<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> perchè odio fiat con tutto il cuore. | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

perchè odio fiat con tutto il cuore.

belpietro ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
quello che conta davvero è:

esiste in italia un piano industriale (che non riguarda certo solo fiat, ad esempio anche omsa) sia politico che economico per contrastare l'effetto delocalizzazione o no?

mi permetti di rilanciare sul tema?

esiste un piano sociale e fiscale che non solo contrasti l'effetto di tante delocalizzazioni, ma magari renda attraente non soltanto rimanere ma anche iniziare a produrre in Italia?

ovvero: si devono solo mettere dei paletti a chi vuole uscire, o si vogliono creare le condizioni perché restino spontaneamente e volentieri? sarà più brava la Serbia?

come per la tua risposta alla questione precedente, non posso che essere completamente d'accordo con quanto scrivi.

il problema è quindi di capacità politica, ma qui entriamo in un discorso che tu sai meglio di me essere a rischio lucchetto.

per estendere, è un problema di capacità gestionali e manageriali. che si basano però su due caratteristiche rare e poco valorizzate, specie negli ultimi 30 anni in italia: senso della responsabilità (da intendersi soprattutto come prendere decisioni e farsi carico fino in fondo delle conseguenze) e lungimiranza.

ciao!
 
gratacü ha scritto:
vanguart ha scritto:
ma che ragionamenti sono questi... :rolleyes: :rolleyes:

son ragionamenti di uno che alla fiat lancia ed alfa romeo ha dato
fior di milioncini in lire per aver dei bidoni in cambio...
un motivo come vedi c'è ....
126
a112
lancia beta 1600
lancia beta 2000
lancia thema turbo lx
alfa 33 qv 1.7

una + bidone dell'altra.

bastano come motivi per odiarla?
non mi dirai che la 126 era un bidone, cosa dobbiamo dire della smart ?? oggi vedo ancora parecchie 126 girare e con parecchi anni sulle spalle, la 112 e stata una gran macchina, come la 127 grande meccanica, io ho avuto sempre fiat e l'ultima e una GP rosso passionale che va' da dio adesso, purtroppoo mi sono fatto prendere dalla foga e nel 2006 come è uscita l'ho presa e aveva un po' di difetti pero' tutti sistemati, e ho una fiat uno fire 1100 del 94 che sembra uscita di fabbrica da come è stata tenuta, comunque mio figlio la usa per andare dalla sua ragazza a Magenta si fa' 330 km con 39 ? di benzina e rimette 20 ? al ritorno a Parma, in piu' gira dalle parti lassu', non male per dei bidoni. la mia vecchia Tipo 1400 l'ho ridata indietro nel 2006 con 16 anni e mezzo e 395680km sulle ruote ??????
 
belpietro ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
quello che conta davvero è:

esiste in italia un piano industriale (che non riguarda certo solo fiat, ad esempio anche omsa) sia politico che economico per contrastare l'effetto delocalizzazione o no?

mi permetti di rilanciare sul tema?

esiste un piano sociale e fiscale che non solo contrasti l'effetto di tante delocalizzazioni, ma magari renda attraente non soltanto rimanere ma anche iniziare a produrre in Italia?

ovvero: si devono solo mettere dei paletti a chi vuole uscire, o si vogliono creare le condizioni perché restino spontaneamente e volentieri? sarà più brava la Serbia?

Tanto per informazione ammontare dell'investimento complessivo, per rendere operativo il sito produttivo in Serbia, si aggira intorno 1,1 miliardo di ?.
Fiat dovrebbe mettere circa 400 milioni il resto governo locale e La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo.
Fiat non pagherà le tasse per 10 anni e tutti terreni dove verranno costruiti nuovi stabilimenti sono dati in concessione gratuita.
Stipendio medio in Fiat Serbia sarà intorno al 400? mensili.
Ci sono altri vantaggi per produrre in Serbia come posizione geografica e accordi di libero scambio con alcuni paesi (mercati) importanti fuori UE .
E? un accordo fatto da tempo e polemiche di ultimi giorni sono molto strumentali ?
 
Jensen66 ha scritto:
[
E? un accordo fatto da tempo e polemiche di ultimi giorni sono molto strumentali ?

ovvio, ma questo al limite sposta indietro temporalmente la mia domanda: in italia abbiamo/abbiamo avuto una politica sul tema o siamo (meglio: sono) solo buoni a parlare - a vanvera, spesso?

ciao!
 
questa è la vera fiat che ricordo con piacere...non quegli aborti odierni

http://www.youtube.com/watch?v=jhxEjq8oRz0&feature=related
 
cognizionezerozero ha scritto:
Jensen66 ha scritto:
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E? un accordo fatto da tempo e polemiche di ultimi giorni sono molto strumentali ?

ovvio, ma questo al limite sposta indietro temporalmente la mia domanda: in italia abbiamo/abbiamo avuto una politica sul tema o siamo (meglio: sono) solo buoni a parlare - a vanvera, spesso?

ciao!

La risposta è più che ovvia ...

Finche elettorato preferisce chiacchiere ai fatti non vedo cosa può cambiare ...

Quando ci sono condizioni favorevoli, per investimenti, capitali arrivano da soli ? solo a chiacchiere non si conclude nulla ...

Ciao
 
Jensen66 ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
Jensen66 ha scritto:
[
E? un accordo fatto da tempo e polemiche di ultimi giorni sono molto strumentali ?

ovvio, ma questo al limite sposta indietro temporalmente la mia domanda: in italia abbiamo/abbiamo avuto una politica sul tema o siamo (meglio: sono) solo buoni a parlare - a vanvera, spesso?

ciao!

La risposta è più che ovvia ...

Finche elettorato preferisce chiacchiere ai fatti non vedo cosa può cambiare ...

Quando ci sono condizioni favorevoli, per investimenti, capitali arrivano da soli ? solo a chiacchiere non si conclude nulla ...

Ciao

non è questione di chiacchiere o di fatti.
è questione che per creare le condizioni più favorevoli bisogna modificare il sistema per renderlo più efficiente; il che comporta anche eliminare alcune tranquillità (che in parte sono diritti acquisiti ed in altra parte sono rendite di posizione).

e siccome l'elettore poi ragiona con il suo (legittimo) orticello, nessuno ha il fegato di proporgli un progetto al unga scadenza i cui primi passi sono dolorosi.
 
belpietro ha scritto:
Jensen66 ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
Jensen66 ha scritto:
[
E? un accordo fatto da tempo e polemiche di ultimi giorni sono molto strumentali ?

ovvio, ma questo al limite sposta indietro temporalmente la mia domanda: in italia abbiamo/abbiamo avuto una politica sul tema o siamo (meglio: sono) solo buoni a parlare - a vanvera, spesso?

ciao!

La risposta è più che ovvia ...

Finche elettorato preferisce chiacchiere ai fatti non vedo cosa può cambiare ...

Quando ci sono condizioni favorevoli, per investimenti, capitali arrivano da soli ? solo a chiacchiere non si conclude nulla ...

Ciao

non è questione di chiacchiere o di fatti.
è questione che per creare le condizioni più favorevoli bisogna modificare il sistema per renderlo più efficiente; il che comporta anche eliminare alcune tranquillità (che in parte sono diritti acquisiti ed in altra parte sono rendite di posizione).

e siccome l'elettore poi ragiona con il suo (legittimo) orticello, nessuno ha il fegato di proporgli un progetto al unga scadenza i cui primi passi sono dolorosi.

sono in parte d'accordo con te: a tuo avviso, ha più da perdere da un vero cambiamento il precario 30 (laureato) a 800 euro al mese, il 55enne maldiplomato impiegato in banca a 1800, il dirigente - pubblico o provato è uguale- 60-65enne da 150-250 mila euro minimi l'anno?

notare che agli ultimi due probabilmente che l'italia vada a ramengo entro i prossimi 10 anni frega ben poco...

ciao!
 
belpietro ha scritto:
key-one ha scritto:
belpietro ha scritto:
key-one ha scritto:
belpietro ha scritto:
key-one ha scritto:
la fabbrica torinese ,che recentemente è uscita dal controllo diretto ed esclusivo degli Agnelli
scusa, e chi sarebbe ora a controllare FIAT?

Da quello che ho letto sui giornali ,Fiat auto sarebbe stata scorporata dal resto della società e quindi avrebbe assunto un carattere maggiormente di pubblic-company e non più di impresa capitalistica famigliare . La famiglia Agnelli ,sempre da quanto appreso sulla stampa nazionale, sarebbe invece rimasta direttamente a capo di tutte le rimanenti attività del gruppo.

e perché no una ONLUS???

ma dai.....!!!!

http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-833379/fiat-lo-scorporo-focalizza/

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Piano-Fiat-Marchionne-scorporo-settore-auto-e-raddoppio-di-produzione-vetture_280983243.html

http://cerca.unita.it/data/PDF0115/PDF0115/text10/fork/ref/10203flq.HTM

e allora?

sai anche leggere e scrivere, o sai solo fare copia-incolla?

Mi dispiace davvero che tu voglia portare il livello sul piano della critica personale ,cosa che io mai mi sono permesso nei tuoi confronti.
Anche perchè dopo 1340 e più messaggi mi sembra di essermi almeno guadagnato sul campo la licenza di postare articoli di stampa a conforto della mia tesi.
La quale era ed è : La Fiat-auto è stata scorporata dal resto del gruppo che invece rimane DIRETTAMENTE sotto il controllo della famiglia Agnelli-Elkan.
Ovviamente non sono così ingenuo da pensare ,e infatti non l'ho scritto, che la famiglia non c'entri più nulla con Fiat-auto e che non ne conservi un cospicuo pacchetto di azioni e o possibilità decisionali.E neanche da non pensare che tutto ciò faccia parte di giochi molto raffinati di politica industriale.
In accordo con gli articoli citati ,sui quali non mi sembrava il caso di scervellarmi a fare il riassunto ,perchè basta leggerli e perchè non era questo il punto centrale della discussione ,sottolineavo invece il carattere di maggior diffusione azionaria della nuova holding nella quale , a causa anche dell'acquisizione di Crysler, conteranno maggiormente i manager, sullo stile delle pubblic-company. Inoltre mi premeva evidenziare che l'azienda sarà meno torinese e meno italiana ,cosa che in effetti può invece centrare con l'argomento di questo topic. Saluti
 
belpietro ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
quello che conta davvero è:

esiste in italia un piano industriale (che non riguarda certo solo fiat, ad esempio anche omsa) sia politico che economico per contrastare l'effetto delocalizzazione o no?

mi permetti di rilanciare sul tema?

esiste un piano sociale e fiscale che non solo contrasti l'effetto di tante delocalizzazioni, ma magari renda attraente non soltanto rimanere ma anche iniziare a produrre in Italia?

ovvero: si devono solo mettere dei paletti a chi vuole uscire, o si vogliono creare le condizioni perché restino spontaneamente e volentieri? sarà più brava la Serbia?

Il costo del lavoro dipende da tante cose , ma principalmente dal livello di sviluppo economico sociale di una data area. Più questo è basso e caratterizzato da agricoltura di sussistenza e non industriale, più è basso anche il costo della mano d'opera che viene attirata in fabbrica dalla possibilità di uscire da uno stato di povertà e semi-povertà.
Ora l'est-europeo pur avendo in molte aree goduto in passato di elevati livelli di sviluppo economico sociale , dopo la caduta della dittatura sovietica e a causa di questa, si è trovato e si trova tuttora in stato di arretratezza economica e industriale rispetto alle altre aree europee rimaste ad influenza Nato . Con la particolarità di avere intorno non uno stato arcaico ,come in certe regioni africane e asiatiche, ma un'impalcatura moderna anche se bloccata e perciò molto adatta alla produzione.
E' quindi il terreno ideale per ottenere alti profitti da un investimento industriale.
E' chiaro quindi che non risulta possibile creare "condizioni perchè le aziende
restino spontaneamente e volentieri" senza abbassare le condizioni salariali ,già intaccate da euro e svalutazioni varie.
Non resta quindi che la strada politica per frenare il ripiegamento delle aziende italiane verso altri lidi più appetibili. Il che significa anche fornire infrastrutture e facilitazioni sul piano dei costi complessivi che rivalutino il ruolo dell'Italia come "portaerei" logistica per ricevere materie prime facilmente ed altrettanto facilmente esportare i prodotti finiti nell'area mediterranea, araba e mediorientale a cui siamo i più vicini ,ma anche nel nord-europa e in america.Saluti.
 
gratacü ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
quali sarebbero i soldi pubblici arrivati a fiat negli ultimi 10 anni?

ciao!

incentivi

cassa integrazione...son soldi di chi?

la cassa viene pagata con trattenute sullo stipendio, quindi è pagata dai lavoratori.Cmq, come ha detto stamane a Omnibus un giornalista del sole24, i soldi sono comunque stati restituiti con le vendite.
 
cognizionezerozero ha scritto:
belpietro ha scritto:
Jensen66 ha scritto:
cognizionezerozero ha scritto:
Jensen66 ha scritto:
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E? un accordo fatto da tempo e polemiche di ultimi giorni sono molto strumentali ?

ovvio, ma questo al limite sposta indietro temporalmente la mia domanda: in italia abbiamo/abbiamo avuto una politica sul tema o siamo (meglio: sono) solo buoni a parlare - a vanvera, spesso?

ciao!

La risposta è più che ovvia ...

Finche elettorato preferisce chiacchiere ai fatti non vedo cosa può cambiare ...

Quando ci sono condizioni favorevoli, per investimenti, capitali arrivano da soli ? solo a chiacchiere non si conclude nulla ...

Ciao

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notare che agli ultimi due probabilmente che l'italia vada a ramengo entro i prossimi 10 anni frega ben poco...

ciao!

se hanno figli sono preoccupati; stai tranquillo.
 
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