<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Regolamentazione gare ciclistiche su strade aperte | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Regolamentazione gare ciclistiche su strade aperte

alexmed ha scritto:
Raccogliamo le firme per indire un referendum per l'abrogazione delle biciclette su strada pubblica. Così come vietiamo i pattini a rotelle vietiamo anche le bici.

PS Questa sera farò 60 km col mio bel tutù fucsia, sculettando per la strada sulla mia Bianchi montata con componentistica Campagnolo.

non sono per l'abrogazione, ed il tutù ( magari non rosa ) lo uso anche io.
 
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Tra l'altro il citato fatto di Pantani è accaduto dalle mie parti, e in famiglia conoscono l'investitore (o /trice); il problema è nato dal fatto che la persona abitava in una casa lungo il percorso, ed è potuta uscire dal suo passaggio senza blocchi e - immagino - senza segnalazioni di sorta. Ha preso la solita direzione e a un certo punto si è trovata un "pazzo" in contromano sulla bici, il povero Pantani, appunto.

Questo?

http://archiviostorico.corriere.it/1995/ottobre/19/Auto_contromano_Pantani_sfiora_morte_co_0_951019148.shtml
 
BelliCapelli3 ha scritto:
G5 ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)

Quando la strada è chiusa .... è chiusa! Ovviamente uno del servizio ha il dovere di fermarti ma non ne ha il potere. Tuttavia se lui si blocca li e chiama il direttore di gara o i vigili o i poliziotti al seguito ti fa' un bocciolo tanto.
Il problema vero è che come tutte le cose una gara ciclistica dilettantistica o amatoriale viene gestita da appassionati che spesso giocano i rischi sulla propria pelle e talvolta sono in carenza di organico.
Da dire che spesso le FF.OO non possono eseguire il loro servizio per le ragioni che tutti conosciamo.

attenzione che la situazione che descrivo io è un po' meno definita, non so se per un problema di malorganizzazione. La strada cioè non è fisicamente chiusa ( transenne ) a mo' di circuito, tantomeno è mai stato annunciato il blocco della circolazione dalle alle.

Semplicemente mi trovo a circolare su una statale aperta, e ad un certo punto mi si fa sotto in moto uno con la paletta che pretende di farmi accostare.

Voglio dire, se hai tutte le autorizzazioni chiudi la circolazione, ed io non abbatterò certo le transenne. Ma che su strada palesemente aperta mi si faccia improvvisamente addosso un pagliaccio che mi vuole dare la paletta in testa perchè lo dice lui, senza nemmeno essere un pubblico ufficiale, ma tu chi saresti?

La chiusura della strada è del tipo passo-passo, le staffette servono a quello. Tu hai l'obbligo di fermarti come previsto dalle norme.
 
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.
 
moogpsycho ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?

Ora su ... cerchiamo di darsi un tono e vediamo di non trascendere nell'indolenza.
Quando in una zona c'è una gara ciclistica ci sono cartelli ovunque indicanti la segnaletica del percorso e la data da almeno 48 ore precedenti il transito. Cadere dal pero come pare stiate facendo è davvero desolante. Ma oltre casa vostra vivete il vostro luogo oppure siete dei turisti di passaggio?
 
stefano_68 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Voglio dire, se hai tutte le autorizzazioni chiudi la circolazione, ed io non abbatterò certo le transenne. Ma che su strada palesemente aperta mi si faccia improvvisamente addosso un pagliaccio che mi vuole dare la paletta in testa perchè lo dice lui, senza nemmeno essere un pubblico ufficiale, ma tu chi saresti?

E' questo che intendevo, la solita questione che in preda a deliri di onnipotenza derivanti dall'avere un atomo di potere in quel frangente, alcuni personaggi vietano a briglia sciolta, in barba anche al buon senso.
Tra l'altro il citato fatto di Pantani è accaduto dalle mie parti, e in famiglia conoscono l'investitore (o /trice); il problema è nato dal fatto che la persona abitava in una casa lungo il percorso, ed è potuta uscire dal suo passaggio senza blocchi e - immagino - senza segnalazioni di sorta. Ha preso la solita direzione e a un certo punto si è trovata un "pazzo" in contromano sulla bici, il povero Pantani, appunto.

Non so come la cosa si sia poi conclusa, legalmente.

Semplicemente non fu rispettato l'ALT che gli ordinarono .... nel caso di specie (potrei ricordare male) mi pare che addirittura dopo essersi accostata all'ALT dei poliziotti ripartì nonostante i successivi ALT di altre staffette.
 
G5 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?

Ora su ... cerchiamo di darsi un tono e vediamo di non trascendere nell'indolenza.
Quando in una zona c'è una gara ciclistica ci sono cartelli ovunque indicanti la segnaletica del percorso e la data da almeno 48 ore precedenti il transito. Cadere dal pero come pare stiate facendo è davvero desolante. Ma oltre casa vostra vivete il vostro luogo oppure siete dei turisti di passaggio?
Io ti credo ciecamente ma credimi che dalle mie parti i segnali ancorché imposti non sono mai presenti (salvo Giro d'Italia e Giro del Friuli), nonostante le imposizioni del Prefetto.
Al più vi sono i volontari della protezione civile a bloccare il traffico. Ma il problema si pone subito dopo il passaggio della carovana e delle ultime ammiraglie, nell'attesa dell'arrivo del mezzo con il cartello di FINE GARA. Capita purtroppo che gli addetti alla sorveglianza degli incroci lascino entrare sul circuito mezzi estranei.
 
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.
 
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.
Beh una corsa ciclistica o una maratona non si possono fare su spazi preposti che non esistono.
 
Corazon Habanero ha scritto:
G5 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?

Ora su ... cerchiamo di darsi un tono e vediamo di non trascendere nell'indolenza.
Quando in una zona c'è una gara ciclistica ci sono cartelli ovunque indicanti la segnaletica del percorso e la data da almeno 48 ore precedenti il transito. Cadere dal pero come pare stiate facendo è davvero desolante. Ma oltre casa vostra vivete il vostro luogo oppure siete dei turisti di passaggio?
Io ti credo ciecamente ma credimi che dalle mie parti i segnali ancorché imposti non sono mai presenti (salvo Giro d'Italia e Giro del Friuli), nonostante le imposizioni del Prefetto.
Al più vi sono i volontari della protezione civile a bloccare il traffico. Ma il problema si pone subito dopo il passaggio della carovana e delle ultime ammiraglie, nell'attesa dell'arrivo del mezzo con il cartello di FINE GARA. Capita purtroppo che gli addetti alla sorveglianza degli incroci lascino entrare sul circuito mezzi estranei.

Si, ma se entrano sul percorso dopo il passaggio delle ammiraglie il problema è relativo .... perché o si incolonnano oppure vanno nella direzione opposta.
 
lsdiff ha scritto:
G5 ha scritto:
jaccos ha scritto:
Vivo in una piccolissima strada a senso unico, con due strade piuttosto importanti (per la piccola dimensione del comune) sia all'imboccatura, sia all'uscita.
Capita in questa stagione MOLTO SPESSO che dei decerebrati (sia chi autorizza, sia chi organizza) mi piazzino un circuito di gara che passa esattamente prima e dopo la mia via, col risultato che io resto chiuso per mezzore, talvolta anche un'ora, per via dei ritardatari che in pratica creano un flusso quasi continuo di ciclisti.
Ecco, in questi momenti mi vien voglia di prendere il cric e di far rispettare il mio diritto allo spostamento, come la cassazione ricordo affermò per un parcheggio in doppiafila.
Perchè, di fatto, questi farabutti violano un mio sacrosanto diritto chiudendomi in 100m di strada a casa mia.
Non ho nulla contro i ciclisti ma l'arroganza mi fa bollire il cervello e purtroppo in quella categoria ne ho trovata fin troppa. :evil:

Non funziona così. La strada è un suolo pubblico ed in particolari occasioni (manifestazioni sportive, sagre, fiere, carnevali, ecc) può essere data in uso a chi ne fa' richiesta. Una volta autorizzato il tutto se non ti interessa hai la facoltà di spostare la macchina fuori dalla zona riservata e:
- restartene in casa;
- andartene altrove.
Non è che tutti gli altri debbano sottostare ai voleri di una persona o una o più famiglie. Ci deve essere possibilità per ciascuno. Altrimenti la prima volta che la tua associazione (per dire) organizza una cena in strada o in piazza viene un tizio qualsiasi e durante la cena vi fa' sbaraccare nonostante le autorizzazioni.
Quando si condivide uno spazio comune è normale che qualcuno possa non essere concorde o. peggio subire delle limitazioni. Ma sono temporanee e niente che una sana passeggiata non risolva.
A questo proposito ti invito ad usare termini meno risolutivi quando si tratta di garantire l'altrui libertà.

Io, per formazione, non sono tra coloro che ritengono un valore ritagliarsi uno spazio a discapito degli altri. Magari sbaglio, dovrei fregarmene dei disagi che potrei causare e prendermi tutte le libertà che la legge consente. Ma francamente mi girano i coglioni a mille quando mi trovo bloccato senza preavviso alcuno da qualsivoglia manifestazione: prova te a essere informato di tutte le micro-iniziative di tutti i paesi in cui capiti in una trasferta di lavoro o una gita fuori porta!

E i cartelli, che tu dici esserci sempre, spesso invece non ci sono. Mi è addirittura capitato che vengano affissi a bella posta NEL MOMENTO STESSO in cui la manifestazione inizia: senza preavviso e addirittura stampati in casa su foglietti colorati e non con cartelli esposti a norma di legge. Quando mi capitò, fotografai la situazione con il telefonino e il vigile che mi vide, dopo le mie ferme rimostranze, stracciò la multa, a dimostrazione di chi era in torto...

Aggiungo e sottolineo: gli spazi preposti per convegni e manifestazioni sportive ci sono. Abusare del terreno pubblico, arrecando disagio al resto della collettività - che è di gran lunga più numerosa - mi pare anacronistico e irrispettoso dei diritti altrui.

Potrei leggere mille cose nel tuo intervento ma voglio soffermarmi su quello che a me pare più delicato ovvero l'assenza del valore della comunità, del principio stesso dello stare assieme che include quanti si danno da fare per organizzare e portare ricchezza su un territorio, quanti partecipano collettivamente ad una manifestazione (organizzazione, società, atleti, tifosi) e quanti incrociando un momento di vita collettiva vi si possono aggregare liberamente. Invece tu no, devi andare a fare la tua gita e immagini un mondo che non vive per darti un transito agevole. :shock:
Ok, estremizzo, ma serve per renderti l'idea del messaggio che trasmetti.
 
G5 ha scritto:
Semplicemente non fu rispettato l'ALT che gli ordinarono .... nel caso di specie (potrei ricordare male) mi pare che addirittura dopo essersi accostata all'ALT dei poliziotti ripartì nonostante i successivi ALT di altre staffette.

Io ricordo che nel raccontarlo (non a me) lui disse che non c'era nessuno lì; e difatti pure negli articoli linkati nn si legge nulla in proposito; quel comportamento sarebbe evidentemente errato, ma non era quello il caso.
Presumo che ci fossero cartelli (nel senso di fogli) attaccati ai pali, ma non molto di più.
 
G5 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
G5 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Corazon Habanero ha scritto:
stefano_68 ha scritto:
Ho però il sospetto che qsti addetti dell'organizzazione esagerino un po' nell'esercizio delle proprie funzioni, altrimenti non mi spiego come qllo con cui ha discusso BelliCapelli3 non abbia fatto valere il proprio potere.
Se non l'ha fatto è perchè era in torto, immagino. 8)
Non è detto. Solo il Direttore di gara e pochi altri conoscono le normative in materia e, in particolare, i disciplinari di gara. ;)

Eh vabe', male allora.
Se si prendono la briga di vietare dovrebbero sapere in base a cosa agiscono! :!:
ed avere anche qualche documento, riconoscibile dal normale cittadino, che li autorizzi a quella funzione. Altrimenti sono da assecondare in base alla buona fede?

Ora su ... cerchiamo di darsi un tono e vediamo di non trascendere nell'indolenza.
Quando in una zona c'è una gara ciclistica ci sono cartelli ovunque indicanti la segnaletica del percorso e la data da almeno 48 ore precedenti il transito. Cadere dal pero come pare stiate facendo è davvero desolante. Ma oltre casa vostra vivete il vostro luogo oppure siete dei turisti di passaggio?
Io ti credo ciecamente ma credimi che dalle mie parti i segnali ancorché imposti non sono mai presenti (salvo Giro d'Italia e Giro del Friuli), nonostante le imposizioni del Prefetto.
Al più vi sono i volontari della protezione civile a bloccare il traffico. Ma il problema si pone subito dopo il passaggio della carovana e delle ultime ammiraglie, nell'attesa dell'arrivo del mezzo con il cartello di FINE GARA. Capita purtroppo che gli addetti alla sorveglianza degli incroci lascino entrare sul circuito mezzi estranei.

Si, ma se entrano sul percorso dopo il passaggio delle ammiraglie il problema è relativo .... perché o si incolonnano oppure vanno nella direzione opposta.
O vanno a sbattere su ambulanze o mezzo di fine gara (oggetto della causa che ho seguito).
 
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