<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> santoro | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

santoro

G5 ha scritto:
Ad ogni modo, se dico che TIZIO è un ladro ma non dico che il reato è prescritto sto' compiendo una diffamazione. Ciò, sul piano giudiziario non fa una grinza ma su quello umano fa' delle belle pieghe perché il ladro pretende dei danni da me ed un giudice glieli accorderà. Ma chi è tra i due il vero delinquente? Io che sono stato inesatto oppure il ladro? Becchi e bastonati.

tu devi scrivere che ha rubato ma il reato è prescritto.e nessuno ha nulla da dire.

come se tizio ha avuto un processo ma è stato assolto è giusto e corretto riportare la notizia in toto,non solo quello che ti comoda.

come non è giusto giocare con le parole facendo credere ai pecoroni che pendono dalle tue labbra quello che tu vuoi far credere (e in questo travaglio è molto bravo...)
 
belpietro ha scritto:
G5 ha scritto:
Ad ogni modo, se dico che TIZIO è un ladro ma non dico che il reato è prescritto sto' compiendo una diffamazione.
.

non credo.

penso che se il reato è andato in prescrizione (maledetta,infame,merdosa prescrizione) prima che il tizio sia stato condannato (quindi accertata la colpa) ci siano gli estremi per la diffamazione.o sbaglio?
 
armandino0312 ha scritto:
belpietro ha scritto:
G5 ha scritto:
Ad ogni modo, se dico che TIZIO è un ladro ma non dico che il reato è prescritto sto' compiendo una diffamazione.
.

non credo.

penso che se il reato è andato in prescrizione (maledetta,infame,merdosa prescrizione) prima che il tizio sia stato condannato (quindi accertata la colpa) ci siano gli estremi per la diffamazione.o sbaglio?

non credo.
ripeto, resto sul "non credo" perché non è il mio campo, ma se il fatto è stato accertato (e la condanna non irrogata, perché prescritto) tu puoi benissimo dire che ha rubato, anche se è stato assolto per intervenuta prescrizione, perché il "fatto lesivo della reputazione" non è la condanna ma l'avere rubato.

invece se la prescrizione è stata dichiarata senza andare ad accertare il fatto (perché già irrilevante) tu non puoi dire che ha rubato, non perché si è prescritto ma perché non è stato accertato.
 
matteomatte1 ha scritto:
armandino0312 ha scritto:

mi sembra che di cazzate e 'mezze verità' ne abbia scritte.poi il popolino pende dalle sue labbra e urla al complotto....

ripeto, non conosco giornalista di successo che non abbia subito condanne...

il che è grave,perchè vuol dire che un giornalista ha il potere di dire/scrivere le cazzate (inteso come bugie o 'mezze verità',oppure spacciando sospetti per fatti...) che gli pare fregandosene delle conseguenze per i diffamati che perdono la credibilità che spesso da loro da mangiare.
troppo comodo il ragionamento 'intanto sparo a zero così vendo le copie,poi si vedrà',così facendo han rovinato molta gente innocente.e questo,ripeto,non è assolutamente giusto perchè quando il diffamato vince la causa (spesso con risarcimento ridicolo) comunque subisce un danno per la vita.il popolino si ricorda infatti solo quello che comoda loro o quello che i faccioni come travaglio dicono...
 
belpietro ha scritto:
non credo.
ripeto, resto sul "non credo" perché non è il mio campo, ma se il fatto è stato accertato (e la condanna non irrogata, perché prescritto) tu puoi benissimo dire che ha rubato, anche se è stato assolto per intervenuta prescrizione, perché il "fatto lesivo della reputazione" non è la condanna ma l'avere rubato.

invece se la prescrizione è stata dichiarata senza andare ad accertare il fatto (perché già irrilevante) tu non puoi dire che ha rubato, non perché si è prescritto ma perché non è stato accertato.

aspettiamo se c'è qualcuno che può 'illuminarci' ;)
 
dexxter ha scritto:
c) un conto è mandarsi al diavolo tra colleghi; in una qualsiasi ditta se lo dici al presidente sei licenziato ed è giusto. Se non ti va la ditta in cui lavori, te ne vai, magari dopo averlo mandato al diavolo, ma te ne vai.
A dirla tutta in un'azienda in cui il direttore si permette di mettere i bastoni tra le ruote a chi porta soldi (utili veri) a quella ditta è facile che salti il direttore e non il maleducato svanculatore.

Ciao.
 
chiaro_scuro ha scritto:
dexxter ha scritto:
c) un conto è mandarsi al diavolo tra colleghi; in una qualsiasi ditta se lo dici al presidente sei licenziato ed è giusto. Se non ti va la ditta in cui lavori, te ne vai, magari dopo averlo mandato al diavolo, ma te ne vai.
A dirla tutta in un'azienda in cui il direttore si permette di mettere i bastoni tra le ruote a chi porta soldi (utili veri) a quella ditta è facile che salti il direttore e non il maleducato svanculatore.

Ciao.

questo non mi sembra un buon motivo perchè il 'fuoriclasse' faccia il comodo suo,mancando di rispetto a chiunque non sia di suo gradimento...
 
armandino0312 ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
armandino0312 ha scritto:

mi sembra che di cazzate e 'mezze verità' ne abbia scritte.poi il popolino pende dalle sue labbra e urla al complotto....

ripeto, non conosco giornalista di successo che non abbia subito condanne...

il che è grave,perchè vuol dire che un giornalista ha il potere di dire/scrivere le cazzate (inteso come bugie o 'mezze verità',oppure spacciando sospetti per fatti...) che gli pare fregandosene delle conseguenze per i diffamati che perdono la credibilità che spesso da loro da mangiare.
troppo comodo il ragionamento 'intanto sparo a zero così vendo le copie,poi si vedrà',così facendo han rovinato molta gente innocente.e questo,ripeto,non è assolutamente giusto perchè quando il diffamato vince la causa (spesso con risarcimento ridicolo) comunque subisce un danno per la vita.il popolino si ricorda infatti solo quello che comoda loro o quello che i faccioni come travaglio dicono...

Infatti e gravissimo, che un giornalista non puo fare in pace il suo lavoro...
 
vanguart ha scritto:
armandino0312 ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
armandino0312 ha scritto:

mi sembra che di cazzate e 'mezze verità' ne abbia scritte.poi il popolino pende dalle sue labbra e urla al complotto....

ripeto, non conosco giornalista di successo che non abbia subito condanne...

il che è grave,perchè vuol dire che un giornalista ha il potere di dire/scrivere le cazzate (inteso come bugie o 'mezze verità',oppure spacciando sospetti per fatti...) che gli pare fregandosene delle conseguenze per i diffamati che perdono la credibilità che spesso da loro da mangiare.
troppo comodo il ragionamento 'intanto sparo a zero così vendo le copie,poi si vedrà',così facendo han rovinato molta gente innocente.e questo,ripeto,non è assolutamente giusto perchè quando il diffamato vince la causa (spesso con risarcimento ridicolo) comunque subisce un danno per la vita.il popolino si ricorda infatti solo quello che comoda loro o quello che i faccioni come travaglio dicono...

Infatti e gravissimo, che un giornalista non puo fare in pace il suo lavoro...

se il suo lavoro è riportare i fatti in quanto tali e come sono è più che gravissimo.

se,come è provato fa spesso faccione travaglio,li 'tira a culo' e sia quel che sia per chiunque,è gravissimo che danneggi a suo piacimento le persone e non abbia fatto nemmeno un giorno di galera.

gente diffamata e screditata ingiustamente ti ricordo è arrivata al suocidio
 
G5 ha scritto:
Se ognuno stesse al suo posto questi problemi non ci sarebbero.

sarebbe bastata una multa (salata) e tutto sarebbe finito lì (l'ha detto pure Ghedini), ovviamente il vero motivo non è certo il vaffaunbicchiere detto in diretta, masi deve "ripagare" la sua nomina a DG
 
chiaro_scuro ha scritto:
dexxter ha scritto:
c) un conto è mandarsi al diavolo tra colleghi; in una qualsiasi ditta se lo dici al presidente sei licenziato ed è giusto. Se non ti va la ditta in cui lavori, te ne vai, magari dopo averlo mandato al diavolo, ma te ne vai.
A dirla tutta in un'azienda in cui il direttore si permette di mettere i bastoni tra le ruote a chi porta soldi (utili veri) a quella ditta è facile che salti il direttore e non il maleducato svanculatore.

Ciao.

:thumbup:

Il direttore secondo me, mette alla luce un comportamento da asilo nido...
 
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