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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

Stato
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Basterbbe pensare a come parte a proiettile una borsa lasciata libera su un sedile in caso di inchiodata, per avere un'idea di cosa potrebbe succedere a un passeggero senza cintura.

Certo che per far volare fuori da un finestrino una quindicina di chili di bimba l'urto deve essere stato piuttosto forte.
 
C'è la tendenza a considerare solo le regole che ci fanno comodo.

Ad es. i ciclisti dimenticano che, su strada stretta, hanno l'obbligo di agevolare il sorpasso e "mettersi da parte": art 148 comma 5 CdS

https://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-148-sorpasso.html#:~:text=Il sorpasso dei tram, qualora,effettuare su ambo i lati.

Ovvio che ciò NON giustifica gli automobilisti a compiere manovre...di prepotenza (in caso di sinistro colpa ampiamente prevalente -se non esclusiva- di chi sorpassa).

Ma i "grupponi" di velocisti che percorrono le strade stile "Giro d'Italia" andrebbero multati. Idem quelli che, da soli o affiancati, impegnano le rotatorie come si trattasse di un camion
In molte parti d'Europa i ciclisti possono marciare affiancati o in gruppo, in Olanda e Scandinavia “l’auto è sempre responsabile”, e per evitare incidenti, multe e incomprensioni, in quelle zone, bisogna conoscere il codice della strada.
Altre regole al nord che sono a favore delle Bici Europa del Nord antesignano paradiso per le bici e di civiltà.

  • possono pedalare l’uno accanto all’altro al massimo due ciclisti
  • se il semaforo è rosso i ciclisti possono svoltare a destra ma solo se c’è il cartello “rechtsaf voor fietser vrij” (svolta a destra consentita per i ciclisti)
  • nelle vie con divieto di accesso vi si può accedere solo se sotto al cartello di divieto è presente un piccolo cartello rettangolare bianco con la scritta “uitgezonderd”
  • il sorpasso tra bici deve essere effettuato a sinistra, mentre gli altri veicoli come automobili e moto possono essere sorpassati anche a destra

In Spagna si è passati da un metro e mezzo a due per sorpassare un ciclista con multe e decurtazioni punti patente. In Italia siamo sempre gli ultimi in fatto di sicurezza stradale.

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Ci sono ancora tanti che portano i bambini in auto in braccio, provate a spiegargli che è pericoloso perché non riuscirai a trattenerlo mai nel caso di frenata, si incavoleranno di brutto dicendo che la gestione dei figli é la loro che non ci si deve permettere di entrare in queste cose e via dicendo, aggiungendi che sicuramente l'obbligo del seggiolino nasce da qualche malaffare di qualcuno che aveva interessi economici ad imporlo
 
In molte parti d'Europa i ciclisti possono marciare affiancati o in gruppo, in Olanda e Scandinavia “l’auto è sempre responsabile”, e per evitare incidenti, multe e incomprensioni, in quelle zone, bisogna conoscere il codice della strada.
Altre regole al nord che sono a favore delle Bici Europa del Nord antesignano paradiso per le bici e di civiltà.

  • possono pedalare l’uno accanto all’altro al massimo due ciclisti
  • se il semaforo è rosso i ciclisti possono svoltare a destra ma solo se c’è il cartello “rechtsaf voor fietser vrij” (svolta a destra consentita per i ciclisti)
  • nelle vie con divieto di accesso vi si può accedere solo se sotto al cartello di divieto è presente un piccolo cartello rettangolare bianco con la scritta “uitgezonderd”
  • il sorpasso tra bici deve essere effettuato a sinistra, mentre gli altri veicoli come automobili e moto possono essere sorpassati anche a destra

In Spagna si è passati da un metro e mezzo a due per sorpassare un ciclista con multe e decurtazioni punti patente. In Italia siamo sempre gli ultimi in fatto di sicurezza stradale.

Se tornerò in Svezia, niente in contrario a rispettare le regole scandinave.

I ciclisti che girano in Italia devono adeguarsi al CdS. Inutile che si appellino a quello degli altri paesi

In centro urbano l'utilizzo del clacson è consentito solo in situazioni particolari. Se il gruppone di pseudovelocisti blocca l'entrata di una rotatoria extraurbana, con pericolo di causare/innescare tamponamenti, una bella...strombazzata non gliela leva nessuno
 
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Quindi dobbiamo importare anche le sciocchezze da Paesi noti per diverse piaghe sociali che qui non menziono ma che fanno molti più morti di quelli che stiamo analizzando? No grazie, a me la storiella che tutto quello che fanno "a Nord" è un esempio di civiltà sempre & comunque, ha decisamente stancato.
Invece è proprio alla cultura automobilistica e del rispetto delle regole del CdS del nord Europa dalla quale bisognerebbe far riferimento e non alla cultura italiana del più "furbo".
Sono stato tre anni a Stoccolma a lavorare in ABB ed è un paradiso per l'automobilista per il pedone per il ciclista, i limiti di velocità vengono rispettati sempre e comunque, a maggior ragione i limiti di velocità per appropinquarsi ad un restringimento della corsia e si arriva alla corsia tutti in colonna senza dover fare la minima fila, qui da noi invece il più furbi vanno fino in fondo alla coda facendo finta di andare dritti e all'ultimo momento si immettono ed intasano facendo un tappo che crea file chilometriche.
Un italiano su due (54,1%) non utilizza gli indicatori di direzione in fase di sorpasso, né in uscita, né in entrata, e non c'è da stare tranquilli neanche durante altre manovre. Tre guidatori su dieci (35,4%) non segnalano l'ingresso in strada da rampa di accesso e qualcuno (19,5%) non lo fa all'uscita. Per gli altri automobilisti è quindi difficile prevedere alcune manovre e possono verificarsi incidenti. Anche perché c'è sempre chi usa il cellulare alla guida senza gli adeguati dispositivi audio che permettono di tenere le mani sul volante, cosa mai vista nel nord Europa a partire dalla Svizzera, dove gli indicatori di direzione vengono sempre usati.
Altro comportamento incomprensibile è il non uso della cintura di sicurezza (33%) e la cosa aberrante è (come la cronaca di questi giorni evidenzia) che solo la metà degli italiani che utilizzano l'auto impiegano i dispositivi di ritenuta per i più piccoli (il 41,7% non li utilizza sul lato anteriore dell'auto e il 48,4% nel sedile posteriore).
L'italiota su oltre 357mila veicoli monitorati, superava i limiti di velocità e non rispettava la distanza minima di sicurezza, la cosa grave è come i post sopra riportati dimostrano, la maggior parte delle persone crede di avere sempre ragione quando si verifica un incidente o una situazione di pericolo. In pratica la responsabilità è tendenzialmente attribuita sempre ad altri.
Abbiamo tanto da imparare dai paesi del nord Europa a partire dalla Svizzera e sono basito da come si difenda questo atteggiamento egocentrico ed egoistico, appunto "italiota" dell'automobilista medio italiano.

 
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Per me "civiltà = automobile", sono punti di vista.

Occhio, non ho scritto "automobile in Italia", ma non scriverei mai e poi mai "civiltà = biciclette". Come ben sai, il mio modello non sono le caotiche metropoli e/o autostrade italiane, bensì gli Stati Uniti. Non mi interessa come modello un Paese chiuso in sé stesso con più renne che uomini.
 
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Attenzione che significa "abitante della Magna Grecia", quindi espressamente Sicilia & Calabria dell'antichità, giusto per precisione non per contraddirti. Il che non ne giustificherebbe l'utilizzo, dato che diversi "giornalisti" ahimé parecchio ignoranti e privi di formazione classica l'hanno impiegata negli ultimi tempi con diverse accezioni.
 
Attenzione che significa "abitante della Magna Grecia", quindi espressamente Sicilia & Calabria dell'antichità, giusto per precisione non per contraddirti. Il che non ne giustificherebbe l'utilizzo, dato che diversi "giornalisti" ahimé parecchio ignoranti e privi di formazione classica l'hanno impiegata negli ultimi tempi con diverse accezioni.
Anche qui mi spiace contraddirti e qui chiudo, non voglio convincere nessuno, se vi va bene così a me no.
Secondo Il Dizionario Sabatini Coletti, l' accezione (ciascuno dei significati con cui un vocabolo viene usato o accolto in una lingua) che ho usato è sotto riportata.

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Secondo Il Dizionario Sabatini Coletti
Anche secondo la Crusca sono oggi considerati accettabili diversi abomini linguistici introdotti recentemente da una certa cultura, ma non certo frutto della naturale evoluzione linguistica popolare. Non per questo devono essere presi come oro colato. Idem l'utillizzo improprio della dizione di cui sopra.
 
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