Abitando a meno di un?ora d?auto, la Franciacorta l?ho frequentata molto da metà anni ?90 a seguire, anche se ora ci vado solo per turismo (lago d?Iseo).
Quando il palato era ancora grezzo ed avevo bevuto poco o nulla Champagne (comunque di livello supermarket), apprezzavo le bollicine franciacortine e ne facevo scorta.. poi, tra il 2004 ed il 2005, ho iniziato a scoprire gli Champagne da R.M. (récoltants-manipulants), ovvero di aziende (sovente molto piccole) che coltivano la vigna, vinificano, spumantizzano e vendono direttamente.
Per produttori ancora sconosciuti al grande pubblico, ancora adesso sono bottiglie che si possono acquistare in loco a partire da 10-12 euro (prodotti di base), fino ad una ventina di euro (selezioni e riserve).
Ci sono enoteche intraprendenti e lungimiranti che importano direttamente i vini di questi produttori e che rivendono a scaffale fra i 20 ed i 30 euro.. altrimenti, cercando bene sul web, se ne trovano in siti specializzati.
Purtroppo, l?eventuale filiera produttore+importatore italiano+enoteca graverebbe troppo il prezzo finale, come succede con i prodotti delle grandi Maisons, che difficilmente si trovano sotto i 30 euro già per i prodotti di base.
La differenza di qualità con la quasi totalità dei Franciacorta è impietosa.
Come scritto sopra, la caratteristica negativa dei Franciacorta è la bassa acidità ed il finale amaro.. sono molto pochi i prodotti che ne sono esenti, oltretutto a ?macchia di leopardo? (non tutti i lotti, non tutte le annate, ecc. ecc.); in zona, qualcuno sta cercando di cambiare registro e si stanno diffondendo le tipologie ?dosaggio zero?, ?nature?, ?pas dosé?, ?pas operé?, ovvero senza aggiunta di zucchero nella liqueur d?expédition, per avere dei prodotti più secchi ed affilati, ma i risultati sono ancora poco soddisfacenti.
Ulteriore aggravante sono i prezzi, rapidamente saliti a valori che li rendono poco competitivi con gli Champagne sopra citati..
In queste settimane (di massima vendita per le bollicine) siamo tartassati, in tv ed a mezzo stampa, da messaggi tipo ?bevete bollicine italiane?.. per carità, messaggi giusti e doverosi, dobbiamo sostenere l?economia nazionale.. certo che, a livello di appassionati (che muovono una piccola fetta del mercato), sono messaggi che fanno sorridere.. qualche anno fa, ricordo un ministro che dichiarò alla tv: ?Comprate Prosecco, perché il Prosecco è tutto buono e lo Champagne no?? a parte il cattivo gusto di denigrare un prodotto concorrente (che sarebbe stato meglio non citare), forse uno slogan diverso sarebbe stato più convincente.. "
tutto buono" :?
