EdoMC
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Jambana ha scritto:Poi comunque commetti l'altro classico errore, secondo me: per quanto riguarda le ibride jap: considerare solo l'aspetto consumi, magari aspettandosi consumi miracolosi, senza considerare tutti gli altri vantaggi (silenziosità e assenza di vibrazioni o ticchettii tipici del diesel, confort, produzione di particolato immensamente minore e quindi assenza di filtro antiparticolato e problemi connessi, assenza di turbine e iniettori sofisticati e problemi connessi, cambio automatico, assenza di frizione e problemi connessi, assenza di volano bimassa e problemi connessi, guida rilassante nel traffico, consumo minore dei freni, etc etc).
Permettimi, secondo me sono punti di vista. Alcuni dei vantaggi che citi sono i motivi per i quali non comprerei un'ibrida allo stato attuale. Per esempio, il cambio automatico a me non piace, pur avendo lo provato anche su lunghe distanze in moltissime occasioni. In secondo luogo, il motore troppo silenzioso non lo apprezzo particolarmente: sentendone il rumore, mi assicuro che stia lavorando in buono stato, senza contare che, in molti casi (la Boxster o la Insignia di mio padre, ad esempio) il motore ha anche un bel suono. Riconosco all'ibrido, permettimi la semplificazione, una maggiore semplicità di costruzione (intesa, come hai detto tu, nell'assenza di molte componenti soggette a ritture frequenti).Per me, coi miei 20.000 km annui, il miglior compromesso tra gusti ed economia d'esercizio è un motore a benzina puro e semplice, nel mio caso diviso in una macchina con un 1.6 di modesta potenza che però, grazie a uno stile di guida attento, i suoi 15 al litro li fa tutti, e una macchina da divertimento puro. Altro fattore che mi allontana dall'ibrido è la scelta dei modelli: quello che più mi piace, è la vecchia GS, che però è piuttosto onerosa da mantenere. Certo c'è se Honda mettesse in commercio una spiderina a trazione posteriore con lo schema ibrido della Insight, magari con un termico più prestante, a qualche anno dal lancio ci farei un pensierino.