G5 ha scritto:
...Il fatto che tu veda un progetto di sicurezza come un intervento burocratico e non come un passo necessario è figlio di quella mentalità tutta italiana di ritenere che da soli si fa meglio...
Non mi pare di aver detto questo. Ho detto soltanto che mi sembra che la burocrazia prenda troppo spesso il sopravvento e che i sacrosanti principi relativi alla sicurezza sul lavoro vengano troppo spesso sfruttati per scopi che con l'effettiva sicurezza sul lavoro poco o nulla hanno a che fare. Esattamente come accade, ad es., per le sempre più frequenti e fantasiose multe esattoriali che si rischiano per il solo fatto di circolare sulle strade.
...Quando ti si brucia la lampadina sul balcone tu prendi lo scaletto l'appoggi al muro, ci sali in ciabatte, smonti la plafoniera, sviti la lampadina (rigorosamente senza staccare il quadro), sostituisci e rimonti il tutto...
Non ho balconi, comunque svolgo da sempre molti lavori in casa, limitatamente a quello che posso fare con le elementari attrezzature e conoscenze di cui dispongo. Se devo mettere mano all'impianto elettrico stacco ovviamente il quadro generale o, meglio ancora, stacco proprio fisicamente la connessione casa-rete mediante una grossa spina di tipo industriale che ho fatto appositamente installare (e che uso anche durante i temporali per evitare le scariche che arrivano dalla rete). Effettivamente non stacco la corrente per cambiare una lampadina, a meno che la cosa non mi imponga di toccare qualcosa che non sia il vetro (freddo) o la plastica della lampadina stessa.
...Non succede a nessuno tranne a quelli cui accade. Ti racconto un aneddoto...
Non ho bisogno di aneddoti, nel senso che so benissimo che in qualsiasi momento a chiunque di noi può capitare di tutto e che anche la più banale e prudente delle operazioni, se opportunamente condita di sfortuna, si può tramutare in una tragedia. Però non credo sia costruttivo portare questo ragionamento alle sue estreme conseguenze, perché in tal caso non si uscirebbe nemmeno più di casa (e nemmeno in casa si starebbe). Il che non vuol dire, ovviamente, fare le cose senza alcuna precauzione confidando nel fato ("tanto se deve succedere succede"), ma piuttosto cercare di mettere in atto un ragionevole compromesso tra la necessità di
agire con prudenza e la necessità di
agire, attribuendo molta più importanza alla cose fatte che a quelle dette o dichiarate o scritte o controfirmate.
...si scopre l'orda dei giustizieri che però trovando tutto in regola non possono far altro che constatare la fortuità del fatto. Tuttavia hanno controllato anche i peli del culo al mio conoscente...
Su questo punto, ad esempio, mi sembra che si vada ben oltre il buon senso. Se l'artigiano, in alcun modo costretto a farlo, NON prende di SUA iniziativa tutte le precauzioni atte a svolgere il SUO mestiere in sicurezza, non vedo per quale ragione il committente dovrebbe essere ritenuto in qualsivoglia maniera responsabile. Se tu mi chiami a casa tua a tagliarti l'erba e io mi faccio male perché non indosso i guanti o una protezione per gli occhi o perché per stare più svelto e guadagnare di più ho tolto qualche pezzo alla macchinetta (senza ovviamente che tu me l'abbia chiesto o imposto, cosa che oltre tutto io non ti permetterei certo di fare), non vedo perché mai tu dovresti essere anche di striscio responsabile del mio infortunio.
...Sino a questo momento tutti i frequentatori di tetti ... salivano sopra senza alcun dispositivo di trattenuta ... Prima avevamo una massa di equilibristi, ora si cominciano a vedere persone che agiscono con raziocinio...
Nel mio caso, ad esempio, il tetto di casa è parecchio basso e poco pendente (15°), visto che la casa è a un solo piano fuori terra. Ciò non toglie, ovviamente, che cadendo ci si potrebbe fare parecchio male. Nel giro di un anno capita due o tre volte di dover dare una controllata ad eventuali danni dopo una grandinata oppure di dover pulire i pannelli solari o regolare le antenne tv. Sinceramente non sono disposto a chiamare, per queste operazioni, una costosa ditta specializzata, oltre tutto con il rischio di essere ritenuto responsabile di eventuali incidenti; salgo sul tetto da solo, quando è asciutto, con le scarpe da ginnastica, camminando con religiosa attenzione, alzandomi in piedi solo nella zona centrale ed evitando accuratamente il metro e mezzo vicino alle grondaie. Se questo fa di me un pazzo irresponsabile, pazienza. Anche in questo caso, però, se io chiamassi un antennista ed egli, SENZA che io lo costringa in alcun modo, salisse sul tetto a fare l'equilibrista e si facesse male, non vedo per quale ragione io dovrei essere ritenuto responsabile del fatto.
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...Non hai da pagare un 30-40% in più ma è compreso nel mestiere.
Diciamo che così
dovrebbe essere. La realtà, per lo meno da come mi viene riferita da persone che negli ultimi tempi hanno fatto fare lavori di una certa entità, è che nei preventivi la voce sicurezza viene usata per motivare spese aggiuntive non indifferenti, relativamente alle quali qualsiasi forma di osservazione critica viene regolarmente commentata con frasi del tipo "se lei vuole prendersi la responsabilità di non far lavorare la gente in sicurezza..."