gbortolo
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qualcuno ha le statistiche sui laureati annuali x ramo di studi?I laureati in Italia, sopratutto nelle facoltà tecniche e scientifiche scarseggiano, ed è uno dei fattori più ostanti lo sviluppo.
qualcuno ha le statistiche sui laureati annuali x ramo di studi?I laureati in Italia, sopratutto nelle facoltà tecniche e scientifiche scarseggiano, ed è uno dei fattori più ostanti lo sviluppo.
Su questo siamo - credo - tutti d'accordo, però quando penso agli infermieri costretti ad emigrare perché in Italia per 100 posti si presentano in 1500, capisco anche che chi aveva intenzione di iscriversi all'università, decida di non farlo, perché non vuole buttare via soldi e anni per poi dover fare le valigie.
Sito Alma Mater Studiorumqualcuno ha le statistiche sui laureati annuali x ramo di studi?
Se produci beni che hanno mercato li vendi eccomeAssumere per cosa; per produrre ulteriori merci e sevizi che ben pochi potranno acquistare
Va detto che per i soliti motivi poi quelli veramente bravi se ne vanno:Non a caso giovani laureati, e non solo del Sud come una volta,
se ne vanno....
Va detto che per i soliti motivi poi quelli veramente bravi se ne vanno:
e parlo di tecnici.
Un ragazzo che conosco, anni fa era un po' bloccato nella azienda dove lavorava, cercava altri posti ma uno più vicino a casa gli offriva MENO di quello che già prendeva
E non era nemmeno giustificato dal passaggio da una ditta piccola ad una grande, anzi.
E' andato all'estero, guadagnando molto di più, e dopo diversi anni è rientrato in Italia, facendo quel salto di carriera che prima gli era precluso.
Anche nel mondo dei videogiochi i nostri bravi emigrano, perché da noi (e lo raccontava ad un colloquio di mia figlia il selezionatore, italiano in Inghilterra) i junior restano tali per decenni. Fuori, se sei bravo, diventi senior in breve.
Se produci beni che hanno mercato li vendi eccome
A parte il fatto che non è così, in Italia di persone che spendono ce ne sono a iosa, si può vendere anche all'estero. Chi produce smartphone, per dire, mica li vende solo ai propri concittadiniA chi....
Se, in Italia, piccioli non ne girano
??
-A parte il fatto che non è così, in Italia di persone che spendono ce ne sono a iosa,
-si può vendere anche all'estero.
Qui sintetizzano mi pare abbastanza bene:Sito Alma Mater Studiorum
Il mercato interno va male perché il reddito medio pro capite è basso e questo non favorisce i consumi. In parole povere, gli italiani guadagnano troppo poco e quindi non spendono. Ma appunto ciò avviene perché le imprese sono troppo piccole e sono specializzate in prodotti a bassa redditività. Imprese più grandi e più ricche garantirebbero stipendi più elevati e quindi una maggiore propensione al consumo.-Come credi....
-Infatti mi sembra chiaro che tutto il discorso si riferisce all' Italia.
Il Mercato in crisi
e' quello interno, visti gli stipendi da ( quasi ) fame.
L' Export va benissimo....
Ma mica tutte le aziende esportano
APPUNTO
Risparmi
( I motivi per cui, non hanno importanza. Resta che produttori di merci e servizi non si onorano dei tuoi consumi )
Scherzo eh....Ma e' quello che avevo detto io....
Come sempre, i casi personali....
Dovessi raccontare i miei
dopo 70 anni di accumulo dei medesimi....
Il ragionamento si basa sull' esistenza dei proprietari di casa....
....L' 80% delle famiglie Italiane lo e'.
Molti delle quali l' hanno, magari ereditata....
Per dire che la casa puo' essere una ricchezza " effimera "
Mentre di contro, c'e' anche gente che prende 5.000 Euri il mese....
Ne paga 1.000 di affitto e il resto se lo gode....
Domanda: chi e' il ricco, " almeno in apparenza " secondo le statistiche
??
Anni fa ero anch'io dell'idea che in Italia abbiamo troppi laureati, perché mi basavo sulla discrepanza tra la forte domanda e la poco offerta di lavoro.
Ebbene, col tempo mi sono reso conto che ridurre il numero dei laureati è come nascondere la polvere sotto il tappeto. Sì, di massima meno laureati significa avere meno concorrenza ai concorsi pubblici, meno difficoltà a trovare lavoro se si è particolarmente qualificati. Ma il punto è che, ripeto, ridurre il livello medio di competenza avrebbe solo l'effetto di far digerire retribuzioni più basse ("sei diplomato... che pretendi?"). Accontentarsi insomma.
Io sono dell'idea che il nostro sistema produttivo dovrebbe dedicarsi a settori più competitivi e dalla redditività maggiore. In questo modo si avrebbe il duplice effetto di attrarre persone più titolate e offrire loro retribuzioni più elevate.
Il punto, detto in poche parole, è che bisogna incrementare l'offerta di lavoro e non già ridurre la domanda
Il mercato interno va male perché il reddito medio pro capite è basso e questo non favorisce i consumi. In parole povere, gli italiani guadagnano troppo poco e quindi non spendono. Ma appunto ciò avviene perché le imprese sono troppo piccole e sono specializzate in prodotti a bassa redditività. Imprese più grandi e più ricche garantirebbero stipendi più elevati e quindi una maggiore propensione al consumo.
Per dire: tutti noi spendiamo un mare di soldi per acquistare smartphone e altri prodotti tecnologici. Ebbene, i soldi che spendiamo vanno all'estero ed arricchiscono le multinazionali che producono hi-tech. Se avessimo una grossa azienda di prodotti
Bisognerebbe anche uscire dalla trappola del “piccolo è bello”, perché non è più così. Occorrerebbero più fusioni, incorporazioni, acquisizioni. Ci vorrebbe meno piccola impresa e più media, ove possibile.
Poi ovviamente dipende anche dal tipo di azienda, in quale contesto opera, cosa fa. L’azienda di mio figlio non può necessariamente diventare “grande” perché fa e vende prevalentemente corsi di formazione aziendale, un lavoro di supporto ad altre aziende.
Ed è comunque azienda leader nazionale nell’e-learning ed opera a livello europeo.
tecnologici, sarebbero gli stranieri ad arricchire noi....
Sante paroleBisognerebbe anche uscire dalla trappola del “piccolo è bello”, perché non è più così. Occorrerebbero più fusioni, incorporazioni, acquisizioni. Ci vorrebbe meno piccola impresa e più media, ove possibile.
Poi ovviamente dipende anche dal tipo di azienda, in quale contesto opera, cosa fa. L’azienda di mio figlio non può necessariamente diventare “grande” perché fa e vende prevalentemente corsi di formazione aziendale, un lavoro di supporto ad altre aziende.
Ed è comunque azienda leader nazionale nell’e-learning ed opera a livello europeo.
AKA_Zinzanbr - 12 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa