità. C'è chi prende l'automobile, per abitudine, anche per fare 500m e andare a comprare il giornale. E' un atto di sacrosanta libertà, ma magari quando ci si abitua a farli a piedi quei 500m diventano anche più piacevoli e interessanti.

Già, molto apprezzate anche dai vandali... Dopo il primo anno metà erano state rubate, l'altra metà danneggiate.

Tutto il mondo è paese -_-

Veramente si parlava del 10%, che è molto diverso da metà:

http://www.lefigaro.fr/actualites/2...-velib-en-proie-a-un-vandalisme-croissant.php

Poi, anche il Metro, i bus, gli stessi arredi urbani ed edifici vengono regolarmente vandalizzati in ogni parte del mondo (anzi, gli writers vanno a fare addirittura "imprese" all'estero in modo organizzato) ...questo c'entra poco con i trasporti e molto con l'inciviltà purtroppo....
 
retroviseur ha scritto:
bellafobia ha scritto:
retroviseur ha scritto:
99octane ha scritto:
-Logan- ha scritto:
iCastm ha scritto:
Non penso che il sottosuolo si possa sfruttare all'infinito e soprattutto non vedo come possa costare (non solo in termini monetari) ai contribuenti meno della presenza del traffico.

Sicuramente più di quanto non sia sfruttato ora.
Il confronto con altre città europee è imbarazzante.

Per quanto riguarda i costi, c'è da dire che oltre al traffico ridotto, un parcheggio porta anche introiti, e alla lunga (magari molto alla lunga) si ripaga, o comunque la spesa viene ammortizzata.

A Parigi si son ripagati alla breve. Infatti non costano poco. Ma i parigini sono contenti di avere un posto auto facile, comodo e garantito ovunque vadano e, tolto l'inevitabile mugugno di fondo che pervade qualsiasi tassa a questo mondo, pagano volentieri, specie considerando la qualita' delle infrastrutture garantite da questo esborso.

Ma dove sarebbe il posto auto semplice e garantito ovunque si vada a Parigi???

L'amministrazione ha, ormai da diversi anni, attuato proprio una politica molto forte di scoraggiamento dell'uso dell'automobile (per esempio ridisegnando le sezioni di molti boulevards, riducendo drasticamente il numero di corsie dedicate alle automobili private, per lasciare spazio alle corsie preferenziali per bus e taxi, piste ciclabili e allargando considerevolmente i marciapiedi, il tutto ridisegnando e riducendo anche considerevolmente i parcheggi a raso)...tutto questo è stato supportato però da uno sviluppo ulteriore dei trasporti pubblici, già eccellenti.

Parigi è una città congestionata dal punto di vista del traffico, e questi interventi sul layout delle strade, estesi a tutto l'arredo urbano, in certe zone oltre al parcheggio hanno reso difficoltosa anche la fermata.
Nei quartieri residenziali di impianto storico, che sono la gran parte della Parigi "intra muros", privi di adeguate infrastrutture private per il ricovero dei veicoli, il problema del parcheggio non è per niente semplice da risolvere. Parigi è una città urbanisticamente densa e piuttosto satura.

A Parigi piuttosto la macchina non si usa, perché Metro, RER, autobus, tram e i tantissimi taxi circolanti rendono l'uso dell'automobile spesso inutile e controproducente. Avere un'auto di proprietà se si abita a Parigi intra muros è uno sfizio, spesso piuttosto seccante.
straquoto! c'è l'esempio ottimo anche di molte città tedesche dove una rete efficiente di mezzi pubblici "decenti" rende l'auto economicamente svantaggiosa e praticamente (quasi)superflua ;)
Conoscete il paradosso della libertà? Il tipico esempio pratico di questo paradosso sono gli ingorghi causati dal traffico...Che si parli di Milano o di altre città poco importa. Servirebbero meno tasse "ad capocchiam" e più parcheggi sì, ma anke una rete valida di trasporti pubblici: car pooling (o sharing), biciclette, tram, ecc...

Quoto! Infatti, avevo dimenticato il Vélib, cioè le biclette pubbliche a noleggio diffuse in tutta Parigi, che hanno avuto molto successo, ce n'è una quantità massiccia in tutta la città.

velib.jpg


Inoltre, Parigi è stata credo una delle prime città europee dove si potevano trovare automobili in car sharing, questo già agli inizi degli anni 2000.

Diciamo che l'offerta di alternative all'automobile è veramente completa e capillare.

Bisogna dire che scoraggiano l'uso dell'automobile, rendendolo progressivamente meno comodo, però nello stesso tempo offrendo delle reali alternative. Da noi purtroppo si sceglie in molte città la strada "punitiva", cioè i divieti, ma offrendo poche o nessuna valida alternativa di trasporto all'automobile.

Infine, è anche questione di mentalità. C'è chi prende l'automobile, per abitudine, anche per fare 500m e andare a comprare il giornale. E' un atto di sacrosanta libertà, ma magari quando ci si abitua a farli a piedi quei 500m diventano anche più piacevoli e interessanti.

quoto
 
retroviseur ha scritto:
Nel 2009 si parlava di circa il 20% di biciclette rubate o danneggiate:

http://www.lefigaro.fr/actualite-fr...-le-velib-victime-d-un-vandalisme-record-.php

Anche se l'articolo è un po' contraddittorio, perché all'inizio dice che praticamente ogni bicicletta è stata sostituita almeno una volta, e poi che nel 2008 la percentuale di biciclette danneggiate era compresa tra il 4 e il 20 %.

Boh non so, io l'avevo letto su corriere (fisicamente) e online ho trovato questi

http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=10930

http://blog.ilmanifesto.it/franciaeuropa/2009/06/12/ladri-e-vandali-contro-il-velib/

Si comunque il discorso di fondo non cambia: anche se vandalizzate, sta di fatto che la città ha offerto un servizio...

C'è anche da dire che il bike-sharing sta trovando fortuna anche nelle nostre città, per fortuna.
 
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