<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Slitterà al 2040 lo stop alle auto termiche? | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Slitterà al 2040 lo stop alle auto termiche?

Mi permetto di osservare una piccola cosa: in questo strano Paese diamo a tutti la possibilità di parlare di tutto, abbiamo tollerato che in ogni trasmissione vi fosse un quisque de populo che spiegava cosa fare o non fare per contenere l'emergenza pandemica, pur senza averne titolo, ma se invece parla un medico, uno scienziato o comunque un addetto ai lavori tutti a fare le pulci. Io direi che quando parlano gli esperti si deve ascoltare e togliersi il cappello

Effettivamente negli ultimi 2 anni e mezzo abbiamo assistito a scene apocalittiche.
Gente che a livello di competenze scientifiche poteva si e no fare il panettiere che urlava addosso ai medici.
Il problema grosso imho è che non siamo capaci di mettere la giusta gerarchia alle opinioni.
Anni fa c'era un programma tv,che oggi c'è ancora ma è più corretto parlare di pollaio tv,in cui si dibatteva per un'ora e alla fine un tizio con la toga usciva da una porticina e diceva come dovevano andare le cose secondo la legge.
L'opinione della signora maria,ex bidella in pensione nata sulla fettuccia di terracina,che percepiva il suo gettone di presenza per stare a urlare tra il pubblico contava sempre di più...
 
In qualche modo l'uomo sopravvivrà senz'altro, non ci estingueremo nei prossimi anni, ma potrebbero esserci gravi conseguenze climatiche che porteranno a grandi sconvolgimenti geo-politici. E in situazioni così caotiche non sono da escludere grandi guerre: anche queste non estingueranno l'umanità, ma sono comunque enormi tragedie che nessuno vorrebbe mai vedere.


Soprattutto perche' si sa da dove si parte
MA NON SI SA
come puo' finire con le armi del nuovo millennio
 
mi piace risponderti perchè questo argomento meriterebbe un topic a hoc, è evidente secondo me che il sistema scientifico si è trovato centrifugato nel sistema mediatico senza avere protocolli per poter gestire la situazione, l'errore secondo me è stato quello di voler dare troppo informazione, purtroppo c'è da dire che il nostro sistema mediatico ormai è ingestibile e se prosegue in questo modo ne farà di danni , più di quanti ne ha fatti , ma non è che dal sistema mediatico si può giudicare la scienza, sarebbe un grave errore. Forse per una volta occorrerebbe criticare questo sistema mediatico che abbiam
o , e anche qui forse fare 2 passi indietro, se non 3

Qualcuno ci aveva provato....*
( trovare un approccio diverso alle interviste )
Tanti hanno subito urlato al tentativo di
" Bavaglio alla Stampa "
 
C'e' liberta' di Stampa....*
E la Stampa ci va a nozze
Nel bene e/o nel male.

*Vaglielo a dire non intervistare " chicche e sia "
La stampa fa il suo mestiere, incluso invitare gente che si sa in partenza che trasformerà lo studio in un pollaio, quindi non biasimo i conduttori. Però, da "operatore" del settore della ricerca, sia pure in un altro settore, mi aspetterei che tra colleghi ci fosse un minimo di uniformità di comunicazione, dato che il tema è comune, non sentire il Prof Taldeitali dichiarare, ad esempuo, che siamo di fronte a poco più che a un'influenza e le mascherine non servono a nulla, e dieci minuti dopo arriva il Prof Talaltrodeitalaltri e afferma che se non chiudiamo tutto avremo i cadaveri per strada.....
 
Però, da "operatore" del settore della ricerca, sia pure in un altro settore, mi aspetterei che tra colleghi ci fosse un minimo di uniformità di comunicazione
La modalità di esprimersi è frutto della personalità di ognuno. Molte voci pacate e scientifiche le ho sempre apprezzate ben prima della pandemia, dato che non erano degli emeriti sconosciuti scientificamente parlando.
Da operatore quale sei tu e da sottoprodotto quale sono io, sappiamo che le teorie scientifiche, in fase di formulazione, sperimentazione, verifica e accettazione, accendono anche violenti dibattiti, uno dei primi a cui assistetti fu sulla fusione fredda, sull'effetto tunnel relativo, sui potenziali di attivazione dal basso o dall'alto e sulla possibilità di fare D+D=He+Energia senza neutroni, tanto per dire la prima che mi ricordo, roba di fine anni 80...

Pertanto alcune differenti visioni prospettiche riguardanti il modelo di diffusione, erano connaturate alla poca conoscenza della cinetica di questo agente patogeno, anche se conoscevamo bene alcuni suoi predecessori della medesima specie.

Ma alla scienza non devono essere chieste certezze fideistiche, casomai scenari probabili e approssimativamente esatti se i dati forniti sono coerenti. Ecco, il problema è stato fare mmodelli previsionali, non solo conoscendo poco i parametri cinetici del virus, ma anche i veri dati statistici gestiti dalle asl, ma poi comunicati dalle regioni pro domo propria.
 
La stampa fa il suo mestiere, incluso invitare gente che si sa in partenza che trasformerà lo studio in un pollaio, quindi non biasimo i conduttori. Però, da "operatore" del settore della ricerca, sia pure in un altro settore, mi aspetterei che tra colleghi ci fosse un minimo di uniformità di comunicazione, dato che il tema è comune, non sentire il Prof Taldeitali dichiarare, ad esempuo, che siamo di fronte a poco più che a un'influenza e le mascherine non servono a nulla, e dieci minuti dopo arriva il Prof Talaltrodeitalaltri e afferma che se non chiudiamo tutto avremo i cadaveri per strada.....

Il problema e' quello
Ma come fai....Ad ovviarlo
??
Certa Stampa se togli il suo " tale ", direbbe subito del bavaglio alla sua parte
 
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