G5 ha scritto:Ad ogni modo, se dico che TIZIO è un ladro ma non dico che il reato è prescritto sto' compiendo una diffamazione.
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non credo.
G5 ha scritto:Ad ogni modo, se dico che TIZIO è un ladro ma non dico che il reato è prescritto sto' compiendo una diffamazione.
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G5 ha scritto:Ad ogni modo, se dico che TIZIO è un ladro ma non dico che il reato è prescritto sto' compiendo una diffamazione. Ciò, sul piano giudiziario non fa una grinza ma su quello umano fa' delle belle pieghe perché il ladro pretende dei danni da me ed un giudice glieli accorderà. Ma chi è tra i due il vero delinquente? Io che sono stato inesatto oppure il ladro? Becchi e bastonati.
belpietro ha scritto:G5 ha scritto:Ad ogni modo, se dico che TIZIO è un ladro ma non dico che il reato è prescritto sto' compiendo una diffamazione.
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non credo.
armandino0312 ha scritto:belpietro ha scritto:G5 ha scritto:Ad ogni modo, se dico che TIZIO è un ladro ma non dico che il reato è prescritto sto' compiendo una diffamazione.
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non credo.
penso che se il reato è andato in prescrizione (maledetta,infame,merdosa prescrizione) prima che il tizio sia stato condannato (quindi accertata la colpa) ci siano gli estremi per la diffamazione.o sbaglio?
armandino0312 ha scritto:
mi sembra che di cazzate e 'mezze verità' ne abbia scritte.poi il popolino pende dalle sue labbra e urla al complotto....
matteomatte1 ha scritto:armandino0312 ha scritto:
mi sembra che di cazzate e 'mezze verità' ne abbia scritte.poi il popolino pende dalle sue labbra e urla al complotto....
ripeto, non conosco giornalista di successo che non abbia subito condanne...
belpietro ha scritto:non credo.
ripeto, resto sul "non credo" perché non è il mio campo, ma se il fatto è stato accertato (e la condanna non irrogata, perché prescritto) tu puoi benissimo dire che ha rubato, anche se è stato assolto per intervenuta prescrizione, perché il "fatto lesivo della reputazione" non è la condanna ma l'avere rubato.
invece se la prescrizione è stata dichiarata senza andare ad accertare il fatto (perché già irrilevante) tu non puoi dire che ha rubato, non perché si è prescritto ma perché non è stato accertato.
A dirla tutta in un'azienda in cui il direttore si permette di mettere i bastoni tra le ruote a chi porta soldi (utili veri) a quella ditta è facile che salti il direttore e non il maleducato svanculatore.dexxter ha scritto:c) un conto è mandarsi al diavolo tra colleghi; in una qualsiasi ditta se lo dici al presidente sei licenziato ed è giusto. Se non ti va la ditta in cui lavori, te ne vai, magari dopo averlo mandato al diavolo, ma te ne vai.
chiaro_scuro ha scritto:A dirla tutta in un'azienda in cui il direttore si permette di mettere i bastoni tra le ruote a chi porta soldi (utili veri) a quella ditta è facile che salti il direttore e non il maleducato svanculatore.dexxter ha scritto:c) un conto è mandarsi al diavolo tra colleghi; in una qualsiasi ditta se lo dici al presidente sei licenziato ed è giusto. Se non ti va la ditta in cui lavori, te ne vai, magari dopo averlo mandato al diavolo, ma te ne vai.
Ciao.
armandino0312 ha scritto:matteomatte1 ha scritto:armandino0312 ha scritto:
mi sembra che di cazzate e 'mezze verità' ne abbia scritte.poi il popolino pende dalle sue labbra e urla al complotto....
ripeto, non conosco giornalista di successo che non abbia subito condanne...
il che è grave,perchè vuol dire che un giornalista ha il potere di dire/scrivere le cazzate (inteso come bugie o 'mezze verità',oppure spacciando sospetti per fatti...) che gli pare fregandosene delle conseguenze per i diffamati che perdono la credibilità che spesso da loro da mangiare.
troppo comodo il ragionamento 'intanto sparo a zero così vendo le copie,poi si vedrà',così facendo han rovinato molta gente innocente.e questo,ripeto,non è assolutamente giusto perchè quando il diffamato vince la causa (spesso con risarcimento ridicolo) comunque subisce un danno per la vita.il popolino si ricorda infatti solo quello che comoda loro o quello che i faccioni come travaglio dicono...
vanguart ha scritto:armandino0312 ha scritto:matteomatte1 ha scritto:armandino0312 ha scritto:
mi sembra che di cazzate e 'mezze verità' ne abbia scritte.poi il popolino pende dalle sue labbra e urla al complotto....
ripeto, non conosco giornalista di successo che non abbia subito condanne...
il che è grave,perchè vuol dire che un giornalista ha il potere di dire/scrivere le cazzate (inteso come bugie o 'mezze verità',oppure spacciando sospetti per fatti...) che gli pare fregandosene delle conseguenze per i diffamati che perdono la credibilità che spesso da loro da mangiare.
troppo comodo il ragionamento 'intanto sparo a zero così vendo le copie,poi si vedrà',così facendo han rovinato molta gente innocente.e questo,ripeto,non è assolutamente giusto perchè quando il diffamato vince la causa (spesso con risarcimento ridicolo) comunque subisce un danno per la vita.il popolino si ricorda infatti solo quello che comoda loro o quello che i faccioni come travaglio dicono...
Infatti e gravissimo, che un giornalista non puo fare in pace il suo lavoro...
G5 ha scritto:Se ognuno stesse al suo posto questi problemi non ci sarebbero.
armandino0312 ha scritto:gente diffamata e screditata ( in) giustamente ti ricordo è arrivata al suocidio
chiaro_scuro ha scritto:A dirla tutta in un'azienda in cui il direttore si permette di mettere i bastoni tra le ruote a chi porta soldi (utili veri) a quella ditta è facile che salti il direttore e non il maleducato svanculatore.dexxter ha scritto:c) un conto è mandarsi al diavolo tra colleghi; in una qualsiasi ditta se lo dici al presidente sei licenziato ed è giusto. Se non ti va la ditta in cui lavori, te ne vai, magari dopo averlo mandato al diavolo, ma te ne vai.
Ciao.
ALGEPA - 2 ore fa
freddy85 - 1 ora fa
quicktake - 2 anni fa
rgs1000 - 2 giorni fa