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Giusto un appunto, visto che la deriva della discussione punta spesso verso l'opposizione regole/mercato.
Guardate che l'autoregolazione del mercato spesso non è sana, anzi porta a storture come quella che abbiamo visto per Stellantis ed altre case, con gestione esplicitamente finanziaria e non gestoria.
Per avere un mercato sano bisogna avere delle regole che devono essere fatte rispettare e vanno ovviamente rimodulate secondo i tempi. Niente di sovietico ovviamente, ma chiunque abbia conoscenza di storia e teorie economiche che is sono succedute ha il discrimine per capirne la necessità.
Senza regole il mercato non è libertario, ma monopolistico.
Le regole servono sia per garantire una corretta libera concorrenza sia per salvaguardare cittadini e diritti fondamentali (e anche la mobilità lo è oggi come oggi).
Detto questo, è sacrosanto valutare la correttezza e l'utilità delle regole così come il comportamento delle aziende.
Ti riferisci chiaramente ad un mio messaggio.Molti discutono di just in time, addirittura di Covid ( 4 anni fa) di Uthi e di mille altre fregnacce.
Dovremmo investire in infrastrutture come reti elettriche degne di questo nome, strade moderne e sicure, autostrade (la nostra rete è vecchia e pericolosa), ferrovie, dighe (non ne costruiamo più dagli anni Sessanta), nuove centrali nucleari, rigassificatori, moderne raffinerie, efficientare e ingrandire gli aeroporti-hub, ridurre il costo dell'energia anche per favorire l'insediamento di centri di calcolo per la A.I.Io continuo a pensare che questi dieci anni che ci separano dal 2035 dovremmo impiegarli in modo proficuo, investendo in infrastrutture. Rimpiangere il passato serve a poco. È bene realizzare colonnine, pubbliche e private, efficientare gli immobili, perché non potremo usare il gas in eterno, sviluppare modalità più sostenibili di lavoro (ad esempio, perché lo smart viene così ostacolato?) e di trasporto (linee metropolitane e car sharing per i contesti urbani) e così via
Beh questo è un ragionamento (che non fai tu, beninteso, ma che hanno fatto i legislatori) assolutamente deprecabile. Ritenere "secondario" il fatto di distruggere un comparto industriale, cardine dello sviluppo di un intero Continente, è una mossa peggiore che invadere militarmente un altro Stato, a mio parere. Significa distruggere i propri cittadini, in nome di una presunta "scienza e onnipotenza". Peggio del colonialismo.Se le elettriche sono ritenute, a torto o a ragione, un prodotto più sostenibile, sono incentivate anche a costo di penalizzare il mercato europeo e favorire quello cinese, perché questo aspetto viene ritenuto secondario rispetto ad un bene più importante, che va tutelato a prescindere
Nelle multe, non vi è alcuna logica se non quella di favorire una certa lobby.Ma non si tratta di cose disgiunte .. il contesto, le cause, gli effetti vanno considerati e ben ponderati.
Credo, nelle migliore delle ipotesi, abbiano agito ideologicamente sottovalutando la portata di certe idiozie ma non mi sento di escludere che ci sia anche la malafede.
Assolutamente no. Ti conosco abbastanza per sapere che scrivi sempre cose sensate. Mi è venuto in mente il Covid senza neanche sapere chi ne avesse accennato. Era un argomento assieme a tanti altri che mi sono venuti in mente. Nel caso ti chiedo scusa se ti sei sentito conivolto.Ti riferisci chiaramente ad un mio messaggio.
Ne hai dato un interpretazione esattamente opposta al senso ironico di cui avevo caricato il messaggio per dire che son tutte scuse, strategie errate, disorganizzazione e vessazioni.
La sopravvivenza del Pianeta così come lo abbiamo conosciuto ed abitato. O per meglio dire della civiltà umana, perché il Pianeta va avanti lo stesso anche senza di noi. Sono considerazioni non mie, ma che traggo da mie letture, più volte citate. Insomma, sono considerazioni di esperti, poi per carità nessuno ha la verità in tasca, ma le questioni climatiche sono serie e non ci si diverte affatto a "giocare a dadi"che sarebbe?
Però attenzione, le auto non le produce lo Stato italiano (o la UE), nessuno impedisce alle case automobilistiche europee di dire la loro in un libero mercato. Non disconosco i problemi derivanti dalla transizione, ma nessuno è immune da errori e le case europee ultimamente ne hanno fatti parecchiSembra il discorso dello Stato che combatte il fumo perchè fa male e poi ti vende il tabacco perchè ci guadagna.
Ipocriti.
Anche la storia delle multe serve solo per pulire la coscienza... stesso discorso del tabacco.
Ipocriti due volte.
Su questo concordo al 100%.Però attenzione, le auto non le produce lo Stato italiano (o la UE), nessuno impedisce alle case automobilistiche europee di dire la loro in un libero mercato. Non disconosco i problemi derivanti dalla transizione, ma nessuno è immune da errori e le case europee ultimamente ne hanno fatti parecchi
Le ICE segmento D hanno autonomie vicine ai 1200 Km se diesel (vedi BMW 320d, MB 220d, 4R agosto 2024) e vicino ai 1000 km per le benzina gemelle, queste autonomie per le BEV segmento D che ho provato io, sono ben lontane, ma molto lontane, francamente non so a che auto segmento D tu ti riferisca per fare il confrontoIn effetti, l'imposizione del tutto bev dal 2035 pesa ancor di più perché ad oggi, solo le auto dal d in su han un'autonomia effettiva che permette di sostituire nella quasi totalità di utilizzi le auto termiche. Rimangono solo le soste sui lunghi viaggi.
E' dagli anni settanta che il messaggio ambientalista è apparso nelle società occidentali. Penso dagli hippie o come si scrive....condivisibile nella sua forma astratta poi nel concreto si sono viste speculazioni nelle più volte che alcuni temi sono stati affrontati, e risolti....La sopravvivenza del Pianeta così come lo abbiamo conosciuto ed abitato.
HO eliminato il tuo messaggio,sei pregato in seguito di attenerti al discorso e come hai detto TU non diciamo minc...E' dagli anni settanta che il messaggio ambientalista è apparso nelle società occidentali. Penso dagli hippie o come si scrive....condivisibile nella sua forma astratta poi nel concreto si sono viste speculazioni nelle più volte che alcuni temi sono stati affrontati, e risolti....
Ricordo esatte parole sopravvivenza del pianeta ad una conferenza universitaria negli anni novanta, prima metà....allora il mondo era in bilico per la fascia di Ozono in assottigliamento e la colpa fu subito data ai CFC molecole pesanti ed eccezionalmente stabili che difatti furono bandite.....
Una sola voce fuori dal coro di quegli scienziati unanimi e concordi un professore mi sembra sudamericano che aveva messo in correlazione i suoi dati sulle eruzioni del Pinatubo con il buco dell'ozono....
Quasi quaranta anni dopo emerge che gli Americani hanno un pò "forzato la mano" sulla pericolosità dei CFC per mettere fuorigioco i rivali nipponici.
E a noi consumatori, che nel 1986 pagavamo chessò trentamilalire per una ricarica clima ora ne chiedono 250 e i moderni impianti spesso non sono neppure riparabili, o se lo sono hanno sempre problemi e magagne di perdite del costosissimo e preziosissimo gas refrigerante superecologico....
Ognuno giustamente vede quello che vuole vedere, io dietro l'ambiente in senso lato non ci vedo altro che grandissima speculazione.....
AKA_Zinzanbr - 10 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa