<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Parliamo di vino con gatto 'Lisse.. | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Parliamo di vino con gatto 'Lisse..

grandecapo-estiqaatsi ha scritto:
personalmente nutro una sorte di venerazione per i vini passiti o da meditazione come dir si voglia..
Ogni anno, tra fine dicembre e l'inizio di gennaio, con la nostra combriccola di eno-strippati si organizza una degustazione di vini dolci.. 8-10 bottiglie, tutte di livello elevato... dai Vin Santo di AVIGNONESI e SANGIUSTO A RENTENNANO, l'AR di FATTORIA ZERBINA, il "Buca delle Canne" di LA STOPPA, il Vin Santo d'Albarola di BARATTIERI, al Vin de Paille di CHAPOUTIER, i Sauternes di YQUEM, le SGN d ZIND-HUMBRECHT, le SGN "Cuvée d'Or" di Madame Faller, Tokaji Aszù di OREMUS, ROYAL TOKAJI, DISZNOKO (anche un Eszencia :shock: )... vari dolci tedeschi, perfino un Eiswein "Oberhäuser Brücke" di DÖNNHOFF..
Se ti può interessare, mandami messaggio privato che vedo se si riesce ad aggiungere una seggiola.
 
grandecapo-estiqaatsi ha scritto:
in Germania come tu stesso scrivi, la classificazione dei vini è assai ?astrusa?. la qualità dei vini è legata al contenuto di zuccheri naturali dell'uva più è alto migliore sarà la qualità del vino. quindi in Germania i più importanti vini sono quelli più ?dolci?. Anche se la concezione di porre sullo stesso piano maturità dell?uva e qualità è fuorviante ed è anche risultata dannosa per la stessa Germania, non è poi così assurda, perché ci vuole uva matura per ottenere del buon vino e con il clima tedesco solo nelle regioni migliori l?uva raggiunge la completa maturazione.
la loro classificazione è la seguente: Tafelwein :è il loro vino da tavola può esse prodotto con uve proveniente da svariati stati dell UE
Deutscher Tafelwein, prodotto con uve tedesche., dovrebbe riportare nell?etichetta la zona da cui provengono le uve.
Landwein è un DT e deve provenire da una determinata zona e deve essere riportata in etichetta.
Qualitätswein bestimmter anbaugebiete o più semplicemente QBA: è letteralmente un vino di qualità proveniente da una delle 13 regioni previste dalla classificazione tedesca. a questi vini deve essere aggiunto dello zucchero per aumentarne il contenuto alcolico.
Quälitatswein mit pradikät o QMP: si tratta di un vino di qualità confermato dalla maturità. comprende le seguenti categorie: kabinett, spätlese, auslese, beerenauslese, eiswein e infine trockenbeerenauslese.
Tutto giusto.. a complicare le cose, ci sono sottigliezze che possono differenziare le varie selezioni di vini come la "goldkapsel" (capsula d'oro) e la"lange goldkapsel" (capsula d'oro lunga)... il numero AP, ovvero un numero di lotto, pure lui a differenziare le varie partite... ciò è dovuto all'abitudine di molti produttori di effettuare micro-vinificazioni... succede così che ci siano produttori con centinaia di vini a catalogo, magari con una produzione totale di 20.000 pezzi... praticamente ogni filare vinificato ed imbottigliato separatamente, quindi succede che del Riesling XXYYZZ ci siano venti versioni diverse (dello stesso produttore), identificate, fra l'altro, dal numero AP, dalla presenza o meno della "capsula d'oro" ecc.
Iniziano a diffondersi anche le classificazioni dei vigneti: indicazioni come 1L oppure "Erste Lage" hanno un significato simile a "premier cru", mentre "Grosse Gewächs" starebbe per "grand cru"... un bel casino :rolleyes:
 
marcoleo63 ha scritto:
grandecapo-estiqaatsi ha scritto:
in Germania come tu stesso scrivi, la classificazione dei vini è assai ?astrusa?. la qualità dei vini è legata al contenuto di zuccheri naturali dell'uva più è alto migliore sarà la qualità del vino. quindi in Germania i più importanti vini sono quelli più ?dolci?. Anche se la concezione di porre sullo stesso piano maturità dell?uva e qualità è fuorviante ed è anche risultata dannosa per la stessa Germania, non è poi così assurda, perché ci vuole uva matura per ottenere del buon vino e con il clima tedesco solo nelle regioni migliori l?uva raggiunge la completa maturazione.
la loro classificazione è la seguente: Tafelwein :è il loro vino da tavola può esse prodotto con uve proveniente da svariati stati dell UE
Deutscher Tafelwein, prodotto con uve tedesche., dovrebbe riportare nell?etichetta la zona da cui provengono le uve.
Landwein è un DT e deve provenire da una determinata zona e deve essere riportata in etichetta.
Qualitätswein bestimmter anbaugebiete o più semplicemente QBA: è letteralmente un vino di qualità proveniente da una delle 13 regioni previste dalla classificazione tedesca. a questi vini deve essere aggiunto dello zucchero per aumentarne il contenuto alcolico.
Quälitatswein mit pradikät o QMP: si tratta di un vino di qualità confermato dalla maturità. comprende le seguenti categorie: kabinett, spätlese, auslese, beerenauslese, eiswein e infine trockenbeerenauslese.
Tutto giusto.. a complicare le cose, ci sono sottigliezze che possono differenziare le varie selezioni di vini come la "goldkapsel" (capsula d'oro) e la"lange goldkapsel" (capsula d'oro lunga)... il numero AP, ovvero un numero di lotto, pure lui a differenziare le varie partite... ciò è dovuto all'abitudine di molti prodotturi di effettuare micro-vinificazioni... succede così che ci siano produttori con centinaia di vini a catalogo, magari con una produzione totale di 20.000 pezzi... praticamente ogni filare vinificato ed imbottigliato separatamente, quindi succede che del Riesling XXYYZZ ci siano venti versioni diverse (dello stesso produttore), identificate, fra l'altro, dal numero AP, dalla presenza o meno della "capsula d'oro" ecc.
Iniziano a diffondersi anche le classificazioni dei vigneti: indicazioni come 1L oppure "Erste Lage" hanno un significato simile a "premier cru", mentre "Grosse Gewächs" starebbe per "grand cru"... un bel casino :rolleyes:

Come al solito sono molto kantiani e categorizzatori i tedeschi.
Solo che a differenza nostra fanno piccolissime quantità e sono più seri di noi nel senso che se fanno una regola amano obbedirle.

Non esportano nulla in Italia come enologi pero a differenza delle macchine :D
 
marcoleo63 ha scritto:
Mi sono reso conto che mi piace assai scrivere di vino e della mia passione enologica e non vorrei andare a "sporcare" gli altrui thread con le mie disquisizioni, come già successo (e me ne scuso)... pertanto, mi è balenata l'idea ( :rolleyes: ) di aprire un mio thread, nel quale scrivere e discutere con chi ne avesse voglia.
Non ho seguito nessun corso per sommelier, non lavoro nel settore vino e nemmeno nella ristorazione, sono un semplice appassionato che negli ultimi anni, in compagnia di alcuni amici, ha avuto l'occasione di assaggiare la maggior parte dei più grandi vini in commercio.. e si è fatto la sua idea :D .
A disposizione.

Sono molto contento di questo thread :!: Quasi come fui di quello di Birillo sulla poesia ; a proposito che fine ha fatto :?: Non la poesia , ma il Birillo :?:
Prima domanda : prezzo minimo , al supermercato o al negoizio , per bere un vino discreto . Seconda domanda : nella scelta , a parità di prezzo e caratteristiche,mi fido sempre dell'etichetta : prodotto e imbottigliato direttamente dall'azienda Pinco Pallino. Faccio bene ?
 
key-one ha scritto:
Prima domanda : prezzo minimo , al supermercato o al negoizio , per bere un vino discreto . Seconda domanda : nella scelta , a parità di prezzo e caratteristiche,mi fido sempre dell'etichetta : prodotto e imbottigliato direttamente dall'azienda Pinco Pallino. Faccio bene ?
Alla prima domanda, ho risposto a pagina 8 del thread.. dove la cifra di 4 euro "a salire" si deve intendere per vini "potenzialmente sani".. circa la qualità, è più difficile stabilire un prezzo minimo, varia troppo in base alle tipologie... se per un Verdicchio possono bastare 5 euro, per Chianti diciamo 7 euro, per un Barolo ne servono almeno 15 (giusto un paio di produttori).
Fai bene a scegliere un vino dichiarato "prodotto e imbottigliato all'origine"... durante i trasporti ed i trasferimenti fra un'azienda produttrice ed una imbottigliatrice può succedere di tutto... (ok, non è detto che non succeda anche presso chi imbottiglia direttamente :rolleyes: )
 
marcoleo63 ha scritto:
key-one ha scritto:
Prima domanda : prezzo minimo , al supermercato o al negoizio , per bere un vino discreto . Seconda domanda : nella scelta , a parità di prezzo e caratteristiche,mi fido sempre dell'etichetta : prodotto e imbottigliato direttamente dall'azienda Pinco Pallino. Faccio bene ?
Alla prima domanda, ho risposto a pagina 8 del thread.. dove la cifra di 4 euro "a salire" si deve intendere per vini "potenzialmente sani".. circa la qualità, è più difficile stabilire un prezzo minimo, varia troppo in base alle tipologie... se per un Verdicchio possono bastare 5 euro, per Chianti diciamo 7 euro, per un Barolo ne servono almeno 15 (giusto un paio di produttori).
Fai bene a scegliere un vino dichiarato "prodotto e imbottigliato all'origine"... durante i trasporti ed i trasferimenti fra un'azienda produttrice ed una imbottigliatrice può succedere di tutto... (ok, non è detto che non succeda anche presso chi imbottiglia direttamente :rolleyes: )

Pardom , nell'ansia di partecipare mi era sfuggita la tua analisi sui costi , che comunque mi sono letto ora. Quindi con 5-6-7 euro , mia spesa per vino da tutti i giorni, posso andare abbastanza tranquillo di non bere mosto moldavo :shock: rettificato e trattato :thumbdown: :?: . Giusta la differenzazione per tipo di vino . Che dici delle super-offerte , anche Barolo , a metà prezzo disponibili negli auto-grill , almeno di quelli che frequento io nel nord ?
 
zero c. ha scritto:
marcoleo63 ha scritto:
grandecapo-estiqaatsi ha scritto:
in Germania come tu stesso scrivi, la classificazione dei vini è assai ?astrusa?. la qualità dei vini è legata al contenuto di zuccheri naturali dell'uva più è alto migliore sarà la qualità del vino. quindi in Germania i più importanti vini sono quelli più ?dolci?. Anche se la concezione di porre sullo stesso piano maturità dell?uva e qualità è fuorviante ed è anche risultata dannosa per la stessa Germania, non è poi così assurda, perché ci vuole uva matura per ottenere del buon vino e con il clima tedesco solo nelle regioni migliori l?uva raggiunge la completa maturazione.
la loro classificazione è la seguente: Tafelwein :è il loro vino da tavola può esse prodotto con uve proveniente da svariati stati dell UE
Deutscher Tafelwein, prodotto con uve tedesche., dovrebbe riportare nell?etichetta la zona da cui provengono le uve.
Landwein è un DT e deve provenire da una determinata zona e deve essere riportata in etichetta.
Qualitätswein bestimmter anbaugebiete o più semplicemente QBA: è letteralmente un vino di qualità proveniente da una delle 13 regioni previste dalla classificazione tedesca. a questi vini deve essere aggiunto dello zucchero per aumentarne il contenuto alcolico.
Quälitatswein mit pradikät o QMP: si tratta di un vino di qualità confermato dalla maturità. comprende le seguenti categorie: kabinett, spätlese, auslese, beerenauslese, eiswein e infine trockenbeerenauslese.
Tutto giusto.. a complicare le cose, ci sono sottigliezze che possono differenziare le varie selezioni di vini come la "goldkapsel" (capsula d'oro) e la"lange goldkapsel" (capsula d'oro lunga)... il numero AP, ovvero un numero di lotto, pure lui a differenziare le varie partite... ciò è dovuto all'abitudine di molti prodotturi di effettuare micro-vinificazioni... succede così che ci siano produttori con centinaia di vini a catalogo, magari con una produzione totale di 20.000 pezzi... praticamente ogni filare vinificato ed imbottigliato separatamente, quindi succede che del Riesling XXYYZZ ci siano venti versioni diverse (dello stesso produttore), identificate, fra l'altro, dal numero AP, dalla presenza o meno della "capsula d'oro" ecc.
Iniziano a diffondersi anche le classificazioni dei vigneti: indicazioni come 1L oppure "Erste Lage" hanno un significato simile a "premier cru", mentre "Grosse Gewächs" starebbe per "grand cru"... un bel casino :rolleyes:

Come al solito sono molto kantiani e categorizzatori i tedeschi.
Solo che a differenza nostra fanno piccolissime quantità e sono più seri di noi nel senso che se fanno una regola amano obbedirle.

Non esportano nulla in Italia come enologi pero a differenza delle macchine :D

quante bottiglie fanno.... ;) :?:
 
key-one ha scritto:
Quindi con 5-6-7 euro , mia spesa per vino da tutti i giorni, posso andare abbastanza tranquillo di non bere mosto moldavo :shock: rettificato e trattato :thumbdown: :?
Diciamo che sotto i 4 euro a bottiglia dovremmo farci delle serie domande su cosa potremmo trovare in bottiglia.. sopra quella cifra, la speranza di non bere porcherie si fa più elevata :rolleyes:
 
key-one ha scritto:
Che dici delle super-offerte , anche Barolo , a metà prezzo disponibili negli auto-grill , almeno di quelli che frequento io nel nord ?
La mia impressione, per quello che vedo negli autogrill che frequento (soprattutto la Piacenza-Torino :D ), è che vengano reclamizzati prezzi raddoppiati, per poi scontarli del 50%.. :rolleyes: .. prodotti dal mio punto di vista validi non ne ho mai visti..
I Barolo per me buoni più economici che mi vengono in mente sono quelli di GUIDO PORRO a Serralunga d'Alba.. fino l'anno scorso 15 euro, quest'anno ha aumentato a 16,50 :(
 
arizona77 ha scritto:
quante bottiglie fanno.... ;) :?:
Circa 10 milioni di ettolitri.. diciamo fra 1/4 ed 1/5 della produzione italiana, quindi, in ogni caso, una quantità considerevole e da noi pressochè sconosciuta..
 
marcoleo63 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
quante bottiglie fanno.... ;) :?:
Circa 10 milioni di ettolitri.. diciamo fra 1/4 ed 1/5 della produzione italiana, quindi, in ogni caso, una quantità considerevole e da noi pressochè sconosciuta..

Il protezionismo italiano (di fatto eh non proclamato ma attuato) sul vino è secondo solo a quello sull'olio ovviamente non di girasole o di cocco.
Gatto? Che interessi ci sono dietro? Anche nei supermercati evoluti a parte 3 o 4 per qualita da California, Cile, Francia, Sudafrica e Australia non c'e molto altro.
Anche champagne ....poca roba e mediocre salvo la vedova...
 
zero c. ha scritto:
Il protezionismo italiano (di fatto eh non proclamato ma attuato) sul vino è secondo solo a quello sull'olio ovviamente non di girasole o di cocco.
Dici? Io ho l'impressione che di roba dall'estero ne arrivi molta, anche sul citato olio.. poi, magari in etichetta c'è scritto 100% italiano.. :rolleyes:
 
zero c. ha scritto:
Che interessi ci sono dietro? Anche nei supermercati evoluti a parte 3 o 4 per qualita da California, Cile, Francia, Sudafrica e Australia non c'e molto altro.
Quello che si trova nei supermercati, anche evoluti, è generalmente prodotto di basso livello.. California e Francia di livello medio andrebbe già su costi elevati, considerando poi l'importazione..
Cile e Sudafrica, invece, vanno forte proprio in quella fascia di prezzo... frequento pochissimo la tipologia, non ne compro mai, le rare volte che è successo di trovarne in degustazione dagli amici ("sentite questa cosa insolita che ho portato" :? ), quindi a livello di costo di almeno 20 euro, ho sempre trovato delle zozzerie..
L'ultima volta, un amico ha portato uno Chardonnay californiano.. devo dire proprio buono, solo che... 106 euro in enoteca :shock: ... in fianco c'era il "solito" premier cru di Borgogna che gli passava sopra come un carrarmato (45 euro)..
'nzomma, c'è tanto vino buono fra Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria.. non sento il bisogno di un Merlot cileno... (bleah :evil: )...
 
marcoleo63 ha scritto:
zero c. ha scritto:
Che interessi ci sono dietro? Anche nei supermercati evoluti a parte 3 o 4 per qualita da California, Cile, Francia, Sudafrica e Australia non c'e molto altro.
Quello che si trova nei supermercati, anche evoluti, è generalmente prodotto di basso livello.. California e Francia di livello medio andrebbe già su costi elevati, considerando poi l'importazione..
Cile e Sudafrica, invece, vanno forte proprio in quella fascia di prezzo... frequento pochissimo la tipologia, non ne compro mai, le rare volte che è successo di trovarne in degustazione dagli amici ("sentite questa cosa insolita che ho portato" :? ), quindi a livello di costo di almeno 20 euro, ho sempre trovato delle zozzerie..
L'ultima volta, un amico ha portato uno Chardonnay californiano.. devo dire proprio buono, solo che... 106 euro in enoteca :shock: ... in fianco c'era il "solito" premier cru di Borgogna che gli passava sopra come un carrarmato (45 euro)..
'nzomma, c'è tanto vino buono fra Italia, Francia, Spagna, Germania, Austria.. non sento il bisogno di un Merlot cileno... (bleah :evil: )...

Caro felino, dissento. La fascia essecorta (è una gdo premium per dirla con gli analfabeti del marketing) vende sostanzialmente roba fino a 8/12? in genere a bottiglia. E li credimi tra un turning leafs di gallo e un sauvignon cileno e i corrispettivi italici devo riconoscere la supremazia e la costanza qualitativa degli extraeuropei.
Poi se vai in fascia media o alta escono i francesi e noi stessi.
Ma temo che il mercato andrà sempre più sulla fascia base corretta che sui vini che la cassiera ti guarda e pensa "una di queste al giorno e il mio stipendio è andato"
Tè capiiiii?
 
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