@loopo_due: ti ringrazio per la stima. Grazie anche ad Antonios e a StrangeCat.
"La piattaforma Giorgio costa troppo", questa è la frase iniziale che spegne ogni entusiasmo. Probabilmente costa troppo non tanto come componenti specifici, quanto per il fatto che con quel pianale non sono possibili significative economie di scala, perchè sarebbe utilizzabile in troppo pochi modelli.
Ok, poi QR scrive (non supportato da dichiarazioni ufficiali ma solo da "ipotesi"), che Giorgio potremmo ancora vederlo, come lo vediamo su Maserati. Poi parla della "33", una supercar esclusiva derivata dalla MC20 che non comuni mortali potremo vedere solo in fotografia (ipotizzata questa volta da Imparato).......
Per Giulia e Stelvio MCA (ma una MCA dopo 7 anni appare un po' tardiva, o no?.......) si parla di ibrido ma non si sa se deriverà da Maserati (MHEV) o da Compass-Tonale (PHEV).
Sulla STLA large uscirà la segmento E, che presumo possa essere solo TA o TI, insomma l'erede della 166, non un gran che direi.....
Ovviamente ci sarà il BUV Brennero (2024 - stile Masonero - piattaforma STLA small), mentre il sogno Duetto 2025 dovrebbe restare tale. La GTV, come noto, se arriverà, sarà solo elettrica, nel 2028, campa cavallo................
Clamorosamente si parla anche già dell'erede della Tonale, a conferma che Tonale è uscita tardi: arriverebbe nel 2027 su piattaforma STLA medium.
E le eredi di Giulia e Stelvio? Nel 2026, elettriche.......
Questo è il futuro tracciato dai vertici del gruppo e della casa. Il mio giudizio? Potrei suddividerlo in due "varianti": il giudizio dell'"alfista", già possessore di 8 Alfa Romeo, 68enne, non può che essere negativo. Non ci sono coupè abbordabili, non ci sono spider, la prossima berlina segmento D (post MCA di transizione) sarà elettrica, come si può essere contenti?
Ma attenzione, questo giudizio può essere applicato a quasi tutti i marchi, anche "sportivi", non solo ad Alfa Romeo. Questa è la tendenza dell'automobile, questo è il futuro dell'automobile. Dobbiamo rassegnarci, c'è poco da stare allegri per noi appassionati di meccanica e di tecnologia telaistica.
Se poi si è pragmatici, e qui arriva la seconda "variante" del giudizio, credo che agire così sia una scelta obbligata, una decisione derivante dalla situazione energetica ed ecologica, nonchè dalla "moda" per quanto riguarda il layout delle vetture. E' come quando arrivi a un certo punto della strada e trovi (con sorpresa e disappunto) uno sbarramento con una freccia bianca su fondo blu + un cartello giallo: "deviazione". Ma in realtà è ancora peggio, perchè sulla strada "normale" non si tornerà mai più, si resterà per sempre in quella deviazione, sulla strada alternativa..................................