<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pompe di calore | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Pompe di calore

Senza dimenticare il dato di fatto termodinamico che, più aumenti la temperatura a cui scaldi l'acqua, più diminuisce il COP della pompa di calore.
Vero, hai ragione. Per questo motivo e tutti quelli che citavo l'abbinamento pompa di calore con radiatori va ben soppesato, necessita di una macchina di elevate prestazioni di costo non indifferente, che va considerato nel calcolo globale della convenienza economica dell' operazione e dei risparmi che si spera si vorrebbero ottenere.
L' obbiettivo dell' efficientamento energetico del nostro patrimonio edilizio esistente e spesso obsoleto è una vera e propria sfida, non meno complessa di quella della messa in sicurezza ed adeguamento sismico.
Staremo a vedere.
 
Senza dubbio, la pompa di calore si sposa benissimo con le nuove costruzioni e molto meno con gli edifici già esistenti. Non a caso, da alcuni anni, quanto meno su Roma, tutte le nuove costruzioni sono fatte con cappotto termico, pannelli solari, pompe di calore e riscaldamento radiante a pavimento. Niente gas metano, per intenderci. È questa la strada da percorrere: incentivare le nuove costruzioni nonché le ristrutturazioni di quelle vecchie, cosa che ci cerca di fare da qualche tempo con le varie agevolazioni fiscali (senza entrare nel merito delle polemiche in ordine alle stesse, tema complicato e che ci porterebbe off topic).
Chiaro che nelle abitazioni già esistenti, di classe energetica G, conviene adottare una caldaia a condensazione, quanto meno se non c'è alcuna intenzione o esigenza di ristrutturare gli ambienti e sino a quando le caldaie stesse saranno in vendita.
Però con una programmazione lungimirante le cose si possono fare. Sicuramente, per chi ristruttura un immobile il riscaldamento radiante con pompa di calore ha un costo non indifferente, ma si tratta di sicuro di un cambiamento molto meno oneroso e impattante di quello al quale stiamo per assistere con la mobilità elettrica
 
Domanda forse stupida,anzi probabilmente stupida.
Ma ipotizzando di avere soffitti alti e quindi di non doversi preoccupare di perdere qualche cm non si può realizzare il riscaldamento a pavimento sul pavimento esistente come si fa coi parquet in certi casi?
Ipotizzando di avere un pavimento in cotto o piastrelle ovviamente non parquet o moquette.
 
Vedere qui

No io non ho scritto che è uguale.
Ma che non basta che un apparecchio sia alimentato da fonti rinnovabili per poterlo definire il futuro che è una cosa diversa.

Nessuno discute l'alto rendimento delle pompe di calore ma nel conto vanno messi anche i contro cioè il fatto che non si sposano al meglio con gli impianti a caloriferi pensati per le caldaie a gas e che il loro costo è ancora molto pesante.

Un po' come quando si parlava dell'auto a idrogeno che sembrava davvero quella del futuro,cioè un'elettrica senza lo svantaggio delle batterie.
Tutto molto bello sulla carta poi approfondendo anche se si trascurava il fatto che una monovolume a idrogeno costava 60-70 mila euro bisognava pensare a come produrre e trasportare l'idrogeno,magari usando solo fonti rinnovabili.
E la soluzione ideale appariva subito un po' meno ideale.

Ad oggi se parliamo di cifre intorno a 15000 euro per installare una pompa di calore e il riscaldamento a pavimento in un appartamento medio (cifra che non farà salire il valore dell'immobile di pari passo) significa che è una soluzione impraticabile o quantomeno un investimento molto impegnativo.
Magari con l'abbattimento dei costi in futuro ci sarà poca differenza rispetto ai prezzi attuali delle caldaie e allora sarà un altro paio di maniche.
 
...e se non sbaglio, hanno anche dei range di efficacia riscaldante
Una pompa di calore è, appunto, una pompa. Come quella idraulica solleva un volume d'acqua da un punto più basso ad uno più alto, il ciclo della pompa di calore porta il medesimo da un corpo più freddo ad uno più caldo. Il rendimento è funzione della differenza di temperatura. Pertanto funziona bene col riscaldamento a pavimento con mandata 22-24°C, non con le temperature sino a 60°C dei vecchi radiatori sia a termosifone che ventilconvettori et similia. Anche a basse temperature esterne fatica, anche per la possibile condensa ghiacciata che si può formare sulla serpentina esterna, cosa che obbliga a sbrinare con una resistenza molto potente. Meglio abbinare lo scambio di calore con una sonda geotermica profonda diversi metri, credo meglio ancora se raggiunge una falda acquifera.
 
Una pompa di calore è, appunto, una pompa. Come quella idraulica solleva un volume d'acqua da un punto più basso ad uno più alto, il ciclo della pompa di calore porta il medesimo da un corpo più freddo ad uno più caldo. Il rendimento è funzione della differenza di temperatura. Pertanto funziona bene col riscaldamento a pavimento con mandata 22-24°C, non con le temperature sino a 60°C dei vecchi radiatori sia a termosifone che ventilconvettori et similia. Anche a basse temperature esterne fatica, anche per la possibile condensa ghiacciata che si può formare sulla serpentina esterna, cosa che obbliga a sbrinare con una resistenza molto potente. Meglio abbinare lo scambio di calore con una sonda geotermica profonda diversi metri, credo meglio ancora se raggiunge una falda acquifera.

Veramente, per la pompa di calore, è ancora peggio.
Mentre una pompa per liquidi, all'aumentare del dislivello " fa più fatica" a pompare, ma, più o meno, continua a lavorare con la stessa efficienza, sula pompa di calore, oltre ad aumentare il dislivrllo, peggiora anche il ciclo termodinamico e quindi l'efficienza della macchina.
Se, per ipotesi, volessi fare acqua a 90 gradi in un ambiente a -50 con una pompa di calore, non farebbe molto meglio di una resistenza.
 
Certo, forse anche meno, in quanto dovrebbe anche sbrinare lo scambiatore.

A parte eventuali sbrinamenti, più aumenta ila differenza di temperatura tra evaporazione e condensazione, più il ciclo diventa alto sul diagramma e il salto entalpico (variazione di ascissa sul diagramma) sul compressore (quello che si paga in energia) tende ad essere simile a quello sul condensatore che è quello che si raccoglie. Quindi si guadagna sempre meno.

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comunque, per zanzi' non sono praticabili :D.
le pdc vanno usate sempre, non accese e spente.
con la mandata a 30°, te lo scordi di abbassare la temperatura quando non ci sei, e rialzarla quando rientri.
devono stare praticamente sempre accese, oppure stai sempre al freddo
 
Se usi radiatori tradizionali a termosifone non so neanche se ci riesca a mantenere i canonici 20°C. Coi ventilconvettori forse. Le pdc funzionano bene, come le caldaie a condensazione, con mandate sotto i 25°C. Riscaldamento a pavimento.
quello era scontato.
mi riferivo alla prossima casa di zanzi', che avra' il riscaldamento a pavimento :D
 
Se usi radiatori tradizionali a termosifone non so neanche se ci riesca a mantenere i canonici 20°C. Coi ventilconvettori forse. Le pdc funzionano bene, come le caldaie a condensazione, con mandate sotto i 25°C. Riscaldamento a pavimento.
Per farcela, ce la fa, specialmente se i radiatori sono ben disposti e dimensionati.
Ma come è stato scritto non è la soluzione ottimale nella maggioranza dei casi.
Daikin a suo tempo aveva messo sul mercato delle PdC apposite per l'uso con impianti a termosifone, che raggiungevano e superavano i 70 C° di temperatura acqua con un COP ancora passabile (ma non buono)
Le PdC convenzionali lavorano al meglio quando devono scaldare acqua tra i 25 ed i 35 gradi, e ancora abbastanza bene fino ai 40-45 di un fancoil.
 
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