<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Revisioni "facili" dell'auto: scatta un'indagine europea | Il Forum di Quattroruote

Revisioni "facili" dell'auto: scatta un'indagine europea

In Italia le vetture promosse sono il 99,8% del totale contro una media europea del 90%. Da qui il faro di Bruxelles su ciò che avviene nei 9.500 centri autorizzati a compiere i test.

Scatta una indagine Ue sulle revisioni delle auto in Italia

Tutto parte da un dato: nel nostro Paese su 100 vetture sottoposte a revisione, 99,8 passano l’esame. Una percentuale che scende drasticamente a livello europeo dove le promosse sono il 90%. Da qui la denuncia della Federispettori, l’associazione a tutela degli ispettori tecnici addetti alla revisione ministeriale, presso l’Unione europea e l’avvio dell’indagine.

Viste le statistiche anomale, il sospetto è che in Italia le revisioni siano quantomeno superficiali, a discapito della sicurezza stradale. Senza un approfondito esame delle vetture vecchie aumentano infatti le probabilità di incidenti in un Paese in cui, tra l’altro, l’età media del parco circolante è tra le più alte d’Europa (12 anni). In più c’è il problema dell‘inquinamento legato ai gas di scarico.

Un problema che viene da lontano
Il problema delle revisioni facili non è nuovo e non riguarda soltanto l’Italia che pure è “maglia nera” nel Vecchio continente. Già un decennio fa l’Ue aveva varato una normativa con procedure più rigide in sede di verifica ministeriale. Una imposizione rimasta però sulla carta, visto che la percentuale dei veicoli bocciati non è certo aumentata.

Ma quali le ragioni di una simile situazione? Secondo Federispettori in Italia i 9.500 centri di controllo dove vengono effettuate le revisioni sono molto più del necessario. E dunque per attirare clienti c’è chi fa l’occhiolino e promuove veicoli che invece meriterebbero la bocciatura o di essere “rimandati a settembre”. C’è poi il tema della insufficienza del personale del ministero delle Intrastrutture che a sua volta dovrebbe controllare l’attività dei controllori. Senza ispettori, spiega l’associazione, non c’è attività di vigilanza. Infine chi effettua i test sulle auto è quasi sempre un dipendente del centro di revisione e ciò genera un conflitto d’interessi che mina la imparzialità della decisioni.

Dove può portare l’indagine
Sta di fatto che ora l’Unione europea dovrà stabilire capire se in Italia si è in presenza di revisioni fasulle o addomesticate. E se ciò venisse accertato è possibile che contro il nostro Paese venga aperta una procedura d’infrazione, procedendo all’invio di una “lettera di messa in mora”. A quel punto lo Stato dovrà presentare una propria memoria difensiva per evitare un contenzioso e delle sanzioni. In attesa che l’indagine compia il suo iter Federispettori ha proposto a Bruxelles di agire subito su due fronti: imporre all’Italia di accrescere il numero dei tecnici all’organismo di supervisione del ministero e rendere chi effettua la revisione (come già avviene per i camion) indipendente dai centri di controllo delle auto.

Revisioni: le differenze in Europa
Nel nostro Paese il controllo iniziale deve essere realizzato dopo 4 anni dalla data di immatricolazione della vettura, dopodiché è necessario sottoporre l’auto alla verifica ogni 2 anni. Per le auto inglesi la revisione segue queste scadenze: 3 anni e poi ogni anno. All’automobilista che si reca a fare la revisione quando viene dato un certificato che servirà a indicare la data per il prossimo “controllo”. Stesso discorso in Germania dove la revisione per le automobili nuove è prevista dopo tre anni, mentre i successivi controlli dopo 24 mesi. Diverso il caso della Francia dove la revisione auto avviene ogni due anni, in linea le norme europee.

Per quanto riguarda la Repubblica Ceca, dopo 4 anni c’è , la prima revisione. Successivamente, i controlli vanno fatti dopo 2 anni . Anche in Spagna la prima revisione va fatta dopo i 4 anni di vita del mezzo e, successivamente, ogni 2 fino ai 10 anni. Dopo 10 anni di vita dell’auto il controllo è annuale. Infine c’è il caso della Svizzera in cui la prima revisione è obbligatoria quattro anni dopo la prima messa in circolazione, poi scattano tre anni successivamente a questo primo controllo ed in seguito il mezzo deve essere vagliato ogni due anni.

(La Verità - Gio 29 giugno 2023)

+ https://www.quattroruote.it/news/te..._a_intervenire_contro_abusi_e_violazioni.html

 
Le revisioni biennali, sono una cavolata, a mio modestissimo parere, meglio revisioni più diradate ma severe ... e di conseguenza più costose e rimunerative per i centri revisione.
Invece di 70 ogni 2 anni, facciamone pagare 200 ogni 5 anni. Va da se che riducendo a meno della metà le revisioni, mantenendo lo stesso numero di controlli a campione, l'emersione delle irregolarità sarebbe agevolata, con meno operatori disposti a chiudere un occhio su problematiche varie riscontrate in sede di revisione ...
 
Le revisioni biennali, sono una cavolata, a mio modestissimo parere, meglio revisioni più diradate ma severe ...


No è che questo dato del 99,8% non lo conoscevo ed ora si spiega tutto, rimappature, FAP rimossi, fanalerie cambiate, pneumatici usurati ecc. ecc. oltre al fatto che un automobilista su 5, in Italia, nemmeno la fa fare la revisione.
 
No è che questo dato del 99,8% non lo conoscevo ed ora si spiega tutto, rimappature, FAP rimossi, fanalerie cambiate, pneumatici usurati ecc. ecc. oltre al fatto che un automobilista su 5, in Italia, nemmeno la fa fare la revisione.

I controlli ci sono, sapessi che ha passato, e sta passando, un mio amico che gestisce un centro revisione per essersi lasciato sfuggire un fanalino danneggiato durante la revisione (al 99% una svista, perchè le revisioni le fa, e le auto le rimanda indietro se necessario).
E' la possibilità di essere beccati che è troppo remota.
Bisogna solo renderli più efficaci, e ridurre il numero di revisioni andrebbe in questa direzione
 
Le revisioni biennali, sono una cavolata, a mio modestissimo parere, meglio revisioni più diradate ma severe ... e di conseguenza più costose e rimunerative per i centri revisione.
comunque la metti a chi non rispetta le regole non cambia nulla.
imho i controlli sono veramente troppo pochi e c'è gente che circola con mezzi chiaramente non idonei.
 
Le revisioni biennali, sono una cavolata, a mio modestissimo parere, meglio revisioni più diradate ma severe ... e di conseguenza più costose e rimunerative per i centri revisione.
Invece di 70 ogni 2 anni, facciamone pagare 200 ogni 5 anni. Va da se che riducendo a meno della metà le revisioni, mantenendo lo stesso numero di controlli a campione, l'emersione delle irregolarità sarebbe agevolata, con meno operatori disposti a chiudere un occhio su problematiche varie riscontrate in sede di revisione ...
Nella revisione biennale (se il centro è serio) ti fanno il controllo freni di servizio e di stazionamento sul banco a rulli, controllo fari, luci e clacson, controllo emissioni, controllo gomme e sterzo, ispezione visiva organi sospensione e linea di scarico con l’auto sul ponte. Non è poca roba.
 
Invece di 70 ogni 2 anni, facciamone pagare 200 ogni 5 anni
Su questo non sono d'accordo.
Non per l'aspetto legato alla spesa, ma perché la revisione biennale consente di scovare prima le auto trascurate in materia di sicurezza spiccia (penumatici lisci, fanalini rotti/malfunzionanti).
Prova a guardare le gomme dei vari B e C suv/crossover in un parcheggio di un qualsiasi supermercato: una buona parte ha le gomme consumate ben oltre il limite. Almeno con il sistema attuale il centro revisioni lo segnala al proprietario nella pre-revisione e gliele fa cambiare prima di fare la revisione.
 
Io sono della scuola troppe regole/controlli = nessuna regola.

Se fai le cose troppo complicata te, dai un alibi alle persone per trasgredire (un po come il limite di 30, o anche 50 km/h su alcune strade).

Meglio, per me poche e mirate regole, ma se le trasgredisci ... nessuna pietà
 
ma perché la revisione biennale consente di scovare prima le auto trascurate

Le auto trascurate, non devono essere beccate in revisione, ma controllate su strada.

Sono 2 cose diverse.
Una frenata squilibrata o un fapanomesso, non vengono facilmente fuori ad un controllo su strada; gomme usurate, fanali rotti, pezzi di carrozzeria prossimi a cadere o pericolosi, si.

Se metti insieme, controlli su strada più frequenti e revisioni più rigorose, il mix da utenti più attenti ...
 
Non voglio negare il fatto che in qualche caso chi si occupa della revisione chiude un occhio.
Però segnalo una cosa.
Sarà che a noi italiani non piace perdere tempo ma io finora ho visto,da una parte e dall'altra,una certa sincerità.
Cioè il cliente se va in un centro revisioni e l'auto ha qualcosa che non va di solito lo dice.
E anche il meccanico accettatore se già al primo sguardo si accorge che l'auto non potrà passare la revisione evita di perdere tempo e far perdere soldi e tempo al cliente e gli dice sistema quello che c'è da sistemare e poi torna.
Magari all'estero sono più fiscali da una parte e più sfacciati dall'altra.
 
Intanto a marzo 2023, Quattroruote rilevava questo in qualche officina a campione, con auto da revisionare, artificiosamente messe in uno stato da bocciatura, ma tutte quante promosse.

FIAT 124 SPIDER 1.4 MULTIAIR - ANNO 2019 - KM 17.470

IRREGOLARITÀ

Indicatore di direzione posteriore destro non funzionante
Luci della targa posteriore prive di lampadine
Fari anteriori con fascio luminoso rivolto troppo in basso
Pressione pneumatici anteriori insufficiente
Pastiglie freni posteriori usurate
ESITO: POSITIVO!

PEUGEOT 508 SW 1.6 HDI 115 CV - ANNO 2015 - KM 190.721

IRREGOLARITÀ

Faro anteriore sinistro con fascio luminoso rivolto troppo in basso
Indicatore di direzione posteriore sinistro non funzionante
Luci targa posteriore prive di lampadine
Pressione pneumatici anteriore sinistro e posteriori troppo bassa
Perdita evidente di olio motore
ESITO: POSITIVO!

SAAB 9-3 CABRIO 1.8 T 150 CV - ANNO 2005 - KM 100.564

IRREGOLARITÀ

Luce di posizione anteriore destra non funzionante
Indicatore di direzione posteriore sinistro non funzionante
Fari anteriori con fascio luminoso troppo basso
Pressione pneumatici anteriori troppo bassa
Freno di stanzionamento sganciato dagli attacchi e non funzionante

ESITO: POSITIVO!

SUZUKI JIMNY 1.3I 4WD - ANNO 2001 - KM 101.989

IRREGOLARITÀ
Lampadine proiettori anteriori a Led non omologate
Luce di posizione posteriore sinistra non funzionante
Luci targa posteriore prive di lampadine
Freno di stanzionamento allentato e tracce di ruggine nel sottoscocca
Pressione di tutti i pneumatici insufficiente
ESITO: POSITIVO!

Per le lampadine a led ora si spiegano tutti i tutorial di YT per cambiarle, controlli inesistenti. Peccato non aver fatto provare anche auto rimappate o col FAP rimosso.
 
Ultima modifica:
prima di fare la revisione vado dal meccanico e faccio controllare l'auto, se ci sono lampadine o fari rotti provvedo io stesso a cambiarle, più che altro l'occhio lo chiudono sul fattore inquinamento, credo che gran parte delle macchine hanno problemi con catalizzatore o fap, il parco auto (compreso la mia) è molto datato e chilometrato. Tempo fa pensavo ma perchè invece d'incentivare l'auto nuova non "regalano" un catalizzatore nuovo? non costa meno? Poi ci ho ripensato perchè questo va a discapito della sicurezza
 
prima di fare la revisione vado dal meccanico e faccio controllare l'auto, se ci sono lampadine o fari rotti provvedo io stesso a cambiarle, più che altro l'occhio lo chiudono sul fattore inquinamento, credo che gran parte delle macchine hanno problemi con catalizzatore o fap, il parco auto (compreso la mia) è molto datato e chilometrato. Tempo fa pensavo ma perchè invece d'incentivare l'auto nuova non "regalano" un catalizzatore nuovo? non costa meno?

Forse han paura che magari uno se lo rivenda

:emoji_wink::emoji_wink:
 
Back
Alto