<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Regolamentazione gare ciclistiche su strade aperte | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Regolamentazione gare ciclistiche su strade aperte

Corazon Habanero ha scritto:
G5 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
G5 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?

Ora su ... cerchiamo di darsi un tono e vediamo di non trascendere nell'indolenza.
Quando in una zona c'è una gara ciclistica ci sono cartelli ovunque indicanti la segnaletica del percorso e la data da almeno 48 ore precedenti il transito. Cadere dal pero come pare stiate facendo è davvero desolante. Ma oltre casa vostra vivete il vostro luogo oppure siete dei turisti di passaggio?
Io ti credo ciecamente ma credimi che dalle mie parti i segnali ancorché imposti non sono mai presenti (salvo Giro d'Italia e Giro del Friuli), nonostante le imposizioni del Prefetto.
Al più vi sono i volontari della protezione civile a bloccare il traffico. Ma il problema si pone subito dopo il passaggio della carovana e delle ultime ammiraglie, nell'attesa dell'arrivo del mezzo con il cartello di FINE GARA. Capita purtroppo che gli addetti alla sorveglianza degli incroci lascino entrare sul circuito mezzi estranei.

Si, ma se entrano sul percorso dopo il passaggio delle ammiraglie il problema è relativo .... perché o si incolonnano oppure vanno nella direzione opposta.
O vanno a sbattere su ambulanze o mezzo di fine gara (oggetto della causa che ho seguito).

Si ok, ma a quel punto c'è un problema di responsabilità e quell'incidente sarebbe potuto avvenire comunque. Magari con la prima macchina dietro il fine gara .....
 
stefano_68 ha scritto:
G5 ha scritto:
Semplicemente non fu rispettato l'ALT che gli ordinarono .... nel caso di specie (potrei ricordare male) mi pare che addirittura dopo essersi accostata all'ALT dei poliziotti ripartì nonostante i successivi ALT di altre staffette.

Io ricordo che nel raccontarlo (non a me) lui disse che non c'era nessuno lì; e difatti pure negli articoli linkati nn si legge nulla in proposito; quel comportamento sarebbe evidentemente errato, ma non era quello il caso.
Presumo che ci fossero cartelli (nel senso di fogli) attaccati ai pali, ma non molto di più.

Ascolta nelle corse in bici è quanto mai raro che vi siano zone scoperte in gara per oltre 80-100 metri si tra gli atleti in fuga che tra quelli staccati entro il tempo massimo fissato.
In questa condizione significa che un automobilista si butta in strada come un folle e non da tempo a nessuno di fermarlo ...... ricordo bene che tra il luogo di innesto sul percorso di gara e quello dell'incidente c'erano poche decine di metri e Pantani era ancora in gara, indi per cui, il soggetto in questione se ne fregò bellamente.
Non di meno, ai tempi in cui gareggiavo, non era difficile imbattersi in auto contro mano in movimento. Anche nelle mie gare alcuni ragazzi sono stati investiti (senza gravi conseguenze) da auto che non rispettavano l'alt delle staffette. Io stesso urtai uno specchietto esterno di un auto in movimento che stringeva sul gruppo .... ebbi l'impressione che volesse causare la caduta.
E visto che ci siamo, in allenamento sono stato atterrato varie volte da automobilisti che affiancandomi stringevano verso la fossa di bordo strada. Considera che ero in solitaria e che le mie opinioni di oggi sulla circolazione in bicicletta erano i miei comportamenti di ieri, quindi non ero certo uno che ostacolava la circolazione viaggiando in mezzo alla carreggiata. Eppure questa avversione da parte dei non ciclisti automobilisti io l'ho pagata piuttosto salata.
 
G5 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
G5 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
G5 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?

Ora su ... cerchiamo di darsi un tono e vediamo di non trascendere nell'indolenza.
Quando in una zona c'è una gara ciclistica ci sono cartelli ovunque indicanti la segnaletica del percorso e la data da almeno 48 ore precedenti il transito. Cadere dal pero come pare stiate facendo è davvero desolante. Ma oltre casa vostra vivete il vostro luogo oppure siete dei turisti di passaggio?
Io ti credo ciecamente ma credimi che dalle mie parti i segnali ancorché imposti non sono mai presenti (salvo Giro d'Italia e Giro del Friuli), nonostante le imposizioni del Prefetto.
Al più vi sono i volontari della protezione civile a bloccare il traffico. Ma il problema si pone subito dopo il passaggio della carovana e delle ultime ammiraglie, nell'attesa dell'arrivo del mezzo con il cartello di FINE GARA. Capita purtroppo che gli addetti alla sorveglianza degli incroci lascino entrare sul circuito mezzi estranei.

Si, ma se entrano sul percorso dopo il passaggio delle ammiraglie il problema è relativo .... perché o si incolonnano oppure vanno nella direzione opposta.
O vanno a sbattere su ambulanze o mezzo di fine gara (oggetto della causa che ho seguito).

Si ok, ma a quel punto c'è un problema di responsabilità e quell'incidente sarebbe potuto avvenire comunque. Magari con la prima macchina dietro il fine gara .....
E' una questione lunga e divertente... :lol:
 
Lo immagino che sia lunga e divertente .... pure mio babbo, quando mi seguiva, ebbe un lieve incidente nella colonna delle ammiraglie. Era dietro l'ambulanza ma prima del fine gara che era attardato di circa 3 di minuti causa corridori staccati.
 
Corazon Habanero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.
Beh una corsa ciclistica o una maratona non si possono fare su spazi preposti che non esistono.

Prego? E allora velodromi, arene e palazzetti dello sport che cosa sono?
 
lsdiff ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.
Beh una corsa ciclistica o una maratona non si possono fare su spazi preposti che non esistono.

Prego? E allora velodromi, arene e palazzetti dello sport che cosa sono?

Ok, fammi un Gavia in pista se ti riesce .... metti 200 corridori su un anello di 400 mt se ti riesce .... ma di cosa stiamo parlando!
 
lsdiff ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.
Beh una corsa ciclistica o una maratona non si possono fare su spazi preposti che non esistono.

Prego? E allora velodromi, arene e palazzetti dello sport che cosa sono?
Una maratona in un palazzetto dello sport ?!?
Infatti la maratona è nata nello stadio olimpico di Atene.
Per le biciclette vale la stessa cosa.
A questo punto aboliamo qualsiasi manifestazione sul suolo pubblico: mercati e fiere comprese!
 
G5 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?

Ora su ... cerchiamo di darsi un tono e vediamo di non trascendere nell'indolenza.
Quando in una zona c'è una gara ciclistica ci sono cartelli ovunque indicanti la segnaletica del percorso e la data da almeno 48 ore precedenti il transito. Cadere dal pero come pare stiate facendo è davvero desolante. Ma oltre casa vostra vivete il vostro luogo oppure siete dei turisti di passaggio?

Nel mio caso garantisco di no, niente avvisi, men che meno addirittura 48 ore prima. E visto che la mettiamo in questi termini, dalle mie parti, se è per quello, ci sono anche un sacco di turisti.

Considera che vivo in un piccolo paese che, ogni volta che viene organizzata una di queste garette, risulta facilmente tagliato in due e mezzo paralizzato. La strada di casa mia gli piace in particolar modo, così che io possa rimanere direttamente chiuso dentro.

Capisci che a queste condizioni, beccarsi 3 garette consecutive in tre fine settimana, comincia un poco a stufare, e magari denota un filo di esagerazione nella concessione delle autorizzazioni, che potrebbe essere forse un filo mitigata con un poco di informazione, e invece neanche per idea.

Ed in queste condizioni di "ognuno fa come gli pare", se devo uscire di casa ed arrivare in un certo posto ad una certa ora, o peggio ancora, rientrare a casa mia perchè ho una necessità, se proprio vuoi provare a fermarmi, sarà meglio che ci piazzi un pubblico ufficiale vero.
 
G5 ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.

Potrei leggere mille cose nel tuo intervento ma voglio soffermarmi su quello che a me pare più delicato ovvero l'assenza del valore della comunità, del principio stesso dello stare assieme che include quanti si danno da fare per organizzare e portare ricchezza su un territorio, quanti partecipano collettivamente ad una manifestazione (organizzazione, società, atleti, tifosi) e quanti incrociando un momento di vita collettiva vi si possono aggregare liberamente. Invece tu no, devi andare a fare la tua gita e immagini un mondo che non vive per darti un transito agevole. :shock:
Ok, estremizzo, ma serve per renderti l'idea del messaggio che trasmetti.

Il valore della comunità è una cosa, pensare invece che una parte di essa debba poter molestare l'altra parte per non voler occupare spazi consoni è tutt'altra cosa. Perché Vasco suona a San siro e non sullo svincolo della tangenziale? Perché le MotoGp corrono negli autodromi e non sulla Serravalle? E perché invece i ciclisti, i rallysti e tanti altri par loro devono far chiudere le strade al pubblico quando gli garba di farlo?
 
Corazon Habanero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.
Beh una corsa ciclistica o una maratona non si possono fare su spazi preposti che non esistono.

Prego? E allora velodromi, arene e palazzetti dello sport che cosa sono?
Una maratona in un palazzetto dello sport ?!?
Infatti la maratona è nata nello stadio olimpico di Atene.
Per le biciclette vale la stessa cosa.
A questo punto aboliamo qualsiasi manifestazione sul suolo pubblico: mercati e fiere comprese!

È proprio quello che auspico - o meglio - auspico che tali manifestazioni si tengano pure sul suolo pubblico, ma NON in aree soggette alla pubblica circolazione.
 
G5 ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.
Beh una corsa ciclistica o una maratona non si possono fare su spazi preposti che non esistono.

Prego? E allora velodromi, arene e palazzetti dello sport che cosa sono?

Ok, fammi un Gavia in pista se ti riesce .... metti 200 corridori su un anello di 400 mt se ti riesce .... ma di cosa stiamo parlando!

Falli girare al Nordshleife :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
G5 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?

Ora su ... cerchiamo di darsi un tono e vediamo di non trascendere nell'indolenza.
Quando in una zona c'è una gara ciclistica ci sono cartelli ovunque indicanti la segnaletica del percorso e la data da almeno 48 ore precedenti il transito. Cadere dal pero come pare stiate facendo è davvero desolante. Ma oltre casa vostra vivete il vostro luogo oppure siete dei turisti di passaggio?

Nel mio caso garantisco di no, niente avvisi, men che meno addirittura 48 ore prima. E visto che la mettiamo in questi termini, dalle mie parti, se è per quello, ci sono anche un sacco di turisti.

Considera che vivo in un piccolo paese che, ogni volta che viene organizzata una di queste garette, risulta facilmente tagliato in due e mezzo paralizzato. La strada di casa mia gli piace in particolar modo, così che io possa rimanere direttamente chiuso dentro.

Capisci che a queste condizioni, beccarsi 3 garette consecutive in tre fine settimana, comincia un poco a stufare, e magari denota un filo di esagerazione nella concessione delle autorizzazioni, che potrebbe essere forse un filo mitigata con un poco di informazione, e invece neanche per idea.

Ed in queste condizioni di "ognuno fa come gli pare", se devo uscire di casa ed arrivare in un certo posto ad una certa ora, o peggio ancora, rientrare a casa mia perchè ho una necessità, se proprio vuoi provare a fermarmi, sarà meglio che ci piazzi un pubblico ufficiale vero.

Credo che ci voglia buon senso e senso di partecipazione perché se nella tua zona organizzano spesso manifestazioni sportive non ti sarà difficile risalire alla società organizzatrice o all'assessore allo sport del comune e li farai le tue rimostranze e richieste.
Sfondare una zona limitata dall'autorizzazione del prefetto per fare un proprio comodo credo sia un reato e ad ogni modo espone te e gli atleti (ultimi dopo l'organizzazione) a rischi che potrebbero rivelarsi assai più gravi di una semplice scazzottata. Eviterei di voler avere ragione quando non la si ha anche se altri possono essere in difetto per carenza.
 
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.

Potrei leggere mille cose nel tuo intervento ma voglio soffermarmi su quello che a me pare più delicato ovvero l'assenza del valore della comunità, del principio stesso dello stare assieme che include quanti si danno da fare per organizzare e portare ricchezza su un territorio, quanti partecipano collettivamente ad una manifestazione (organizzazione, società, atleti, tifosi) e quanti incrociando un momento di vita collettiva vi si possono aggregare liberamente. Invece tu no, devi andare a fare la tua gita e immagini un mondo che non vive per darti un transito agevole. :shock:
Ok, estremizzo, ma serve per renderti l'idea del messaggio che trasmetti.

Il valore della comunità è una cosa, pensare invece che una parte di essa debba poter molestare l'altra parte per non voler occupare spazi consoni è tutt'altra cosa. Perché Vasco suona a San siro e non sullo svincolo della tangenziale? Perché le MotoGp corrono negli autodromi e non sulla Serravalle? E perché invece i ciclisti, i rallysti e tanti altri par loro devono far chiudere le strade al pubblico quando gli garba di farlo?

Perché in tutto il mondo è così. Perché è così che funzionano quegli sport. Perché sono gli ultimi sport che puoi seguire gratuitamente senza doverti prendere un biglietto d'ingresso. Perché sono sport che puoi vedere seduto sul terrazzo di casa senza rischi. Perché sono sport di gente normale per gente normale. Perché come a te non piacciono ad altri milioni piacciono (la democrazia dice un po' per uno) .... e tanti altri perché ..... spero non tu voglia sconfessare uno delle poche vere tradizioni popolari rimaste.
 
lsdiff ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.
Beh una corsa ciclistica o una maratona non si possono fare su spazi preposti che non esistono.

Prego? E allora velodromi, arene e palazzetti dello sport che cosa sono?
Una maratona in un palazzetto dello sport ?!?
Infatti la maratona è nata nello stadio olimpico di Atene.
Per le biciclette vale la stessa cosa.
A questo punto aboliamo qualsiasi manifestazione sul suolo pubblico: mercati e fiere comprese!

È proprio quello che auspico - o meglio - auspico che tali manifestazioni si tengano pure sul suolo pubblico, ma NON in aree soggette alla pubblica circolazione.

Toh, bellino .... mi occupi piazza del duomo e vengo io da 400 km e non posso fargli neanche una foto? No no ... fuori dalle balle! Tutti dentro il capannone abbandonato che quello nuovo ci posso parcheggiare la macchina!

Suvvia un po' di ragionevolezza.
 
Back
Alto