<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Rottamazione auto elettriche e costo dello smaltimento delle batterie | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Rottamazione auto elettriche e costo dello smaltimento delle batterie

Stato
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Bisogna fare distinzione tra rottamazione tramite concessionario perchè se ne è presa una nuova o rottamazione indipendente.
L'iter è lo stesso ma i canali di riciclo o di riuso sono differenti.
- il concessionario recupera la batteria che la casa potrà riutilizzare per usi stazionari o se la batteria presenterà un valore nominale sotto il 65 % dovra per forza essere riciclata. Il resto dell'auto è rottamato tramite un rottamatore convenzionato con la concessionaria come una termica recuperando i componenti che possono essere riutilizzati. Il costo à gratis.
- Se viene portata da un rottamatore indipendente questo deve avere la certificazione per il trattamento, se lo ha l'iter è lo stesso del concessionario. Quindi dovrà dare ad organizzazzioni specifiche (generalmente la casa madre) la batteria per il riuso o il riciclo, il resto potrà fare le stesse cose come sulle termiche. In questo caso i costi vanno dai 50 ai 190 euro a seconda del rottamatore e dallo stato dell'auto da rottamare e per portarla al rottamatore dovete usare un carro attrezzi.
 
Ultima modifica:
...e fin lì c'ero anch'io, intendevo "a carico di chi", ossia se il costo di smaltimento in qualche modo incluso nel prezzo di acquisto segue tutti i passaggi dall'installazione sull'auto all'impianto di recupero. Presumo di sì, ma si sa mai...
Generalmente il demolitore deve "restituire" alla casa madre la batteria in caso di riutilizzo o in caso ri riciclaggio ne dovrà coprire i costi (la casa madre) precendentemente pagati all'acquisto. Poi se esiste una percentuale per il servizio di smontaggio al demolitore non è dato sapere.
 
Generalmente il demolitore deve "restituire" alla casa madre la batteria in caso di riutilizzo o in caso ri riciclaggio ne dovrà coprire i costi (la casa madre) precendentemente pagati all'acquisto. Poi se esiste una percentuale per il servizio di smontaggio al demolitore non è dato sapere.
Comunque, sempre di aggravio sui costi complessivi dell'auto si tratta. Sempre più convinto che le batterie più grandi di quelle di un trapano sono il male.
 
Mi aggiungo alla discussione, nessun timore e nessuna sorpresa.

Come già detto da altri, al momento dell'acquisto della Mokka elettrica ho fatto anche questa domanda (avendola comprata usata) e la risposta è stata chiara e netta: nessun costo addizionale di rottamazione viene applicato per la batteria di trazione.

Il sistema prevede che i "costi" di recupero siano già inclusi nel costo di acquisto dell'auto, anche se acquistata usata (il nostro caso).

Il regolamento normativo a cui si fa riferimento è quello EPR (responsabilità estesa di chi produce).

Per cui che una batteria venga "riusata" staticamente o "aperta" per recupero dei componenti fondamentali ciò non comporta alcuna differenza per il proprietario dell'auto rottamata ma è a carico di produttori e consorzi.

edit: è come il PFU per gli pneumatici.
 
Comunque, sempre di aggravio sui costi complessivi dell'auto si tratta. Sempre più convinto che le batterie più grandi di quelle di un trapano sono il male.

se in questo caso si dovesse pagare un aggravio per lo smontaggio, e si parla di un se, non credo che sono i 4 o 5 euro al kg di cui si parlava nell'apertura del topic perchè quello mi sembra di capire che sono riferiti a tutto lo smaltimento , se non diciamo questo passa il messaggio che se ho una Tesla Y il cui pacco batteria sta sui 500 kg vorrebbe dire pagare per lo smaltimento 2.000/2.500 . Appurato occhio e croce che lo smaltimento non si paga manca giusto capire in quel caso se il servizi di smontaggio è un extra, quando si va da un demolitore , a me sembra difficile che lo sia, poi la mano sul fuoco non ce la metto, ma anche se si pagasse non credo che sia una cifra alta, altrimenti da quel di che sarebbe uscita come controindicazione
 
Mi aggiungo alla discussione, nessun timore e nessuna sorpresa.

Come già detto da altri, al momento dell'acquisto della Mokka elettrica ho fatto anche questa domanda (avendola comprata usata) e la risposta è stata chiara e netta: nessun costo addizionale di rottamazione viene applicato per la batteria di trazione.

Il sistema prevede che i "costi" di recupero siano già inclusi nel costo di acquisto dell'auto, anche se acquistata usata (il nostro caso).

Il regolamento normativo a cui si fa riferimento è quello EPR (responsabilità estesa di chi produce).

Per cui che una batteria venga "riusata" staticamente o "aperta" per recupero dei componenti fondamentali ciò non comporta alcuna differenza per il proprietario dell'auto rottamata ma è a carico di produttori e consorzi.

edit: è come il PFU per gli pneumatici.
Che è quello che è stato riportato nei 2 link che ho messo nella discussione.

Mi pare che si stia cercando il problema dove il problema non c'è.

Se poi , vuoi per disonestà o altro trovi uno che ti chiederà dei soldi per smaltire la batteria di un veicolo elettrico, allora si hanno le modalità per denunciare la tentata truffa.
 
se in questo caso si dovesse pagare un aggravio per lo smontaggio, e si parla di un se, non credo che sono i 4 o 5 euro al kg di cui si parlava nell'apertura del topic perchè quello mi sembra di capire che sono riferiti a tutto lo smaltimento , se non diciamo questo passa il messaggio che se ho una Tesla Y il cui pacco batteria sta sui 500 kg vorrebbe dire pagare per lo smaltimento 2.000/2.500 . Appurato occhio e croce che lo smaltimento non si paga manca giusto capire in quel caso se il servizi di smontaggio è un extra, quando si va da un demolitore , a me sembra difficile che lo sia, poi la mano sul fuoco non ce la metto, ma anche se si pagasse non credo che sia una cifra alta, altrimenti da quel di che sarebbe uscita come controindicazione
A me è stato espressamente detto al momento dell'acquisto della Mokka (usata) che i costi di demolizione sono identici alle altre auto, mi è stato anche detto che anche le ibride hanno i medesimi costi di gestione delle termiche nonostante batterie di trazione, seppur piccole, che possono arrivare anche alla decina di kg o più.

A me viene in mente che se qualcuno vuole "recuperarsi" la batteria per altri usi (accumulatore fotovoltaico o stabilizzatore ecc.) chiaramente ne sosterrà i costi, ma lì parliamo di qualcosa di diverso.

Se ci penso con più attenzione posso trovare un costo potenzialmente maggiore per un'elettrica da rottamare: la gestione di presa/trasporto di un'auto non marciante che mi aspetto possa costare un po' di più rispetto a una termica, tutto lì.
 
Però al di là di tutte le elucubrazioni burocratiche, quanto è semplice smantellare una vettura elettrica a fine vita? Molte auto nate BEV sono costruite attorno al pacco batteria, quindi per accedere al pacco occorre letteralmente fare a pezzi la vettura, con un costo di manodopera non trascurabile.
Sperò che l'auto non finisca nel tritatutto con tutto il suo pacco ritenendo più conveniente il recupero dei materiali riciclabili ( litio, cobalto, ecc.. ) dai rottami dell'intera vettura, tramite processi chimici o meccanici.
 
Sperò che l'auto non finisca nel tritatutto con tutto il suo pacco ritenendo più conveniente il recupero dei materiali riciclabili ( litio, cobalto, ecc.. ) dai rottami dell'intera vettura, tramite processi chimici o meccanici.
Nulla toglie che il disonesto lo può fare, come il disonesto può far sparire l'auto (dalla panda alla superduper elettrica) in fondo ad un lago.
Ma sono pratiche illegali. E se va ricercata una colpa , non è nell'auto ma nel comportamento strafottente alle regole di certi personaggi.
 
...e fin lì c'ero anch'io, intendevo "a carico di chi", ossia se il costo di smaltimento in qualche modo incluso nel prezzo di acquisto segue tutti i passaggi dall'installazione sull'auto all'impianto di recupero. Presumo di sì, ma si sa mai...
Mi pare assodato, come quando compri un treno di pneumatici o un accumulatore tradizionale, in fattura c'è la quota dovuta allo smaltimento, che va direttamente al consorzio che rifonde (o remunera) l'azienda che poi dimostrerà di averla smaltita. Il costo è solo iniziale (sia che compri il ricambio nuovo da un ricambista, sia che sia incluso in una auto nuova, nel caso viene messo in fattura anche lo smaltimento delle gomme, per esempio). I controlli sui passaggi economici e fiscali credo sia automatico a cura dell'AdE o del Ministero, sulla filiera di smaltimento e recupero o riciclaggio, credo vigilino le FFdO competenti (NAS e GdF presumo) come disposto dalle Autorità competenti. Almeno, così pure funzionano i vari elettromedicali, farmaci e recuperi biologici ad alta pericolosità ambientale, sostanze radioattive a vari scopi che usiamo in ospedale e che smaltiamo in millemila modi diversi, tutti documentati e rendicontati, ma che sono absolutely free per l'atto finale, essendo già incluso il costo nei contratti di fornitura o, nei casi di vecchissime forniture, nel contratto di sostituzione (un po' come le vecchie lavatrici ritirate dagli installatori della nuova).
Il dramma (sostantivo non iperbolico) è quando devi smaltire vecchie sorgenti (il massimo sono le vecchie "bombe" delle telecobaltoterapie) ricevute senza alcuna documentazione legale (magari oltre mezzo secolo addietro, tipo Sr90 o Cs137) o con documenti ed autorizzazioni relativi alle normative antecedenti e mai sanate con le successive modificazioni intercorse. Peggio che dichiarare guerra alla CdV... capisco, anche se esecro, le piccole strutture private che se ne sbarazzano in modo... ehm... indefinibile... un piccolo privato non ce la può fare con tutta quella burocrazia, non solo per i costi, proprio per l'istruttoria a monte.
Tornando agli accumulatori per auto BEV, credo che, essendo le prime in giro già da un po' di anni, ed essendoci quelle già rottamate per eventi accidentali, non mi aspetto che la normativa non preveda una filiera logistica ed una economico-legale.
 
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