<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Per la punto o una gamma media europea non hanno soldi | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Per la punto o una gamma media europea non hanno soldi

Estimatore58 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
GenLee ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
Domanda: se l'azienda che io posseggo, guidata dallo stesso AD da 8 anni circa, tralasciando diversi altri motivi, vende sul 1° mercato mondiale poche decine di migliaia di vetture all'anno mentre un mio concorrente (Volks) arriva a quasi 2 milioni ed inoltre, il suddetto, non ritiene attualmente opportuno investire sullo sviluppo della vettura che rappresenta (vado a naso, sperando di non aver esagerato) il 30 - 40% delle vendite di auto del gruppo, cosa faccio?....Lo ringrazio per avermi salvato la società alcuni anni or sono, gli stringo la mano e poi nomino un nuovo AD che ritengo in grado di creare quel prodotto di cui necessito per rimanere sul mercato.....

ora, se mi interessano di più le operazioni, chiamiamole finanziarie, dove il prodotto rappresenta un valore marginale, lo lascio invece lì dov'è, soddisfatto del suo operato....

dipende solo dalla mia visione imprenditoriale...

Condivido la scarsa "preoccupazione" per il prodotto....
Ma il Gruppo nell'insieme, con Chysler, non vende mica poche decine di migliaia di auto all'anno in USA? :?

come dice terence4 mi riferivo al mercato cinese....non che la situazione sia migliore negli USA , anzi.....in pratica tranne qualche migliaio di Ferrari; Maserati e 500, le vetture italiane sono praticamente assenti da quello che rimane il mercato più importante in termini di immagine....é vero che si vendono (qui in termini di qualche milione) le auto americane del gruppo, anche con risultati di assoluto rilievo rispetto al periodo in cui Chrysler era sull'orlo del fallimento e credo che, correttamente, bisogna dare atto alla dirigenza di aver svolto un ottimo lavoro di razionalizzazione, tuttavia, a parte la Dart e la nuova Viper, mi sembra che anche da quelle parti il denaro venga prioritariamente destinato all'acquisizione di assets piuttosto che allo sviluppo di nuovo prodotto.....
per poter essere presenti oggi con numeri importanti in cina bisognava partire anni ed anni fa.. VAG non è da ieri che lavora nel mercato cinese, ma da anni.
Bisogna vedere se anni fa il gruppo aveva le capacità di muoversi verso il mercato cinese come sta iniziando a fare ora. Nessuno di noi ha la risposta, altrimenti saremmo tutti AD o CEO di qualche gruppo.
In ogni caso,vendesse anche milioni di auto in cina, il mercato europeo non è detto che verrebbe tenuto in maggiore considerazione

un AD che in 8 anni, seppur partendo da zero e con poche risorse, non è in grado di penetrare accettabilmente, tramite accordi e/o esportazione di prodotto, quello che tutti gli analisti dicono diventerà (immaginando di essere nel 2004) nel giro di qualche anno, il primo mercato mondiale, non è, a mio parere, un ottimo amministratore.....

per quanto riguarda le altre aree geografiche, anche se con sfumature diverse, la pianificazione approssimativa (ripetuti piani industriali che si contraddicono l'uno con l'altro) ed affermazioni riguardanti targets di vendita, a dir poco, fantasiosi (500.000 Alfa nel 2014....) rafforzano la mia opinione......

il problema non sono i soldi, ma la filosofia che, da qualche decennio, sta guidando l'azienda...

Vogliamo parlare della penetrazione nel mercato europeo?

Avrebbe dovuto essere il primo obiettivo quello di recuperare quote di mercato in europa. E invece siamo andati sempre indietro.
 
Aries.77 ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
GenLee ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
Domanda: se l'azienda che io posseggo, guidata dallo stesso AD da 8 anni circa, tralasciando diversi altri motivi, vende sul 1° mercato mondiale poche decine di migliaia di vetture all'anno mentre un mio concorrente (Volks) arriva a quasi 2 milioni ed inoltre, il suddetto, non ritiene attualmente opportuno investire sullo sviluppo della vettura che rappresenta (vado a naso, sperando di non aver esagerato) il 30 - 40% delle vendite di auto del gruppo, cosa faccio?....Lo ringrazio per avermi salvato la società alcuni anni or sono, gli stringo la mano e poi nomino un nuovo AD che ritengo in grado di creare quel prodotto di cui necessito per rimanere sul mercato.....

ora, se mi interessano di più le operazioni, chiamiamole finanziarie, dove il prodotto rappresenta un valore marginale, lo lascio invece lì dov'è, soddisfatto del suo operato....

dipende solo dalla mia visione imprenditoriale...

Condivido la scarsa "preoccupazione" per il prodotto....
Ma il Gruppo nell'insieme, con Chysler, non vende mica poche decine di migliaia di auto all'anno in USA? :?

come dice terence4 mi riferivo al mercato cinese....non che la situazione sia migliore negli USA , anzi.....in pratica tranne qualche migliaio di Ferrari; Maserati e 500, le vetture italiane sono praticamente assenti da quello che rimane il mercato più importante in termini di immagine....é vero che si vendono (qui in termini di qualche milione) le auto americane del gruppo, anche con risultati di assoluto rilievo rispetto al periodo in cui Chrysler era sull'orlo del fallimento e credo che, correttamente, bisogna dare atto alla dirigenza di aver svolto un ottimo lavoro di razionalizzazione, tuttavia, a parte la Dart e la nuova Viper, mi sembra che anche da quelle parti il denaro venga prioritariamente destinato all'acquisizione di assets piuttosto che allo sviluppo di nuovo prodotto.....
per poter essere presenti oggi con numeri importanti in cina bisognava partire anni ed anni fa.. VAG non è da ieri che lavora nel mercato cinese, ma da anni.
Bisogna vedere se anni fa il gruppo aveva le capacità di muoversi verso il mercato cinese come sta iniziando a fare ora. Nessuno di noi ha la risposta, altrimenti saremmo tutti AD o CEO di qualche gruppo.
In ogni caso,vendesse anche milioni di auto in cina, il mercato europeo non è detto che verrebbe tenuto in maggiore considerazione

un AD che in 8 anni, seppur partendo da zero e con poche risorse, non è in grado di penetrare accettabilmente, tramite accordi e/o esportazione di prodotto, quello che tutti gli analisti dicono diventerà (immaginando di essere nel 2004) nel giro di qualche anno, il primo mercato mondiale, non è, a mio parere, un ottimo amministratore.....

per quanto riguarda le altre aree geografiche, anche se con sfumature diverse, la pianificazione approssimativa (ripetuti piani industriali che si contraddicono l'uno con l'altro) ed affermazioni riguardanti targets di vendita, a dir poco, fantasiosi (500.000 Alfa nel 2014....) rafforzano la mia opinione......

il problema non sono i soldi, ma la filosofia che, da qualche decennio, sta guidando l'azienda...

Vogliamo parlare della penetrazione nel mercato europeo?

Avrebbe dovuto essere il primo obiettivo quello di recuperare quote di mercato in europa. E invece siamo andati sempre indietro.

ormai credo che, al momento, non ci sia alcuna intenzione di tentare un'operazione di recupero di quote di mercato in Europa.....ed oggettivamente mi sembra un'operazione di difficilissima realizzazione....per guadagnare su auto di segmenti economici è necessario produrre almeno un paio di milioni di unità l'anno su singola piattaforma...quindi Punto e Mito su Small......entrambe bloccate........con la CUSW solo Giulietta...... i segmenti D ed E praticamente senza proposte significative (diciamo Delta a cavallo di C e D e Flavia + Thema........senza commento......)...resta a fare utili, credo scarsini, la triade su piattafoma Mini, poi qualche Freemont d'importazione, la sparuta pattuglia Ferrari e Maserati e qualche altro modello sparso qua e là....

arrivati a questo punto, a causa delle strategie messe in atto negli anni precedenti, chiunque, con un pò di senno, metterebbe su le barricate in Europa, almeno per tentare di mantenere le posizioni (cercando un aiutino in qualche SUV di piccola taglia): per guadagnare, punterebbe tutto sugli USA e sul Brasile e, per lo sviluppo del prodotto, sulla Cina, mercato ancora non sofisticato ed adatto alla storica propensione generalista del gruppo.....

le attuali affermazioni dell'AD sono, a mio parere, estremamente corrette.....il problema è che, in questo imbuto, ci si è infilato da solo, ben appoggiato in tutti questi anni dalla proprietà....
 
Aries.77 ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
GenLee ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
Domanda: se l'azienda che io posseggo, guidata dallo stesso AD da 8 anni circa, tralasciando diversi altri motivi, vende sul 1° mercato mondiale poche decine di migliaia di vetture all'anno mentre un mio concorrente (Volks) arriva a quasi 2 milioni ed inoltre, il suddetto, non ritiene attualmente opportuno investire sullo sviluppo della vettura che rappresenta (vado a naso, sperando di non aver esagerato) il 30 - 40% delle vendite di auto del gruppo, cosa faccio?....Lo ringrazio per avermi salvato la società alcuni anni or sono, gli stringo la mano e poi nomino un nuovo AD che ritengo in grado di creare quel prodotto di cui necessito per rimanere sul mercato.....

ora, se mi interessano di più le operazioni, chiamiamole finanziarie, dove il prodotto rappresenta un valore marginale, lo lascio invece lì dov'è, soddisfatto del suo operato....

dipende solo dalla mia visione imprenditoriale...

Condivido la scarsa "preoccupazione" per il prodotto....
Ma il Gruppo nell'insieme, con Chysler, non vende mica poche decine di migliaia di auto all'anno in USA? :?

come dice terence4 mi riferivo al mercato cinese....non che la situazione sia migliore negli USA , anzi.....in pratica tranne qualche migliaio di Ferrari; Maserati e 500, le vetture italiane sono praticamente assenti da quello che rimane il mercato più importante in termini di immagine....é vero che si vendono (qui in termini di qualche milione) le auto americane del gruppo, anche con risultati di assoluto rilievo rispetto al periodo in cui Chrysler era sull'orlo del fallimento e credo che, correttamente, bisogna dare atto alla dirigenza di aver svolto un ottimo lavoro di razionalizzazione, tuttavia, a parte la Dart e la nuova Viper, mi sembra che anche da quelle parti il denaro venga prioritariamente destinato all'acquisizione di assets piuttosto che allo sviluppo di nuovo prodotto.....
per poter essere presenti oggi con numeri importanti in cina bisognava partire anni ed anni fa.. VAG non è da ieri che lavora nel mercato cinese, ma da anni.
Bisogna vedere se anni fa il gruppo aveva le capacità di muoversi verso il mercato cinese come sta iniziando a fare ora. Nessuno di noi ha la risposta, altrimenti saremmo tutti AD o CEO di qualche gruppo.
In ogni caso,vendesse anche milioni di auto in cina, il mercato europeo non è detto che verrebbe tenuto in maggiore considerazione

un AD che in 8 anni, seppur partendo da zero e con poche risorse, non è in grado di penetrare accettabilmente, tramite accordi e/o esportazione di prodotto, quello che tutti gli analisti dicono diventerà (immaginando di essere nel 2004) nel giro di qualche anno, il primo mercato mondiale, non è, a mio parere, un ottimo amministratore.....

per quanto riguarda le altre aree geografiche, anche se con sfumature diverse, la pianificazione approssimativa (ripetuti piani industriali che si contraddicono l'uno con l'altro) ed affermazioni riguardanti targets di vendita, a dir poco, fantasiosi (500.000 Alfa nel 2014....) rafforzano la mia opinione......

il problema non sono i soldi, ma la filosofia che, da qualche decennio, sta guidando l'azienda...

Vogliamo parlare della penetrazione nel mercato europeo?

Avrebbe dovuto essere il primo obiettivo quello di recuperare quote di mercato in europa. E invece siamo andati sempre indietro.
 
Estimatore58 ha scritto:
ormai credo che, al momento, non ci sia alcuna intenzione di tentare un'operazione di recupero di quote di mercato in Europa.....ed oggettivamente mi sembra un'operazione di difficilissima realizzazione....per guadagnare su auto di segmenti economici è necessario produrre almeno un paio di milioni di unità l'anno su singola piattaforma...quindi Punto e Mito su Small......entrambe bloccate........con la CUSW solo Giulietta...... i segmenti D ed E praticamente senza proposte significative (diciamo Delta a cavallo di C e D e Flavia + Thema........senza commento......)...resta a fare utili, credo scarsini, la triade su piattafoma Mini, poi qualche Freemont d'importazione, la sparuta pattuglia Ferrari e Maserati e qualche altro modello sparso qua e là....

arrivati a questo punto, a causa delle strategie messe in atto negli anni precedenti, chiunque, con un pò di senno, metterebbe su le barricate in Europa, almeno per tentare di mantenere le posizioni (cercando un aiutino in qualche SUV di piccola taglia): per guadagnare, punterebbe tutto sugli USA e sul Brasile e, per lo sviluppo del prodotto, sulla Cina, mercato ancora non sofisticato ed adatto alla storica propensione generalista del gruppo.....

le attuali affermazioni dell'AD sono, a mio parere, estremamente corrette.....il problema è che, in questo imbuto, ci si è infilato da solo, ben appoggiato in tutti questi anni dalla proprietà....
Ottima analisi, il problema è che il buon Marchionne non riesce o non vuole capire che per Fiat l'Europa senza Italia è il Deserto dei Tartari e, perdendo il feeling con il Belpaese, rischia (ma forse questo è l'obiettivo inconfessabile) di far sparire il Gruppo Fiat dal vecchio continente.
Sulla Cina forse un pò ti sbagli, ho parlato di recente con una persona che vi si reca un paio di volte all'anno e mi dice che gli "Happy Few", ossia i nuovi ricchi e benestanti, gli unici che possono permettersi un auto, vogliono solo Audi, Bmw, Mercedes ,VW e, in ultimo, Lexus ed Infiniti, non considerano proprio marchi come Toyota, Peugeot- Citroen, Renault, Ford, Chrysler, Fiat poi non sanno neanche cosa sia.
 
Overlandman ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
ormai credo che, al momento, non ci sia alcuna intenzione di tentare un'operazione di recupero di quote di mercato in Europa.....ed oggettivamente mi sembra un'operazione di difficilissima realizzazione....per guadagnare su auto di segmenti economici è necessario produrre almeno un paio di milioni di unità l'anno su singola piattaforma...quindi Punto e Mito su Small......entrambe bloccate........con la CUSW solo Giulietta...... i segmenti D ed E praticamente senza proposte significative (diciamo Delta a cavallo di C e D e Flavia + Thema........senza commento......)...resta a fare utili, credo scarsini, la triade su piattafoma Mini, poi qualche Freemont d'importazione, la sparuta pattuglia Ferrari e Maserati e qualche altro modello sparso qua e là....

arrivati a questo punto, a causa delle strategie messe in atto negli anni precedenti, chiunque, con un pò di senno, metterebbe su le barricate in Europa, almeno per tentare di mantenere le posizioni (cercando un aiutino in qualche SUV di piccola taglia): per guadagnare, punterebbe tutto sugli USA e sul Brasile e, per lo sviluppo del prodotto, sulla Cina, mercato ancora non sofisticato ed adatto alla storica propensione generalista del gruppo.....

le attuali affermazioni dell'AD sono, a mio parere, estremamente corrette.....il problema è che, in questo imbuto, ci si è infilato da solo, ben appoggiato in tutti questi anni dalla proprietà....
Ottima analisi, il problema è che il buon Marchionne non riesce o non vuole capire che per Fiat l'Europa senza Italia è il Deserto dei Tartari e, perdendo il feeling con il Belpaese, rischia (ma forse questo è l'obiettivo inconfessabile) di far sparire il Gruppo Fiat dal vecchio continente.
Sulla Cina forse un pò ti sbagli, ho parlato di recente con una persona che vi si reca un paio di volte all'anno e mi dice che gli "Happy Few", ossia i nuovi ricchi e benestanti, gli unici che possono permettersi un auto, vogliono solo Audi, Bmw, Mercedes ,VW e, in ultimo, Lexus ed Infiniti, non considerano proprio marchi come Toyota, Peugeot- Citroen, Renault, Ford, Chrysler, Fiat poi non sanno neanche cosa sia.

Ora non conosco la situazione economica e sociale, reale, della Cina. E'una realtà complessa,ovvio. Ma due cose sono certe: 1- gli happy tendono come in qualsiasi altra parte del Mondo ai Marchi premium e se non lo sei,premium,non lo diventi dalla mattina alla sera solo con una 500 modaiola; 2-è pur vero che è un mercato sterminato e le potenzialità ci sono tutte per doverci entrare, cosa che Fiat ha trascurato fino a oggi e che deve assolutamente fare.
 
Estimatore58 ha scritto:
chiunque, con un pò di senno, metterebbe su le barricate in Europa, almeno per tentare di mantenere le posizioni...
Purtroppo il gruppo Fiat in Europa non sta affatto mantenendo le posizioni, sta perdendo terreno in modo costante ed inesorabile. E questo non solo per la crisi in atto, che indubbiamente morde, ma anche soprattutto per le scelte di prodotto scellerate fatte da Mister Maglioncino (oddio, non certo scellerate per il suo portafoglio...).
 
Overlandman ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
ormai credo che, al momento, non ci sia alcuna intenzione di tentare un'operazione di recupero di quote di mercato in Europa.....ed oggettivamente mi sembra un'operazione di difficilissima realizzazione....per guadagnare su auto di segmenti economici è necessario produrre almeno un paio di milioni di unità l'anno su singola piattaforma...quindi Punto e Mito su Small......entrambe bloccate........con la CUSW solo Giulietta...... i segmenti D ed E praticamente senza proposte significative (diciamo Delta a cavallo di C e D e Flavia + Thema........senza commento......)...resta a fare utili, credo scarsini, la triade su piattafoma Mini, poi qualche Freemont d'importazione, la sparuta pattuglia Ferrari e Maserati e qualche altro modello sparso qua e là....

arrivati a questo punto, a causa delle strategie messe in atto negli anni precedenti, chiunque, con un pò di senno, metterebbe su le barricate in Europa, almeno per tentare di mantenere le posizioni (cercando un aiutino in qualche SUV di piccola taglia): per guadagnare, punterebbe tutto sugli USA e sul Brasile e, per lo sviluppo del prodotto, sulla Cina, mercato ancora non sofisticato ed adatto alla storica propensione generalista del gruppo.....

le attuali affermazioni dell'AD sono, a mio parere, estremamente corrette.....il problema è che, in questo imbuto, ci si è infilato da solo, ben appoggiato in tutti questi anni dalla proprietà....
Ottima analisi, il problema è che il buon Marchionne non riesce o non vuole capire che per Fiat l'Europa senza Italia è il Deserto dei Tartari e, perdendo il feeling con il Belpaese, rischia (ma forse questo è l'obiettivo inconfessabile) di far sparire il Gruppo Fiat dal vecchio continente.
Sulla Cina forse un pò ti sbagli, ho parlato di recente con una persona che vi si reca un paio di volte all'anno e mi dice che gli "Happy Few", ossia i nuovi ricchi e benestanti, gli unici che possono permettersi un auto, vogliono solo Audi, Bmw, Mercedes ,VW e, in ultimo, Lexus ed Infiniti, non considerano proprio marchi come Toyota, Peugeot- Citroen, Renault, Ford, Chrysler, Fiat poi non sanno neanche cosa sia.

ma Fiat non avrebbe avuto problemi neanche in questo caso.....con due marchi near Premium, di cui uno con una reputazione planetaria di assoluto rilievo nonostante gli sconquassi perpetrati ai suoi danni in decenni (Alfa), Abarth (conosciuto ed apprezzato molto più di quanto si possa immaginare a livello internazionale, tant'è che la dirigenza lo ha trasformato in un marchio vero e proprio e deciso lo sviluppo di una vettura dedicata, poi brandizzata con lo stemma del biscione), due Luxury perfettamente simbiotici e con targets non sovrapponibili, la forza del design italiano che, nel mondo, gode ancora di un'immagine molto forte.......

ma chi, al mondo aveva (ha) una pattuglia di marchi così ben differenziati nelle rispettive aree di mercato, pieni di storia, di fascino e di immagine?....neanche Volks.....

francamente non vedo scusanti di alcun genere...
 
Estimatore58 ha scritto:
Overlandman ha scritto:
Estimatore58 ha scritto:
ormai credo che, al momento, non ci sia alcuna intenzione di tentare un'operazione di recupero di quote di mercato in Europa.....ed oggettivamente mi sembra un'operazione di difficilissima realizzazione....per guadagnare su auto di segmenti economici è necessario produrre almeno un paio di milioni di unità l'anno su singola piattaforma...quindi Punto e Mito su Small......entrambe bloccate........con la CUSW solo Giulietta...... i segmenti D ed E praticamente senza proposte significative (diciamo Delta a cavallo di C e D e Flavia + Thema........senza commento......)...resta a fare utili, credo scarsini, la triade su piattafoma Mini, poi qualche Freemont d'importazione, la sparuta pattuglia Ferrari e Maserati e qualche altro modello sparso qua e là....

arrivati a questo punto, a causa delle strategie messe in atto negli anni precedenti, chiunque, con un pò di senno, metterebbe su le barricate in Europa, almeno per tentare di mantenere le posizioni (cercando un aiutino in qualche SUV di piccola taglia): per guadagnare, punterebbe tutto sugli USA e sul Brasile e, per lo sviluppo del prodotto, sulla Cina, mercato ancora non sofisticato ed adatto alla storica propensione generalista del gruppo.....

le attuali affermazioni dell'AD sono, a mio parere, estremamente corrette.....il problema è che, in questo imbuto, ci si è infilato da solo, ben appoggiato in tutti questi anni dalla proprietà....
Ottima analisi, il problema è che il buon Marchionne non riesce o non vuole capire che per Fiat l'Europa senza Italia è il Deserto dei Tartari e, perdendo il feeling con il Belpaese, rischia (ma forse questo è l'obiettivo inconfessabile) di far sparire il Gruppo Fiat dal vecchio continente.
Sulla Cina forse un pò ti sbagli, ho parlato di recente con una persona che vi si reca un paio di volte all'anno e mi dice che gli "Happy Few", ossia i nuovi ricchi e benestanti, gli unici che possono permettersi un auto, vogliono solo Audi, Bmw, Mercedes ,VW e, in ultimo, Lexus ed Infiniti, non considerano proprio marchi come Toyota, Peugeot- Citroen, Renault, Ford, Chrysler, Fiat poi non sanno neanche cosa sia.

ma Fiat non avrebbe avuto problemi neanche in questo caso.....con due marchi near Premium, di cui uno con una reputazione planetaria di assoluto rilievo nonostante gli sconquassi perpetrati ai suoi danni in decenni (Alfa), Abarth (conosciuto ed apprezzato molto più di quanto si possa immaginare a livello internazionale, tant'è che la dirigenza lo ha trasformato in un marchio vero e proprio e deciso lo sviluppo di una vettura dedicata, poi brandizzata con lo stemma del biscione), due Luxury perfettamente simbiotici e con targets non sovrapponibili, la forza del design italiano che, nel mondo, gode ancora di un'immagine molto forte.......

ma chi, al mondo aveva (ha) una pattuglia di marchi così ben differenziati nelle rispettive aree di mercato, pieni di storia, di fascino e di immagine?....neanche Volks.....

francamente non vedo scusanti di alcun genere...
il problema è che Alfa Romeo in Estremo oriente non la conoscono proprio, poi la gamma ridotta a MiTo e Giulietta non è nelle condizioni di competitività necessarie sul mercato cinese, dove vanno fortissimo mi dicono, oltre le grosse berline, i Suv Bmw, ma anche Audi Q7 e Q5 e VW Touareg, Abarth idem stessi problemi.
Marchionne ha assolto bene la prima parte del piano di rilancio Fiat, ma la sola finanza non basta, ci vuole lo sviluppo e la ricerca, e pensare di poter resistere nel Segmento B, cruciale per l'Italia, con una Punto ormai vecchia di 8 anni senza che vi sia all'orizzonte l'erede è pura illusione.
 
Sono stato in Cina esattamente 2 anni fa. Nelle grandi città come Pechino e Shanghai c'è un aimpressionante presenza di Audi, e mica entry level (gran parte A6, tutte nuove)!
 
Estimatore58 ha scritto:
Domanda: se l'azienda che io posseggo, guidata dallo stesso AD da 8 anni circa, tralasciando diversi altri motivi, vende sul 1° mercato mondiale poche decine di migliaia di vetture all'anno mentre un mio concorrente (Volks) arriva a quasi 2 milioni ed inoltre, il suddetto, non ritiene attualmente opportuno investire sullo sviluppo della vettura che rappresenta (vado a naso, sperando di non aver esagerato) il 30 - 40% delle vendite di auto del gruppo, cosa faccio?....Lo ringrazio per avermi salvato la società alcuni anni or sono, gli stringo la mano e poi nomino un nuovo AD che ritengo in grado di creare quel prodotto di cui necessito per rimanere sul mercato.....

ora, se mi interessano di più le operazioni, chiamiamole finanziarie, dove il prodotto rappresenta un valore marginale, lo lascio invece lì dov'è, soddisfatto del suo operato....

dipende solo dalla mia visione imprenditoriale...

Analisi sacrosanta, ma il problema è che l'imprenditore in questione (Elkan), non ha le competenze (Marchionne lo ha portato Montezemolo) e non ha le risorse:
Fiat, è sempre stata un'azienda in forte perdita sull'orlo del fallimento. Marchionne l'ha risanata (compiendo un miracolo, questo gli va riconosciuto...) e la sta mantenendo tuttora in utile!
Secondo te, uno come John Elkan (ripeto, competenze molto limitate) in qualità di erede fortunoso della famiglia Agnelli, cosa dovrebbe volere di più da un AD?
Lo dovrebbe licenziare per fare i modelli agli Italiani quando, finalmente, ha trovato l'indipendenza dall' Italia?
Non credo proprio... :rolleyes:
PURTROPPO :!:
 
la fiat è una SPA,oltre agli Elkann che hanno la maggioranza (il loro fondo d'investimenti Extor) devono dar conto a tutti gli altri investitori così come devono guardare l'andamento del mercato a livello mondiale e muoversi su larga scala non focalizzarsi solo su un continente o su una nazione che siamo abituati a fare.
 
ottovalvole ha scritto:
la fiat è una SPA,oltre agli Elkann che hanno la maggioranza (il loro fondo d'investimenti Extor) devono dar conto a tutti gli altri investitori così come devono guardare l'andamento del mercato a livello mondiale e muoversi su larga scala non focalizzarsi solo su un continente o su una nazione che siamo abituati a fare.

Si, d'accordo, io ho menzionato Elkan come proprietà perchè è l'azionista di maggioranza...il discorso si può estendere anche agli altri e il risultato non cambia:
Ragazzi, possiamo star qua a parlare quanto ci pare, ma il fatto è che la Fiat è in utile! Questo, pone Marchionne in una posizione di intoccabile!
Il problema del mercato Italiano, più che della Fiat intesa come azienda MULTINAZIONALE, ce lo avranno i concessionari! Prevedo da qui a 24/36 mesi molte chiusure...
E' chiaro che la Fiat in Italia e in Europa, verrà ridimensionata a favore di altri mercati più convenienti e saranno i dealer a farne le spese.
Non a caso, lo stesso Marchionne ha dichiarato che se il mercato non riprende nei tempi sopracitati, chiuderà un altro stabilimento in Italia...
Cosi è se vi pare. :rolleyes:
 
hewie ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
la fiat è una SPA,oltre agli Elkann che hanno la maggioranza (il loro fondo d'investimenti Extor) devono dar conto a tutti gli altri investitori così come devono guardare l'andamento del mercato a livello mondiale e muoversi su larga scala non focalizzarsi solo su un continente o su una nazione che siamo abituati a fare.

Si, d'accordo, io ho menzionato Elkan come proprietà perchè è l'azionista di maggioranza...il discorso si può estendere anche agli altri e il risultato non cambia:
Ragazzi, possiamo star qua a parlare quanto ci pare, ma il fatto è che la Fiat è in utile! Questo, pone Marchionne in una posizione di intoccabile!
Il problema del mercato Italiano, più che della Fiat intesa come azienda MULTINAZIONALE, ce lo avranno i concessionari! Prevedo da qui a 24/36 mesi molte chiusure...
E' chiaro che la Fiat in Italia e in Europa, verrà ridimensionata a favore di altri mercati più convenienti e saranno i dealer a farne le spese.
Non a caso, lo stesso Marchionne ha dichiarato che se il mercato non riprende nei tempi sopracitati, chiuderà un altro stabilimento in Italia...
Cosi è se vi pare. :rolleyes:
ma l'andamento del mercato non dipende da Marchionne (sto continuando il tuo discorso) ma dal potere d'acquisto degli europei. Se il mercato è in calo in tutta europa,se tutte le case vendono costantemente col segno meno evidentemente c'è sempre meno gente che rischia i suoi risparmi sulla macchina nuova,preferiscono tenersi quella vecchia fin quando possono. Se a tutto questo aggiungiamo una politica economica-industriale-commerciale che invece di aiutare le aziende le tassa e anche pesantemente la frittata è fatta,aumentano le chiusure d'aziende,aumentano i licenziamenti e diminuisce notevolmente il potere d'acquisto. Marchionne può avere una gamma infinita di vetture ma se il privato non ha i soldi per comprarle non fa altro che produrre debiti,e secondo voi è meglio produrre debiti o non produrre per niente? O produrre utili dove il potere d'acquisto è favorevole?
 
quadamage76 ha scritto:
infatti io temo che PSA alla fine non avrà dei grandi conti. Inoltre non so per quanto tempo GM vorrà sostenere quell'ectoplasma che è diventata Opel.

alla fine l'approccio di Marchionne sembra che abbia molto più senso delle critiche che gli sono state rivolte:

http://www.motori24.ilsole24ore.com...012/07/Psa-Peugeot-chiude-fabbrica-Aulnay.php

leggendo questo articolo del SOLE24ORE potete vedere come PSA, malgrado i molti modelli sfornati sia in crisi finanziaria (700M? di perdite nei primi 6 mesi 2012), sia di vendite, traducendo il tutto in 8.000 esuberi. La cosa più interessante è che proprio sulle piccole hanno più difficoltà, confermando, di fatto, la teoria di Marchionne sul non-senso all'uscita di una nuova Punto a breve.
 
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