<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Parole di Luraghi (24 Maggio 1986): Alfa e i politici... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Parole di Luraghi (24 Maggio 1986): Alfa e i politici...

blue car ha scritto:
conosco ed approvo le parole di Luraghi, però vorrei fare delle aggiunte.
Nel 1968 l'industria automobilistica italiana era realmente molto forte e non temeva la concorrenza, la stessa Fiat era all'avanguardia tecnologicamente e le sue macchine battevano molto spesso nel complesso la concorrenza europea, basti pensare che in quegli anni la Vw riteneva la migliore auto del segmento la 124 Fiat! Confermo che l'Alfa Romeo produceva auto migliori della concorrenza che surclassavano le Bmw sotto tutti i punti di vista.

Purtroppo dal 1968 e fino ai primi anni ottanta le case automobilistiche italiane hanno perso competitività in quanto hanno smesso quasi di investire in nuovi modelli e nuove tecnologie ed aggiornamenti di stabilimenti produttivi per cui siamo passati in poco più di 10 anni dall'essere i più forti a livello europeo al farsi sorpassare da i nostri concorrenti e ciò si è riflesso su vendite ed utili ottenuti.
Inoltre altra cosa che ci ha penalizzato in quegli anni è stato lo stato di agitazione dei lavoratori delle fabbriche dove si era arrivato in alcuni casi a sabotare le auto prodotte.
Ma tu dimentichi il milione di alfasud vendute :rolleyes:
 
arhat ha scritto:
Kren ha scritto:
arhat ha scritto:
mai letto tante nefandezze tutte assieme in vita mia.
Tutte vere, peraltro.
E, in un certo senso, confermano quello che tu vai dicendo da tempo sulla fine dell'Alfa Romeo......
Se poi dovessi parlare dei politici citati........bannato a vita e probabilmente querelato. :twisted: :twisted: :twisted:

e va bene, dato che mi hai voluto prendere sul serio, io il testo di quell'intervista lo sapevo a memoria nel 1986 .... l'alfa romeo, così come tutto l'immenso patrimonio industriale, tecnologico ed umano che costituiva l' IRI, che poi era l'italia , è stato dilapidato, anzi, prima lapidato e poi dilapidato, dal dopo Mattei in avanti, tutto fagocitato dalla classe politica e dirigente i cui figli e nipoti ci stanno allegramente portando al collasso. sorridete, gli scherzi non sono a parte.
Il collasso.....te sei ottimista.
Sono riusciti a dilapidare patrimoni inestimabili di conoscenza (nelle automobili come in ogni altro ramo industriale del paese) e tutto per creare clientele che garantissero poltrone e benessere ai soliti noti a scapito del 90% della popolazione.
Quel che è successo all'Alfa Romeo (che Dio l'abbia in gloria e che possa farla resuscitare com'era negli anni 70 quanto a predominio tecnologico) è lo specchio dell'Italia partitocratica...
Non dimentichiamoci però delle altre imprese pubbliche, che fino agli anni 60 erano il fiore all'occhiello dell'Italia, invidiate e copiate dal resto d'Europa (Francia in primis): ENI (prima della privatizzazione e della spartizione papponica generava perdite di alcune centinaia di miliardi di lire :twisted: :shock: :twisted: :shock: ) ENEL (idem con patate) SIP/Telecom (stessa cosa...anzi peggio perché pur apparentemente privatizzata continua a subire le pressioni ed i giochini politici), e chi più ne ha più ne metta.
E non ditemi che Fiat ha salvato l'Alfa perché a Torino mangiavano nella stessa greppia....
 
Kren ha scritto:
arhat ha scritto:
Kren ha scritto:
arhat ha scritto:
mai letto tante nefandezze tutte assieme in vita mia.
Tutte vere, peraltro.
E, in un certo senso, confermano quello che tu vai dicendo da tempo sulla fine dell'Alfa Romeo......
Se poi dovessi parlare dei politici citati........bannato a vita e probabilmente querelato. :twisted: :twisted: :twisted:

e va bene, dato che mi hai voluto prendere sul serio, io il testo di quell'intervista lo sapevo a memoria nel 1986 .... l'alfa romeo, così come tutto l'immenso patrimonio industriale, tecnologico ed umano che costituiva l' IRI, che poi era l'italia , è stato dilapidato, anzi, prima lapidato e poi dilapidato, dal dopo Mattei in avanti, tutto fagocitato dalla classe politica e dirigente i cui figli e nipoti ci stanno allegramente portando al collasso. sorridete, gli scherzi non sono a parte.
Il collasso.....te sei ottimista.
Sono riusciti a dilapidare patrimoni inestimabili di conoscenza (nelle automobili come in ogni altro ramo industriale del paese) e tutto per creare clientele che garantissero poltrone e benessere ai soliti noti a scapito del 90% della popolazione.
Quel che è successo all'Alfa Romeo (che Dio l'abbia in gloria e che possa farla resuscitare com'era negli anni 70 quanto a predominio tecnologico) è lo specchio dell'Italia partitocratica...
Non dimentichiamoci però delle altre imprese pubbliche, che fino agli anni 60 erano il fiore all'occhiello dell'Italia, invidiate e copiate dal resto d'Europa (Francia in primis): ENI (prima della privatizzazione e della spartizione papponica generava perdite di alcune centinaia di miliardi di lire :twisted: :shock: :twisted: :shock: ) ENEL (idem con patate) SIP/Telecom (stessa cosa...anzi peggio perché pur apparentemente privatizzata continua a subire le pressioni ed i giochini politici), e chi più ne ha più ne metta.
E non ditemi che Fiat ha salvato l'Alfa perché a Torino mangiavano nella stessa greppia....
Come ho postato nell'"Alfa mai come le altre" alfa romeo era all'avanguardia anche nella costruzione di motori per aerei e turbine.Tecnologie e manodopera altamente specializzata finita come Arese.
 
arhat ha scritto:
con Luraghi l'Alfa Romeo da costruttore pressochè artigianale ha assunto dimensioni industriali sbaragliano la concorrenza con auto belle, veloci, affidabili all'avanguardia, anzi, avanti anni luce rispetto ai contemporanei ed ha fatto utili e numeri, numeri ed utili, altro che perdite !!!!.
Luraghi è stato defenestrato nel '73/74 e già da qualche anno ne venivano condizionate, o meglio rallentate le scelte.
Nonostante ciò, come dice lui, quando hanno regalato l'ALFA agli agnelli, cioè nonostante i 15 anni di immobilismo, l'ALFA era ancora tecnicamente all'avanguardia, provate a misurare il vantaggio che aveva.

quello che è successo dopo non mi appassiona, non mi interessa, non è ALFA.
I politici hanno deciso di usare AlfaRomeo come serbatoio di voti, non interessava niente il prodotto raffinato che usciva dalla fabbrica milanese.
Avrebbero dovuto lasciare carta bianca a tecnici come Luraghi.
 
75TURBO-TP ha scritto:
blue car ha scritto:
conosco ed approvo le parole di Luraghi, però vorrei fare delle aggiunte.
Nel 1968 l'industria automobilistica italiana era realmente molto forte e non temeva la concorrenza, la stessa Fiat era all'avanguardia tecnologicamente e le sue macchine battevano molto spesso nel complesso la concorrenza europea, basti pensare che in quegli anni la Vw riteneva la migliore auto del segmento la 124 Fiat! Confermo che l'Alfa Romeo produceva auto migliori della concorrenza che surclassavano le Bmw sotto tutti i punti di vista.

Purtroppo dal 1968 e fino ai primi anni ottanta le case automobilistiche italiane hanno perso competitività in quanto hanno smesso quasi di investire in nuovi modelli e nuove tecnologie ed aggiornamenti di stabilimenti produttivi per cui siamo passati in poco più di 10 anni dall'essere i più forti a livello europeo al farsi sorpassare da i nostri concorrenti e ciò si è riflesso su vendite ed utili ottenuti.
Inoltre altra cosa che ci ha penalizzato in quegli anni è stato lo stato di agitazione dei lavoratori delle fabbriche dove si era arrivato in alcuni casi a sabotare le auto prodotte.
Ma tu dimentichi il milione di alfasud vendute :rolleyes:

ottima vettura media per la categoria... con soluzioni pregevoli per la categoria...

peccato che fu prodotta con una fattura finale mediocre... e proprio la gran quantità di tali non affidabili vetture vendute in tutta europa... fu una specie di scoppio di metastasi... che invasero il mercato creando malcontenti e calo di fiducia... e che continuarono ad ammalare il marchio...

scusate l'esempio triste e macabro... :?
 
autofede2009 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
blue car ha scritto:
conosco ed approvo le parole di Luraghi, però vorrei fare delle aggiunte.
Nel 1968 l'industria automobilistica italiana era realmente molto forte e non temeva la concorrenza, la stessa Fiat era all'avanguardia tecnologicamente e le sue macchine battevano molto spesso nel complesso la concorrenza europea, basti pensare che in quegli anni la Vw riteneva la migliore auto del segmento la 124 Fiat! Confermo che l'Alfa Romeo produceva auto migliori della concorrenza che surclassavano le Bmw sotto tutti i punti di vista.

Purtroppo dal 1968 e fino ai primi anni ottanta le case automobilistiche italiane hanno perso competitività in quanto hanno smesso quasi di investire in nuovi modelli e nuove tecnologie ed aggiornamenti di stabilimenti produttivi per cui siamo passati in poco più di 10 anni dall'essere i più forti a livello europeo al farsi sorpassare da i nostri concorrenti e ciò si è riflesso su vendite ed utili ottenuti.
Inoltre altra cosa che ci ha penalizzato in quegli anni è stato lo stato di agitazione dei lavoratori delle fabbriche dove si era arrivato in alcuni casi a sabotare le auto prodotte.
Ma tu dimentichi il milione di alfasud vendute :rolleyes:

ottima vettura media per la categoria... con soluzioni pregevoli per la categoria...

peccato che fu prodotta con una fattura finale mediocre... e proprio la gran quantità di tali non affidabili vetture vendute in tutta europa... fu una specie di scoppio di metastasi... che invasero il mercato creando malcontenti e calo di fiducia... e che continuarono ad ammalare il marchio...

scusate l'esempio triste e macabro... :?

Da quanto ricordo dei miei anni giovanili l'alfasud non era nemmeno calcolata come Alfa,ma alla stregua di.... :oops:
 
autofede2009 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
blue car ha scritto:
conosco ed approvo le parole di Luraghi, però vorrei fare delle aggiunte.
Nel 1968 l'industria automobilistica italiana era realmente molto forte e non temeva la concorrenza, la stessa Fiat era all'avanguardia tecnologicamente e le sue macchine battevano molto spesso nel complesso la concorrenza europea, basti pensare che in quegli anni la Vw riteneva la migliore auto del segmento la 124 Fiat! Confermo che l'Alfa Romeo produceva auto migliori della concorrenza che surclassavano le Bmw sotto tutti i punti di vista.

Purtroppo dal 1968 e fino ai primi anni ottanta le case automobilistiche italiane hanno perso competitività in quanto hanno smesso quasi di investire in nuovi modelli e nuove tecnologie ed aggiornamenti di stabilimenti produttivi per cui siamo passati in poco più di 10 anni dall'essere i più forti a livello europeo al farsi sorpassare da i nostri concorrenti e ciò si è riflesso su vendite ed utili ottenuti.
Inoltre altra cosa che ci ha penalizzato in quegli anni è stato lo stato di agitazione dei lavoratori delle fabbriche dove si era arrivato in alcuni casi a sabotare le auto prodotte.
Ma tu dimentichi il milione di alfasud vendute :rolleyes:

ottima vettura media per la categoria... con soluzioni pregevoli per la categoria...

peccato che fu prodotta con una fattura finale mediocre... e proprio la gran quantità di tali non affidabili vetture vendute in tutta europa... fu una specie di scoppio di metastasi... che invasero il mercato creando malcontenti e calo di fiducia... e che continuarono ad ammalare il marchio...

scusate l'esempio triste e macabro... :?
Dei problemi dell'alfasud e del fatto che anche i dirigenti alfa fossero contrari non c'e' dubbio(anche se tutto si riferiva ai problemi delle lamiere risolti piu' tardi cambiando fornitore) come anche che non mi interessava come Alfa,
ma se leggevi a quello a cui rispondevo ti rendevi conto che non 'e vero che dal 1968 in poi non ci furono investimenti ed a questo era riferita la mia risposta.
Oltre alla prima TA Alfa in quegli anni videro la luce l'Alfetta,l'Alfa6,la Giulietta e tutto questo in piena crisi che ritardo' il lancio dell'alfa 6 di quasi dieci anni e quello della alfetta GT di oltre cinque anni essendo pronto il prototipo definitivo di Giugiaro nel 1969.
Se non si considera il momento storico non si riesce a capire che nonostante la piu grave crisi petrolifera della storia(che colpi' le auto sportive e quindi alfa romeo)si continuo' ad investire e produrre nuovi modelli nuovi stabilimenti .
 
blue car ha scritto:
conosco ed approvo le parole di Luraghi, però vorrei fare delle aggiunte.
Nel 1968 l'industria automobilistica italiana era realmente molto forte e non temeva la concorrenza, la stessa Fiat era all'avanguardia tecnologicamente e le sue macchine battevano molto spesso nel complesso la concorrenza europea, basti pensare che in quegli anni la Vw riteneva la migliore auto del segmento la 124 Fiat! Confermo che l'Alfa Romeo produceva auto migliori della concorrenza che surclassavano le Bmw sotto tutti i punti di vista.

Purtroppo dal 1968 e fino ai primi anni ottanta le case automobilistiche italiane hanno perso competitività in quanto hanno smesso quasi di investire in nuovi modelli e nuove tecnologie ed aggiornamenti di stabilimenti produttivi per cui siamo passati in poco più di 10 anni dall'essere i più forti a livello europeo al farsi sorpassare da i nostri concorrenti e ciò si è riflesso su vendite ed utili ottenuti.
Inoltre altra cosa che ci ha penalizzato in quegli anni è stato lo stato di agitazione dei lavoratori delle fabbriche dove si era arrivato in alcuni casi a sabotare le auto prodotte.

mega quotone su tutto , purtroppo il 68 in italia non ha svegliato il paese come altrove ma lo ha gettato nel baratro , la fiat ha commesso tante cavolate ma ha un merito : ha avuto il coraggio di fare la marcia dei 40.000 , senza di quella l'industria italiana andava a catafascio
 
franco58pv ha scritto:
blue car ha scritto:
conosco ed approvo le parole di Luraghi, però vorrei fare delle aggiunte.
Nel 1968 l'industria automobilistica italiana era realmente molto forte e non temeva la concorrenza, la stessa Fiat era all'avanguardia tecnologicamente e le sue macchine battevano molto spesso nel complesso la concorrenza europea, basti pensare che in quegli anni la Vw riteneva la migliore auto del segmento la 124 Fiat! Confermo che l'Alfa Romeo produceva auto migliori della concorrenza che surclassavano le Bmw sotto tutti i punti di vista.

Purtroppo dal 1968 e fino ai primi anni ottanta le case automobilistiche italiane hanno perso competitività in quanto hanno smesso quasi di investire in nuovi modelli e nuove tecnologie ed aggiornamenti di stabilimenti produttivi per cui siamo passati in poco più di 10 anni dall'essere i più forti a livello europeo al farsi sorpassare da i nostri concorrenti e ciò si è riflesso su vendite ed utili ottenuti.
Inoltre altra cosa che ci ha penalizzato in quegli anni è stato lo stato di agitazione dei lavoratori delle fabbriche dove si era arrivato in alcuni casi a sabotare le auto prodotte.

mega quotone su tutto , purtroppo il 68 in italia non ha svegliato il paese come altrove ma lo ha gettato nel baratro , la fiat ha commesso tante cavolate ma ha un merito : ha avuto il coraggio di fare la marcia dei 40.000 , senza di quella l'industria italiana andava a catafascio

Quoto in toto.
Aggiungo solo che aspetto da anni un minimo di autocritica da parte di chi a quel movimento partecipò tradendone gli ideali e portando ad una successione di eventi negativi di cui paghiamo le conseguenze ancora adesso.

Riguardo all'Alfasud:quando uscì era tecnicamente due generazioni avanti rispetto a tutte le concorrenti.Non due categorie.Due generazioni.

Cari saluti a tutti voi.
 
La politica ha banchettato e spartito l'azienda Alfa per i suoi miserabili calcoli di tornaconto, e per la sua naturale miopia alla gestione industriale.

Fiat ha fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi altro costruttore acquirente generalista. Ha preso il meglio che poteva in termini di know-how e capitale umano, ed ha fatto tabula rasa di tutto il resto, arrivando ad assorbire completamente l'acquistata, facendo avanzare di ciò che era una grande realtà industriale solo il marchio.

Lo avrebbe fatto anche ford. LO HA FATTO FIAT! A torino tutto il mio disprezzo e spregio per cotanta miseria
 
vecchioAlfista ha scritto:
La politica ha banchettato e spartito l'azienda Alfa per i suoi miserabili calcoli di tornaconto, e per la sua naturale miopia alla gestione industriale.

Fiat ha fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi altro costruttore acquirente generalista. Ha preso il meglio che poteva in termini di know-how e capitale umano, ed ha fatto tabula rasa di tutto il resto, arrivando ad assorbire completamente l'acquistata, facendo avanzare di ciò che era una grande realtà industriale solo il marchio.

Lo avrebbe fatto anche ford. LO HA FATTO FIAT! A torino tutto il mio disprezzo e spregio per cotanta miseria

5 stelle, e mi associo pienamente al disprezzo e allo spregio, non solo per quello che ha fatto all'Alfa ma anche per quello che hanno fatto a se stessi.
 
blue car ha scritto:
conosco ed approvo le parole di Luraghi, però vorrei fare delle aggiunte.
Nel 1968 l'industria automobilistica italiana era realmente molto forte e non temeva la concorrenza, la stessa Fiat era all'avanguardia tecnologicamente e le sue macchine battevano molto spesso nel complesso la concorrenza europea, basti pensare che in quegli anni la Vw riteneva la migliore auto del segmento la 124 Fiat! Confermo che l'Alfa Romeo produceva auto migliori della concorrenza che surclassavano le Bmw sotto tutti i punti di vista.

Purtroppo dal 1968 e fino ai primi anni ottanta le case automobilistiche italiane hanno perso competitività in quanto hanno smesso quasi di investire in nuovi modelli e nuove tecnologie ed aggiornamenti di stabilimenti produttivi per cui siamo passati in poco più di 10 anni dall'essere i più forti a livello europeo al farsi sorpassare da i nostri concorrenti e ciò si è riflesso su vendite ed utili ottenuti.
Inoltre altra cosa che ci ha penalizzato in quegli anni è stato lo stato di agitazione dei lavoratori delle fabbriche dove si era arrivato in alcuni casi a sabotare le auto prodotte.

Precisazione azzeccata 8)
Tale competitività è stata ulteriormente messa in crisi dalla fine degli anni 80...
 
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