Potremmo chiudere il parziale OT con questa pagina di monzanet.it, la quale cita l'articolo 60 del codice della strada (che sostanzialmente dà ragione a CitWeb, ma solo per quanto riguarda gli 
autoveicoli di interesse storico e collezionistico, non tutti gli autoveicoli), e la legge di stabilità del 2015, che ha fissato la normativa di carattere fiscale e agevolativa in genere, quella che avevo riportato io.
	
	
		
			
				
			
			
				
				Le auto storiche (diverse dalle auto d'epoca) sono disciplinate dal codice della strada. Una guida a requisiti, obblighi e vantaggi fiscali.
				
					
						
							 
						
					
					www.monzanet.it
				
 
			 
		 
	 
Metto i passi essenziali:
<La norma che viene in rilievo è l’articolo 60 del Codice della strada che disciplina due tipologie di veicoli: le auto d’epoca e le auto di interesse storico e collezionistico.
“Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI”.
Il Codice della strada, però, NON è molto esaustivo sotto il profilo dei requisiti che servono per veder certificato l’interesse storico e collezionistico di un’auto e quindi ottenere l’inserimento nei registri citati. L’indicazione di tali requisiti, però, può essere reperita altrove, come ad esempio nei regolamenti dell’Automotoclub Storico italiano (ASI). Un’auto è storica (e di interesse storico-collezionistico) se:
- sono passati almeno 20 anni dalla sua immatricolazione;
- ha carrozzeria, telaio e motore conformi all’originale;
- è in buono stato.
Le auto storiche, quindi possono essere utilizzate, tranne che per attività professionali o commerciali. Questa è la maggior differenza rispetto alle auto d’epoca, che, al contrario, non possono circolare (le auto d'epoca sarebbero quelle pre-seconda guerra mondiale).
Per quanto riguarda i vantaggi fiscali, sono stati parzialmente ridotti dalla legge di stabilità del 2015. Fino a quella data, infatti, tutte le auto storiche beneficiavano di notevoli riduzioni dei costi del bollo e della polizza di assicurazione. Vantaggi che ora sono riservati alle sole auto storiche con più di 30 anni. Nello specifico, tali benefici si concretizzano:
- nel pagamento di un bollo in misura ridotta e solo se si sceglie di far circolare la macchina;
- nel pagamento di una polizza assicurativa molto vantaggiosa perché con classe di merito fissa.>
C'è anche questa pagina di facile.it, che cita solo i 
30 anni minimo come auto storiche.
	
<Si parla di vetture storiche quando queste compiono 30 anni dall’anno in cui sono state prodotte. Compiuto il trentesimo anno di vita, possono venire iscritte regolarmente ai registri ASI (Automotoclub Storico Italiano)......Fino a pochi anni fa, l’attestazione di storicità si raggiungeva dopo 20 anni.>
Tuttavia, aggiungo io, è stata mantenuta la data dei vent'anni per gli 
autoveicoli di interesse storico e collezionistico, che possono essere iscritte all'ASI già dopo i 20 anni di vita.
Quindi per me se uno possiede una vettura di 25 anni che non è di interesse storico e collezionistico, e non è iscritta a 
ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, quella vettura non è considerata "storica", ma lo sarà solo dopo i 30 anni. Per esempio la mia Alfa Romeo GTV 3.0 V6, che ha 26 anni ed è ferma in garage con un guasto, non essendo iscritta a quei registri non verrebbe considerata storica.
Questa poi è la risposta dell'AI di Google alla seguente domanda: "
Quando una vettura diventa auto storica?"
<AI Overview
Una vettura può diventare auto storica se ha almeno 30 anni di età e mantiene le sue condizioni originali di telaio, motore, carrozzeria e interni. L'iscrizione a un registro storico riconosciuto (come l'ASI o l'ACI Storico) è essenziale, e la vettura deve essere in buono stato di conservazione o restaurata fedelmente.
Requisiti principali
- Età: Almeno 30 anni dalla data di immatricolazione.
- Originalità: Deve mantenere le caratteristiche originali di produzione. Modifiche sostanziali possono escluderla dalla definizione di auto storica.
- Condizioni: Deve essere in buono stato di conservazione, con componenti originali o restaurati in modo fedele.
- Registrazione: È necessaria l'iscrizione in un registro storico riconosciuto per beneficiare di agevolazioni.>
Insomma, a mia avviso è una questione molto complessa e non c'è in realtà una normativa giuridica veramente appropriata, esaustiva e chiara.
Restando strettamente in topic, la Porsche 924 è certamente una vettura storica in senso generale e NON è un'auto d'epoca, quindi può circolare liberamente (salvo ovviamente ZTL e simili).