<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quanto costa studiare... | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Quanto costa studiare...

Secondo me grazie al sistema scolastico italiano, a meno di dover affrontare un fuori sede, quindi con affitti e spese relative ma si ha la possibilità di fare il pendolare coi mezzi pubblici, da noi anche il figlio di due operai/impiegati ha la possibilità di prendere una laurea.
Ho studiato da fuori sede, e se non cerchi casa di fronte l'università, la spesa non è tanto distante da un abbonamento ai mezzi.
Certo qualche sacrificio andava fatto, pochissime uscite serali, pranzavo e cenavo a casa, facevo economia per quanto potevo. Le uniche concessioni erano la palestra e il voler stare da solo, viste le brutte esperienze del primo anno, ma era letteralmente un buco da 15 mq bagno compreso :emoji_grin:
 
Ho studiato da fuori sede, e se non cerchi casa di fronte l'università, la spesa non è tanto distante da un abbonamento ai mezzi.
Certo qualche sacrificio andava fatto, pochissime uscite serali, pranzavo e cenavo a casa, facevo economia per quanto potevo. Le uniche concessioni erano la palestra e il voler stare da solo, viste le brutte esperienze del primo anno, ma era letteralmente un buco da 15 mq bagno compreso :emoji_grin:
Ti posso solo riportare l'esperienza di alcuni miei colleghi, io riuscivo a utilizzare i mezzi.
In generale, vivevano in cohousing, buona parte di loro riuscivano ad accedere alla borsa di studio "diritto allo studio" che ogni anno regione Lombardia assieme al Polimi erogava e per i fuori sede le cifre erano ovviamente e giustamente più alte oltre che avere un ranking migliore nella classifica degli aventi diritto.
Il mio collega di tesi, gli ultimi mesi per non pagare l'anno intero di affitto, andò a vivere in una stanza di una villa di un paese vicino che era appunto sfitta.
Si muoveva poi in macchina prestata dai suoi per fortuna era una zona senza problemi di posteggio.
 
uhm..... qui a Padove e dintorni a meno di 500 verdoni (in co-housing) forse trovi un vespasiano dismesso.
A Napoli, parliamo di 20 anni fa, pagavo 180 euro al mese un monolocale, un po' distante dalla facoltà e in una zona non proprio tranquillissima, ma in un attimo ero sul corso principale della città e la passeggiata diventava piacevole.
Comunque ero talmente squattrinato che non temevo nemmeno i brutti ceffi :emoji_grin:

La situazione comunque è migliorata nettamente, è diventata una città tranquilla e iperturistica.
 
Ti posso solo riportare l'esperienza di alcuni miei colleghi, io riuscivo a utilizzare i mezzi.
In generale, vivevano in cohousing, buona parte di loro riuscivano ad accedere alla borsa di studio "diritto allo studio" che ogni anno regione Lombardia assieme al Polimi erogava e per i fuori sede le cifre erano ovviamente e giustamente più alte oltre che avere un ranking migliore nella classifica degli aventi diritto.
Il mio collega di tesi, gli ultimi mesi per non pagare l'anno intero di affitto, andò a vivere in una stanza di una villa di un paese vicino che era appunto sfitta.
Si muoveva poi in macchina prestata dai suoi per fortuna era una zona senza problemi di posteggio.
Le borse di studio ai miei tempi erano tutte in base all'isee, ci prendevano qualcosina giusto quelli fortemente disagiati o i figli di evasori (ad esempio nello stato di famiglia con nonni pensionati).
I miei erano entrambi lavoratori indipendenti, e con alcuni immobili, era un attimo finire in ultima fascia, ricordo borse di studio ridicole, i primi tre anni esami completati a giugno massimo settembre e cifre sotto i 200 euro :emoji_joy:
Quarto e quinto invece mi portai 2-3 esami dietro e non feci nemmeno più richiesta.
 
Le borse di studio ai miei tempi erano tutte in base all'isee, ci prendevano qualcosina giusto quelli fortemente disagiati o i figli di evasori (ad esempio nello stato di famiglia con nonni pensionati).
I miei erano entrambi lavoratori indipendenti, e con alcuni immobili, era un attimo finire in ultima fascia, ricordo borse di studio ridicole, i primi tre anni esami completati a giugno massimo settembre e cifre sotto i 200 euro :emoji_joy:
Quarto e quinto invece mi portai 2-3 esami dietro e non feci nemmeno più richiesta.
Ai miei tempi si chiamava ISEEU ora dato che lo facciamo per mia moglie che frequenta la Bicocca basta specificare al momento dell'ISEE che c'è un membro del nucleo familiare che frequenta l'università.
In ogni caso avere una seconda casa già ai miei tempi sballava molto il calcolo a sfavore, quindi magari anche chi non faceva chissà che vita ma aveva la classica casa ereditata, si trovava nelle fasce peggiori, ma penso che sia così anche per l'isee.

Nel mio caso le borse di studio erano erogate dal politecnico e finanziate in parte con la regione, quindi finchè non arrivava l'ok alla delibera non si aveva la certezza dell'emissione, ma nei 6 anni miei è sempre stata erogata.
In particolare al politecnico funzionava così: la prima rata era fissa, circa 600 euro mentre la seconda era appunto in base alla fascia di reddito.
Nel mio caso, all'epoca come avevo scritto non girava benissimo in famiglia e in due anni ero nella prima o seconda ora non ricordo, comunque nella fascia che non pagavo, mentre gli altri anni ero nella prima a pagamento. Ma la quota non era esagerata, circa 300-400 euro, quindi in totale di iscrizione pagavamo sulle 1000.
Ho preso la borsa di studio per 3 o 4 anni non ricordo, e siccome ero in sede, prendevo il minimo che generalmente era come la prima rata d'iscrizione ovvero le 600 euro che i miei non han mai rivoluto indietro, ma per assurdo per quegli anni che ero nella fascia peggiore, non ho speso nulla d'iscrizione.
Se fossi stato in altri paesi europei non so se avrei avuto la possibilità di completare il mio percorso di studi a meno di lavorare, ma francamente il primo anno ci ho provato ma ho mollato perché non riuscivo a seguire le lezioni, poi lavorare e quindi preparare gli esami.
Ho anche la fortuna che in Lombardia ci sono parecchie università e ad esempio il Politecnico di Milano stesso, ha più sedi dove poter almeno frequentare la triennale in ingegneria, quindi c'è una discreta copertura e quindi possibilità magari di evitare il fuorisede alle famiglie.
 
Ai miei tempi si chiamava ISEEU ora dato che lo facciamo per mia moglie che frequenta la Bicocca basta specificare al momento dell'ISEE che c'è un membro del nucleo familiare che frequenta l'università.
In ogni caso avere una seconda casa già ai miei tempi sballava molto il calcolo a sfavore, quindi magari anche chi non faceva chissà che vita ma aveva la classica casa ereditata, si trovava nelle fasce peggiori, ma penso che sia così anche per l'isee.

Nel mio caso le borse di studio erano erogate dal politecnico e finanziate in parte con la regione, quindi finchè non arrivava l'ok alla delibera non si aveva la certezza dell'emissione, ma nei 6 anni miei è sempre stata erogata.
In particolare al politecnico funzionava così: la prima rata era fissa, circa 600 euro mentre la seconda era appunto in base alla fascia di reddito.
Nel mio caso, all'epoca come avevo scritto non girava benissimo in famiglia e in due anni ero nella prima o seconda ora non ricordo, comunque nella fascia che non pagavo, mentre gli altri anni ero nella prima a pagamento. Ma la quota non era esagerata, circa 300-400 euro, quindi in totale di iscrizione pagavamo sulle 1000.
Ho preso la borsa di studio per 3 o 4 anni non ricordo, e siccome ero in sede, prendevo il minimo che generalmente era come la prima rata d'iscrizione ovvero le 600 euro che i miei non han mai rivoluto indietro, ma per assurdo per quegli anni che ero nella fascia peggiore, non ho speso nulla d'iscrizione.
Se fossi stato in altri paesi europei non so se avrei avuto la possibilità di completare il mio percorso di studi a meno di lavorare, ma francamente il primo anno ci ho provato ma ho mollato perché non riuscivo a seguire le lezioni, poi lavorare e quindi preparare gli esami.
Ho anche la fortuna che in Lombardia ci sono parecchie università e ad esempio il Politecnico di Milano stesso, ha più sedi dove poter almeno frequentare la triennale in ingegneria, quindi c'è una discreta copertura e quindi possibilità magari di evitare il fuorisede alle famiglie.
Mi mancano quei tempi, anche con pochissimo in tasca, riuscivo a fare tutto. La palestra pagavo qualcosa come 200 euro annui, libri da lettura presi a 1-2 euro sulle bancarelle, vestiti a pochissimo, 5 euro a pezzo (non usati), poi avevamo un garage fuori città per suonare 25 euro al mese a testa, anche il cibo, la pizzetta 80 centesimi ai tempi, dispense che giravano e si risparmiava sui libri, ripetizioni mai prese, poi mai fumato, mai bevuto, cellulari sgangherati.
Non mi crederete, ma vivere con poco non mi pesava per niente, anzi è stata una bellissima fase della mia vita, coi soldi che mi passavano i miei mettevo addirittura qualcosa da parte, non credo di essere stato un peso insostenibile insomma, già mia sorella aveva qualche pretesa in più, ma niente di particolare nemmeno per lei.
Il master post laurea invece è stato costoso.
 
A Napoli, parliamo di 20 anni fa, pagavo 180 euro al mese un monolocale, un po' distante dalla facoltà e in una zona non proprio tranquillissima, ma in un attimo ero sul corso principale della città e la passeggiata diventava piacevole.
Comunque ero talmente squattrinato che non temevo nemmeno i brutti ceffi :emoji_grin:

La situazione comunque è migliorata nettamente, è diventata una città tranquilla e iperturistica.

A Rende, ormai 30 anni fà, avevamo trovato un casetta su due piani a 600.000 £ e ci stavamo in 4

D'estate era come avere l'aria condizionata, ma d'inverno ... si doveva dormire anche con la testa sotto le coperte ed al risveglio era un trauma, senza esagerare penso che siamo andati anche sotto i 10 gradi a volte, il prezzo delle stanze doppie era intorno alle 250.000 £ e 50.000 in più per la singola, tutto sommato accettabile

All'epoca si poteva studiare anche se non si avevano risorse economiche, tra casa dello studente con mensa inclusa e, fino ad un certo punto, anche trasporti gratuiti. Oggi è cambiato tutto

Sono stato anche an Napoli per un periodo metà anni 90, stavo a Bagnoli e ritornale la sera a piedi facendo via Terracina o Viale Giulio Cesare (mi sembra si chiamasse così) era una esperienza notevole; andavo con i jeans stracciati, un orologio rotto, barba incolta, ... mi ero mimetizzato alla perfezione e non mi ha mai fermato nessuno
 
Mi mancano quei tempi, anche con pochissimo in tasca, riuscivo a fare tutto. La palestra pagavo qualcosa come 200 euro annui, libri da lettura presi a 1-2 euro sulle bancarelle, vestiti a pochissimo, 5 euro a pezzo (non usati), poi avevamo un garage fuori città per suonare 25 euro al mese a testa, anche il cibo, la pizzetta 80 centesimi ai tempi, dispense che giravano e si risparmiava sui libri, ripetizioni mai prese, poi mai fumato, mai bevuto, cellulari sgangherati.
Non mi crederete, ma vivere con poco non mi pesava per niente, anzi è stata una bellissima fase della mia vita, coi soldi che mi passavano i miei mettevo addirittura qualcosa da parte, non credo di essere stato un peso insostenibile insomma, già mia sorella aveva qualche pretesa in più, ma niente di particolare nemmeno per lei.
Il master post laurea invece è stato costoso.
anche a me sembrava tutto più semplice con poco all'epoca e si viveva un po' nel sogno che si era grandi, quindi con molte possibilità, ma con la storia futura tutta da scrivere.
Non so nemmeno come i primi anni in cui sono andato a vivere con mia moglie, con i miei 1500 euro netti in due e mettevamo pure da parte qualcosa.
 
A Rende, ormai 30 anni fà, avevamo trovato un casetta su due piani a 600.000 £ e ci stavamo in 4

D'estate era come avere l'aria condizionata, ma d'inverno ... si doveva dormire anche con la testa sotto le coperte ed al risveglio era un trauma, senza esagerare penso che siamo andati anche sotto i 10 gradi a volte, il prezzo delle stanze doppie era intorno alle 250.000 £ e 50.000 in più per la singola, tutto sommato accettabile

All'epoca si poteva studiare anche se non si avevano risorse economiche, tra casa dello studente con mensa inclusa e, fino ad un certo punto, anche trasporti gratuiti. Oggi è cambiato tutto

Sono stato anche an Napoli per un periodo metà anni 90, stavo a Bagnoli e ritornale la sera a piedi facendo via Terracina o Viale Giulio Cesare (mi sembra si chiamasse così) era una esperienza notevole; andavo con i jeans stracciati, un orologio rotto, barba incolta, ... mi ero mimetizzato alla perfezione e non mi ha mai fermato nessuno
I miei nonni paterni erano originari di quelle zone della Calabria, mio zio è nato a Rende, mio padre più a nord, a Castrovillari ma si è traferito con la famiglia quando aveva 6 o 7 anni.
 
I miei nonni paterni erano originari di quelle zone della Calabria, mio zio è nato a Rende.

Negli anni 90 il comune di Rende nella zona di Commenda di Rende, tra castiglione e Cosenza (non il centro storico in collina) era poco più di un paesotto di campagna con case sparse; adesso anche grazie ai soldi portati da noi studenti fuori sede, a le caratteristiche urbanistiche di una metropoli
 
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