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Piano industriale Fca

Vedremo quale sarà la produzione di autovetture e autoveicoli nel 2018-2019-2020 ecc..
Però c'è da dire che non è oggettivamente vero, come qualcuno ha sostenuto, che la produzione du auto in Italia negli ultimi anni sia diminuita. Al contrario, è in costante e significativo aumento dal 2014.

Ecco i dati dal 2014 in poi. Produzione autovetture in Italia:

- 2014 - 401.000
- 2015 - 663.000
- 2016 - 710.000
- 2017 - 740.000

Fonti ANFIA e Il sole 24 ore web.

Anche la produzione di autoveicoli, includendo cioè i veicoli commerciali, è stata in costante aumento, superando 1.100.000 già nel 2016 (1.140.000 nel 2017).

Ora ovviamente è lecito sperare che non avvenga un'inversione di tendenza dato che il "non premium" non sarà più prodotto in Italia e non so in che misura possa essere compensato dall'incremento del premium. Magari lo sarà come fatturato

....per la " gioia " o a beneficio di?
 
....per la " gioia " o a beneficio di?

Se ti riferisci al pregresso, ho indicato i dati oggettivi della produzione, per la gioia dell'Italia in genere perchè sono positivi.

Per il futuro si possono fare solo ipotesi, poi da verificare. Se la produzione resterà superiore al milione di autoveicoli sarà una gioia, se andrà a calare saranno dolori.........
 
Vedremo quale sarà la produzione di autovetture e autoveicoli nel 2018-2019-2020 ecc..
Però c'è da dire che non è oggettivamente vero, come qualcuno ha sostenuto, che la produzione du auto in Italia negli ultimi anni sia diminuita. Al contrario, è in costante e significativo aumento dal 2014.

Ecco i dati dal 2013 in poi. Produzione autovetture in Italia:

- 2013 - 388.000
- 2014 - 401.000
- 2015 - 663.000
- 2016 - 710.000
- 2017 - 740.000

Fonti ANFIA e Il sole 24 ore web.

Anche la produzione di autoveicoli, includendo cioè i veicoli commerciali, è stata in costante aumento, superando 1.100.000 già nel 2016 (1.140.000 nel 2017).

Ora ovviamente è lecito sperare che non avvenga un'inversione di tendenza dato che il "non premium" non sarà più prodotto in Italia e non so in che misura possa essere compensato dall'incremento del premium. Magari lo sarà come fatturato, forse non come "numeri" di produzione. Staremo a vedere!

I dati che citi sono sicuramente corretti: per modo italiano di fare autovetture intendo le berline compatte (Segmento B) e le berline (segmento C non premium). Tutto il patrimonio di Fiat nei segmenti sopra citati verrà perso irrimediabilmente (mi ricorda un pò il processo di disinvestimento avvenuto negli anni passati con Lancia).
 
io devo ancora capire però tutto questo interesse riguardo al piano industriale verso cosa è rivolto, al ritorno che questa azienda ha sul tessuto economico e sociale del paese o ad un sentimento di attaccamento personale che ognuno di noi può avere verso un marchio che comunque ha fatto la storia del nostro paese nell'ultimo secolo?
 
Se ti riferisci al pregresso, ho indicato i dati oggettivi della produzione, per la gioia dell'Italia in genere perchè sono positivi.

Per il futuro si possono fare solo ipotesi, poi da verificare. Se la produzione resterà superiore al milione di autoveicoli sarà una gioia, se andrà a calare saranno dolori.........


Mi riferisco a:
" ora ovviamente e' lecito...." ( fino alla fine della frase ),
e di conseguenza al passaggio al premium, quindi:
-all' aspetto lavorativo ( in prevedibile calo )
-all' aspetto tassazione su un fatturato, si maggiore, ma a beneficio di chi?
 
io devo ancora capire però tutto questo interesse riguardo al piano industriale verso cosa è rivolto, al ritorno che questa azienda ha sul tessuto economico e sociale del paese o ad un sentimento di attaccamento personale che ognuno di noi può avere verso un marchio che comunque ha fatto la storia del nostro paese nell'ultimo secolo?

Mi pare che la tua domanda sia lapalissiana...la risposta è un misto dei due aspetti che hai citato, ma c'è anche (soprattutto) preoccupazione che i segmenti non più (in futuro) presidiati (da Fiat) andranno persi (temo per sempre)...
 
Mi pare che la tua domanda sia lapalissiana...la risposta è un misto dei due aspetti che hai citato, ma c'è anche (soprattutto) preoccupazione che i segmenti non più (in futuro) presidiati (da Fiat) andranno persi (temo per sempre)...

secondo me la mia domanda affonda le radici su di un tema molto più insidioso,che poi è un tema che coinvolge molte altre grandi aziende italiane , vedasi Alitalia per dirne una , ovvero quanto queste aziende,private, debbano essere libere di muoversi nei loro piani industriali quando poi le conseguenze hanno risvolti economici e sociali.
 
Se non ricordo male Honda sondó il terreno per aprire uno stabilimento in Puglia, ma si ritirarono quando impattarono con la burocrazia italiana. In tanti hanno aperto in Spagna perché lì hanno defiscalizzato, a metà anni '90, tant'è che a suo tempo anche Fiat avrebbe dovuto andare lì a costruire la Punto. Ma poi l'Avvocato scelse Melfi.
Però Honda fu tra le prime in campo motociclistico ad aprire ad Atessa, mi pare con ottimi risultati.
 
secondo me la mia domanda affonda le radici su di un tema molto più insidioso,che poi è un tema che coinvolge molte altre grandi aziende italiane , vedasi Alitalia per dirne una , ovvero quanto queste aziende,private, debbano essere libere di muoversi nei loro piani industriali quando poi le conseguenze hanno risvolti economici e sociali.

Su questo hai ragione, le aziende private hanno diritto di perseguire i loro interessi, però poi se le cose non vanno come sperato sono dolori (solo) per i lavoratori. Mi pare che Fiat se riuscisse a portare a termine i suoi piani industriali non ci sarebbe tutta questa confusione sulla cassa integrazione. Inoltre Fiat sta facendo utili (notizie dei risultati record a ogni piè sospinto) un pò sulle spalle dei lavoratori (che invece fanno cassa integrazione). Poi non mi sembra che Fiat nonostante la conoscenza del mercato abbia fatto molto per seguirlo: il fenomeno suv è iniziato molti anni prima che Fiat lanciasse un suo modello, idem con gli ibridi/elettrici. Molto spesso Fiat s'è fatta male da sola.
 
-all' aspetto lavorativo ( in prevedibile calo )
-all' aspetto tassazione su un fatturato, si maggiore, ma a beneficio di chi?

Per l'occupazione (e la produzione in Italia) penso che occorrerà un patto con i sindacati, che non dovrebbero "stare a guardare", con intervento anche del nuovo governo.
Quanto al fatturato, se lo si incrementa non con un numero superiore di vetture ma con l'innalzamento del prezzo medio di vendita e quindi dei margini reddituali, i più felici chiaramente saranno gli azionisti.............
Ed è quello che già sta avvenendo.
 
Agli azionisti credo tocchera' poco
Quei soldi,
se non trova la caverna di Ali' Baba'....Gli serviranno....
....Per fare quella paccata di modelli nuovi di cui vocifera
 
Ultima modifica:
Ma i famosi dazi di Trump avranno effetti??
le Jeep prodotte da noi vanno anche in Usa??
non vorrei che gli costasse meno prodursele direttamente la...

:emoji_thinking:
 
Ma a questo punto io non capisco perchè non importano in Europa le auto prodotte in Sud America!
Si fa nascere definitivamente questo sub-brand 500 con cui si vendono le auto "Europee", e quelle low cost provenienti da Brasile ed Argentina, dopo qualche ritocco ad assetto e magari equipaggiamento, si vendono come fascia bassa qui in Europa. Il costo dell'operazione sarebbe basso, si avrebbe un marchio Fiat con una gamma decente che andrebbe a fare concorrenza sui prodotti a basso costo ( Dacia, ad esempio) ed aumenterebbero il numero di auto vendute. Non ultimo, il marchio non si estinguerebbe.
 
Per l'occupazione (e la produzione in Italia) penso che occorrerà un patto con i sindacati, che non dovrebbero "stare a guardare", con intervento anche del nuovo governo.
Quanto al fatturato, se lo si incrementa non con un numero superiore di vetture ma con l'innalzamento del prezzo medio di vendita e quindi dei margini reddituali, i più felici chiaramente saranno gli azionisti.............
Ed è quello che già sta avvenendo.
C'e' anche da dire che il mercato non ha premiato il nuovo piano industriale e il titolo ha perso quasi il 10%. Evidentemente tutti si aspettavano di piu'.
 
Il titolo aveva guadagnato moltissimo nell'ultimo anno, quindi una contrazione prima o poi ci doveva essere, però certamente il mercato non ha guardato positivamente il Piano, anche perchè, a mio parere, indicando tutti i nuovi modelli come "2022", senza specificare come saranno diluiti negli anni, indica un colpevole pressapochismo.
 
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