<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Porsche 944/924 come prima macchina? | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Porsche 944/924 come prima macchina?

Ehm, non proprio, leggi sopra :emoji_slight_smile:

Io parlavo soprattutto dal punto di vista normativo. Oltre i 30 anni, per esempio, si paga un bollo simbolico (28.40 euro), e non più quello "normale". Oltre i 20 solo alcune vetture di particolare interesse vengono agevolate che io sappia.

Se poi consideriamo le "storiche" già quelle sopra i 20 anni le "Youngtimer" quali sono? Quelle oltre i 10 anni? Considera che il parco circolante italiano medio ha 13 anni.
 
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Parlo senza conoscere molto le cose, ma la Porsche 924 base aveva motore di derivazione VW/Audi di potenza specifica non particolarmente elevata; praticamente la stessa di una Fiat 132/Argenta a iniezione. Non dovrebbe esse particolarmente critica dal punto di vista delle esigenze di manutenzione e di affidabilità. E anche altre parti erano della stessa derivazione. Poi, certo, sono auto vecchie.
 
Parlo senza conoscere molto le cose, ma la Porsche 924 base aveva motore di derivazione VW/Audi di potenza specifica non particolarmente elevata; praticamente la stessa di una Fiat 132/Argenta a iniezione. Non dovrebbe esse particolarmente critica dal punto di vista delle esigenze di manutenzione e di affidabilità. E anche altre parti erano della stessa derivazione. Poi, certo, sono auto vecchie.

Aveva 125 cv, motore 4 cilindri monoalbero in testa, aspirato. La turbo aveva 170 cv.
La testata era stata progettata interamente dalla Porsche. Basamento Audi/VW.
 
Ma il discorso resta sempre lo stesso, per cosa la si vuole prendere? Per guidarla e affidarsi sempre ad un professionista per la manutenzione o sia per guidarla che per attivarsi personalmente con la manutenzione la dov'è possibile? Nel primo caso non credo che ci siano problemi, paghi e te la sistemano, ma non con 10.000 euro, nel secondo caso il discorso è più complesso
 
Io parlavo soprattutto dal punto di vista normativo. Oltre i 30 anni, per esempio, si paga un bollo simbolico (28.40 euro), e non più quello "normale". Oltre i 20 solo alcune vetture di particolare interesse vengono agevolate che io sappia.

Se poi consideriamo le "storiche" già quelle sopra i 20 anni le "Youngtimer" quali sono? Quelle oltre i 10 anni? Considera che il parco circolante italiano medio ha 13 anni.
Sfortunatamente le norme non le ho scritto io. Fosse per me dovrebbero avere 30 anni minimo. Comunque la dicitura Youngtimer è meramente di marketing, non ha una definizione normativa. Attualmente va a definire le auto particolari ma comunque tra 20 e 30 anni, con qualche eccezione di 15 anni. Ma ripeto è un po' un termine coniato dal mercato e il tutto non ha nulla a che vedere con l'aspetto fiscale.
 
Tieni conto poi che la raccomandazione della FIVA, che raggruppa tutte le delegazoni nazionali che si occupano di certificare la storicità dei veicoli, è di fissare il limite di storicità a 25 anni.
 
Sfortunatamente le norme non le ho scritto io. Fosse per me dovrebbero avere 30 anni minimo. Comunque la dicitura Youngtimer è meramente di marketing, non ha una definizione normativa. Attualmente va a definire le auto particolari ma comunque tra 20 e 30 anni, con qualche eccezione di 15 anni. Ma ripeto è un po' un termine coniato dal mercato e il tutto non ha nulla a che vedere con l'aspetto fiscale.

Certo, esatto per quanto riguarda le Youngtimer, è come dici tu, le storiche invece sono normativamente quelle con "oltre 30 anni".
 
Certo, esatto per quanto riguarda le Youngtimer, è come dici tu, le storiche invece sono normativamente quelle con "oltre 30 anni".
Scusa Pilota ma a quale norma (di legge) ti riferisci? Oggi (o meglio, da 16 anni a seguito del Decreto ministeriale del dicembre 2010) è scritto nero su bianco che per conseguire la qualifica di cui all'art. 60 è necessario il CRS rilasciato dagli appositi registri. La mia ex-996 ad esempio era del 2001 ma quando l'acquistai io nel 2022 aveva 21 anni, dotata di CRS ASI e dunque "storica" a tutti gli effetti.
Forse c'è un fraintendimento col discorso del bollo...
 
Scusa Pilota ma a quale norma (di legge) ti riferisci? Oggi (o meglio, da 16 anni a seguito del Decreto ministeriale del dicembre 2010) è scritto nero su bianco che per conseguire la qualifica di cui all'art. 60 è necessario il CRS rilasciato dagli appositi registri. La mia ex-996 ad esempio era del 2001 ma quando l'acquistai io nel 2022 aveva 21 anni, dotata di CRS ASI e dunque "storica" a tutti gli effetti.
Forse c'è un fraintendimento col discorso del bollo...

Il CRS è il Certificato di Rilevanza Storica, un certificato rilasciato da un ente privato (l'ASI) e non statale. Il CRS può essere rilasciato anche a vetture che abbiano dai 20 ai 30 anni (alcune vetture), mentre l'esenzione del bollo vale per TUTTE le vetture ultratrentennali.

Secondo lo Stato quindi un'auto è storica quando compie 30 anni, infatti un'auto ultratrentennale ha dei benefici fiscali e delle specifiche normative di sicurezza.

Riepilogando, un auto con oltre 30 anni ha i seguenti vantaggi:
  • Agevolazioni fiscali: Le auto storiche ultratrentennali hanno l'esenzione automatica dal bollo (va beh, costa 28 euro), mentre quelle tra i 20 e i 29 anni possono beneficiare di riduzioni.
  • Assicurazione: Si possono ottenere tariffe assicurative agevolate.
Però deve sottostare a delle imposizioni:
  • Circolazione: Possono circolare rispettando specifiche normative di sicurezza (freni, luci, ecc.) e sono sottoposte a revisione periodica ogni due anni (come le auto non storiche).
 
Secondo lo Stato quindi un'auto è storica quando compie 30 anni, infatti un'auto ultratrentennale ha dei benefici fiscali e delle specifiche normative di sicurezza.
Purtroppo è come immaginavo, non c'entra nulla l'aspetto fiscale stai facendo confusione. L'unico articolo che definisce cosa siano le auto storiche (di interesse storico e collezionistico) è il 60 CdS che non parla di 30 anni. Non ha alcuna rilevanza il bollo, quello è un altro discorso tra l'altro gestito a livello regionale (per alcune regioni che nel 2015 erano dotate di legge propria). Non c'è alcuna normativa di sicurezza specifica, le auto di interesse storico e collezionistico per circolare devono essere in regola con la Revisione Ministeriale (biennale) come tutte le auto e stop (vale l'allegato B del Decreto 2010). Altro discorso sono le limitazioni ambientali, ma variano da regione a regione con le rispettive deroghe.
In sostanza, per lo Stato non è che un'auto è storica o meno a seconda del bollo che paga o non paga.
 
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Purtroppo è come immaginavo, non c'entra nulla l'aspetto fiscale stai facendo confusione. L'unico articolo che definisce cosa siano le auto storiche (di interesse storico e collezionistico) è il 60 CdS che non parla di 30 anni. Non ha alcuna rilevanza il bollo, quello è un altro discorso tra l'altro gestito a livello regionale (per alcune regioni che nel 2015 erano dotate di legge propria). Non c'è alcuna normativa di sicurezza specifica, le auto di interesse storico e collezionistico per circolare devono essere in regola con la Revisione Ministeriale (biennale) come tutte le auto e stop (vale l'allegato B del Decreto 2010). Altro discorso sono le limitazioni ambientali, ma variano da regione a regione con le rispettive deroghe.
In sostanza, per lo Stato non è che un'auto è storica o meno a seconda del bollo che paga o non paga.

Va bene ok.
Allora ti dico che visto che non c’è una certificazione giuridica ufficiale, ma esistono solo opinioni, per me un’auto è definibile storica se ha almeno 30 anni.
E’ definibile “yougtimer” se ne ha da 20 a 30.
 
Potremmo chiudere il parziale OT con questa pagina di monzanet.it, la quale cita l'articolo 60 del codice della strada (che sostanzialmente dà ragione a CitWeb, ma solo per quanto riguarda gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico, non tutti gli autoveicoli), e la legge di stabilità del 2015, che ha fissato la normativa di carattere fiscale e agevolativa in genere, quella che avevo riportato io.


Metto i passi essenziali:

<La norma che viene in rilievo è l’articolo 60 del Codice della strada che disciplina due tipologie di veicoli: le auto d’epoca e le auto di interesse storico e collezionistico.
“Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI”.

Il Codice della strada, però, NON è molto esaustivo sotto il profilo dei requisiti che servono per veder certificato l’interesse storico e collezionistico di un’auto e quindi ottenere l’inserimento nei registri citati. L’indicazione di tali requisiti, però, può essere reperita altrove, come ad esempio nei regolamenti dell’Automotoclub Storico italiano (ASI). Un’auto è storica (e di interesse storico-collezionistico) se:

  • sono passati almeno 20 anni dalla sua immatricolazione;
  • ha carrozzeria, telaio e motore conformi all’originale;
  • è in buono stato.
Le auto storiche, quindi possono essere utilizzate, tranne che per attività professionali o commerciali. Questa è la maggior differenza rispetto alle auto d’epoca, che, al contrario, non possono circolare (le auto d'epoca sarebbero quelle pre-seconda guerra mondiale).

Per quanto riguarda i vantaggi fiscali, sono stati parzialmente ridotti dalla legge di stabilità del 2015. Fino a quella data, infatti, tutte le auto storiche beneficiavano di notevoli riduzioni dei costi del bollo e della polizza di assicurazione. Vantaggi che ora sono riservati alle sole auto storiche con più di 30 anni. Nello specifico, tali benefici si concretizzano:

  • nel pagamento di un bollo in misura ridotta e solo se si sceglie di far circolare la macchina;
  • nel pagamento di una polizza assicurativa molto vantaggiosa perché con classe di merito fissa.>


C'è anche questa pagina di facile.it, che cita solo i 30 anni minimo come auto storiche.

<Si parla di vetture storiche quando queste compiono 30 anni dall’anno in cui sono state prodotte. Compiuto il trentesimo anno di vita, possono venire iscritte regolarmente ai registri ASI (Automotoclub Storico Italiano)......Fino a pochi anni fa, l’attestazione di storicità si raggiungeva dopo 20 anni.>

Tuttavia, aggiungo io, è stata mantenuta la data dei vent'anni per gli autoveicoli di interesse storico e collezionistico, che possono essere iscritte all'ASI già dopo i 20 anni di vita.

Quindi per me se uno possiede una vettura di 25 anni che non è di interesse storico e collezionistico, e non è iscritta a ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, quella vettura non è considerata "storica", ma lo sarà solo dopo i 30 anni. Per esempio la mia Alfa Romeo GTV 3.0 V6, che ha 26 anni ed è ferma in garage con un guasto, non essendo iscritta a quei registri non verrebbe considerata storica.



Questa poi è la risposta dell'AI di Google alla seguente domanda: "Quando una vettura diventa auto storica?"

<AI Overview
Una vettura può diventare auto storica se ha almeno 30 anni di età e mantiene le sue condizioni originali di telaio, motore, carrozzeria e interni. L'iscrizione a un registro storico riconosciuto (come l'ASI o l'ACI Storico) è essenziale, e la vettura deve essere in buono stato di conservazione o restaurata fedelmente.

Requisiti principali

  • Età: Almeno 30 anni dalla data di immatricolazione.
  • Originalità: Deve mantenere le caratteristiche originali di produzione. Modifiche sostanziali possono escluderla dalla definizione di auto storica.
  • Condizioni: Deve essere in buono stato di conservazione, con componenti originali o restaurati in modo fedele.
  • Registrazione: È necessaria l'iscrizione in un registro storico riconosciuto per beneficiare di agevolazioni.>

Insomma, a mia avviso è una questione molto complessa e non c'è in realtà una normativa giuridica veramente appropriata, esaustiva e chiara.




Restando strettamente in topic, la Porsche 924 è certamente una vettura storica in senso generale e NON è un'auto d'epoca, quindi può circolare liberamente (salvo ovviamente ZTL e simili).
 
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Monzanet scrive il giusto (d'altronde è un portale istituzionale), Facile.it no, dice una inesattezza di proporzioni epiche. Oggi il CRS viene rilasciato con le stesse date limite del vecchio Attestato di Storicità ASI (20 anni). La risposta dell'Intelligenza Artificiale è totalmente errata, il che conferma che siamo ancora lontani anni luce dal raggiungere la "sapienza" umana. Sono nella commissione tecnica di un club, non so se te l'avevo detto, e le normative sono chiarissime. Chi fa confusione sono i vari siti che scrivono sciocchezze (probabilmente anche per acchiappare clic oppure per loro interesse economico) dando piena ragione a Umberto Eco.

Altro spunto di confusione su cui ci marciano in troppi è che l'automobilista italiano normalmente confonde auto storica col bollo da pagare, che sono due cose totalmente distinte. Quando ho iniziato io con le storiche nei primi anni '90, esistevano le "liste" ASI che davano la possibilità di esentare il bollo, mentre il requisito di storicità (che all'epoca non era ancora normato dal CRS) era privo di validità giuridica. Ecco perché ci si trascina dietro la convinzione che le auto d'epoca o storiche o come caspita le si vuol chiamare, siano quelle che non pagano la tassa. Ulteriore confusione l'ha poi ingenerata l'ACI ma non voglio entrare in polemica perché finalmente le cose stanno "rientrando" a livello istituzionale e non è la sede adatta per parlarne.
 
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visto che non c’è una certificazione giuridica ufficiale,
Purtroppo per la legge c'è. Poi che demandi la certificazione ad un ente privato (ASI, FMI ecc..) è un altro paio di maniche. Ma lo fanno anche altri Paesi come la Francia dove la Carte Gris Collection è rilasciata dalla Motorizzazione ma dietro presentazione contestuale di un attestato emesso da un club (privato) federato alla FFVE che a sua volta è associata alla FIVA.
 
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