<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Rosa e Olindo: tutto da rifare | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Rosa e Olindo: tutto da rifare

Beh essere più scortese era difficile.

Comunque ripeto io non voglio convincere nessuno.
Fatico a credere che sia così semplice oggi mettere il cappio intorno al collo di una persona innocente dopo che questa ha avuto modo di consultarsi con un legale (anche se in qualche caso recente ne ho sentiti un paio che temo abbiano inguaiato i propri assistiti peggio di come erano messi prima).
E mi risulta che invece gli interrogatori svolti nell'immediatezza di un reato non in presenza di un legale non possano essere verbalizzati e utilizzati per altri scopi se non quello delle indagini.
Non mi appassionano i casi di cronaca e sento da parte di chi invece li segue con interesse quasi morboso a volte delle teorie strampalate alimentate dai cosiddetti programmi di approfondimento giornalistico che secondo me fanno più male che bene.

Non mi riferisco a nessuno degli amici del forum ma mi sono convinto che l'opinione pubblica si faccia la propria idea sulla colpevolezza o l'innocenza solo in base alla simpatia o antipatia che prova a pelle per la vittima e per il sospettato.
Senza mai approfondire ma affidandosi solo a tale sensazione magari maturata dopo 5 minuti dall'istante in cui la notizia viene divulgata per la prima volta dai tg.

Io cerco di non seguire troppo da vicino i casi di cronaca proprio per non farmi condizionare.
In tanti casi non so nemmeno che faccia abbiano la vittima e il presunto colpevole e cerco di evitare come la peste i programmi in cui gli "esperti" si dividono tra colpevolisti e innocentisti per evitare che la simpatia o l'antipatia (più antipatia di solito) nei loro confronti mi faccia virare da una parte o dall'altra.

Vedo sempre più spesso formarsi opinioni o schieramenti estremi.
Chi crede ciecamente che quello che al tg viene indicato come presunto colpevole sia colpevole,di fatto emettendo una sentenza inappellabile dopo 5 minuti e non ricredendosi nemmeno se poi salta fuori che il tizio non centrava nulla.
E quelli che invece si convincono che le cose siano andate diversamente,anche se magari non sanno bene come si presume che siano andate,devono per forza essere andate diversamente.
Ripeto non mi riferisco a nessuno degli amici del forum ma a qualche persona che ho conosciuto che tendeva a mettere in dubbio ogni presunta verità.

Non sono convinto che tutti quelli che vengono condannati (o anche solo indagati) siano colpevoli ma non penso neanche che le carceri siano zeppe di innocenti,almeno non nei casi più noti sui quali gli avvocati di grido si gettano come squali.

Mi chiedo a volte se sia possibile che la soluzione più ovvia non sia quella giusta.
Magari la franzoni,stasi,la cugina e la zia sono innocenti ed è stato davvero qualcun altro che ha avuto il XXXX di non lasciare tracce (credo molto di più a questa eventualità rispetto a quella di una pianificazione super accurata) e a pagarla è stato il responsabile più ovvio che si trovava li anche se non è stato possibile dimostrare che era stato lui ma solo che non poteva essere stato nessun altro.

Non lo so.
 
Non è così che funziona … per fare un esempio banale, Zornitta (accusato di essere Unabomber) si è salvato solo perché Paniz e il suo staff si sono accorti della manomissione di una delle più importanti prove se non principale. Per ottenere (dopo quasi 15 anni!!!) il minimo risarcimento previsto (una vita professionale rovinata) l’avvocato ha dovuto pignorare la Banca d’Italia (pochi mesi fa). Il tutto mentre il poliziotto condannato in via definitiva (a due anni) per la manomissione della prova, non solo è rimasto in servizio (trasferito dalla scientifica alla stradale), ma è stato pure promosso.

Probabilmente ai tuoi corsi questo non lo insegnavano, ma nelle mie frequentazioni giudiziarie ho visto cose non troppo diverse.

Ah, manco so quali siano i film della cui visione secondo te avrei abusato

Quindi tu prendi un esempio in cui un investigatore ha manomesso una prova e lo fai diventare la regola che viene applicata a tutte le indagini?
Tu parli di abusi e li fai passare per la prassi.
Seguendo questo ragionamento dovremmo avere tutti il terrore delle fdo che oggi o domani potrebbero decidere che noi siamo colpevoli di qualcosa e metterci sotto torchio perchè lo ammettiamo.
E se non cediamo fabbricare delle prove pur di avere il colpevole da sbattere in prima pagina.

Scusa se te lo dico ma io sto parlando di quali sono le regole.
Non sto dicendo che non esistano gli errori giudiziari ma che le regole servono proprio per cercare di evitarli.
Tu stai dicendo che non esistono regole o meglio che chi le dovrebbe seguire fa quello che vuole se ha deciso di rovinare la vita a qualcuno.

Se così fosse non esisterebbero i casi irrisolti,basterebbe quando non ci sono prove o i sospettati non si lasciano dietro una marea di tracce (come i responsabili o presunti responsabili dei casi più recenti) mettere a capo delle indagini i più loschi farabutti che abbiamo a disposizione e vedrai che un colpevole con le buone o con le cattive si trova.

Invece mi pare che la realtà sia un po' diversa.
Ci sono tanti casi irrisolti e altrettanti casi in cui il colpevole la fa franca perchè chi indaga lo deve fare seguendo delle regole quindi non può prendere il sospettato,portarlo in una stanza senza telecamere ne testimoni e riempirlo di botte o minacciarlo o usare altri metodi di coercizione finchè non confessa.

Che tu abbia una profonda sfiducia nel sistema giudiziario ci sta ma non puoi nemmeno dipingere le forze di polizia come se fossero una sorta di gestapo che non deve rispondere a niente e nessuno.
 
Forse si potrebbe riassumere il tutto nella frase
Purtroppo non funziona sempre così.
Che è un po' diverso rispetto a dire non è così che funziona.
 
Imho questo avviene per via della pressione mediatica che in teoria non dovrebbe avere peso o non averne più delle prove ma in pratica...
Rivoltando la frittata se ci sono stati casi di condanne non supportate da prove in cui il sospettato si è sempre detto innocente e nessuno è riuscito a dimostrare ogni oltre ragionevole dubbio che era colpevole come è ipotizzabile che non ci sia la condanna nei casi in cui invece c'è una confessione piena?

Appurato che in casi di omicidio,
oltre Olindo che confessa, non mi viene in mente nessun altro.
Intendevo il contrario....
Ovvero, quando sembra che tutto sia contro l' imputato....
....Ma solo sembra e magari non tutto....*
Allora si da' il minimo della pena.

* Il famoso: " non troppo incinta "
 
Ultima modifica:
Se sembra e non tutto bisognerebbe assolvere.
Solo che se assolvi quello che per mesi o anni i telegiornali hanno dipinto (probabilmente a ragione) come il mostro poi la gente si incaXXa.
Mi pare che sia andata proprio così nel caso di Garlasco.
Non era possibile dimostrare con certezza che fosse lui il colpevole ma la pressione mediatica era tale che le assoluzioni sono state annullate.
Anche se formalmente erano corrette.
Non hai l'arma del delitto ne prove schiaccianti puoi essere fermamente convinto che sia lui il colpevole ma non lo puoi dimostrare.

Seguendo il ragionamento un po' complottista che sta venendo fuori da questo topic invece sarebbe bastato fabbricare o manomettere una prova o estorcere una confessione (anche se in quel caso il sospettato non era un sempliciotto ma un bocconiano e probabilmente aveva un avvocato coi contro attributi quindi non sarebbe stato facile) per risolvere la faccenda.
Magari ci hanno provato ma per le ragioni di cui sopra non ci sono riusciti,chi lo sa.
 
Un caso di cui si parla tanto è quello della sparizione della bambina a Firenze.
Sono passati 8 mesi.
Hanno rivoltato come un calzino l'ex hotel.
E' venuto fuori che il più pulito ha la rogna.
I genitori hanno dichiarato tutto e il contrario di tutto.
E probabilmente non si saprà mai con certezza che fine ha fatto la bambina.

Credo che sia l'esempio più disarmante dei vincoli entro i quali devono operare le fdo durante le indagini.
I tempi sono stati biblici,l'ultima approfondita perquisizione dell'ex hotel è avvenuta dopo mesi dalla sparizione quando probabilmente era tardi per sperare di trovare delle prove.
Di poveracci da incolpare ne sono passati diversi tra le mani degli inquirenti.
C'erano le vittime della spedizione punitiva di poco tempo prima,quelli visti con dei borsoni in cui avrebbero potuto occultare la bambina,i tanti contro cui hanno puntato il dito i genitori.
E anche se alcuni di questi probabilmente avevano il pelo sullo stomaco avendo già avuto a che fare con la giustizia mi sento di dire che quasi certamente uno sprovveduto che non parlava nemmeno italiano a cui far dire con l'inganno che aveva fatto qualcosa alla bambina lo potevano trovare.
Come mai non l'hanno fatto?
Secondo me è perchè nella stragrande maggioranza dei casi le fdo operano seguendo le regole,anche se vuol dire non cavare un ragno dal buco.
Fanno quello che la legge gli consente per fare in modo che il colpevole si tradisca (un classico ormai sono le intercettazioni tanto che viene da chiedersi come facciano alcuni sospettati a essere così ingenui da pensare di poter parlare liberamente senza che ci siano orecchie in ascolto dopo un fatto di cronaca) ma non possono andare oltre.

Che esistano i casi in cui le regole sono state violate,magari ai danni di un innocente,si sa.
Ma io voglio pensare che si tratti di eccezioni che fortunatamente si verificano di rado.
1 caso ma anche 10 o 100 sarebbero comunque un campione non rappresentativo di quella che è la normalità.

Certo sentendo notizie come quella del finanziere che ha ammazzato la sorella e la madre della ex in maniera apparentemente premeditata può venire il dubbio che a indossare una divisa a volte siano individui assolutamente non adatti a ricoprire un ruolo simile.
Però ci si augura che siano soggetti isolati che non possano da soli o anche con l'avvallo di qualche collega decidere di fare quello che vogliono durante un'indagine ufficiale per giunta di grande impatto mediatico.
 
Da “Quarto Grado – Rete4”




Condannata all’ergastolo con il marito Olindo Romano per la strage di Erba, esce dal carcere ogni giorno per lavorare in una cooperativa sociale. Il programma di Rete 4 ha rivelato che Rosa Bazzi dopo 17 anni di detenzione da gennaio 2024 esce ogni giorno dal carcere di Bollate. Alle prime luci dell’alba, dal lunedì al venerdì, raggiunge il posto di lavoro che le è stato assegnato presso una cooperativa nell’hinterland milanese.





Martina Maltagliati, l’inviata del programma condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, ha seguito la Bazzi per due giorni. Le telecamere di ‘Quarto Grado’ l’hanno ripresa mentre deposita sacchi dell’immondizia anche all’esterno dell’azienda. Rosa si occupa quindi di pulizie proprio come nel suo ultimo impiego prima della strage.




Oggi Rosa ha 60 anni, all’epoca dei fatti ne aveva 43. Dopo aver confessato il delitto di 10 gennaio 2007 e il 12 gennaio i due coniugi hanno ritrattato e dal 2007 si proclamano innocenti. Condannati in via definitiva hanno ottenuto la revisione del processo. La prima udienza è fissata per il primo marzo a Brescia, in Corte d'appello, alle ore 9.00.
 
Poi succede che uno confessa un omicidio e non viene creduto, lo zio di Avetrana.
Per "farla franca" basterebbe che più persone confessassero un delitto, non sapendo chi imputare, tutti innocenti?
 
Poi succede che uno confessa un omicidio e non viene creduto, lo zio di Avetrana.
Per "farla franca" basterebbe che più persone confessassero un delitto, non sapendo chi imputare, tutti innocenti?


-Confessare non basta....
Devi poterlo dimostrare
-Nel caso che proponi di sicuro ci deve essere gia' un colpevole fra chi si candida;
ma li' il gioco diventa pericoloso nel definirlo
 
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