renyuri71 ha scritto:
p.s.: intervengo molto raramente proprio per l'atteggiamento di alcuni forumisti che si ritengono unti da Nicola Romeo in persona e che, ovviamente, non meritano ulteriore contraddittorio dato che per sostenere le proprie tesi, peraltro neppure contestate, fanno straccio della logica (i numeri del modello vanno visti sulle vendite e non sul parco circolante, riferimento a dir poco singolare) e dell'educazione.
Ricordati, però, che, tra questi, esistono ancora quelli che riescono sempre a mantenere alta la bandiera della ragionevolezza e dell'educazione.
Non sei solo.
Infatti, la dimostrazione sta nel fatto che si potrebbe anche affermare come da allora ad oggi le auto saranno aumentate complessivamente di circa 500.000 pezzi l'anno, o su di lì. Una quota che oggi, volendo rimanere al parco circolante, coprono tranquillamente le sole jap, che allora non esistevano quasi. :lol:
Mentre la diminuzione della quota del gruppo Fiat è stata assorbita quasi interamente dalle europee.
Questo per rafforzare, se ve ne fosse ancora bisogno, la tua tesi. 8)
Il mio personale parere, invece, è molto simile al tuo: ed è che, come ho ripetutamente dichiarato, l'Alfa 75 è stata quasi la peggiore Alfa di sempre... da ogni punto di vista. In questo, era seconda solo all'Alfetta, che fu il primo, e secondo me decisivo, colpo mortale all'Alfa Romeo.
Magari non nelle sue singole componenti, allora ancora di ottimo valore, ma nell'assemblaggio d'insieme di sicuro. D'altra parte, è anche comprensibile, visto che non era rimasto più molto da utilizzare e di nuovo, a parte il Transaxle, non esistevano neanche le idee.
Se allora ne vendettero qualcuna fu solo perché in Italia di concorrenza ne subiva pochina, e inesistente perfino quella interna al marchio stesso, ed era ancora elevata l'attrazione della gloria che veicolava, e veicola ancora, il marchio Alfa Romeo.