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Quanto costa studiare...

Vale anche per lo sport, per arrivare ad alti livelli devi cominciare il prima possibile.
In molti sì, sopratutto per acquisire gli automatismi, penso a nuoto, sci, tennis, equitazione, ma anche agli sport di squadra come calcio, basket etc... altri no, devi scoprirli man mano che il fisico si sviluppa, 'è hi nasce mezzofondista da piccino, poi rescendo sviluppa potenza e diventa velocista...
 
Perdonami, filosofeggiare non è discorrere a vanvera... ma saper ragionare e dare un filo logico ad un discorso sulla conoscenza. Se non è sapere arrivare la punto...
Rispondo a te a e Giulio.

Ovviamente avete ragione, e assolutamente non volevo offendervi.

Diciamo che sono da sempre abituato a ragionare sul pratico e direttamente sul principio meccanico/fisico (poi aggiungiamoci chimico ecc ecc) su come funzionano le cose.

Per me studiare all'epoca latino o greco, ma anche letteratura italiana non era nelle mie corde. Come non lo è ora e non lo sarà.
Sono nato meccanico, sin da bambino e il mio percorso di studi ha riflettuto su tutto ciò. Sapevo già a 14 anni che avrei fatto ingegneria meccanica, e magari un giorno lavorare nel settore delle auto o motori (la seconda parte non si è realizzata).
Ad ogni modo anche nelle scuole tecniche, itis e università, ho affrontato nozioni teoriche (anzi soprattutto quelle) ed il pensiero critico lo si sviluppa comunque saltando la fase che magari si può avere con un liceo. Magari non è completo come quello di un ex studente che ha fatto un liceo ma non mi sento da meno.
O meglio rispetto alle vostre storie sì, da quel che leggo non posso che far complimenti e complimenti...

A mio modo di vedere, ma non prendetelo per legge, perché non ho fatto studi o ricerche, limitandomi al campo dell'ingegneria, trovo più formato per il settore uno studente che ha una nozione di base tecnica e poi affronta il percorso universitario piuttosto che un ragazzo che proviene da un liceo come studio precedente.
Poi a fine corso universitario si appianano le differenze, ma forse per il mondo del lavoro è un pochino più pronto il primo ragazzo, il secondo magari più per la ricerca.
Ma non è una legge universale, in quanto la maggioranza dei ragazzi che frequentano l'università proviene da licei.
 
Vale anche per lo sport, per arrivare ad alti livelli devi cominciare il prima possibile.
Esatto e per molti sport dopo i 25 inizia la fase calante se non hai raggiunto l'apice.

Pensando al settore del nostro forum, la massima categoria, la F1, i bambini partono da prima dei 6 anni sui kart, poi in realtà mi sembra che sino ad una certa età le gare sono non competitive però è impressionante pensare a quanto sono piccolini.
 
In molti sì, sopratutto per acquisire gli automatismi, penso a nuoto, sci, tennis, equitazione, ma anche agli sport di squadra come calcio, basket etc... altri no, devi scoprirli man mano che il fisico si sviluppa, 'è hi nasce mezzofondista da piccino, poi rescendo sviluppa potenza e diventa velocista...
Sicuramente, ma è comunque un ragazzino che aveva dimestichezza con la corsa, non puoi cominciare a correre seriamente a 14-15 anni.
Ho amici over 40, che hanno giocato con me a calcio da bambini, e si divertono ancora in seconda, terza categoria. Mentre nei tornei all'università ragazzi nel fiore degli anni, non riuscivano a fare nulla.
 
Io sinceramente oggi consiglierei più un istituto tecnico a un ragazzo a meno che non sia sicuro al 100% che vorrà continuare gli studi dopo il diploma.
Non tutti sono i primi della classe,ci sono anche persone non particolarmente portate per lo studio o che preferiscono o hanno bisogno di iniziare a lavorare presto.
E a 19 anni con un diploma di istituto tecnico se sei bravo lavori, non sarà il lavoro della vita ma comunque conosco ragazzi che prima dei 30 anni avevano già fatto un po' di carriera e portavano a casa uno stipendio abbastanza alto.
Con un diploma di liceo e basta non ci fai quasi nulla.
Anche sui licei imho la superiorità rispetto ad altre scuole dipende molto da caso a caso.
Il liceo scientifico che ho frequentato io era il regno della mediocrità,tanto che pochissimi hanno scelto materie scientifiche all'università,quasi tutti umanistiche,perché la preparazione che avevamo dopo la maturità era scarsa.
Ci mettevamo del nostro per carità ma in 5 anni di liceo abbiamo avuto un solo insegnante decente di matematica e fisica e purtroppo al biennio.
Quelli he sono venuti dopo,e se ne sono alternati tantissimi,erano molto meno preparati e regalavano il 6 in pagella a tutti con la scusa del è poco portato per le materie scientifiche.
Magari frequentare un altro liceo si,quello è stato proprio tempo perso.
 
Faccio un esempio...

Tralasciando il discorso universitario, da AUC mi trovai tra compagni di corso (in artiglieria entravano solo quelli che avevano risoltol'integrale) tra periti e laureati ex liceali.
Lo vedevi subito la differenza. I primi imparavano benissimo. I secondi puntavano a capire.
Al "corpo" vedevi una ulteriore differenza. Noi AUC sapevamo tutto della nostra specialità e dei regolamenti, discipline tattico logistiche, etc...
Chi veniva dalla accademia aveva una formazione più completa e generale.
 
Per quello che serve porto la mia esperienza

Io ho fatto lo scientifico, ed il primo anno il primo mese è stato traumatico con analisi 1 sia per me sia per gli altri 2 che venivano alle superiori con me (iscritti ad ing e fisica), poi ci siamo allineati tutti

Dei pochi (iscritti ad ingegneria, fisica e matematica) che venivano dal classico, forse solo un ragazza superò la tagliola del primo anno gli altri o cambiarono facoltà o peggio

Ai miei tempi e nelle mie zone la formazione dello scientifico era ineguagliabile rispetto alle altre scuole

Oggi quelli che vengono formati meglio per affrontare l'università, provengono dal tecnico, ed il classico, molto valida e quotata come formazione negli anni 70-80-90, ora è ridotto all'ombra di se stesso
 
Chiudo dicendo che della mia classe di liceo scientifico, su 22 alunni, sicuramente 15 hanno conseguito una laurea, 2 sicuramente no. Gli altri 5 li ho persi un po di vista e non so, ma non escludo che si siano laureati anche loro
 
Chiudo dicendo che della mia classe di liceo scientifico, su 22 alunni, sicuramente 15 hanno conseguito una laurea, 2 sicuramente no. Gli altri 5 li ho persi un po di vista e non so, ma non escludo che si siano laureati anche loro
Anche da me numeri simili, primi anni tantissimi bocciati, per scarso impegno ma tutti ragazzi educati (niente a che vedere coi video che si vedono nelle scuole negli ultimi anni), poi parecchio competitiva come sezione, anche i maschi eravamo quasi tutti studiosi, il più bravo di tutti lasciò al secondo anno per entrare in una scuola militare esclusiva, ed ha fatto una carriera importantissima.
 
Non è inutile per niente.
Mica ho detto che lo era, solo che io l'ho vissuto come tale.... diverso discorso per la filosofia, verosimilmente a motivo di un insegnante che sarebbe stato inadatto anche al diserbo manuale delle patate, per quella ho sviluppato una repulsione assoluta che persiste tuttora. E il bello (si fa per dire) è che a mia figlia è andata anche peggio.....
 
La mia esperienza, ed anche di mia moglie che insegna in un IT è diametralmente opposta. Ed il divario, coi nuovi programmi che hanno portato più matematica, scienze ed inglese al classico, si è ampliata.

Infatti si parla di esperienze puntuali e non generalizzabili, o specificato che era la mia esperienza

Non esiste un modello di scuola diverso o superiore ad un altro

La differenza la fanno i dirigenti e gli insegnanti

Oggi qua la scuola al top è un itis seguito a distanza dallo scientifico e a seguire dai licei classico ed artistico, che non vuol dire che sono scuole non buone, ma in questo momento meno buone
 
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