birillo21 ha scritto:key-one ha scritto:Carmelo Bene a proposito della divulgazione dell'alrte;
Ci sono cose che devono restare inedite per le masse anche se editate. Pound o Kafka diffusi su Internet non diventano più accessibili, al contrario. Quando l'arte era ancora un fenomeno estetico, la sua destinazione era per i privati. Un Velazquez, solo un principe poteva ammirarlo. Da quando è per le plebi, l'arte è diventata decorativa, consolatoria. L'abuso d'informazione dilata l'ignoranza con l'illusione di azzerarla. Del resto anche il facile accesso alla carne ha degradato il sesso.
Qui c'è da pensare !
Ritengo che la massima libertà di consultazione e di visione sia preferibile ad un universo propagandistico-pubblicitario, in cui l'arte è mercificata e prostituita ad un prodotto consumistico e di rapido deterioramento, che diventa, cioè, rifiuto e scarto velocemente, andando ad aumentare le masse delle discariche.
Anche oggi un VELAZQUEZ od un PICASSO non sono cosa da proletari dei ghetti periferici, ma restano appannaggio di chi ha interesse alle arti figurative e belle arti in genere.
C'è una divisione classista diversa dalle corti principesche, ma sempre divisione ed occlusione resta. Occlusione nel senso di cecità provocata dalla difficolta di trovarsi di fronte all'opera vera e non ad una sua copia.
Internet è un sistema mediatico Democratico, che però non consente di essere presenti ad un quadro od ad una scultura, di percepirne gli odori, la massa spaziale. Mentre funziona benissimo con le nuove arti: Fotografia, Cinematografia, telecomunicazione visiva, etc. e con altre antiche come la scrittura e la musica.
agricolo - 34 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa