<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> SÜD-TIROL IST NICHT ITALIEN (bene, quella è la porta) | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

SÜD-TIROL IST NICHT ITALIEN (bene, quella è la porta)

il_chicco_show ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
Aerei Italiani ha scritto:
E' solo unatappa del ripristino della situazione pre 1918 cominciata gia' da anni con il posizionamento dei cartelli dei sentieri solo in lingua tedesca, con informazioni a livello di stampa, tivvi e internet solo in tedesco.ect
Han potuto farlo come del resto il ladrocinio in altre regioni vedi lazio, campania ect perche' il governo centrale semplicemente non controlla una cippa quello che avviene.
Nel punto in cui siamo consegnamola provincia autonoma all' Austria facendoci pagare untot....essendo di moltoinferiori i compensi provinciali...risparmieremmo qualche miliardata di euro...
sarebbe a saldo zero perché si autogestiscono le loro entrate

Sbagliato. Non da ieri la regione ha percepito più di quanto abbia versato:

1. trattiene le imposte;
2. riceve quattrini.

Con Vienna:

1. pagherebbero le imposte;
2. Vienna riceverebbe quattrini.
Ma neanche per sogno...vatti a vedere lo Statuto speciale e poi ne riparliamo
 
Matteo__ ha scritto:
Beh, però siccome vedo che tanti di voi conoscono storie non di dominio comune, sarebbe anche carino che, nei limiti concessi da un forum, queste vengano raccontate.
Ti cercherò qualche mio vecchio post in cui spiegavo abbastanza dettagliatamente le vicende annesse e connesse alla Grande Guerra, viste dal punto di vista dei "vinti" (che poi la storiografia ha fatto passare per "liberati" o "redenti").
Ripeto, oggi, per fortuna, le cose sono molto diverse ed è innegabile che la R.I. abbia messo molto impegno per riparare alle malefatte dei regimi precedenti. Non riconoscerlo sarebbe ingeneroso ed ingiusto e se l'Austria (per rimanere sul tema del thread) ha rilasciato 20 anni fa la "liberatoria" non è stato certo per fare una mera cortesia all'Italia, ma ha solennemente attestato il rispetto di impegni ed accordi internazionali.

Il problema di queste terre (parlo del Tirolo tedesco e italiano, e delle zone più orientali) è che gli opposti (o peggio ancora nel caso della zona orientale) nazionalismi hanno incarognito o sfregiato un territorio in cui la convivenza tra tante diverse nazionalità era la norma. Una lettura
 
Mauro 65 ha scritto:
Matteo__ ha scritto:
Beh, però siccome vedo che tanti di voi conoscono storie non di dominio comune, sarebbe anche carino che, nei limiti concessi da un forum, queste vengano raccontate.
Ti cercherò qualche mio vecchio post in cui spiegavo abbastanza dettagliatamente le vicende annesse e connesse alla Grande Guerra, viste dal punto di vista dei "vinti" (che poi la storiografia ha fatto passare per "liberati" o "redenti").
Ripeto, oggi, per fortuna, le cose sono molto diverse ed è innegabile che la R.I. abbia messo molto impegno per riparare alle malefatte dei regimi precedenti. Non riconoscerlo sarebbe ingeneroso ed ingiusto e se l'Austria (per rimanere sul tema del thread) ha rilasciato 20 anni fa la "liberatoria" non è stato certo per fare una mera cortesia all'Italia, ma ha solennemente attestato il rispetto di impegni ed accordi internazionali.

Il problema di queste terre (parlo del Tirolo tedesco e italiano, e delle zone più orientali) è che gli opposti (o peggio ancora nel caso della zona orientale) nazionalismi hanno incarognito o sfregiato un territorio in cui la convivenza tra tante diverse nazionalità era la norma. Una lettura
La chiave di lettura la dà il buon Rumiz

Come faccio a spiegare a un bergamasco o un siciliano che mio nonno, italianissimo, ha combattuto per l'Austria in quanto triestino, e ancora di più come faccio a fargli capire che il fratello di lui, irredentista convinto, è passato negli stessi anni dalla parte italiana? La complessità delle nostre frontiere non è più percepita e forse non lo è mai stata.

Così la verità sul nostro passato viene omessa. Perché a Trieste non vi è un monumento ai Caduti triestini sotto bandiera austriaca? Perché non si parla delle nostre medaglie d'oro conquistate sui Carpazi sul fronte russo? Servirono o no il loro Paese?
Nei nomi delle nostre strade e nei nostri monumenti imperversa una disonesta retorica che mente con spudoratezza sul passato. Un nome su tutti: Cadorna, il generale in capo colpevole del. la ignominiosa disfatta di Caporetto, esponente riconosciuto del più atroce sadismo mistico nei confronti dei suoi soldati, uomo che ha mandato a morte migliaia di italiani per ingiuste fucilazioni. Perché gli è stata dedicata una strada? Che senso ha ricordare un uomo simile, solo perché italiano?
 
il_chicco_show ha scritto:
In Altoadige (Italia) si legifera per eliminare la toponomastica bilingue, a favore di una soluzione nur auf Deutsch.

Eh no. Se per lor signori è tutto un vortice di -L'Altoadige non è Italia-, -La libertà dellAltoadige inizia dove l'Italia si ferma-, -Via da Roma-, -L'Altoadige all'Austria- etc. che se ne vadano DAL TERRITORIO ITALIANO.

O si stabilisce che se si azzardano a minare la lingua italiana ci si accanisce eliminando i privilegi della regione a statuto speciale, o si boicotta una volta per tutte quella PARTE DI TERRITORIO ITALIANO, ivi compresa la loro produzione eno-grastronomica a livello nazionale.

:lol:
Un poco mi fai ridere, sono un pustrese doc (biondo, piccolo, chiaro :D Mauro* puó confermare) di madrelingua "crucca-nemica", e tengo :p moglie veneta doc che di tedesco sa meno di niente. Tranne magari qualche toponimo....
In compenso me ga insegná u poco de diaeto veneto. E le voio ben. Gheto capio?
:)
*Quest´estate ho conosciuto Mauro & Famiglia, persone d´oro, che con quest´occasione voglio salutare. ;)

:thumbup: :D
 
loopo ha scritto:
il_chicco_show ha scritto:
In Altoadige (Italia) si legifera per eliminare la toponomastica bilingue, a favore di una soluzione nur auf Deutsch.

Eh no. Se per lor signori è tutto un vortice di -L'Altoadige non è Italia-, -La libertà dellAltoadige inizia dove l'Italia si ferma-, -Via da Roma-, -L'Altoadige all'Austria- etc. che se ne vadano DAL TERRITORIO ITALIANO.

O si stabilisce che se si azzardano a minare la lingua italiana ci si accanisce eliminando i privilegi della regione a statuto speciale, o si boicotta una volta per tutte quella PARTE DI TERRITORIO ITALIANO, ivi compresa la loro produzione eno-grastronomica a livello nazionale.

:lol:
Un poco mi fai ridere, sono un pustrese doc (biondo, piccolo, chiaro :D Mauro* puó confermare) di madrelingua "crucca-nemica", e tengo :p moglie veneta doc che di tedesco sa meno di niente. Tranne magari qualche toponimo....
In compenso me ga insegná u poco de diaeto veneto. E le voio ben. Gheto capio?
:)
*Quest´estate ho conosciuto Mauro & Famiglia, persone d´oro, che con quest´occasione voglio salutare. ;)

:thumbup: :D
Ecco, appunto. I confini ce li hanno creati in testa quelli a cui faceva comodo che ci fossero...
Noi gente di confine li vediamo fisicamente ma li sentiamo assai meno. Salvo qualche stupida minoranza in malafede.
I nazionalismi sono stati la rovina dell'Europa!
 
Intanto ringrazio Mauro per la sua innata cortesia e buona volontà. Il mio intervento era proprio teso a stimolare una discussione del genere: ogni guerra porta con se centinaia, a volte migliaia di episodi del genere (ciò che è stato scritto nell'articolo linkato potrebbe essere ripetuto pari pari per diversi episodi di queste parti dello Stivale). Questi nascono dal bisogno innato dell'uomo comune di avere un posto da chiamare "casa" e dall'altrettanto innata protervia di coloro che governano nel voler ignorare quel bisogno. Mezzo mondo è preda di conflitti per confini tracciati col righello, l'altrà meta invece ne sconta ancora gli effetti. Quello che volevo dire era solo che chiunque potrebbe portare esempi del genere applicati alla propria terra, episodi magari raccontati dal nonno o vissuti di persona. Ciò però non deve mai far dimenticare che l'Italia esiste, anche per merito di persone che non la volevano, e che sarebbe il momento di mettere da parte certi discorsi, perchè se è vero che la questione dei cartelli è solo un pretesto per portare a galla malumori mai sopiti, il fatto che ciò non succeda in altre parti di Italia dovrebbe far riflettere chi invece di apprezzare il (sudato) benessere che si ritrova, pensa solo a rammentare certe cose.

A chi invece richiamava scritti di Pino Aprile (che conosco, pur non avendolo mai letto), rispondo solo che non basta citare uno scrittore per metterne automaticamente in dubbio gli scritti, anche perchè di solito fa così chi non sa di cosa stia parlando. Certe affermazioni vanno motivate dettagliatamente. E comunque per conoscere parecchie cose sul Regno delle Due Sicilie basta farsi una camminata qui a Napoli e visitare la biblioteca nazionale, li c'è tanta roba a portata di tutti. E ripeto che gli ideali e l'amor di patria sono sempre state, purtroppo, bellissime cose, utilizzate però solo per motivare i poveracci che sul campo ci vanno a buttare il sangue: i signori che tengono le redini mai si muovono senza avere un tornaconto, innanzitutto proprio. Prima ancora di libri, testimonianze e compagnia bella, è il mio buon senso che mi dice che se Cavour ha mandato Garibaldi in Sicilia, non era certo per unificare l'Italia. E da queste parti, in parecchi posti, dedicare strade o piazze ai protagonisti dell'unità d'Italia è ancora una cosa imposta da Roma......cio nonostante non ho mai sentito nessuno in Sicilia, Campania o altre regioni limitrofe far storie per scrivere i cartelli in lingua (o dialetto, che rende più l'idea ;) ) locale.
 
Mauro 65 ha scritto:
il_chicco_show ha scritto:
In Altoadige (Italia) si legifera per eliminare la toponomastica bilingue, a favore di una soluzione nur auf Deutsch.

Eh no. Se per lor signori è tutto un vortice di -L'Altoadige non è Italia-, -La libertà dellAltoadige inizia dove l'Italia si ferma-, -Via da Roma-, -L'Altoadige all'Austria- etc. che se ne vadano DAL TERRITORIO ITALIANO.

O si stabilisce che se si azzardano a minare la lingua italiana ci si accanisce eliminando i privilegi della regione a statuto speciale, o si boicotta una volta per tutte quella PARTE DI TERRITORIO ITALIANO, ivi compresa la loro produzione eno-grastronomica a livello nazionale.
Linea Wilson, questa sconosciuta ...

seee ho letto coi miei occhi su questo forum l'apologia di radetski...
tra un po diremo che eva klotz è una persona perbene

quanto agli italiani propongo la deportazione sotto la stretta di salorno
 
Cometa Rossa ha scritto:
Matteo__ ha scritto:
è c'è una bella parte di territorio italiano per cui l'unificazione sia stata ben più dolorosa di cio che è stato sopportato dai Tirolesi

Su questo non sono molto convinto; quelle zone che tu nomini e che credo di immaginare, vivevano nella più assoluta miseria, e l'annessione all'industrializzato e moderno regno sabaudo poteva essere un'occasione di miglioramento delle proprie condizioni di vita. Ma il Sudtirol ( io non lo chiamo Alto Adige, non mi sembra corretto) faceva dell'impero Austro Ungarico, che era un faro di civiltà e modernità nell'Europa di quel tempo; e di colpo si sono trovati annessi ad una nazione più arretrata, a dover parlare un'altra lingua ed a vedere i nomi delle loro terre storpiati.
Detta brutalmente è come se domattina ci invadesse la Libia, ci imponesse di parlare libico e cambiasse i nostri nomi in idiomi libici. Neanche dopo un secolo lo accetti

c'e' una piccola differenza
Noi la Libia l' abbiamo invasa....la famosa quarta sponda,
L' Austria Ungheria ha perso una guerra da lei stessa scatenata
La Germania ci ha rimesso Alsazia e Lorena....
e non sta qui a scassare l' mka come succede qui a go go
 
zero c. ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
il_chicco_show ha scritto:
In Altoadige (Italia) si legifera per eliminare la toponomastica bilingue, a favore di una soluzione nur auf Deutsch.

Eh no. Se per lor signori è tutto un vortice di -L'Altoadige non è Italia-, -La libertà dellAltoadige inizia dove l'Italia si ferma-, -Via da Roma-, -L'Altoadige all'Austria- etc. che se ne vadano DAL TERRITORIO ITALIANO.

O si stabilisce che se si azzardano a minare la lingua italiana ci si accanisce eliminando i privilegi della regione a statuto speciale, o si boicotta una volta per tutte quella PARTE DI TERRITORIO ITALIANO, ivi compresa la loro produzione eno-grastronomica a livello nazionale.
Linea Wilson, questa sconosciuta ...

seee ho letto coi miei occhi su questo forum l'apologia di radetski...
tra un po diremo che eva klotz è una persona perbene

quanto agli italiani propongo la deportazione sotto la stretta di salorno

beh non esagerare.....
R. alla fine ha fatto quello che tutti al suo posto....
per quei tempi avrebbero fatto....
Vedi come i bravi Austriaci hanno gestito le Romagne,
spalleggiato i Borboni e altre perle....
Tanti R quindi.... ;) ma i tempi eran quelli
 
arizona77 ha scritto:
Cometa Rossa ha scritto:
Matteo__ ha scritto:
è c'è una bella parte di territorio italiano per cui l'unificazione sia stata ben più dolorosa di cio che è stato sopportato dai Tirolesi

Su questo non sono molto convinto; quelle zone che tu nomini e che credo di immaginare, vivevano nella più assoluta miseria, e l'annessione all'industrializzato e moderno regno sabaudo poteva essere un'occasione di miglioramento delle proprie condizioni di vita. Ma il Sudtirol ( io non lo chiamo Alto Adige, non mi sembra corretto) faceva dell'impero Austro Ungarico, che era un faro di civiltà e modernità nell'Europa di quel tempo; e di colpo si sono trovati annessi ad una nazione più arretrata, a dover parlare un'altra lingua ed a vedere i nomi delle loro terre storpiati.
Detta brutalmente è come se domattina ci invadesse la Libia, ci imponesse di parlare libico e cambiasse i nostri nomi in idiomi libici. Neanche dopo un secolo lo accetti

L' Austria Ungheria ha perso una guerra da lei stessa scatenata
Chi ha dichiarato guerra a chi?
 
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