Secondo me poco.
Sono tutti sistemi passivi, ovvero se fai il BOTTO o sbagli la curva sono dei veri salvavita ma sono comunque e sempre sistemi passivi.
L'unico sistema attivo è la nostra esperienza e capacità alla guida.
Molte auto ne fanno una bandiera, oggigiorno sono tutte comunque molto veloci, sicure ma anche tremendamente isolate dalla strada, ovvero, non ti fano percepire il limite e la velocità.
Il risultato è che tra pubblicità con toni roboanti e velleità da pilota de noiantri ho visto molta gente in serie difficoltà.
Una macchina non ci rende piloti, i freni, pur se ottimi, se li azioni in ritardo ci fai poco, le curve se le prendi strette in entrata sarai comunque largo in uscita e ti troverai sull'altra corsia, faccia a faccia con un tizio che non ti vorrebbe conoscere in quel momento.
Possiamo mettere qualunque diavoleria sulle auto ma chi le guida deve cambiare.
I test sono fatti da professionisti, frenate da 40 metri che ti segnano la cintura sul petto chi le fà ?
Con le gomme perfette, senza cellulare, concentrati sulla strada... altrimenti diventano 50 i metri e ci vuole poco.
Il test dell'alce non lo voglio neanche immaginare con un auto che circola regolarmente su strada ed un comune utente.
Siamo sicuri che tutti questi ambienti ovattati dove non senti la strada sotto di te, neanche un fruscio, con sterzi demoltiplicati, o auto da oltre 2 tonnellate con treni di gomme da 235 ( penso all'acquaplaning !) siano veramente sicure?
Essendo anche un motociclista mi è rimasta la mania di guardare il battistrada delle moto e delle auto.
Per le moto si fà per capire se il tizio piega fino alla spalla della gomma o le spiattella.
Con le auto vedo spesso dei grandi suv con il battistrada da pista...liscio.
Forse perchè costano una vagonata di soldi?
Ma far correre 2 tonnellate con una mandria di cavalli scatenati le lima in poco tempo e speriamo di non essergli vicini quando piove forte.
Sarebbe interessante fare un test vero con auto e automobilisti su circuito, prima i pro e poi tutti gli altri.
Che ne dite?
Ciao
Mac
Sono tutti sistemi passivi, ovvero se fai il BOTTO o sbagli la curva sono dei veri salvavita ma sono comunque e sempre sistemi passivi.
L'unico sistema attivo è la nostra esperienza e capacità alla guida.
Molte auto ne fanno una bandiera, oggigiorno sono tutte comunque molto veloci, sicure ma anche tremendamente isolate dalla strada, ovvero, non ti fano percepire il limite e la velocità.
Il risultato è che tra pubblicità con toni roboanti e velleità da pilota de noiantri ho visto molta gente in serie difficoltà.
Una macchina non ci rende piloti, i freni, pur se ottimi, se li azioni in ritardo ci fai poco, le curve se le prendi strette in entrata sarai comunque largo in uscita e ti troverai sull'altra corsia, faccia a faccia con un tizio che non ti vorrebbe conoscere in quel momento.
Possiamo mettere qualunque diavoleria sulle auto ma chi le guida deve cambiare.
I test sono fatti da professionisti, frenate da 40 metri che ti segnano la cintura sul petto chi le fà ?
Con le gomme perfette, senza cellulare, concentrati sulla strada... altrimenti diventano 50 i metri e ci vuole poco.
Il test dell'alce non lo voglio neanche immaginare con un auto che circola regolarmente su strada ed un comune utente.
Siamo sicuri che tutti questi ambienti ovattati dove non senti la strada sotto di te, neanche un fruscio, con sterzi demoltiplicati, o auto da oltre 2 tonnellate con treni di gomme da 235 ( penso all'acquaplaning !) siano veramente sicure?
Essendo anche un motociclista mi è rimasta la mania di guardare il battistrada delle moto e delle auto.
Per le moto si fà per capire se il tizio piega fino alla spalla della gomma o le spiattella.
Con le auto vedo spesso dei grandi suv con il battistrada da pista...liscio.
Forse perchè costano una vagonata di soldi?
Ma far correre 2 tonnellate con una mandria di cavalli scatenati le lima in poco tempo e speriamo di non essergli vicini quando piove forte.
Sarebbe interessante fare un test vero con auto e automobilisti su circuito, prima i pro e poi tutti gli altri.
Che ne dite?
Ciao
Mac