<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Prima università italiana al 174 posto. | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Prima università italiana al 174 posto.

iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno. se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)
Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.
E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco.
Caro iCastm, permettimi una banale considerazione.
I test per l'accesso ad architettura (è un esempio) da anni sono strutturati in modo che la risposta esatta sia sempre la lettera "A"
(per chi non ci crede: http://www.accessoprogrammato.miur.it/2009/AR_HP.html )
Ovviamente le tornate precedenti sono sempe consultabili
Nonostante questo, i risultati non sono granché
Che ci sia qualche problemino nel livello di preparazione dei neomaturi, poco inclini all'analisi dei problemi? No, dico, se tu hai i test precedenti, vedi che sono strutturati in una data maniera, e quando sei al test vero e proprio analizzi le risposte di cui sei certo e osservi una qual certa combinazione ... non occorre essere geni, o no?

Quanto alle tue considerazioni sulla comprensione che hai del mondo universitario grazie alla tua partecipazione ai CdF, mi permetto di segnalarti che i "veri" CdF sono i "ristretti" ;) ma in ogni caso un sincero plauso allo spirito di iniziativa ed alla volontà di capire :D
 
|Mauro65| ha scritto:
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno. se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)
Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.
E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco.
Caro iCastm, permettimi una banale considerazione.
I test per l'accesso ad architettura (è un esempio) da anni sono strutturati in modo che la risposta esatta sia sempre la lettera "A"
(per chi non ci crede: http://www.accessoprogrammato.miur.it/2009/AR_HP.html )
Ovviamente le tornate precedenti sono sempe consultabili
Nonostante questo, i risultati non sono granché
Che ci sia qualche problemino nel livello di preparazione dei neomaturi, poco inclini all'analisi dei problemi? No, dico, se tu hai i test precedenti, vedi che sono strutturati in una data maniera, e quando sei al test vero e proprio analizzi le risposte di cui sei certo e osservi una qual certa combinazione ... non occorre essere geni, o no?

Quanto alle tue considerazioni sulla comprensione che hai del mondo universitario grazie alla tua partecipazione ai CdF, mi permetto di segnalarti che i "veri" CdF sono i "ristretti" ;) ma in ogni caso un sincero plauso allo spirito di iniziativa ed alla volontà di capire :D

Ti ringrazio per il plauso. Aggiungo che so bene che solo nei CdF ristretti si prendono le decisioni più importanti. Anzi, il CdF di per sè conta molto poco. Le questioni didattiche vengono discusse nei Consigli di Corso di Studi (o Consigli di Corso di Laurea), le questioni strutturali ed economiche nel Senato accademico e nel Consiglio d'Amministrazione.

Comunque mi pesa un po', dopo questi complimenti, farti notare che hai preso una cantonata riguardo le risposte del test d'ingresso. Te l'avrei fatto notare in messaggio privato, ma qui non sono abilitati.
I test d'ingresso che trovi sul sito del ministero hanno tutte risposta A, verissimo, e non solo per Architettura. Ma quello che scarichi è solo un fac simile fatto apposta per indicare la risposta esatta. Agli studenti infatti le risposte possibili vengono proposte in ordine sparso casualmente.
Me ne accorsi tre anni fa quando mia sorella dovette preparare il test di Medicina e le scaricai dal sito del ministero i test degli anni passati. Da qualche parte c'era scritto esplicitamente che le risposte esatte erano sempre le A, ma a mia sorella non glielo dissi. Inutile dire che non ci ha messo tanto ad accorgersene e ad insospettirsi.
 
iCastm ha scritto:
Comunque mi pesa un po', dopo questi complimenti, farti notare che hai preso una cantonata riguardo le risposte del test d'ingresso. Te l'avrei fatto notare in messaggio privato, ma qui non sono abilitati.
I test d'ingresso che trovi sul sito del ministero hanno tutte risposta A, verissimo, e non solo per Architettura. Ma quello che scarichi è solo un fac simile fatto apposta per indicare la risposta esatta. Agli studenti infatti le risposte possibili vengono proposte in ordine sparso casualmente.
Nessun problema, figurati, anzi, è di qualche consolazione :D
 
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. .
Caro studente, quando r se arriverai alla fine del tuo corso di studi voltati indietro e fai un conteggio di quanti superatori di test si sono persi per strada, senza neanche arrivare al traguardo min imale della laurea breve.
A quel punto chiediti se quesi test hanno davvero selezionato i piu' idonei a intraprendere quel corso di studi, lasciando magari a casa altri, ben diversamente motivati, fregati sul nascere dalla lotteria dei rigori dei quiz di ingresso
 
Epme ha scritto:
Caro studente, quando r se arriverai alla fine del tuo corso di studi voltati indietro e fai un conteggio di quanti superatori di test si sono persi per strada, senza neanche arrivare al traguardo min imale della laurea breve.
A quel punto chiediti se quesi test hanno davvero selezionato i piu' idonei a intraprendere quel corso di studi, lasciando magari a casa altri, ben diversamente motivati, fregati sul nascere dalla lotteria dei rigori dei quiz di ingresso
Una ventina d'anni fa il "test" era rappresentato dagli esami - sbarramento del primo anno, con una "rifinitura" al secondo anno per fosse sopravvissuto senza combattere ma facendo finta di fare il morto 8)
 
|Mauro65| ha scritto:
Epme ha scritto:
Caro studente, quando r se arriverai alla fine del tuo corso di studi voltati indietro e fai un conteggio di quanti superatori di test si sono persi per strada, senza neanche arrivare al traguardo min imale della laurea breve.
A quel punto chiediti se quesi test hanno davvero selezionato i piu' idonei a intraprendere quel corso di studi, lasciando magari a casa altri, ben diversamente motivati, fregati sul nascere dalla lotteria dei rigori dei quiz di ingresso
Una ventina d'anni fa il "test" era rappresentato dagli esami - sbarramento del primo anno, con una "rifinitura" al secondo anno per fosse sopravvissuto senza combattere ma facendo finta di fare il morto 8)

Appunto. Si dava spazio ai sogni di tutti, poi la dura realtà degli esami ristabiliva l'equilibrio. Oddio, considerato che all'epoca a Medicina lo sbarramento del primo anno era rappresentato da Fisica, Chimica, Chimica Biologica seguiti da Biologia e Istologia (il primo esame realmente attinente alla materia) non e' che la selezione fosse "realistica" al 100%, ma insomma. Almeno uno doveva dimostrare di avere la capacità di adattarsi agli studi universitari. Infatti non era raro veder inizialmente "primeggiare" chi proveniva da studi "scientifici" dove le materie iniziali erano approfondite, poi alla distanza ....
 
Epme ha scritto:
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. .
Caro studente, quando r se arriverai alla fine del tuo corso di studi voltati indietro e fai un conteggio di quanti superatori di test si sono persi per strada, senza neanche arrivare al traguardo min imale della laurea breve.
A quel punto chiediti se quesi test hanno davvero selezionato i piu' idonei a intraprendere quel corso di studi, lasciando magari a casa altri, ben diversamente motivati, fregati sul nascere dalla lotteria dei rigori dei quiz di ingresso

Non sono rimasti tanti motivati a casa. Chi non passa il test di Medicina in genere si iscrive a Biologia o a Chimica e fa esami che potrebbero venirgli riconosciuti qualora superasse il test di Medicina l'anno successivo. Ho visto qualcuno provarci anche per sei anni di seguito, ma garantisco che non è proprio una persona normale di mente. Ad Ingegneria il test non è selettivo, ma ho intorno a me molta gente che la vocazione all'ingegneria non ce l'ha, sta lì solo con l'obiettivo di fare un giorno un lavoro ben pagato. Vergognoso! Nessun test a quiz può eliminare queste persone.
Dunque, come già detto, il test d'ingresso non è uno strumento infallibile, ma sbaglia poco, meno di quanto si crede e permette un'organizzazione della didattica efficiente ed efficace rispetto all'iscrizione libera.
 
iCastm ha scritto:
Dunque, come già detto, il test d'ingresso non è uno strumento infallibile, ma sbaglia poco, meno di quanto si crede e permette un'organizzazione della didattica efficiente ed efficace rispetto all'iscrizione libera.
Permettimi di dubitare, visto che oltre la metà, se non 2/3, di quelli che hanno superato il test poi si "perde per strada"
 
Epme ha scritto:
Appunto. Si dava spazio ai sogni di tutti, poi la dura realtà degli esami ristabiliva l'equilibrio. Oddio, considerato che all'epoca a Medicina lo sbarramento del primo anno era rappresentato da Fisica, Chimica, Chimica Biologica seguiti da Biologia e Istologia (il primo esame realmente attinente alla materia) non e' che la selezione fosse "realistica" al 100%, ma insomma. Almeno uno doveva dimostrare di avere la capacità di adattarsi agli studi universitari. Infatti non era raro veder inizialmente "primeggiare" chi proveniva da studi "scientifici" dove le materie iniziali erano approfondite, poi alla distanza ....
Esatto, dovevi tirare fuori gli attributi
Io sono figlio di quel sistema, e non me ne lamento
 
|Mauro65| ha scritto:
Epme ha scritto:
Appunto. Si dava spazio ai sogni di tutti, poi la dura realtà degli esami ristabiliva l'equilibrio. Oddio, considerato che all'epoca a Medicina lo sbarramento del primo anno era rappresentato da Fisica, Chimica, Chimica Biologica seguiti da Biologia e Istologia (il primo esame realmente attinente alla materia) non e' che la selezione fosse "realistica" al 100%, ma insomma. Almeno uno doveva dimostrare di avere la capacità di adattarsi agli studi universitari. Infatti non era raro veder inizialmente "primeggiare" chi proveniva da studi "scientifici" dove le materie iniziali erano approfondite, poi alla distanza ....
Esatto, dovevi tirare fuori gli attributi
Io sono figlio di quel sistema, e non me ne lamento

Quindi, per capire, si è passati da un'esame di ammissione ad un semplice test orientativo che non preclude in ogni caso l'accesso anche se dovesse essere negativo?
 
capnord ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
Epme ha scritto:
Appunto. Si dava spazio ai sogni di tutti, poi la dura realtà degli esami ristabiliva l'equilibrio. Oddio, considerato che all'epoca a Medicina lo sbarramento del primo anno era rappresentato da Fisica, Chimica, Chimica Biologica seguiti da Biologia e Istologia (il primo esame realmente attinente alla materia) non e' che la selezione fosse "realistica" al 100%, ma insomma. Almeno uno doveva dimostrare di avere la capacità di adattarsi agli studi universitari. Infatti non era raro veder inizialmente "primeggiare" chi proveniva da studi "scientifici" dove le materie iniziali erano approfondite, poi alla distanza ....
Esatto, dovevi tirare fuori gli attributi
Io sono figlio di quel sistema, e non me ne lamento

Quindi, per capire, si è passati da un'esame di ammissione ad un semplice test orientativo che non preclude in ogni caso l'accesso anche se dovesse essere negativo?
No una volta non c'era nessun esame di ammissione (salvo, mi sembra, odontoiatria), ma di fatto gli esami del primo (massimo secondo) anno costituivano una selezione darwiniana.
Oggi c'è un test d'ammissione per alcune facoltà, se non lo superi non puoi iscriverti.
 
|Mauro65| ha scritto:
iCastm ha scritto:
Dunque, come già detto, il test d'ingresso non è uno strumento infallibile, ma sbaglia poco, meno di quanto si crede e permette un'organizzazione della didattica efficiente ed efficace rispetto all'iscrizione libera.
Permettimi di dubitare, visto che oltre la metà, se non 2/3, di quelli che hanno superato il test poi si "perde per strada"

Fonte?
 
|Mauro65| ha scritto:
capnord ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
Epme ha scritto:
Appunto. Si dava spazio ai sogni di tutti, poi la dura realtà degli esami ristabiliva l'equilibrio. Oddio, considerato che all'epoca a Medicina lo sbarramento del primo anno era rappresentato da Fisica, Chimica, Chimica Biologica seguiti da Biologia e Istologia (il primo esame realmente attinente alla materia) non e' che la selezione fosse "realistica" al 100%, ma insomma. Almeno uno doveva dimostrare di avere la capacità di adattarsi agli studi universitari. Infatti non era raro veder inizialmente "primeggiare" chi proveniva da studi "scientifici" dove le materie iniziali erano approfondite, poi alla distanza ....
Esatto, dovevi tirare fuori gli attributi
Io sono figlio di quel sistema, e non me ne lamento

Quindi, per capire, si è passati da un'esame di ammissione ad un semplice test orientativo che non preclude in ogni caso l'accesso anche se dovesse essere negativo?
No una volta non c'era nessun esame di ammissione (salvo, mi sembra, odontoiatria), ma di fatto gli esami del primo (massimo secondo) anno costituivano una selezione darwiniana.
Oggi c'è un test d'ammissione per alcune facoltà, se non lo superi non puoi iscriverti.

Inesatto.
Oggi l'accesso a tutte le facoltà di area sanitaria e architettonica sono regolate da un test selettivo. Tutte le altre facoltà possono al massimo imporre un test orientativo.
 
|Mauro65| ha scritto:
Epme ha scritto:
Appunto. Si dava spazio ai sogni di tutti, poi la dura realtà degli esami ristabiliva l'equilibrio. Oddio, considerato che all'epoca a Medicina lo sbarramento del primo anno era rappresentato da Fisica, Chimica, Chimica Biologica seguiti da Biologia e Istologia (il primo esame realmente attinente alla materia) non e' che la selezione fosse "realistica" al 100%, ma insomma. Almeno uno doveva dimostrare di avere la capacità di adattarsi agli studi universitari. Infatti non era raro veder inizialmente "primeggiare" chi proveniva da studi "scientifici" dove le materie iniziali erano approfondite, poi alla distanza ....
Esatto, dovevi tirare fuori gli attributi
Io sono figlio di quel sistema, e non me ne lamento

Il fatto è che, beata gioventu', pensano che avendo superato la lotteria dei quiz abbiano gia 3/4 di laurea in tasca ...
Anche perche' se i posti a concorso sono "programmati" in base alle esigenze, in teoria, una volta entrati, il "sistema" avrebbe interesse a farti arrivare alla fine, proprio per non avere carenze sui numero programato....
Ti immagini una facolta' che al primo anno fa fuori metà dei superanti quiz ? E poi arrivati al terzo/quarto anno resta con metà dei "clienti" ??
E poi come giustificano il moltiplicarsi delle cattedre ?
E poi come fanno a giustificare il fallimento del sistema di selezione ?
Sconsolati saluti
 
iCastm ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
iCastm ha scritto:
Dunque, come già detto, il test d'ingresso non è uno strumento infallibile, ma sbaglia poco, meno di quanto si crede e permette un'organizzazione della didattica efficiente ed efficace rispetto all'iscrizione libera.
Permettimi di dubitare, visto che oltre la metà, se non 2/3, di quelli che hanno superato il test poi si "perde per strada"

Fonte?

Intanto guarda questi dati sugli studenti "in corso"
http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_28/universita_fuoricorso_5d4c90ec-e5c4-11dc-ab61-0003ba99c667.shtml
 
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