Molte foto dei depliant sono al limite del truffaldino, così come certe descrizioni. Tuttavia, questo caso è emblematico di come gli italiani siano bravissimi a lamentarsi del carovita, muoversi con associazioni dei consumatori, ecc..., quando poi comprno lasciano decine di migliaia di euro pre comprare l'auto come per i bagigi o le patatine fritte. Sarò io un morto di fame, ma dovessi comprare una macchina nuova (cosa che, penso, non farò mai), prima di apporre la firma in calce a un contratto che mi impegnerebbe severamente, fugherei ogni possibile dubbio. Gli strumenti ci sono: per prima cosa c' è un venditore a disposizione, cui si possono porre tutte le domande del caso, anche quelle apparentemente più semplici o stupide: è lì per quello e, se è una persona professionale, competente, preparata e che fa bene il suo lavoro (e, per vendere, oggi come oggi, sono qualità qusi indispensabili), sarà ben disposto a rispondere con la massima chiarezza. C'è internet, bastano pochi click per trovare le informazioni che servono, al limite ci sono i forum dove chiedere pareri a chi già possiede un certo oggetto (non solo auto), possono richiedere un certo tempo, magari le risposte sono da ponderare, però sono strumenti piuttosto validi. C'è la letteratura apposita, come la rivista che ci ospita o concorrenti. Insomma, sarò io troppo pignolo, ma sono dell'avviso che si debba prima informarsi, soprattutto quando c'è in ballo una cifra impegnativa, e firmare il contratto consapevoli del bene che si va ad acquistare, con la mente lucida e senza alcun dubbio.