E ora, parliamo SERIAMENTE della Giulietta, dei suoi pro e dei suoi contro.
E' un'auto indubbiamente da troppo tempo attesa, con la 147 che ormai, oggettivamente, nonostante l'eccezionale bonta' del progetto (forse l'unica Alfa del periodo Fiat a meritare l'appellativo di Alfa Romeo), mostrava la corda.
Troppo attesa anche nel senso che ha ingenerato delle aspettative enormi, non sorprendentemente poi disattese, perche' praticamente nulla che non fosse una 8C da 23.000? di prezzo avrebbe potuto soddisfare la brama che l'attesa della Giulietta aveva acceso negli Alfisti.
Il giochino di far intravedere il nuovo e poi farlo aspettare e agognare dalla clientela puo' essere un'arma a doppio taglio.
Ma il problema e' che anche oggettivamente, grandi aspettative a parte, la Giulietta e' un po' deludente.
Non e' che sia una brutta macchina, perche' non lo e'.
Il design e' evidentemente molto curato e sviluppato armoniosamente e con coerenza stilistica. Poi puo' piacere o meno, ma questi sono fatti oggettivi.
Anche gli interni segnano una radicale rottura con le Alfa degli ultimi anni. In effetti la rottura sarebbe la MiTo, ma la Giulietta segue bene. Sono curati, ben progettati, con un'ottima ergonomia (quella, a onor del vero, l'avevano anche gli interni della 147) e ben assemblati.
L'altalenare della qualita' Fiat sembra cosa ormai del passato.
Alcuni dettagli potranno non essere "fini" come quelli di Audi, ma l'auto nella versione base costa anche 3000 euro meno dell'Audi. E con tutto offre una guida migliore, come si confa' a un'Alfa. Quel che si e' speso si e' cercato di spenderlo prima di tutto offrendo un'auto di buone doti stradali e con una guida coinvolgente e di qualita'.
E ci si e' in larga parte riusciti.
Anzi, con tutto, e' stato un successone.
Ed e' la seconda volta che dico "con tutto".
Perche' se la Giulietta e' tutt'altro che una brutta auto, non e' nemmeno un'Alfa a tutti gli effetti.
Purtroppo tra crisi, problemi finanziari, acquisti di marchi stranieri, la coperta era corta e qualcosa e' dovuto restare scoperto.
La Giulietta e' un'auto che e' stata fatta, diciamolo, con quel che c'era, e come si poteva. E bisogna dar credito agli ingegneri Alfa di aver cucinato davvero un buon pranzo con ingredienti poverissimi.
Si perde buona parte della raffinatezza dello schema della 147 a fronte di un'impostazione molto piu' ordinaria, che risulta evidente alla guida, almeno a quanto mi han riferito persone degne di fede che l'han provata e che parlano sempre con cognizione di causa e in modo obiettivo e spassionato.
Una guida bella ma non eccezionale, coinvolgente ma non entusiasmante, certamente sicura ma senza quella finezza e precisione cui ci aveva abituati la 147.
Certo la Giulietta e' piu' spaziosa (la 147 e' virtualmente una 2+2 e il bagagliaio e' un pro forma) e piu' sicura in termini di resistenza passiva, ma la 147 rimane migliore in tutti quegli aspetti relativi alla guida pura.
Si poteva fare di meglio?
Sicuramente.
Si poteva anche fare di MOLTO peggio a parita' di condizioni, mentre invece ne e' venuta fuori una macchina ottima che ha la sola colpa di non essere eccezionale.