<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Processo a 4R | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Processo a 4R

garu51 ha scritto:
Non ti commuovere tanto e scrivi un commento più appropiato al topic .

Mi potresti spiegare che differenza c'è tra questo 3D e quelli altri che hai già aperto in tema?
Io sono da anni su questo forum, ho oltre 3500 messaggi e avrò aperto si e no una decina di discussioni,
secondo me devi accettare che anche se siamo sul forum di 4ruote qualcuno possa criticare la rivista (come pure tutte le altre d'altronde) le critiche servono anche a far capire che i lettori non prendono tutto per oro colato, ma la maggior parte è attenta, quindi li si sprona a lavorare sempre meglio!
Funziona cosi per qualsiasi cosa, non capisco di cosa ti meravigli.....a meno che tu non sia un flame in cerca di risse!
 
fabiologgia ha scritto:
Compro personalmente Quattroruote da oltre 30 anni, ma ne conservo la collezione dai primi anni '60, speciali e numeri supplementari compresi, ho letto tutti i numeri che possiedo e quando ne trovo di vecchi che mi mancano li compro senza pensarci un attimo.
Per me Quattroruote era eccellente sino alla metà degli anni '80, poi è iniziato un declino assai evidente, inarrestabile, che lo ha portato, ultimamente ma da almeno 10 anni, al livello dei giornalini da barbiere da un euro a numero.
Da qualche mese si è notato un miglioramento (ottimo) nelle Prove su strada, un tempo cavallo di battaglia della rivista che negli anni era stato ridotto ad una penosa caricatura di quel che era, ma anche più recentemente ancora, qualche altro brutto scivolone (parlo del listino).
L'affaire delle Citroen approvate dalla rivista è stato, a mio parere, un autogol clamoroso, un'operazione devastante per l'immagine della rivista.

Da parte mia non credo di dover dimostrare affetto alla rivista, tantomeno di doverla difendere, anzi, da cliente pluridecennale ritengo di avere il diritto di criticare aspramente, con spirito costruttivo ma con giudizi inflessibili e mai sentimentalistici, difatti così ho sempre fatto nei vari threads (alcuni dei quali aperti proprio da me) in cui si parla delle varie evoluzioni della rivista.

Saluti
Più chiaro di così! Ecco, visto che ci sono 5 anche a te!!!
 
fabiologgia ha scritto:
L'affaire delle Citroen approvate dalla rivista è stato, a mio parere, un autogol clamoroso, un'operazione devastante per l'immagine della rivista.

.... e il probabile motivo del cambio di formato del listino, tanto per rispondere ad un altro topic.
 
jackari ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
L'affaire delle Citroen approvate dalla rivista è stato, a mio parere, un autogol clamoroso, un'operazione devastante per l'immagine della rivista.

.... e il probabile motivo del cambio di formato del listino, tanto per rispondere ad un altro topic.

Questo sinceramente non ce lo vedo. Per quale motivo avrebbero dovuto cambiare il formato del listino in relazione all'affaire con Citroen?
Bastava togliere quelle oscene righe gialle che evidenziavano quei modelli e tutto finiva lì. Non vedo perchè avrebbero dovuto rivoluzionare tutto il listino distruggendolo completamente come hanno fatto.

Saluti
 
Compio proprio oggi 60 anni ma quando scrivo non offendo nessuno e non tratto la gente da bambino anzi cerco di dare il massimo della mia civiltà è evidente che tu questo non sai cosa possa essere caro Precis che se è una
abbreviazione di preciso andiamo male !
 
SediciValvole ha scritto:
...non è "pagata" da nessuna casa, solo che cercano di non scontentare chi compra i loro spazi pubblicitari...
Ogni azienda cerca, giustamente, di mettere al primo posto le esigenze dei propri clienti di primaria importanza, quelli che forniscono all'azienda la parte più determinante del fatturato.
Per le riviste ( anche per giornali, tv, siti web...) tali clienti non sono i lettori ma gli inserzionisti pubblicitari.
Nulla di male in ciò, ovviamente. Qualsiasi valutazione andrebbe fatta, però, senza dimenticare questo particolare.

Tanto per fare un esempio tra mille, accade più spesso che un canale tv sposti o elimini o concluda prematuramente senza particolare preavviso e con decisione unilaterale la trasmissione di un programma (film, sceneggiato, quiz...) o la trasmissione di uno spot pubblicitario?
 
marimasse ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
...non è "pagata" da nessuna casa, solo che cercano di non scontentare chi compra i loro spazi pubblicitari...
Ogni azienda cerca, giustamente, di mettere al primo posto le esigenze dei propri clienti di primaria importanza, quelli che forniscono all'azienda la parte più determinante del fatturato.
Per le riviste ( anche per giornali, tv, siti web...) tali clienti non sono i lettori ma gli inserzionisti pubblicitari.
Nulla di male in ciò, ovviamente. Qualsiasi valutazione andrebbe fatta, però, senza dimenticare questo particolare.

Tanto per fare un esempio tra mille, accade più spesso che un canale tv sposti o elimini o concluda prematuramente senza particolare preavviso e con decisione unilaterale la trasmissione di un programma (film, sceneggiato, quiz...) o la trasmissione di uno spot pubblicitario?

Vero è che i clienti primari di una testata giornalistica sono gli inserzionisti e non i lettori, ma altrettanto vero è che l'interesse degli inserzionisti verso la testata è direttamente dipendente dal numero di lettori. Ergo, per la proprietà transitiva, se la testata dipende dagli inserzionisti e costoro dipendono dai lettori va da sé che la testata deve avere come obiettivo, ancorchè non primario, l'interesse dei lettori.
In altre parole la testata vende la pubblicità al lettore ma vende anche il lettore agli inserzionisti pubblicitari, quindi il lettore ha due funzioni nella cassa della testata, da un lato paga il prezzo di copertina, dall'altro garantisce lui l'introito pubblicitario. Senza lettori anche gli inserzionisti cambiano aria. E non si può non tenerne conto.
Per quanto riguarda Quattroruote il cambio epocale lo si è visto da quando è stato chiaro che si voleva passare da un pubblico selezionato e specializzato, oltrechè fedele, ma dai numeri elitari, ad uno molto più nazionalpopolare, eterogeneo, assai più numeroso, composto anche da molta gente che compra un numero perchè attratta dalla foto in copertina e poi basta. Questa è la scelta che ha aumentato enormemente il numero di lettori (a deciso discapito della loro "qualità media", perdonami la brutta definizione) aprendo la porta ad una presenza assai più massiccia e variegata di pubblicità e quindi innestando il circolo vizioso di cui tu parli e portando la rivista allo stato attuale.
La pubblicità su Quattroruote c'era anche negli anni '60, ma era assai diversa in tutto e per tutto, sia come quantità che come tipologia di inserzionisti, certamente era meno invasiva nelle scelte editoriali ma la rivista viveva benissimo lo stesso.

Saluti
 
caro manuel46
dopo aver fatto le indagini si passa al processo .
posso accettare tutte le critiche ma solo quelle costruttive invece ci sono molti
che non sono di questo avviso anzi caricano il forum di offese o di commenti
insipidi quelli sono inaccettabili .Io non cerco risse cerco contenuti civili.
 
il problema che il grado di cultura in italia si sta elevando..per cui ... il volante multifunzione, la marmitta catalitica, il sedile ergonomico, sono cose che tutti ormai conoscono..sarebbe meglio quindi proporre qualcosa di piu' tecnico che vada oltre i depliant delle case automobilistiche.
 
anch'io la difendo, strenuamente, dirò di più, mi mancheranno una ventina di numeri degli anni dal '56 al 75' ad averne la collezione completa, solo che col passare degli anni ho iniziato a soffrire per lei nel vederla soffrire e soccombere sotto la polvere della libreria, così, pur amandola sempre di più per difenderla meglio decisi ormai due lustri fa di disdirre il secolare abbonamento, e poi di non acquistarla più, non reggendo più la fatica della difesa.
 
garu51 ha scritto:
Detto fatto !
Paragonare 4R a un deplian da casa automobilistica non è costruttivo.

speiegami cosa mi da' di piu'...tutto cio' che c'e' su Quattroruote lo trovo gratis su internet...tanto vale metterlo on line gratuitamente e si risparmiano pure la carta (tra l'altro nemmeno di buona qualita').
 
Del tutto gratis internet non è .
Caro TT power.
In quanto alla carta quella di 4R è di discreta qualità certo che altre riviste si
presentano meglio ma l'abito non fà il monaco.
 
fabiologgia ha scritto:
marimasse ha scritto:
SediciValvole ha scritto:
...non è "pagata" da nessuna casa, solo che cercano di non scontentare chi compra i loro spazi pubblicitari...
Ogni azienda cerca, giustamente, di mettere al primo posto le esigenze dei propri clienti di primaria importanza, quelli che forniscono all'azienda la parte più determinante del fatturato.
Per le riviste ( anche per giornali, tv, siti web...) tali clienti non sono i lettori ma gli inserzionisti pubblicitari.
Nulla di male in ciò, ovviamente. Qualsiasi valutazione andrebbe fatta, però, senza dimenticare questo particolare.

Tanto per fare un esempio tra mille, accade più spesso che un canale tv sposti o elimini o concluda prematuramente senza particolare preavviso e con decisione unilaterale la trasmissione di un programma (film, sceneggiato, quiz...) o la trasmissione di uno spot pubblicitario?

Vero è che i clienti primari di una testata giornalistica sono gli inserzionisti e non i lettori, ma altrettanto vero è che l'interesse degli inserzionisti verso la testata è direttamente dipendente dal numero di lettori. Ergo, per la proprietà transitiva, se la testata dipende dagli inserzionisti e costoro dipendono dai lettori va da sé che la testata deve avere come obiettivo, ancorchè non primario, l'interesse dei lettori.
In altre parole la testata vende la pubblicità al lettore ma vende anche il lettore agli inserzionisti pubblicitari, quindi il lettore ha due funzioni nella cassa della testata, da un lato paga il prezzo di copertina, dall'altro garantisce lui l'introito pubblicitario. Senza lettori anche gli inserzionisti cambiano aria. E non si può non tenerne conto.
Per quanto riguarda Quattroruote il cambio epocale lo si è visto da quando è stato chiaro che si voleva passare da un pubblico selezionato e specializzato, oltrechè fedele, ma dai numeri elitari, ad uno molto più nazionalpopolare, eterogeneo, assai più numeroso, composto anche da molta gente che compra un numero perchè attratta dalla foto in copertina e poi basta. Questa è la scelta che ha aumentato enormemente il numero di lettori (a deciso discapito della loro "qualità media", perdonami la brutta definizione) aprendo la porta ad una presenza assai più massiccia e variegata di pubblicità e quindi innestando il circolo vizioso di cui tu parli e portando la rivista allo stato attuale.
La pubblicità su Quattroruote c'era anche negli anni '60, ma era assai diversa in tutto e per tutto, sia come quantità che come tipologia di inserzionisti, certamente era meno invasiva nelle scelte editoriali ma la rivista viveva benissimo lo stesso.

Saluti

Ed infatti si costruisce una rivista che non da torto a nessuno, che accontenta tutti ed in particolar modo il lettore che quando vede le foto e le didascalie della sua auto capisce di aver acquistato la miglior macchina del lotto e questo lo gratifica.
Tutti hanno la miglior macchina del lotto. Da cosa si evince che è una scelta editoriale? Dalla quasi scomparsa delle comparative.
 
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