?Informazioni per i meno esperti?
Gli spumanti ?a metodo classico?, ovvero rifermentati in bottiglia.
Parliamo, per esempio, in Italia di spumanti che riportano in etichetta ?Franciacorta?, ?Trento?, ?Talento?, in Francia ?Champagne? e ?Crémant?.
Come si producono? Perché costano più degli altri vini?
In via semplicistica e con tutti le varianti del caso, in base ai vari disciplinari di produzione, possiamo dire che, dopo la vinificazione, al vino fermo (ed imbottigliato in vetro) vengono aggiunti zucchero e lieviti, con la successiva chiusura con tappo a corona ed accatastamento per alcuni mesi (da 8-10 mesi, fino a 40-50-60?).
I lieviti si mangiano lo zucchero e producono anidride carbonica (le bollicine), provocando anche l?aumento della gradazione alcoolica di circa un grado.
Alla fine, i lieviti, non avendo più zucchero per alimentarsi, muoiono e si depositano sul fondo della bottiglia.
Per la loro rimozione, i francesi si sono inventati le ?pupitres?, dei cavalletti di legno dove le bottiglie sono infilate dal lato del collo e quotidianamente ruotate di circa 1/8, aumentando l?inclinazione. Dopo 30-35 giorni, le bottiglie sono quasi in verticale (a collo in giù) e tutto il deposito è nel collo.
Questa operazione manuale, molto dispendiosa, viene ora (spesso ma non sempre) eseguita tramite macchinari automatici chiamati ?giropalette?.
Ora bisogna togliere dal collo i residui? l?operazione chiamata ?dégorgement? in francese e da noi ?sboccatura?.
Il collo delle bottiglie viene immerso in azoto liquido, all?interno si forma un ghiacciolo che racchiude i sedimenti, viene tolto il tappo a corona e la pressione presente nella bottiglia espelle il ghiacciolo.
A questo punto, prima della tappatura col sughero ?a fungo?, serve rabboccare la bottiglia. Con cosa?
Col ?liqueur d?expédition? che è il ?segreto? di ogni casa produttrice.. si tratta di una miscela di vini di riserva, alla quale possono essere aggiunti altri aromi (non meglio identificati

) e perfino distillati.
Fondamentale è l?aggiunta di zucchero, che determina il grado di dolcezza dello spumante.
Chissà quante volte avrete letto o sentito la parola ?Brut? e vi siete chiesti il significato..
Allora: se non viene aggiunto zucchero, lo spumante si definisce ?Pas Dosé?, anche detto ?Non Dosato?, ?Dosaggio Zero?? se la quantità aggiunta è minima avremo un ?Extra-Brut?, per una quantità poco maggiore un ?Brut?? queste sono le tipologie più diffuse.
Non Dosati ed Extra-Brut sono le tipologie più secche e spesso gradite ai super-appassionati (anch?io!

) perché meglio lasciano leggere le caratteristiche del vino; i Brut sono leggermente più morbidi e graditi a tutti.. il dosaggio maggiore, poi, permette di uniformare maggiormente le produzioni delle varie annate, cosa ricercata dalle grandi case (per le quale il vino dovrebbe sempre essere uguale.. ma così non è!).
Salendo ancora con la quantità di zucchero avremo gli Extra-Dry, come sono la maggior parte dei Prosecco (che però sono quasi sempre metodo ?Charmat?, rifermentati in autoclave), ed i Dry, praticamente già abboccati (tipo i Prosecco ?Cartizze?).. poi ci sarebbero i Sec ed i Demi-Sec, che dovrebbero essere quasi dolci? ma gli Champagne Demi-Sec che ho provato io erano ancora ?troppo poco? dolci per poterli abbinare ad un dessert :? .
Come avete letto (se siete riusciti ad arrivare fino qui

..) la procedura è ben più complessa e con tempi molto più lunghi rispetto a quella per produrre un vino fermo e giustifica un costo maggiore.. se trovate in commercio uno spumante metodo classico ad 1,99? beh, ci deve essere qualcosa che non quadra?