<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pompe di calore | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Pompe di calore

Magari! A meno che non abbiano riscritto le regole della termodinamica nottetempo :emoji_grin:

Da 100 di lavoro meccanico o energia elettrica puoi tranquillamente avere più di 100 di calore.
Una pompa di calore, è un frigorifero che lavora al contrario, scaldando l'interno e raffreddando l'esterno.
Usando 100 di lavoro meccanico, assorbe 400 (ad esempio) di calore dall'esterno e immette 500 nell'ambiente da scaldare, senza contraddire alcun principio fisico, ovviamente.
 
Uno scenario direi demenziale, e sono stato educato.
Possiamo pure continuare a bruciare carbone, petrolio e gas sino a quando la specie umana non si sarà estinta. Basta esserne consapevoli. Gli umani, del resto, sono gli unici esseri viventi che progettano e usano strumenti di autodistruzione, come recita quel famoso detto attribuito ad Einstein
 
Da 100 di lavoro meccanico o energia elettrica puoi tranquillamente avere più di 100 di calore.
Una pompa di calore, è un frigorifero che lavora al contrario, scaldando l'interno e raffreddando l'esterno.
Usando 100 di lavoro meccanico, assorbe 400 (ad esempio) di calore dall'esterno e immette 500 nell'ambiente da scaldare, senza contraddire alcun principio fisico, ovviamente.
Beh se parliamo senza tenere contp delle unità di misura sono d'accordo :emoji_laughing:
 
Possiamo pure continuare a bruciare carbone, petrolio e gas sino a quando la specie umana non si sarà estinta.
Non so se mettermi a ridere (ma non lo faccio per non mancare di rispetto a nessuno) o se veramente chiedermi quanto di mistico ci sia in certe affermazioni che, evidentemente, si fanno solo in una certa parte dell' Occidente... L'uomo non si è estinto nei millenni proprio grazie al fuoco ed è progredito in una civiltà superiore sempre grazie agli idrocarburi. Si può e si deve farne un uso consapevole, ma solo nelle fiabe se ne può cancellare l'utilizzo.
 
Non so se mettermi a ridere (ma non lo faccio per non mancare di rispetto a nessuno).
Non ti disturbare, la tua falsa educazione e la tua supponenza (vedi la risposta sui quattro "sfigati") traspare evidente in ogni tua risposta. Anche se, come nella questione delle abitazioni a basso consumo energetico, non sai di che parli.
 
Non so se mettermi a ridere (ma non lo faccio per non mancare di rispetto a nessuno) o se veramente chiedermi quanto di mistico ci sia in certe affermazioni che, evidentemente, si fanno solo in una certa parte dell' Occidente... L'uomo non si è estinto nei millenni proprio grazie al fuoco ed è progredito in una civiltà superiore sempre grazie agli idrocarburi. Si può e si deve farne un uso consapevole, ma solo nelle fiabe se ne può cancellare l'utilizzo.
Esatto, un utilizzo consapevole. Un esempio è proprio quello di riscaldare gli edifici con pompe di calore, che sono molto più efficienti, soprattutto se abbinate ad un impianto fotovoltaico, anziché con le caldaie a gas. Naturalmente ci vorrà tempo, non si può pensare di convertire tutti gli immobili da oggi per domani. Che poi l'Europa stia raggiungendo ottimi traguardi nella riduzione delle emissioni, mentre altri continenti sono più indietro, è un'altra questione e siamo tutti d'accordo
 
Tu per riscaldare un appartamento di 80 mq useresti delle stufette con resistenza sparse per ogni stanza o un impianto radiante a pavimento, invisibile e che consente di avere una temperatura uniforme in tutti gli ambienti?

La differenza tra la stufetta e la pompa di calore è che la stufetta consuma 100 di energia elettrica e dà 100 di calore, invece la pompa di calore restituisce in calore un multiplo di quello che consuma in energia.
Il multiplo dipende dalle condizioni di funzionamento.
Più è bassa la differenza di temperatura tra il'acqua del riscaldamento e l'ambiente in cui è installato l'evaporatore della pompa (di solito l'aria esterna, più il multiplo aumenta.

Non metto in dubbio i vantaggi delle pompe di calore.
Ma ad oggi non le vedo come la soluzione del futuro per i soliti motivi cioè che costano tanto e funzionerebbero comunque con energia prodotta anche da fonti non rinnovabili.
Anche il fatto che per funzionare al meglio richiedano di abbandonare i caloriferi che sono presenti in tutte le case,anche quelle più vecchie,per passare al riscaldamento a pavimento imho è un grosso limite.
Per le nuove costruzioni probabilmente ha senso già da oggi non installare una caldaia ma puntare direttamente sulla pompa di calore.
Ma comunque credo che siamo molto lontani da vederla come la tecnologia più diffusa per riscaldare gli ambienti.
 
Anche il fatto che per funzionare al meglio richiedano di abbandonare i caloriferi che sono presenti in tutte le case,anche quelle più vecchie,per passare al riscaldamento a pavimento imho è un grosso limite.
Sul resto del post non discuto, ma su questo dissento.
Spesso il problema risiede nel fatto che chi sostituisce la caldaia con la PdC ed ha in casa i caloriferi poi la usa come faceva prima.
La PdC per essere efficiente deve lavorare in continuo, e modulare in autonomia in base alla richiesta.
Di conseguenza i termosifoni devono essere riscaldati non più a 60 gradi per qualche ora, ma a 45 gradi h24, come si farebbe con un riscaldamento a pavimento.
 
Sul resto del post non discuto, ma su questo dissento.
Spesso il problema risiede nel fatto che chi sostituisce la caldaia con la PdC ed ha in casa i caloriferi poi la usa come faceva prima.
La PdC per essere efficiente deve lavorare in continuo, e modulare in autonomia in base alla richiesta.
Di conseguenza i termosifoni devono essere riscaldati non più a 60 gradi per qualche ora, ma a 45 gradi h24, come si farebbe con un riscaldamento a pavimento.

Però sappiamo che i terminali classici non sono progettati per funzionare con acqua a bassa temperatura. La loro potenza diminuisce molto, ancora più di quanto diminuisce i delta di temperatura tra acqua e aria.
 
Sul resto del post non discuto, ma su questo dissento.
Spesso il problema risiede nel fatto che chi sostituisce la caldaia con la PdC ed ha in casa i caloriferi poi la usa come faceva prima.
La PdC per essere efficiente deve lavorare in continuo, e modulare in autonomia in base alla richiesta.
Di conseguenza i termosifoni devono essere riscaldati non più a 60 gradi per qualche ora, ma a 45 gradi h24, come si farebbe con un riscaldamento a pavimento.

Ma l'effetto è lo stesso?
Cioè ipotizzando di voler tenere la stessa temperatura usando i caloriferi e non il riscaldamento a pavimento si ottengono gli stessi consumi e lo stesso rendimento?
A naso a me verrebbe da pensare che i caloriferi essendo uno per stanza ma non coprendo ogni cm quadrato della casa se funzionano a temperatura molto bassa possano essere meno efficaci.
Io passando dalla caldaia vecchia a quella a condensazione ho abbassato la temperatura dei caloriferi a 55 gradi su consiglio del tecnico.
In autunno andavano bene,adesso ho riportato la temperatura appena sotto i 60 gradi (comunque più bassa rispetto a prima).
Forse potrei riportarla a 55 e far stare accesi i caloriferi per più ore al giorno.
Mi ero ripromesso di chiedere consiglio al tecnico ma si è dato alla macchia.

Edit renatom ha confermato il mio dubbio.
 
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