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Quanto costa studiare...

Spero di sbagliarmi da non sono molto ottimista ma è un discorso ancor più ampio del solo economico

Ho i tuoi stessi timori

Penso comunque, che la generazione dei nostri figli sarà in grado di adattarsi alle mutate condizioni, così come ha fatto la mia generazione, nata analogica ed oggi immersa nel digitale

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Ma già vedo che una volta ai tempi dei miei genitori c'erano famiglie con entrambi operai che facevano vacanze di un mese, doppie case, ristoranti ogni tot, due auto in casa magari pure nuove...noi invece?
È una realtà esistita per pochi decenni relativamente al periodo del boom economico ... non c'era prima e verosimilmente continuerà a non esserci in futuro. Forse ritornerà quando avremo distrutto quel modello economico in modo che ne possano nascere altri.
L'idea delle 2° case credo sia già da cancellare .. sarà già tanto avere o conservare la prima poi immagino andremo verso modelli in cui la proprietà sarà in mano a "poche" immobiliari che percepiranno le rendite d'affitto come accade in tanti altri paesi.
Chi avrà capacità cercherà di costruire un patrimonio mentre gli altri saranno proprietari di nulla.
Lo vediamo già con le auto se ci fate caso. Quanti sono effettivamente proprietari della propria auto?
Tra noleggi, mini rate che non finiscono mai ... si potrebbe dire lo stesso con altri prodotti tecnologici che vengono presi pagando una quota ma che ogni tot devono essere sostituiti o riscattati .. quanti riscattano?
 
Nemmeno io, spero almeno mantengano il mio livello.

Ma già vedo che una volta ai tempi dei miei genitori c'erano famiglie con entrambi operai che facevano vacanze di un mese, doppie case, ristoranti ogni tot, due auto in casa magari pure nuove...noi invece?
Oggi anche lavorando in due è già tanto farsi le vacanze. A mio parere la situazione è già cambiata in peggio, non per tutti ma per molti.

Ti parlo per esperienza personale, i miei genitori avevano la casa al mare e da bambino/ragazzino ci andavo per 2 mesi. Ma non era una vacanza come quelle attuali.
Oggi si prende l'aereo si va in hotel/resort, escursioni varie, cene fuori, cocktail nei locali alla moda, massaggio alla spa, lido, si comprano gadget da portare a casa e ad amici e parenti.
I miei erano benestanti, ma non vivevamo certo così le vacanze, a parte che stavamo coi nonni per la stragrande maggioranza del tempo, ma si viveva uguale alla "casa in città", di domenica andavamo addirittura a messa, con l'eccezione dell'andare al mare, rigorosamente nella spiaggia libera, e non si portavano regalini a nessuno, al massimo le cartoline.
Due mesi costavano penso meno della metà ad esempio di una settimana in crociera per 4 persone.
 
Parimenti erano gli studi, tutti nelle superiori della città o provincia. Università nei post più vicini, max 100km. Ogni tanto qualcuno faceva la vacanza studio per l'inglese, erano una minoranza. Idem l'erasmus, più unici che rari. Io stesso ho viaggiato quasi solo per ricerca e lavoro o volontariato. Ho visto l'oceano per la prima volta a 45 anni e lasciato il continente a 47... però ero figlio di operaio/contadino e casalinga/sarta, idem mia moglie figlia di un appuntato. Tutti con la V elementare.

Mia figlia è cresciuta con genitori con formazione postaccademica, spero faccia anche di più. Quest'anno, come detto, ha fatto 2 mesi di vacanza mai più di una settimana nello stesso luogo... Spero sia consapevole e ne tragga profitto...
 
Ti parlo per esperienza personale, i miei genitori avevano la casa al mare e da bambino/ragazzino ci andavo per 2 mesi. Ma non era una vacanza come quelle attuali.
Oggi si prende l'aereo si va in hotel/resort, escursioni varie, cene fuori, cocktail nei locali alla moda, massaggio alla spa, lido, si comprano gadget da portare a casa e ad amici e parenti.
I miei erano benestanti, ma non vivevamo certo così le vacanze, a parte che stavamo coi nonni per la stragrande maggioranza del tempo, ma si viveva uguale alla "casa in città", di domenica andavamo addirittura a messa, con l'eccezione dell'andare al mare, rigorosamente nella spiaggia libera, e non si portavano regalini a nessuno, al massimo le cartoline.
Due mesi costavano penso meno della metà ad esempio di una settimana in crociera per 4 persone.
Si quello è vero, in realtà anche io da piccolo andavo al mare a casa dei miei nonni in Calabria (avevano un trilocale in condominio in un paesino col mare, spiaggia libera, si mangiava a casa) per 2 o 3 settimane.
Ora che sono i padre io però noto che farsi le vacanze è cosa non sempre scontatissima e non parlo di prender aerei e alberghi 4 stelle.
Avendo avuto l'acquisto della macchina usata a mia moglie e altre spese mediche e condominiale abbiamo preferito che andassero i miei figli coi miei suoceri a Rimini 6 giorni a luglio dividendosi l'albergo, più che altro per i bambini.
Ho però la fortuna che i miei suoceri han un piccolo bilocale in montagna vicino a casa (circa 30/35 minuti) e siamo stati lì 8 giorni nelle settimane centrali di agosto (avevo la chiusura aziendale ma sono anche i giorni peggiori per prenotare alberghi ed i prezzi quest'anno erano aumentati ancora) altrimenti quest'anno non mi muovevo.
Quindi neppure la classica vacanza in riviera romagnola (che una volta durava più di una settimana) è sempre possibile per le famiglie di oggi.
 
So che non sarà il caso, ma occhio all'eccesso di aspettative... «di più» di un PhD è difficile, e probabilmente nemmeno marginalmente utile più di tanto.
Dipende dal percorso che uno vuol seguire. Se devi lavorare in un laboratorio non ti serve ma se vuoi passare all'insegnamento o alla ricerca credo sia obbligatorio.
 
Io quando ero studente vedevo che chi aveva i genitori laureati o comunque con una formazione tale da permettergli di fare lavori di concetto aveva aspettative maggiori per i figli.
Che in qualche caso si traducevano in pressioni che i ragazzi non sempre riuscivano a sostenere.
Un mio compagno delle elementari,i cui genitori non è che fossero dei luminari mi pare che lavorassero per le poste e le ferrovie,prese tante di quelle botte perché i suoi voti non erano all'altezza delle aspettative del padre che alla fine imboccò una brutta strada.
I genitori che non hanno studiato credo invece che abbiano più speranze che aspettative.
Incoraggiano i figli a proseguire negli studi se sono portati e per quello che possono,perché il titolo del topic purtroppo riassume tutto,studiare costa e non tutti hanno la possibilità di fare frequentare i figli le migliori scuole.
Ma se questi non sono portati o preferiscono smettere e andare a lavorare difficilmente li costringono ad andare avanti.
Ho conosciuto dei genitori che fin dalle elementari e nonostante avessero problemi economici hanno voluto che la figlia frequentasse solo scuole private che costavano più di un anno di università statale.
Però in quel caso non penso che volessero la miglior preparazione per la figlia,piuttosto credo che sperassero che si accasasse con un compagno di scuola proveniente da una famiglia facoltosa.
Seguendo il solito andazzo che porta a preferire un cattivo ragazzo che viene da una buona famiglia piuttosto che un bravo ragazzo che viene da una "cattiva" famiglia,inteso come non facoltosa.
 
Io quando ero studente vedevo che chi aveva i genitori laureati o comunque con una formazione tale da permettergli di fare lavori di concetto aveva aspettative maggiori per i figli.
Che in qualche caso si traducevano in pressioni che i ragazzi non sempre riuscivano a sostenere.
Un mio compagno delle elementari,i cui genitori non è che fossero dei luminari mi pare che lavorassero per le poste e le ferrovie,prese tante di quelle botte perché i suoi voti non erano all'altezza delle aspettative del padre che alla fine imboccò una brutta strada.
I genitori che non hanno studiato credo invece che abbiano più speranze che aspettative.
Incoraggiano i figli a proseguire negli studi se sono portati e per quello che possono,perché il titolo del topic purtroppo riassume tutto,studiare costa e non tutti hanno la possibilità di fare frequentare i figli le migliori scuole.
Ma se questi non sono portati o preferiscono smettere e andare a lavorare difficilmente li costringono ad andare avanti.
Ho conosciuto dei genitori che fin dalle elementari e nonostante avessero problemi economici hanno voluto che la figlia frequentasse solo scuole private che costavano più di un anno di università statale.
Però in quel caso non penso che volessero la miglior preparazione per la figlia,piuttosto credo che sperassero che si accasasse con un compagno di scuola proveniente da una famiglia facoltosa.
Seguendo il solito andazzo che porta a preferire un cattivo ragazzo che viene da una buona famiglia piuttosto che un bravo ragazzo che viene da una "cattiva" famiglia,inteso come non facoltosa.
sia io che mia moglie abbiamo una laurea magistrale, siamo della stessa idea, i nostri figli faranno quello che saranno in grado di fare, l'importante è l'impegno.
Se ci sono le capacità allora si punta ad arrivare sino a dove si riesce altrimenti studiare per imparare un mestiere che ti piace ma che ti dia anche da vivere (non sempre coincidono).
inoltre come hai detto tu forse qui o da altre parti, le lauree non sempre portano a stipendi più alti di lavori magari considerati più manuali.
 
So che non sarà il caso, ma occhio all'eccesso di aspettative... «di più» di un PhD è difficile, e probabilmente nemmeno marginalmente utile più di tanto.
I master (se ben mirati, quindi tendenzialmente costosi) a volte sono assai più qualificanti, oppure un post doc davvero formativo ed internazionale... poi, ovviamente, dipende dall'ambito scientifico e/o tecnologico. A volte basta poco, basta valicare le alpi... si, lo so, la solita Svizzera, o la solita GB... sì, lo so che non mi stanno simpatici, che sono un cittadino europeo dall'infanzia, che sono un servitore (in più ambiti) di questo Stato (che me lo ha anche riconosciuto invero), etcetcetc... ma vedo il suo futuro più promettente altrove, mi perdoni il PdR e tutte le cariche della mia amata repubblica.
 
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