<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Si può parlare di LIBERTA' DI STAMPA? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Si può parlare di LIBERTA' DI STAMPA?

Un'esempio che mi è venuto in mente:
Dopo il terremoto in Abruzzo, avete visto qualche inchiesta giornalistica sul perchè taluni edifici si siano sgretolati come polvere? chi c'era dietro? chi ha rilasciato i permessi etc? macchè. 3-4 mesi a rompere i maroni a quei poveracci senza un tetto, in qualche caso anche cercando di tirargli fuori quello che il gionalista volreva sentirsi dire. Poi quando il terremoto non vendeva più, via con le escort di berlusconi. QUESTO SECONDO VOI è GIORNALISMO???????????????????????????????????
 
capnord ha scritto:
??????????????????????????

No, i 9/10 della stampa italiana sono politicizzati fortemente, e di questi, i 3/4 dal lato che si lamenta strepitando che non c'e' liberta' di stampa, perche' vede la controparte sempre piu' in grado di fare contropropaganda... :rolleyes:
Certo, una propaganda bilaterale ed equilibrata e' preferibile al precedente stato di propaganda di regime unica e inevitabile.
Ma non esiste "informazione".
Invece, si puo' CERTAMENTE parlare di liberta' dello stato di derubare i cittadini col canone per propinargli poi una televisione di pura propaganda.
Almeno le reti fininvest sono private e non le pago.
 
capnord ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
armandino0312 ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
armandino0312 ha scritto:
tutto ciò mi lascia molto perplesso.censura giornalistica?ma su raidue cos'è andato in onda ieri sera se non la risposta della sinistra ad emilio fido..ehm..fede?!?

si vede che non hai visto il programma c'erano belpietro e porro, al tg4 invece travaglio non l'ho mai visto nè sentito

scusa,e che c'entra?vorresti forse dire che 'annozero' è imparziale?

no di imparziale non esiste nulla, significa che c'è contraddittorio...

Io sono ipergarantista per quanto riguarda la pluralità dell'informazione, e infatti per me santoro può tranquiollamente andare avanti, a patto che non racconti fandonie. Ma non posso far a meno di constatare come è condotto il programma: tanto il discorso comincia e finisce come dice lui.

e,permettimi di aggiungere,con tanto di pubblico rumoreggiante.proprio come alle trasmissioni della de filippi (tanto il livello qualitativo è quello...)
 
Gabbanelli: leggo ora sul corsera online che la rai darà tutela legale. e meno male.
MA, avete mai visto un qualche giornale che ha mai ripreso le inchieste della gabbanelli?? e' una voce che grida nel deserto.
 
rifiutare di pagare il canone sarebbe la cosa giusta da fare. Così vanno a casa anche un sacco di fannulloni pagati per fare nulla.
 
capnord ha scritto:
Un'esempio che mi è venuto in mente:
Dopo il terremoto in Abruzzo, avete visto qualche inchiesta giornalistica sul perchè taluni edifici si siano sgretolati come polvere? chi c'era dietro? chi ha rilasciato i permessi etc? macchè. 3-4 mesi a rompere i maroni a quei poveracci senza un tetto, in qualche caso anche cercando di tirargli fuori quello che il gionalista volreva sentirsi dire. Poi quando il terremoto non vendeva più, via con le escort di berlusconi. QUESTO SECONDO VOI è GIORNALISMO???????????????????????????????????

purtroppo non si può continuare a lungo sula stessa notizia, per grave che il fatto possa essere.Certo che passare dal terremoto alle navi affondate con fusti colmi di veleno è una cosa, passare dal terremoto alla daddario è una vera idiozia che, tra l'altro, solo santoro poteva fare. Intanto si fa pubblicità. Ed io che pago il canone.........
 
Appunto: il problema del giornalismo attuale e' che e' quasi totalmente privo di etica.
Non si fa piu' informazione. Si vuole fare notizia. Si vuole fare scalpore.
Senza disturbare chi riempie la greppia.
 
Certamente non viviamo in un mondo perfetto e men che meno in una nazione perfetta. Certamente, anzi, siamo immersi fino al collo nell'ipocrisia, nella contraddizione, nell'isteria normativa, nella speculazione selvaggia, nella propaganda di ogni genere. Cose di cui peraltro, ci piaccia o meno, siamo anche complici più o meno compiaciuti.

Però parlare periodicamente, indipendentemente dal governo di turno, di mancata libertà di stampa, di regime, di dittatura ecc. mi sembra una cosa non solo spropositata ma anche, soprattutto, profondamente manchevole di rispetto nei confronti di tutte quelle persone che, nel recente passato o anche oggi, hanno avuto il piacere di conoscere davvero quelle cose.
 
marimasse ha scritto:
Però parlare periodicamente, indipendentemente dal governo di turno, di mancata libertà di stampa, di regime, di dittatura ecc. mi sembra una cosa non solo spropositata ma anche, soprattutto, profondamente manchevole di rispetto nei confronti di tutte quelle persone che, nel recente passato o anche oggi, hanno avuto il piacere di conoscere davvero quelle cose.

Non abbiamo parlato nè di regime nè di dittatura. La risposta qui sopra mi pare riassuma abbastanza bene.
 
capnord ha scritto:
marimasse ha scritto:
Però parlare periodicamente, indipendentemente dal governo di turno, di mancata libertà di stampa, di regime, di dittatura ecc. mi sembra una cosa non solo spropositata ma anche, soprattutto, profondamente manchevole di rispetto nei confronti di tutte quelle persone che, nel recente passato o anche oggi, hanno avuto il piacere di conoscere davvero quelle cose.

Non abbiamo parlato nè di regime nè di dittatura. La risposta qui sopra mi pare riassuma abbastanza bene.

è il tema che è errato.

il problema non è la libertà di stampa;
quel problema ci sarebbe se fosse impedito a chi vuole fare informazione (ma anche disinformazione; perché se la libertà è condizionata al fatto di fare buona stampa non è più libertà; perché chi deciderà cosa è buono?) di farla

cosa che evidentemente non avviene;

il problema è la qualità della informazione.
che non è una colpa del regime, ma del sistema
 
belpietro ha scritto:
capnord ha scritto:
marimasse ha scritto:
Però parlare periodicamente, indipendentemente dal governo di turno, di mancata libertà di stampa, di regime, di dittatura ecc. mi sembra una cosa non solo spropositata ma anche, soprattutto, profondamente manchevole di rispetto nei confronti di tutte quelle persone che, nel recente passato o anche oggi, hanno avuto il piacere di conoscere davvero quelle cose.

Non abbiamo parlato nè di regime nè di dittatura. La risposta qui sopra mi pare riassuma abbastanza bene.

è il tema che è errato.

il problema non è la libertà di stampa;
quel problema ci sarebbe se fosse impedito a chi vuole fare informazione (ma anche disinformazione; perché se la libertà è condizionata al fatto di fare buona stampa non è più libertà; perché chi deciderà cosa è buono?) di farla

cosa che evidentemente non avviene;

il problema è la qualità della informazione.
che non è una colpa del regime, ma del sistema

Hai ragione. la domanda è posta male. ma è volutamente provocatoria. E il sospetto è che l'informazione in italia è tale perchè se qualcuno si azzarda a farla come si deve viene emarginato. Il caso di Montanelli e Biagi ce l'ho ancora qui, non mi è andato giù. E anche il fatto che chi fà giornalismo d'inchiesta venga regolarmente ignorato.
 
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