<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 55 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

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tipo Ford Puma Peugeot 2008 e Opel Mokka e ci infilo pure fiat 500X Sport e Volkswagen Troc (e derivate), insomma suv schiacciati e compatte rialzate, scarpe da tennis con strass e paillettes
 
Mi dispiace rompere il vs idillio, ma no...il 1750 tbi nella versione in ghisa non aveva niente di Alfa Romeo, ma era solo un'ottima interpretazione dello storico parola serra. Semmai, la sua interpretazione più alta.

https://it.wikipedia.org/wiki/Motori_modulari_FIAT_Pratola_Serra?wprov=sfla1

Certo diverso se parliamo del 1750 tbi in alluminio. Dato che rifare un basamento significa creare una piattaforma ad hoc.

Invece della parentela gme tigershark non c'è traccia

Scusate l'OT in risposta a un OT, ma è per un chiarimento.

Wikipedia non è il Vangelo, io stesso a volte ho dovuto correggere qualche errore (ovviamente mettendo la nota bibliografica). In quella voce enciclopedica non vedo bibliografia (1 sola nota), quindi non si capisce quali siano le fonti.

Del motori bialbero "Pratola Serra" il 1.750 Tbi aveva solo il basamento in comune. Ti cito una fonte autorevole: "Autotecnica" di gennaio 2013 (pag.34-35-36), che ho nel mio archivio.

"Il Tbi viene realizzato a Pratola Serra sul basamento in ghisa dei vecchi "famiglia B", però con significative innovazioni in tutti i comparti..............la testata prevede bilanceri a rullino, che riducono le dissipazioni del 65% rispetto ai vecchi TS, mentre l'adozione di un monoblocco (evidentemente nuovo) particolarmente alto, con biella lunga e corsa corta, ha consentito di ridurre le vibrazioni al punto di rinunciare ai contralberi di equilibratura. L'alimentazione si affida ad un impianto ad iniezione diretta con pressione di 150 bar e iniettori a 7 fori, che insieme alla doppia fasatura variabile continua e all'accurata messa a punto di collettore di scarico e turbina, consente di ottenere prestazioni particolarmente buone ai bassi regimi (fiore all'occhiello di questo motore, aggiungo io). Variando l'incrocio infatti........ecc.ecc., non mi dilungo.
Il collettore di scarico, realizzato in acciaio ad altissime temperature (fino a 1.020° C.) è sagomato in modo da massimizzare l'impatto delle onde di pressione di ciascun cilindro sulla girante turbina ai regimi più bassi........."

Ci sarebbe tanto altro, a cominciare dal sistema "turbo scavenging", ma credo che quanto citato sia sufficiente per affermare che si sia trattato di un motore praticamente nuovo, che del "Pratola Serra" aveva solo il basamento (come avevo ipotizzato nel precedente post).
Ciò è anche confermato, come ho detto prima, dal fatto che non fosse possibile aumentarne l'alesaggio (invece il Pratola aveva cilindrata da 1.750 a 2.000), inoltre il "1.800" era un 1.742 e non un 1.747. Tra l'altro questo motore fu utilizzato solo su vetture Alfa Romeo, a parte la Lancia Delta (ma ne avranno vendute 10 con quel motore...), nonchè su vetture da corsa come la Giulietta di Romeo Ferraris (Mondiale WTCR) e l'Abarth 124 rally campione FIA R-GT 2018 e 2019. Quindi per me è ed era un motore Alfa Romeo, con un prestigioso capo-progettista (ing. Martinelli, ex Ferrari), la cui equipe lavorò nella struttura "FPT" e non a Pratola Serra.

Io ho portato una fonte certa e attendibile, non genericamente Wikipedia. Poi ognuno può pensare quello che vuole, e dire che era solo un Pratola Serra evoluto, sbeffeggiando chi ha messo in discussione ciò. Posso ancora aggiungere che io ho guidato anche delle 156 con i Pratola Serra e i "JTS", e avevano caratteristiche di comportamento diametralmente opposte a quelle del 1.750 della Brera.
Come hai già detto tu, ovviamente, il motore "4C" era una evoluzione significativa del 1.750 Tbi "normale", visto che anche il basamento era nuovo e interamente in alluminio.

Qui sotto (v. link) altre note tecniche su questo propulsore, alla cui genesi lavorarono, nota bene, solo ing. Abarth, Alfa Romeo e Alfacorse, diretti appunto dall'ing. Martinelli, già capo-struttura Ferrari Formula 1 ai tempi di Schumacher.

Ripeto, per me questo motore (a mio avviso superiore al multiair) è "morto" troppo presto. Peccato che, restando IT, non possa essere presente nel futuro della casa.

https://www.clubcuoresportivo.it/1750/
1750tbi-420x280_c.jpg

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Parlare di futuro per Alfa Romeo è come attendere la ricetta per la fusione a freddo, parlare del presente è più che penoso, parlare del passato è un modo per non dimenticarla
Un marchio che vive sempre per un motivo o l'altro, in modulo di transazione , non puo mai prendere il volo.Con la Giulia aveva preso il volo, con Marchionne anche se mancato a non fare la SW, e non si saprá mai se l'avrebbe mai fatta.... oggi la situazione e tornata di nuovo al punto di partenza prima di Giulia,di nuovo in modulo di transazione Peccato. Oggi dobbiamo aspettare cosa fa la nuova fusione quindi almeno un altro anno, speriamo che il Covid, non prende un altro anno... Poi e tutto indiferente si passa alla nuova era elettrica.
 
Ma, questo design tammarro ormai l'abbiamo perso non ci appartiene non é design italiano ,lo lascerei a chi vuole continuare a fare .Se tale design vuoi intraprenderlo sei costretto ad alzare l'asticella delle potenze . Un tale frontale come in foto non puoi offrirlo sotto i 300CV. Meglio intraprendere il design della eleganza e allo stesso momento sportivo. Da un tale design si puo fare una Alfetta piu una coupe e una sportiva sarebbero macchine eleganti con un proprio stile e sostanza sotto il mantello...
188755_101816019903141_7947344_n.jpg
 
Rivedo dopo un po' di anni questo ps di quattroruote del 2008/2009 ante giulietta, era per un ammiraglia alfa, 169, più volte rimandata poi tagliata definitivamente.
Era più vicina quella alla produzione che un suv...facile capire quanto erano lungimiranti e capivano le richieste del mercato...
 
Penso che anche se dovessero tirare fuori una macchina ancora migliore di Giulia o di Stelvio, non faranno mai più numeri di vendita interessanti.... ormai l’Alfa è un marchio di pregio riconosciuto in molte parti del mondo ma deve fare i conti con le berline tedesche che, grazie a uno sviluppo costante negli anni si sono guadagnate la fiducia della clientela che a questi livelli è molto esigente (anche se sono convinto che molti di questi comperano Audi o BMW o Mercedes solo per fare i fighi con conoscenti). Se riuscirà ad avere un futuro roseo lo farà da quello che sta facendo da ora... me lo auguro perché se lo merita!
 
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