alexmed ha scritto:
Caro Mr Write è facile dire bisogna investire di più seduti comodi a casuccia propria. Magari potevi dire che per Alfa bisogna investire almeno... facciamo 5 miliardi di euro? Ma sì, dai, anzi facciamo 50 miliardi di euro. Guarda lo dico anche io, la Fiat è un'armata brancaleone di incapaci io se fossi loro 50 miliardi di euro li investirei in Alfa e spaccherei il mondo. C'è un piccolissimo problemuccio da niente... 5 anni fà Fiat era fallita, salvata per i capelli senza aiuto statale dalle magie finanziarie di Marchionne che povero lui non si è creato quella situazione, che ha radici negli anni '90 cioè ben ben 20 anni fà quando l'avvocato scelse la linea Romiti e non la linea Ghidella. Quindi quella mossa di dirottare i soldini dall'auto su altro disinvestendo dall'auto ha prodotto il baratro in cui tutta Fiat era finita. Oggi non sono finite le "magie" di Marchionne per far star su la baracca e l'opportunità Chrysler è una grossa scommessa della serie o la va o la spacca che tanto peggio di così c'è solo la chiusura, ma ecco che questa scommessa presuppone di raschiare il fondo della cassa e oggi ha ripagato sì i debiti coi governi di USA e Canada, ma aprendo nuovi prestiti con banche che non sono propriamente degli istituti di beneficenza. Tu mi dirai e i prodotti? In questa fase penso che puntino al massimo profitto con la minima spesa che è un ragionamento da casalinga, ma non penso si possa fare altrimenti, quindi massime sinergie, pochi modelli il più remunerativi che si può e da questo punto di vista la 4C è una bella foglia di fico che a me piace, ma sempre foglia si tratta. Detto questo se la va il gruppo Fiat proseguirà la storia altrimenti chiude e credo che solo se fallisse tutto il gruppo ecco che allora i vari marchi sarebbero messi all'asta al miglior offerente col pezzo pregiato Ferrari e poi Alfa Romeo in seconda battuta, ma francamente io non spero per il sistema Italia che il gruppo Fiat fallisca per vedere Alfa nelle mani tedesche.
Alex, questo discorso mi ricorda quelli che fa il nostro ( quasi ex ) Presidente del Consiglio quando, per giustificare la crisi attuale, invoca il buco di bilancio lasciatogli dal precedente governo....si, 20 anni fa.
Cioè: quello che scrivi non è sbagliato, ed anche piuttosto riconosciuto: c'è' un momeno di grossa crisi alle spalle. Ma con un piccolo distinguo, che dovrebbe cambiare leggermente la prospettiva di quello che racconti: non risale a 5 anni fa, ma a 10 anni fa. Cioè pareeeeechio alle spalle. Da quel momento di quasi fallimento alla crisi odierna, ci passano in mezzo 10 esercizi, 10 bilanci, svariati modelli di grande successo, come la Panda, la Grande Punto, Ypsilon, 500, 147 e 156, con cui Fiat ha ampiamente risollevato le sue sorti, non che l'intervento di un mago della finanza ( detto senza ironia ) come Marchionne, che ha risanato tutto il risanabile.
Siamo fuori tempo massimo per invocare ancora quel quasi fallimento: è acqua passata ed ormai debole come alibi.
La verità è un'altra ( secondo me ): la fase Marchionne - della medicina per curare la malattia - adesso dovrebbe finire. Sistemati i buchi Fiat dovrebbe avvicendargli un uomo di prodotto per ricominciare a crescere nelle vendite, perchè i conti adesso tornano ma il prodotto - ad unanime giudizio - ancora manca. Ed infatti non è un caso il suo mandato si stia avvicinando alla prima scadenza naturale inizialmente ipotizzata.
Il fatto è che nel frattempo è successo che Marchionne, invece di limitarsi a fare il Ghosn della situazione, si è anche pappato anche un mare di azioni Fiat, e poi ha imbarcato tutta la nave verso l'operazione Chrysler che, una volta iniziata, può portare a termine solo lui. Diciamo che si è prolungato il mandato forzosamente, e Fiat ora si trova impiccata ad un capitano che non può sostituire, nemmeno se volesse, perchè l'ha portata in acque sconosciute, su una rotta che soltanto lui conosce. Adesso sarebbe il momento del prodotto, ed invece niente.