<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Prima università italiana al 174 posto. | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Prima università italiana al 174 posto.

capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)
 
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.

E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco. L'unica cosa che sbaglia di meno è la conoscenza personale di ogni singolo candidato, ma direi che è alquanto difficile da applicare.

Ad Ingegneria c'è un test orientativo: se non raggiungi un certo punteggio statisticamente non otterrai buoni risultati nella carriera accademica. Il guaio è che non tutti si lasciano scoraggiare e i docenti dei primi anni si ritrovano aule con più di 200 persone. Come si può garantre una buona qualità della didattica così? E ci rimettono tutti, anche chi non subirà la selezione naturale in seguito.
 
Le nostre Università stanno in coda alla lista perchè Statali.
Quelle in Testa alla Lista sono Private e stanno in piedi su Rette degli Studenti e Donazioni di Industrie ed Ex-Studenti.

Le Università private hanno bisogno di pubblicità per attrarre studenti.

Non è tutt'oro quello che luccica.
 
Riesumo questa discussione per fare una riflessione:
ma siamo sicuri che maestri e professori sono TUTTI contro la gelmini? o a far casino solo sempre i soliti noti? Lo dico perchè sono stati proclamati 2 scioperi uno , mi pare, la settimana scorsa o 15 giorni fà e uno oggi: qui tutto regolare sia alla materna, alle primarie, alle secondarie che alle superiori praticamente nessuno ha aderito allo sciopero. >Lo sò perchè ho 2 figlie che vanno a scuola e mi capita di accompagnare anche i figli dei vicini. Non sarà che anche i giornali hanno bisogno di vendere e '' montare'' dei casi?
 
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.

E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco. L'unica cosa che sbaglia di meno è la conoscenza personale di ogni singolo candidato, ma direi che è alquanto difficile da applicare.

Ad Ingegneria c'è un test orientativo: se non raggiungi un certo punteggio statisticamente non otterrai buoni risultati nella carriera accademica. Il guaio è che non tutti si lasciano scoraggiare e i docenti dei primi anni si ritrovano aule con più di 200 persone. Come si può garantre una buona qualità della didattica così? E ci rimettono tutti, anche chi non subirà la selezione naturale in seguito.

penso dipenda dalle facoltà.....ai miei tempi per Giurisprudenza a Milano non v'era il numero chiuso (adesso, francamente, non lo so)
 
LUISELLA1972 ha scritto:
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.

E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco. L'unica cosa che sbaglia di meno è la conoscenza personale di ogni singolo candidato, ma direi che è alquanto difficile da applicare.

Ad Ingegneria c'è un test orientativo: se non raggiungi un certo punteggio statisticamente non otterrai buoni risultati nella carriera accademica. Il guaio è che non tutti si lasciano scoraggiare e i docenti dei primi anni si ritrovano aule con più di 200 persone. Come si può garantre una buona qualità della didattica così? E ci rimettono tutti, anche chi non subirà la selezione naturale in seguito.

penso dipenda dalle facoltà.....ai miei tempi per Giurisprudenza a Milano non v'era il numero chiuso (adesso, francamente, non lo so)

Qui non ci sono università, quindi non saprei dire qual'è stata l'adesione allo sciopero.
 
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.

E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco. L'unica cosa che sbaglia di meno è la conoscenza personale di ogni singolo candidato, ma direi che è alquanto difficile da applicare.

Ad Ingegneria c'è un test orientativo: se non raggiungi un certo punteggio statisticamente non otterrai buoni risultati nella carriera accademica. Il guaio è che non tutti si lasciano scoraggiare e i docenti dei primi anni si ritrovano aule con più di 200 persone. Come si può garantre una buona qualità della didattica così? E ci rimettono tutti, anche chi non subirà la selezione naturale in seguito.

il test di ingresso non serve assolutamente a nulla, e lo dimostra il fatto che richiede competenze che nulla hanno a che fare relativamente alla facoltà a cui si vuole accedere.
a che servono nozioni di storia o di matematica o letteratura ad un medico?
cinematografia ad un fisioterapista :D??????????

mio fratello per entrare a medicina si è sorbito della roba da ingegnere!!?? :shock:
e quel che è peggio è che di competenze che realmente misurano l'attitudine di un medico ce ne erano richieste veramente poche!!!

quanto ai test di ingengeria, ti assicuro che non servono a nulla.. conosco gente che non l'ha passato e poi è uscito con la lode, come di tanta e tanta gente che l'ha brillantemente passato e poi è andata in difficoltà.
 
moogpsycho ha scritto:
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.

E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco. L'unica cosa che sbaglia di meno è la conoscenza personale di ogni singolo candidato, ma direi che è alquanto difficile da applicare.

Ad Ingegneria c'è un test orientativo: se non raggiungi un certo punteggio statisticamente non otterrai buoni risultati nella carriera accademica. Il guaio è che non tutti si lasciano scoraggiare e i docenti dei primi anni si ritrovano aule con più di 200 persone. Come si può garantre una buona qualità della didattica così? E ci rimettono tutti, anche chi non subirà la selezione naturale in seguito.

il test di ingresso non serve assolutamente a nulla, e lo dimostra il fatto che richiede competenze che nulla hanno a che fare relativamente alla facoltà a cui si vuole accedere.
a che servono nozioni di storia o di matematica o letteratura ad un medico?
cinematografia ad un fisioterapista :D??????????

mio fratello per entrare a medicina si è sorbito della roba da ingegnere!!?? :shock:
e quel che è peggio è che di competenze che realmente misurano l'attitudine di un medico ce ne erano richieste veramente poche!!!

quanto ai test di ingengeria, ti assicuro che non servono a nulla.. conosco gente che non l'ha passato e poi è uscito con la lode, come di tanta e tanta gente che l'ha brillantemente passato e poi è andata in difficoltà.

Se ti fossi chiesto almeno una volta a cosa servano i test d'ingresso così strutturati senza darti da solo la risposta che ti piaceva sentire oggi non diresti queste cose.

La mia non è una frase fatta, ma un giudizio che emerge da quello che scrivi. Dove sta scritto che in un test d'ingresso debbano essere chieste cose di competenza di quella facoltà? Può in effetti sembrare normale che debba essere così, ma invece sarebbe sbagliato. Se avessi già delle competenze di Medicina perchè dovrei fare tutti gli esami? Ne faccio qualcuno di meno allora... L'obiettivo della selezione non è cercare chi già sa le cose, ma chi è più portato allo studio di quelle cose. Cosa c'entra nulla la cinematografia con la fisioterapia? Di per sè nulla, ma stiamo testando le capacità di una persona, la sua voglia di apprendere, non stiamo cercando le variabili di congiunzione. E poi non è la parte di cultura generale determinante per passare un test.
Inoltre distinguiamo i test selettivi, tipici dell'area sanitaria, da quelli orientativi. Chiunque debba affrontare dei test selettivi studia sodo perchè sa che se dovesse fallire non ha altre possibilità. Coloro che studiano per un test orientativo sono pochi perchè sanno che qualora andasse male al massimo dovranno seguire dei corsi a settembre e fare un piccolo esame neanche questo determinante. Io al test d'Ingegneria feci un buon risultato, ma gente che fece peggio di me si è già laureata. Chi invece non l'aveva superato ancora arranca. Poi ci sono le eccezioni, certo, ma sono appunto eccezioni.
 
iCastm ha scritto:
Se ti fossi chiesto almeno una volta a cosa servano i test d'ingresso così strutturati senza darti da solo la risposta che ti piaceva sentire oggi non diresti queste cose.

La mia non è una frase fatta, ma un giudizio che emerge da quello che scrivi. Dove sta scritto che in un test d'ingresso debbano essere chieste cose di competenza di quella facoltà? Può in effetti sembrare normale che debba essere così, ma invece sarebbe sbagliato. Se avessi già delle competenze di Medicina perchè dovrei fare tutti gli esami? Ne faccio qualcuno di meno allora... L'obiettivo della selezione non è cercare chi già sa le cose, ma chi è più portato allo studio di quelle cose. Cosa c'entra nulla la cinematografia con la fisioterapia? Di per sè nulla, ma stiamo testando le capacità di una persona, la sua voglia di apprendere, non stiamo cercando le variabili di congiunzione. E poi non è la parte di cultura generale determinante per passare un test.
Inoltre distinguiamo i test selettivi, tipici dell'area sanitaria, da quelli orientativi. Chiunque debba affrontare dei test selettivi studia sodo perchè sa che se dovesse fallire non ha altre possibilità. Coloro che studiano per un test orientativo sono pochi perchè sanno che qualora andasse male al massimo dovranno seguire dei corsi a settembre e fare un piccolo esame neanche questo determinante. Io al test d'Ingegneria feci un buon risultato, ma gente che fece peggio di me si è già laureata. Chi invece non l'aveva superato ancora arranca. Poi ci sono le eccezioni, certo, ma sono appunto eccezioni.

rispetto le idee altrui ed anche la tua, ma i test di ingresso per me sono semplicemente una cavolata totalmente inultile, un pagliativo per sfoltire alla bene e meglio la massa..
dici giustamente che un test non dovrebbe valutare le conoscenze delle persone, ma la loro attitudine alla particolare materia, esatto, ma è proprio questo che non riesce a fare.
se sei portato per una facoltà, significa che hai anche passione per quelle materie e sicuramente ne hai ache una base di conoscenza. uno che vuol fare ing meccanica senza sapere cos'è un differenziale o un tornio deve stare a casa perchè poi io perdo tempo a lezione per questi che impiegano un mese a capire cos'è..
quanta gente si ritira da chirurgia perchè è impressionabile???? troppi.. e questa è gente che ha perso tempo per una incorretta selezione all'ingresso.
vedi, secondo me l'università dovrebbe formare le eccelleze, e proprio perchè è l'ultimo istituto di formazione prima del lavoro, le selezioni dovrebbero essere fatte con maggiore attenzione.. al contario sono fatte superficialmente, e poi ci si lamenta che i laureati non sono pronti per andare a lavorare..
 
aggiugo anche che alcuni test di ingresso sono gli stessi per facoltà diverse :shock:
questo conferma che non sono progettati ad hoc per le esigenze.. ma un tanto al chilo...

inoltre imho, per un test di ingresso non ci sarebbe da studiare.. appunto perchè deve valutare le attitudini delle persone alla materia, e se uno ha passione per quella materia, tante cose le sa comunque senza aver calcato i banchi di scuola ;)
 
iCastm ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.

E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco. L'unica cosa che sbaglia di meno è la conoscenza personale di ogni singolo candidato, ma direi che è alquanto difficile da applicare.

Ad Ingegneria c'è un test orientativo: se non raggiungi un certo punteggio statisticamente non otterrai buoni risultati nella carriera accademica. Il guaio è che non tutti si lasciano scoraggiare e i docenti dei primi anni si ritrovano aule con più di 200 persone. Come si può garantre una buona qualità della didattica così? E ci rimettono tutti, anche chi non subirà la selezione naturale in seguito.

il test di ingresso non serve assolutamente a nulla, e lo dimostra il fatto che richiede competenze che nulla hanno a che fare relativamente alla facoltà a cui si vuole accedere.
a che servono nozioni di storia o di matematica o letteratura ad un medico?
cinematografia ad un fisioterapista :D??????????

mio fratello per entrare a medicina si è sorbito della roba da ingegnere!!?? :shock:
e quel che è peggio è che di competenze che realmente misurano l'attitudine di un medico ce ne erano richieste veramente poche!!!

quanto ai test di ingengeria, ti assicuro che non servono a nulla.. conosco gente che non l'ha passato e poi è uscito con la lode, come di tanta e tanta gente che l'ha brillantemente passato e poi è andata in difficoltà.

Se ti fossi chiesto almeno una volta a cosa servano i test d'ingresso così strutturati senza darti da solo la risposta che ti piaceva sentire oggi non diresti queste cose.

La mia non è una frase fatta, ma un giudizio che emerge da quello che scrivi. Dove sta scritto che in un test d'ingresso debbano essere chieste cose di competenza di quella facoltà? Può in effetti sembrare normale che debba essere così, ma invece sarebbe sbagliato. Se avessi già delle competenze di Medicina perchè dovrei fare tutti gli esami? Ne faccio qualcuno di meno allora... L'obiettivo della selezione non è cercare chi già sa le cose, ma chi è più portato allo studio di quelle cose. Cosa c'entra nulla la cinematografia con la fisioterapia? Di per sè nulla, ma stiamo testando le capacità di una persona, la sua voglia di apprendere, non stiamo cercando le variabili di congiunzione. E poi non è la parte di cultura generale determinante per passare un test.
Inoltre distinguiamo i test selettivi, tipici dell'area sanitaria, da quelli orientativi. Chiunque debba affrontare dei test selettivi studia sodo perchè sa che se dovesse fallire non ha altre possibilità. Coloro che studiano per un test orientativo sono pochi perchè sanno che qualora andasse male al massimo dovranno seguire dei corsi a settembre e fare un piccolo esame neanche questo determinante. Io al test d'Ingegneria feci un buon risultato, ma gente che fece peggio di me si è già laureata. Chi invece non l'aveva superato ancora arranca. Poi ci sono le eccezioni, certo, ma sono appunto eccezioni.
a questo punto mi piacrebbe molto vedere quello k ti risponderebbe octane! lui ha molta proprietà di linguaggio che a me manca!
cmq sono d'accordo x rinnovare questa università prima deve crollare e deve arrivare al suo massimo assurdo quindi propongo che da oggi in poi nessuno studi + materie attinenti alla propria facoltà
-chi si iscrive a informatica studi matematica
-chi si iscrive a economia studi matematica
-chi si iscrive a medicina studi chimica e cosi via!!!!
 
moogpsycho ha scritto:
iCastm ha scritto:
Epme ha scritto:
capnord ha scritto:
Instaurare il numero chiuso, rendere gli esami di ammissione più duri e metterli dove non ci sono, potrebbe contribuire a rendere migliori le università ed avere meno gente a spasso?

il numero chiuso è una strunzata. "Seleziona" a capocchia senza alcuna garanzia che i selezionati saranno adatti agli studi universitari e/o li finiranno.
se proprio si vuole programmare il numero finale di laureati meglio lasciare l'accesso libero e selezionare via - via (levando di mezzo i fuori-corso quarantenni - fatto salvo situazioni particolari)

Chi dice una cosa simile, in genere, non si è mai iscritto all'università. Oppure è riuscito a passare un test d'ingresso selettivo e non si rende conto di com'è la situazione dalle altre parti.

E' verissimo che il test d'ingresso non è uno strumento perfetto, ma sbaglia veramente poco. L'unica cosa che sbaglia di meno è la conoscenza personale di ogni singolo candidato, ma direi che è alquanto difficile da applicare.

Ad Ingegneria c'è un test orientativo: se non raggiungi un certo punteggio statisticamente non otterrai buoni risultati nella carriera accademica. Il guaio è che non tutti si lasciano scoraggiare e i docenti dei primi anni si ritrovano aule con più di 200 persone. Come si può garantre una buona qualità della didattica così? E ci rimettono tutti, anche chi non subirà la selezione naturale in seguito.

il test di ingresso non serve assolutamente a nulla, e lo dimostra il fatto che richiede competenze che nulla hanno a che fare relativamente alla facoltà a cui si vuole accedere.
a che servono nozioni di storia o di matematica o letteratura ad un medico?
cinematografia ad un fisioterapista :D??????????

mio fratello per entrare a medicina si è sorbito della roba da ingegnere!!?? :shock:
e quel che è peggio è che di competenze che realmente misurano l'attitudine di un medico ce ne erano richieste veramente poche!!!

quanto ai test di ingengeria, ti assicuro che non servono a nulla.. conosco gente che non l'ha passato e poi è uscito con la lode, come di tanta e tanta gente che l'ha brillantemente passato e poi è andata in difficoltà.

perchè i test sono fatti male. fossero pertinenti?
 
moogpsycho ha scritto:
aggiugo anche che alcuni test di ingresso sono gli stessi per facoltà diverse :shock:
questo conferma che non sono progettati ad hoc per le esigenze.. ma un tanto al chilo...

inoltre imho, per un test di ingresso non ci sarebbe da studiare.. appunto perchè deve valutare le attitudini delle persone alla materia, e se uno ha passione per quella materia, tante cose le sa comunque senza aver calcato i banchi di scuola ;)

avevi già risposto. pardon. ;)
 
moogpsycho ha scritto:
iCastm ha scritto:
Se ti fossi chiesto almeno una volta a cosa servano i test d'ingresso così strutturati senza darti da solo la risposta che ti piaceva sentire oggi non diresti queste cose.

La mia non è una frase fatta, ma un giudizio che emerge da quello che scrivi. Dove sta scritto che in un test d'ingresso debbano essere chieste cose di competenza di quella facoltà? Può in effetti sembrare normale che debba essere così, ma invece sarebbe sbagliato. Se avessi già delle competenze di Medicina perchè dovrei fare tutti gli esami? Ne faccio qualcuno di meno allora... L'obiettivo della selezione non è cercare chi già sa le cose, ma chi è più portato allo studio di quelle cose. Cosa c'entra nulla la cinematografia con la fisioterapia? Di per sè nulla, ma stiamo testando le capacità di una persona, la sua voglia di apprendere, non stiamo cercando le variabili di congiunzione. E poi non è la parte di cultura generale determinante per passare un test.
Inoltre distinguiamo i test selettivi, tipici dell'area sanitaria, da quelli orientativi. Chiunque debba affrontare dei test selettivi studia sodo perchè sa che se dovesse fallire non ha altre possibilità. Coloro che studiano per un test orientativo sono pochi perchè sanno che qualora andasse male al massimo dovranno seguire dei corsi a settembre e fare un piccolo esame neanche questo determinante. Io al test d'Ingegneria feci un buon risultato, ma gente che fece peggio di me si è già laureata. Chi invece non l'aveva superato ancora arranca. Poi ci sono le eccezioni, certo, ma sono appunto eccezioni.

rispetto le idee altrui ed anche la tua, ma i test di ingresso per me sono semplicemente una cavolata totalmente inultile, un pagliativo per sfoltire alla bene e meglio la massa..
dici giustamente che un test non dovrebbe valutare le conoscenze delle persone, ma la loro attitudine alla particolare materia, esatto, ma è proprio questo che non riesce a fare.
se sei portato per una facoltà, significa che hai anche passione per quelle materie e sicuramente ne hai ache una base di conoscenza. uno che vuol fare ing meccanica senza sapere cos'è un differenziale o un tornio deve stare a casa perchè poi io perdo tempo a lezione per questi che impiegano un mese a capire cos'è..
quanta gente si ritira da chirurgia perchè è impressionabile???? troppi.. e questa è gente che ha perso tempo per una incorretta selezione all'ingresso.
vedi, secondo me l'università dovrebbe formare le eccelleze, e proprio perchè è l'ultimo istituto di formazione prima del lavoro, le selezioni dovrebbero essere fatte con maggiore attenzione.. al contario sono fatte superficialmente, e poi ci si lamenta che i laureati non sono pronti per andare a lavorare..

Ma tu hai un'esperienza diretta con l'Università? Io sì, essendo studente di Ingegneria. Per questo dico che l'Università non è cosa per tutti, ma questo non deve essere visto come classismo.
Non giudico una persona migliore di un'altra perchè ha una laurea, ma apprezzo chi ha accettato il suo destino ed è felice. Ammiro chi non ha seguito la massa ed ha accettato di non essere fatto per lo studio, ma per il lavoro. E' sicuramente una persona più felice di chi ha voluto studiare senza averne voglia o capacità, ma voleva far contenta la mamma. Così come ammiro chi non ha possibilità economiche per studiare, ma si fa in quattro per ottenere una borsa di studio e fare comunque qualche lavoretto.
L'Università non è per tutti, questa è una certezza, ma purtroppo non esiste un metodo infallibile per stabilire chi è portato e chi no. Il metodo che meno sbaglia è quello della conoscenza personale. Negli USA le credenziali contano moltissimo per entrare in un'università; credenziali che vengono date ai meritevoli. In Italia il rapporto umano è disumanamente (gioco di parole voluto) visto con diffidenza e allora non resta che il metodo del test d'ingresso che perfetto non è, ma non c'è altra via. Qualcuno propone la "selezione naturale", ma da studente dico che è la cosa peggiore che si possa fare per l'Università. Aule con più di 200 persone, esami fatti superficialmente per mancanza di tempo, stage introvabili, argomenti di tesi non disponibili etc...
Insomma: è normale che se la torta è da dividersi in tanti ognuno mangia poco e mangia anche male. E' più giusto questo? Assolutamente no!
 
moogpsycho ha scritto:
aggiugo anche che alcuni test di ingresso sono gli stessi per facoltà diverse :shock:
questo conferma che non sono progettati ad hoc per le esigenze.. ma un tanto al chilo...

inoltre imho, per un test di ingresso non ci sarebbe da studiare.. appunto perchè deve valutare le attitudini delle persone alla materia, e se uno ha passione per quella materia, tante cose le sa comunque senza aver calcato i banchi di scuola ;)

Ad Ingegneria meccanica "perdono tempo" comunque a spiegare cosa sia un differenziale o un tornio. Devono farlo perchè per formare delle eccellenze è necessario avere delle certezze su delle basi.
La passione per quella materia è necessaria affinchè lo studente la studi più profondamente possibile, non affinchè possa imparare più cose.
 
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