<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Si prepara l'addio? | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Si prepara l'addio?

A parte che di incentivi diretti a fiat è da un pezzo che non se ne fanno (giustamente). Quelli degli anni recenti sono incentivi al mercato dell'auto, e hanno interessato tutte le marche, mica solo fiat.

Riguardo al passato, fiat ha preso dallo Stato, in cambio di aperture di stabilomenti in luoghi assurdi (ma graditi ai governi di tueno) e assunzioni selvagge (prendo 3 operai al posto di 2 e se qualcuno finge di lavorare facendo il fannullone chiudo un occhio, perchè tanto lo Stato mi ha detto che lo paga lui attraverso i finanziamenti che mi da).

Prendiamocela con lo Stato, e non con Fiat, visto che fino a prova contraria se uno ti vuole coprire di soldi, tu quei soldi li prendi.

Infine aggiungo: continuiamo invece a sparlare di fiat ad ogni più strampalata occasione, boicottiamola negli stabilimenti quando siamo gli operai e facciamo di tutto per ostacolarla quando siamo i sindacati e parliamone male ovunque possiamo.. Poi chiediamoci perchè fiat voglia aprire negli USA abbandonando l'Italia...
 
nuvolari2 ha scritto:
A parte che di incentivi diretti a fiat è da un pezzo che non se ne fanno (giustamente). Quelli degli anni recenti sono incentivi al mercato dell'auto, e hanno interessato tutte le marche, mica solo fiat.

Riguardo al passato, fiat ha preso dallo Stato, in cambio di aperture di stabilomenti in luoghi assurdi (ma graditi ai governi di tueno) e assunzioni selvagge (prendo 3 operai al posto di 2 e se qualcuno finge di lavorare facendo il fannullone chiudo un occhio, perchè tanto lo Stato mi ha detto che lo paga lui attraverso i finanziamenti che mi da).

Prendiamocela con lo Stato, e non con Fiat, visto che fino a prova contraria se uno ti vuole coprire di soldi, tu quei soldi li prendi.

Infine aggiungo: continuiamo invece a sparlare di fiat ad ogni più strampalata occasione, boicottiamola negli stabilimenti quando siamo gli operai e facciamo di tutto per ostacolarla quando siamo i sindacati e parliamone male ovunque possiamo.. Poi chiediamoci perchè fiat voglia aprire negli USA abbandonando l'Italia...

Possiamo discutere a lungo se è nato prima l'uovo o la gallina.
E non è un mistero che gli scorsi incentivi siano stati pensati ad hoc per l'industria nazionale, il che di per sè stesso non sarebbe un male.
I soldi se te li danno, li prendi, come giustamente hai detto. Ma bisogna vedere cosa ne fai, di 'sti benedetti soldi (nostri, ribadisco).
Che il sistema Italia lasci (ed abbia lasciato) parecchio a desiderare è un fatto, così come è un fatto che nelle zone d'ombra anche certa industria ci abbia sguazzato comodamente.
 
75TURBO-TP ha scritto:
Kren ha scritto:
Che si vergogni!
A lui interessa l'America e lo ha chiaramente detto e fatto capire,forse dovrebbe vergognarsi qualcuno che fino a poche ore fa si definiva Italiano fino alla morte e mai avrebbe accettato l'Alfa in mano straniere, ora ci sara' tuttta l'industria Nazionale. Avanti Savoia L'Italia e' di nuovo terra di conquista!
Ciao 75!
Che vuoi che ti dica: diventeranno filoamericani....
Adesso stanno già mettendo le mani avanti.
Marchionne e gli Agnelli di ritorno ci hanno abituati ad avanzare a strattoni: prima affermano, poi rettificano, poi ritrattano e ripropongono. Alla fine però portano sempre a compimento le loro peggiori intenzioni.
Con i modelli, invece, proclamano e poi non fanno...
 
renexx ha scritto:
156jtd. ha scritto:
Credo semplicemente che compreranno un monolocale piccolo per farci la sede la dove si pagano meno tasse!!!! Cosi fan tanti.

Certo, così lo Stato, sempre a caccia di nuovi introiti, dove le andrà a pescare quelle tasse non versate?
Oltretutto dopo che per decenni (ed ancora l'altr'anno con gli incentivi) ne ha versate in Fiat uno sprofondo?
Compriamo italiano, mi raccomando... :evil:

E' un bel po' che dico queste cose, ma per qualcuno tutto quello che fa e dice Marchionne deve sempre essere preso per oro colato...
Mi ripeto, dove fanno le auto non mi interessa una cippa, ma dove vanno i soldi (anche miei) dello Stato italiano (come incentivi e cassa integrazione) mi interessa tantissimo!
Quindi, se Fiat pensa di scaricare gli oneri (cassa integrazione) all'Italia e le tasse sugli utili le paga agli USA, bhe...permettetemi di inc...zarmi un bel po' e penso che smetterò di aspettare il 2013 per vedere quale Alfa comprare (magari la Giulia) ma cominciare a pensare ad una bella Bmw (se non altro i tedeschi le tasse le pagano in Europa).
 
nuvolari2 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Il cammino è ancora lungo.
Dici? Comunque per Alfa e' Finito.
Per Fiat come quella che volete voi ancora per poco.

La domanda che faccio io è: se la proprietà resta la stessa, ovviamente in società anche con gli altri, i dirigenti sono gli stessi a partire da marchionne... Che differenza fa se la ragione sociale è registrata negli usa, piuttosto che in italia? Intendo dire in termini di "italianità".
In altre parole se fiat e chrysler si fondessero, indipendentemente dal paese che sceglierebbero come sede legale, che differenza farebbe rispetto a tutto il resto?

Nessuno avrebbe dubbi che valentino sarebbe sempre uno stilista italiano, anche se producesse i capi in romania e la sua società fosse registrata in australia.
I posti di lavoro? La manodopera? Sarebbe italiana?
Solo il nome e basta.

La parte intellettuale resterebbe, per esempio (progettazione e centri direzionali). E poi non è detto che chiudano determinati stabilimenti. Ma anche ammesso, già adesso parecchi modelli di un mucchio di case automobilistiche non sono sempre prodotti nel Paese della casa madre...

Una Passat prodotta a Chattanooga viene considerata auto tedesca o americana? ;)

Ripeto: quel che conta, secondo me, è la proprietà e la dirigenza, poi le sedi di progettazione e sviluppo, e infine (ma come dicevo, non è certo solo fiat a produrre in paesi stranieri), i luoghi dove si assemblano i prodotti (in questo caso, le auto).
Se tu lavoraasi in una fabbrica fia non la penseresti cosi. Poi la fiat va in america perche ha preso i soldi in america.. in italia non li ha voluti perche altrrimenti doveva stare qua...
 
renexx ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
A parte che di incentivi diretti a fiat è da un pezzo che non se ne fanno (giustamente). Quelli degli anni recenti sono incentivi al mercato dell'auto, e hanno interessato tutte le marche, mica solo fiat.

Riguardo al passato, fiat ha preso dallo Stato, in cambio di aperture di stabilomenti in luoghi assurdi (ma graditi ai governi di tueno) e assunzioni selvagge (prendo 3 operai al posto di 2 e se qualcuno finge di lavorare facendo il fannullone chiudo un occhio, perchè tanto lo Stato mi ha detto che lo paga lui attraverso i finanziamenti che mi da).

Prendiamocela con lo Stato, e non con Fiat, visto che fino a prova contraria se uno ti vuole coprire di soldi, tu quei soldi li prendi.

Infine aggiungo: continuiamo invece a sparlare di fiat ad ogni più strampalata occasione, boicottiamola negli stabilimenti quando siamo gli operai e facciamo di tutto per ostacolarla quando siamo i sindacati e parliamone male ovunque possiamo.. Poi chiediamoci perchè fiat voglia aprire negli USA abbandonando l'Italia...

Possiamo discutere a lungo se è nato prima l'uovo o la gallina.
E non è un mistero che gli scorsi incentivi siano stati pensati ad hoc per l'industria nazionale, il che di per sè stesso non sarebbe un male.
I soldi se te li danno, li prendi, come giustamente hai detto. Ma bisogna vedere cosa ne fai, di 'sti benedetti soldi (nostri, ribadisco).
Che il sistema Italia lasci (ed abbia lasciato) parecchio a desiderare è un fatto, così come è un fatto che nelle zone d'ombra anche certa industria ci abbia sguazzato comodamente.
Senti il mercato è libero, ognuno ha la libertà di scegliere quello che gli conviene.
Se a me serve un tipo di auto e trovo in un costruttore estero il prodotto giusto lo compro senza sentirmi i colpa verso gli italiani.
Così come uno straniero compra una fiat senza sentirsi in colpa coi connazionali.
Un costruttore produce dove trova conveniente, sono gli stati che devono trovare la via per essere competitivi.
I costruttori devono essere competitivi con i loro modelli.
Mi pare chiaro.
 
renexx ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
A parte che di incentivi diretti a fiat è da un pezzo che non se ne fanno (giustamente). Quelli degli anni recenti sono incentivi al mercato dell'auto, e hanno interessato tutte le marche, mica solo fiat.

Riguardo al passato, fiat ha preso dallo Stato, in cambio di aperture di stabilomenti in luoghi assurdi (ma graditi ai governi di tueno) e assunzioni selvagge (prendo 3 operai al posto di 2 e se qualcuno finge di lavorare facendo il fannullone chiudo un occhio, perchè tanto lo Stato mi ha detto che lo paga lui attraverso i finanziamenti che mi da).

Prendiamocela con lo Stato, e non con Fiat, visto che fino a prova contraria se uno ti vuole coprire di soldi, tu quei soldi li prendi.

Infine aggiungo: continuiamo invece a sparlare di fiat ad ogni più strampalata occasione, boicottiamola negli stabilimenti quando siamo gli operai e facciamo di tutto per ostacolarla quando siamo i sindacati e parliamone male ovunque possiamo.. Poi chiediamoci perchè fiat voglia aprire negli USA abbandonando l'Italia...

Possiamo discutere a lungo se è nato prima l'uovo o la gallina.
E non è un mistero che gli scorsi incentivi siano stati pensati ad hoc per l'industria nazionale, il che di per sè stesso non sarebbe un male.
I soldi se te li danno, li prendi, come giustamente hai detto. Ma bisogna vedere cosa ne fai, di 'sti benedetti soldi (nostri, ribadisco).
Che il sistema Italia lasci (ed abbia lasciato) parecchio a desiderare è un fatto, così come è un fatto che nelle zone d'ombra anche certa industria ci abbia sguazzato comodamente.

Vero, ma i tempi sono cambiati. Ed è cambiata la proprietà, la dirigenza e persino l'amministratore delegato.
Infatti adesso Fiat fa industria e impresa e non specula più con i favori e favoretti allo Stato in cambio di sostegni economici. I tempi della Fiat "mutua" parastatale sono finiti da quasi un decennio...
 
Maxetto ha scritto:
Senti il mercato è libero, ognuno ha la libertà di scegliere quello che gli conviene.
Se a me serve un tipo di auto e trovo in un costruttore estero il prodotto giusto lo compro senza sentirmi i colpa verso gli italiani.
Così come uno straniero compra una fiat senza sentirsi in colpa coi connazionali.

I costruttori devono essere competitivi con i loro modelli.
Mi pare chiaro.

Ecco perchè tanti alfisti non comperano più Alfa, purtroppo...
 
renexx ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Senti il mercato è libero, ognuno ha la libertà di scegliere quello che gli conviene.
Se a me serve un tipo di auto e trovo in un costruttore estero il prodotto giusto lo compro senza sentirmi i colpa verso gli italiani.
Così come uno straniero compra una fiat senza sentirsi in colpa coi connazionali.

I costruttori devono essere competitivi con i loro modelli.
Mi pare chiaro.

Ecco perchè tanti alfisti non comperano più Alfa, purtroppo...
Se non piacciono agli alfisti fanno bene a non comprarle, anzi non devono comprarle. Infatti pare che abbiano capito che sopra la Giulietta devono cambiare schema meccanico.
 
valvonauta_distratto ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Il cammino è ancora lungo.
Dici? Comunque per Alfa e' Finito.
Per Fiat come quella che volete voi ancora per poco.

La domanda che faccio io è: se la proprietà resta la stessa, ovviamente in società anche con gli altri, i dirigenti sono gli stessi a partire da marchionne... Che differenza fa se la ragione sociale è registrata negli usa, piuttosto che in italia? Intendo dire in termini di "italianità".
In altre parole se fiat e chrysler si fondessero, indipendentemente dal paese che sceglierebbero come sede legale, che differenza farebbe rispetto a tutto il resto?

Nessuno avrebbe dubbi che valentino sarebbe sempre uno stilista italiano, anche se producesse i capi in romania e la sua società fosse registrata in australia.
I posti di lavoro? La manodopera? Sarebbe italiana?
Solo il nome e basta.

La parte intellettuale resterebbe, per esempio (progettazione e centri direzionali). E poi non è detto che chiudano determinati stabilimenti. Ma anche ammesso, già adesso parecchi modelli di un mucchio di case automobilistiche non sono sempre prodotti nel Paese della casa madre...

Una Passat prodotta a Chattanooga viene considerata auto tedesca o americana? ;)

Ripeto: quel che conta, secondo me, è la proprietà e la dirigenza, poi le sedi di progettazione e sviluppo, e infine (ma come dicevo, non è certo solo fiat a produrre in paesi stranieri), i luoghi dove si assemblano i prodotti (in questo caso, le auto).
Se tu lavoraasi in una fabbrica fia non la penseresti cosi. Poi la fiat va in america perche ha preso i soldi in america.. in italia non li ha voluti perche altrrimenti doveva stare qua...

Dove lavoro o dove potrei lavorare non cambia il dato di fatto. La mano d'opera per un prodotto di serie industriale non determina l'origine vera e proria della paternità. Come dicevo una passat prodotta in USA o in Germania è sempre una passat, ed è sempre Volkswagen. Idem per una fiat 500 prodotta in Italia o in Messico.

Se fiat decide di chiudere tutto e andare a produrre per dire in canada o negli USA, io non me la prenderei con Fiat, ma con chi non è stato capace in 20 anni di rendere competitiva la produzione in Italia. Nota che non va a produrre in Cina sfruttando la mano d'opera dei minorenni sfruttati, ma nel civilissimo Canada dove gli operai se la passano persino meglio che in Italia.

A me dispiace se dovesse davvero accadere, ma non posso che constatare che il problema di questa scelta non è Fiat, ma il sistema Italia...
 
nuvolari2 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
E meno male che ci teneva all'italia... prepariamoci a bagni di sangue nei prossimi anni. Finiti i nuovi modelli chiuderanno altre fabbriche qui.

Che ci tenesse è dimostrato dal fatto che ha provato di tutto per far funzionare Mirafiori con efficienza europea. E alla fine ce l'ha pure fatta.
Considera che avrebbe potuto mandare subito tutti a quel paese, chiudere mirafiori senza trattare con nessuno e spostare la produzione in canada con sindacati del posto e operai entusiasti di accoglierlo...

Invece ha faticato, ma alla fine l'accordo su mirafiori l'ha trovato. E non glie lo aveva mica prescritto il medico...
VORREI FARTI NOTARE CHE IL NOSTRO SGANGHERATO PAESE E' L'OTTAVA POTENZA MONDIALE............
 
AlfistaMilano ha scritto:
VORREI FARTI NOTARE CHE IL NOSTRO SGANGHERATO PAESE E' L'OTTAVA POTENZA MONDIALE............
sicuro, però ocio che da annji cresce zero è NON E' SOLO COLPA DEI POLITICI !!!
se il settore industriale italiano avesse fatto il medesimo passo del gambero del suo settore auto saremmo fritti !!! guarda cosa è diventato un paese come la corea dal punto di vista dell'auto ! la fiat vende la metà delle auto di 20 anni fa , in fiat si facciano un bel feed back invece di prendersela sempre con il paese o con i sindacati che difendono della povera gente che guadagna solo 1200 euro al mese in un paese diventato carissimo
 
nuvolari2 ha scritto:
A me dispiace se dovesse davvero accadere, ma non posso che constatare che il problema di questa scelta non è Fiat, ma il sistema Italia...
e quale sarebbe il sistema giusto ? quello americano? tedesco? francese ? per intanto un importante gruppo italiano ha portato la sua finanziaria in lussemburgo nell'attesa di capire quale è il sistema giusto
Perchè non dici chiaramente che cercano solo un paese dove il costo del lavoro +è il + basso possibile e gli aiuti dei vari governi il massimo possibile (vedi serbia)
 
franco58pv ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
A me dispiace se dovesse davvero accadere, ma non posso che constatare che il problema di questa scelta non è Fiat, ma il sistema Italia...
e quale sarebbe il sistema giusto ? quello americano? tedesco? francese ? per intanto un importante gruppo italiano ha portato la sua finanziaria in lussemburgo nell'attesa di capire quale è il sistema giusto
Perchè non dici chiaramente che cercano solo un paese dove il costo del lavoro +è il + basso possibile e gli aiuti dei vari governi il massimo possibile (vedi serbia)

Beh, perché gli altri cosa fanno ? Per esempio la Logan da dove viene ?

Oppure certi modelli VW e BMW da dove vengono ?

Ti ho fatto 2 esempi, sia low cost sia high cost e come vedi non si salva nessuno.
 
AlfistaMilano ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
E meno male che ci teneva all'italia... prepariamoci a bagni di sangue nei prossimi anni. Finiti i nuovi modelli chiuderanno altre fabbriche qui.

Che ci tenesse è dimostrato dal fatto che ha provato di tutto per far funzionare Mirafiori con efficienza europea. E alla fine ce l'ha pure fatta.
Considera che avrebbe potuto mandare subito tutti a quel paese, chiudere mirafiori senza trattare con nessuno e spostare la produzione in canada con sindacati del posto e operai entusiasti di accoglierlo...

Invece ha faticato, ma alla fine l'accordo su mirafiori l'ha trovato. E non glie lo aveva mica prescritto il medico...
VORREI FARTI NOTARE CHE IL NOSTRO SGANGHERATO PAESE E' L'OTTAVA POTENZA MONDIALE............

In caduta libera.
Altrettanto, faccio notare che dall'Italia non se ne sta andando certo solo Fiat (che per altro ad oggi è ancora qua). Semmai sarà fra le ultime grandi aziende ad andarsene.

Se chi c'è vuole andarsene, e chi non c'è si guarda bene dal venirci (in Italia a fare impresa), non credo che sia colpa nè di Fiat, nè di Marchionne...
 
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