Aries.77
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Estimatore58 ha scritto:moogpsycho ha scritto:per poter essere presenti oggi con numeri importanti in cina bisognava partire anni ed anni fa.. VAG non è da ieri che lavora nel mercato cinese, ma da anni.Estimatore58 ha scritto:GenLee ha scritto:Estimatore58 ha scritto:Domanda: se l'azienda che io posseggo, guidata dallo stesso AD da 8 anni circa, tralasciando diversi altri motivi, vende sul 1° mercato mondiale poche decine di migliaia di vetture all'anno mentre un mio concorrente (Volks) arriva a quasi 2 milioni ed inoltre, il suddetto, non ritiene attualmente opportuno investire sullo sviluppo della vettura che rappresenta (vado a naso, sperando di non aver esagerato) il 30 - 40% delle vendite di auto del gruppo, cosa faccio?....Lo ringrazio per avermi salvato la società alcuni anni or sono, gli stringo la mano e poi nomino un nuovo AD che ritengo in grado di creare quel prodotto di cui necessito per rimanere sul mercato.....
ora, se mi interessano di più le operazioni, chiamiamole finanziarie, dove il prodotto rappresenta un valore marginale, lo lascio invece lì dov'è, soddisfatto del suo operato....
dipende solo dalla mia visione imprenditoriale...
Condivido la scarsa "preoccupazione" per il prodotto....
Ma il Gruppo nell'insieme, con Chysler, non vende mica poche decine di migliaia di auto all'anno in USA? :?
come dice terence4 mi riferivo al mercato cinese....non che la situazione sia migliore negli USA , anzi.....in pratica tranne qualche migliaio di Ferrari; Maserati e 500, le vetture italiane sono praticamente assenti da quello che rimane il mercato più importante in termini di immagine....é vero che si vendono (qui in termini di qualche milione) le auto americane del gruppo, anche con risultati di assoluto rilievo rispetto al periodo in cui Chrysler era sull'orlo del fallimento e credo che, correttamente, bisogna dare atto alla dirigenza di aver svolto un ottimo lavoro di razionalizzazione, tuttavia, a parte la Dart e la nuova Viper, mi sembra che anche da quelle parti il denaro venga prioritariamente destinato all'acquisizione di assets piuttosto che allo sviluppo di nuovo prodotto.....
Bisogna vedere se anni fa il gruppo aveva le capacità di muoversi verso il mercato cinese come sta iniziando a fare ora. Nessuno di noi ha la risposta, altrimenti saremmo tutti AD o CEO di qualche gruppo.
In ogni caso,vendesse anche milioni di auto in cina, il mercato europeo non è detto che verrebbe tenuto in maggiore considerazione
un AD che in 8 anni, seppur partendo da zero e con poche risorse, non è in grado di penetrare accettabilmente, tramite accordi e/o esportazione di prodotto, quello che tutti gli analisti dicono diventerà (immaginando di essere nel 2004) nel giro di qualche anno, il primo mercato mondiale, non è, a mio parere, un ottimo amministratore.....
per quanto riguarda le altre aree geografiche, anche se con sfumature diverse, la pianificazione approssimativa (ripetuti piani industriali che si contraddicono l'uno con l'altro) ed affermazioni riguardanti targets di vendita, a dir poco, fantasiosi (500.000 Alfa nel 2014....) rafforzano la mia opinione......
il problema non sono i soldi, ma la filosofia che, da qualche decennio, sta guidando l'azienda...
Vogliamo parlare della penetrazione nel mercato europeo?
Avrebbe dovuto essere il primo obiettivo quello di recuperare quote di mercato in europa. E invece siamo andati sempre indietro.