<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> parcheggio bici a milano... | Page 18 | Il Forum di Quattroruote

parcheggio bici a milano...

Eppur non ho letto che le moto sono instabili e pericolose,
Che sia perchè l'argomento della discussione sono le bici? A me sembra che non dovrebbe neanche servire ricordarlo che un mezzo a due ruote cavalcato, quindi con il conducente completamente esposto, è "instabile e pericoloso", perchè è incontestabilmente vero, sia in assoluto, sia ancora di più se paragonato a un autoveicolo. Cosa ci sarà di così arcano in questo fatico a capirlo.
 
Che sia perchè l'argomento della discussione sono le bici? A me sembra che non dovrebbe neanche servire ricordarlo che un mezzo a due ruote cavalcato, quindi con il conducente completamente esposto, è "instabile e pericoloso", perchè è incontestabilmente vero, sia in assoluto, sia ancora di più se paragonato a un autoveicolo. Cosa ci sarà di così arcano in questo fatico a capirlo.
Da ferma una bicicletta è instabile, in movimento no.
Chi porta avanti questa tesi non usa una bicicletta dai tempi di Bearzot.
 
La mia affermazione che si divertono ad investire i pedoni era un paradosso, nel senso che ovviamente nessuno si diverte, né lo fa intenzionalmente, ma io ci ho ironizzato perché visto che ne capitano tanti, vien da pensare che vi sia volontá. Quello che tu affermi é tutto condivisibile, ma il motivo per cui vengono investiti, suppongo, é che se il pedone aspetta che qualcuno si fermi, e nessuno lo fa, magari qualche pedone si spazientisce e attraversa lo stesso pensando che la macchina si fermerá per forza, e invece lo investe. Poi magari ci sono anche i pedoni incoscienti, con le cuffie, distratti, ecc. Ma nel caso del pedone che attende e si spazientisce, l'automobilista dirá che il pedone ha attraversato all'improvviso ed é colpa sua. Io stesso nel 1992 a Forlí ebbi una discussione animata, quasi una lite con un automobilista che dovette inchiodare per non investirmi sulle strisce, dopo che erano diversi minuti che aspettavo che qualcuno si fermasse. E secondo l'automobilista io ero in torto. Ora mia pare ovvio che se vi fosse la consapevolezza che il pedone sulle strisce equivale al segnale di stop per le auto, e tutti gli automobilisti si fermassero come avviene all'estero, il problema verrebbe risolto. Io in auto ho pure rischiato di essere tamponato e mi hanno suonato perché mi ero fermato per fare attraversare un pedone. E' proprio un problema culturale e di menefreghismo diffuso.

Togli il magari.
Imho purtroppo tantissime persone attraversano in maniera sconsiderata.
Poi è vero che se aspetti che qualcuno si fermi spontaneamente diventi vecchio.
Ma comunque non ci si butta in mezzo alla strada per forzare la mano a chi non vuole fermarsi.
Imho gli investimenti capitano quando uno dei due è distratto o entrambi.
La situazione più pericolosa secondo me si verifica quando un'auto deve immettersi svoltando a destra e a un metro dall'incrocio ci sono le strisce pedonali.
In quel caso l'automobilista non vede il pedone perché guarda a sinistra verso le auto a cui deve dare la precedenza.
E spesso il pedone non si rende conto che l'auto si sta immettendo.
Vicino a casa mia c'è un incrocio dove è successo un paio di volte.
Io quando ci arrivo in auto se vedo il pedone pronto ad attraversare (ma anche lì si vede solo quando la siepe del condominio che fa angolo è stata tagliata da poco) piuttosto rinuncio a inserirmi finché non attraversa.
E da pedone se vedo un'auto che sta per immettersi considero che potrebbe non vedermi quindi finché non sono sicuro non metto il piede giù dal marciapiede.
E nonostante questo un paio di volte pur avendomi visto mi hanno fatto fare un salto indietro.
 
Da ferma una bicicletta è instabile, in movimento no.
Chi porta avanti questa tesi non usa una bicicletta dai tempi di Bearzot.

Converrai però che per prendere una curva a 30 km orari in auto basta avere il foglio rosa.
Per farlo in bici bisogna essere dei ciclisti esperti.
Imho non è un caso se tutti quelli che fanno in bici da una vita hanno qualche cicatrice addosso dovuta alle cadute mentre ci sono persone che pur guidando un'auto da tanti anni non si sono mai fatte un graffio.
In bici basta una frenata improvvisa per finire per terra se non si è in gamba,in auto basta avere i riflessi buoni e pestare sul pedale.
Sempre allo stesso incrocio ai piedi del cavalcavia di cui parlavo prima ho visto coi miei occhi un signore che veniva giù cannato dalla discesa,a occhio andava a 45 km orari,che si è attaccato ai freni ed è volato sopra il manubrio finendo di schiena sull'asfalto.
La stessa frenata in auto non avrebbe comportato il minimo rischio.
 
Da ferma una bicicletta è instabile, in movimento no.
Chi porta avanti questa tesi non usa una bicicletta dai tempi di Bearzot.
Anche in movimento è meno stabile di un mezzo a più punti di appoggio, anche se l'effetto giroscopico fa bene il suo lavoro (se così non fosse i ciclisti dovrebbero essere tutti cugini di Brumotti...). Ma dal momento che anche i ciclisti ogni tanto si devono fermare, o quanto meno rallentare molto, è in quei momenti che il mezzo diventa appunto instabile e quindi pericoloso, soprattutto se il ciclista è una persona anziana o comunque poco agile.
 
Togli il magari.
Imho purtroppo tantissime persone attraversano in maniera sconsiderata.
Poi è vero che se aspetti che qualcuno si fermi spontaneamente diventi vecchio.
Ecco, la colpa è del pedone sconsiderato, è pieno di pedoni che adorano farsi arrotare dal santo di turno, come se fossimo in una desolata città russa.

Mai colpa nostra che sulle strisce non prestiamo sufficiente attenzione ad eventuali pedoni che vogliono attraversare, sia mai che seguire il codice della strada provochi un eruzione cutanea o un onta difficilmente lavabile.
Difficile concepire che non è che uno si deve fermare sulle strisce perché lo dice una legge, ma solo spontaneamente ( o se compare un vigile nei pressi dell’attraversamento , in quel caso l’amnesia alle regole sparisce).
Ora seguirà un post dove verrà citato un caso di pedone suicida per giustificare la diffusa maleducazione italica.
 
Ecco, la colpa è del pedone sconsiderato, è pieno di pedoni che adorano farsi arrotare dal santo di turno, come se fossimo in una desolata città russa.

Mai colpa nostra che sulle strisce non prestiamo sufficiente attenzione ad eventuali pedoni che vogliono attraversare, sia mai che seguire il codice della strada provochi un eruzione cutanea o un onta difficilmente lavabile.
Difficile concepire che non è che uno si deve fermare sulle strisce perché lo dice una legge, ma solo spontaneamente ( o se compare un vigile nei pressi dell’attraversamento , in quel caso l’amnesia alle regole sparisce).
Ora seguirà un post dove verrà citato un caso di pedone suicida per giustificare la diffusa maleducazione italica.

Scusa ma non capisco il tuo accanimento.
Io vado spesso in giro a piedi e pur avendo a che fare con i guidatori italiani che non si fermano volentieri in prossimità delle strisce raramente ho rischiato.
Perché piuttosto che farmi investire rinuncio alla precedenza e lascio sfilare le auto.
Sarà brutto da dire ma se il pedone sta attento imho è molto difficile che venga investito.
Poi se succede sulle strisce la colpa è del guidatore non ci piove.
Ma da guidatore non sai quante volte mi è capitato il pedone che attraversa senza guardare o che non tiene conto delle leggi della fisica quindi si butta in mezzo alla strada anche quando l'auto è pericolosamente vicina costringendola a frenare bruscamente.
Purtroppo confermo è pieno di pedoni sconsiderati tanto quanto i guidatori.
La maleducazione italica non ce l'ha solo chi stringe tra le mani un volante.
 
Converrai però che per prendere una curva a 30 km orari in auto basta avere il foglio rosa.
Per farlo in bici bisogna essere dei ciclisti esperti.
Imho non è un caso se tutti quelli che fanno in bici da una vita hanno qualche cicatrice addosso dovuta alle cadute mentre ci sono persone che pur guidando un'auto da tanti anni non si sono mai fatte un graffio.
Prendere una curva a 30 km orari con una bici non da corsa è decisamente arduo, non impossibile ma devi metterci impegno . O prendiamo i casi estremi?

È poi pieno di ciclisti che viaggiano a 30 km/h nelle curve.
Io ho una gravel e le volte che prendo le curve a 30 km/h si contano sulle dita di una mano( e non su piste ciclabili), ma non è una questione di inesperienza o di essere il figlio segreto di Pantani. Semplicemente non ne vedo il senso .
La mia unica cicatrice è grazie ad un simpatico automobilista che sorpassandomi ha deciso di colpirmi col lo specchio sul gomito.

In bici basta una frenata improvvisa per finire per terra se non si è in gamba,in auto basta avere i riflessi buoni e pestare sul pedale.
Sempre allo stesso incrocio ai piedi del cavalcavia di cui parlavo prima ho visto coi miei occhi un signore che veniva giù cannato dalla discesa,a occhio andava a 45 km orari,che si è attaccato ai freni ed è volato sopra il manubrio finendo di schiena sull'asfalto.
La stessa frenata in auto non avrebbe comportato il minimo rischio.
ma nemmeno , tutto dipende dall’attenzione che hai quando porti il mezzo, che sia una bicicletta o una motrice.
Una frenata non è nulla di assolutamente rischioso, sia sul dritto che in curva.
Certo che se pinzi il freno anteriore in curva e sul brecciolino, il problema non è la frenata improvvisa ma che sei tonto.
Il paragone tra la frenata di un auto e di una bicicletta ha senso come l’ananas sulla pizza.
 
Scusa ma non capisco il tuo accanimento.
Io vado spesso in giro a piedi e pur avendo a che fare con i guidatori italiani che non si fermano volentieri in prossimità delle strisce raramente ho rischiato.
Perché piuttosto che farmi investire rinuncio alla precedenza e lascio sfilare le auto.
Sarà brutto da dire ma se il pedone sta attento imho è molto difficile che venga investito.
Poi se succede sulle strisce la colpa è del guidatore non ci piove.
Ma da guidatore non sai quante volte mi è capitato il pedone che attraversa senza guardare o che non tiene conto delle leggi della fisica quindi si butta in mezzo alla strada anche quando l'auto è pericolosamente vicina costringendola a frenare bruscamente.
Purtroppo confermo è pieno di pedoni sconsiderati tanto quanto i guidatori.
La maleducazione italica non ce l'ha solo chi stringe tra le mani un volante.
Il fatto che ripeti ‘se il pedone sta attento etc etc “ da l’idea che il problema è il pedone, giusto, perché è il pedone che corre e non fa passare le auto per strada, non l’opposto , giusto?
La maleducazione italica è una cosa risaputa , e se non lo riconosco , sei probabilmente parte di quel problema. Spiegami come nei quando viaggi all’estero il rischio di venir investito è enormemente più basso. Sono più bravi i guidatori irlandesi degli italiani?
 
Anche in movimento è meno stabile di un mezzo a più punti di appoggio, anche se l'effetto giroscopico fa bene il suo lavoro (se così non fosse i ciclisti dovrebbero essere tutti cugini di Brumotti...). Ma dal momento che anche i ciclisti ogni tanto si devono fermare, o quanto meno rallentare molto, è in quei momenti che il mezzo diventa appunto instabile e quindi pericoloso, soprattutto se il ciclista è una persona anziana o comunque poco agile.
Quando ti fermi metti il piede a terra, non è che giriamo tutti con i pedali col gli attacchi ( che puoi comunque sganciare ed appoggiare il piede a terra).
E pure se rallenti, a meno di esser appena uscito dall’osteria del paese dopo diversi calici, non esiste un problema di equilibrio.
 
Magari volendo tornare vagamente in topic io continuo a non capire il senso di non utilizzare le infrastrutture quando A ci sono e B a differenza dei parcheggi per le bici di cui parlava Bauscia sono pure gratuite.
Una pista ciclabile o una rastrelliera di quelle vecchia maniera sono li per uno scopo.
Portano solo vantaggi a chi le utilizza e non costano nulla all'utilizzatore.
Io sarò fatto strano ma se vado in giro a piedi e c'è il marciapiede non cammino sulla strada,non solo perché mi sento più sicuro ma perché il mio cervello la considera una cosa logica.
Se pedalo e posso farlo lontano dal traffico lo preferisco.
Così come quando guido non lascio la macchina in divieto se ho li bello comodo un parcheggio.
Io sono arrivato alla convinzione che la gente è proprio bastian contraria e pur di non dare la soddisfazione a chi crea degli spazi appositamente dedicati a una categoria di utenti della strada istintivamente se vede disegnata per terra la sagoma di una bici decide di pedalare o camminare altrove.
 
Francamente io in città non ho in mente il ciclista con la bici da corsa e la tutina, io immagino gente che va al lavoro, con lo zaino e magari anche in giacca e cravatta, che ci arriva in ufficio o per prendere la metropolitana, cose viste in tante città del mondo che invece da noi sembra di stare a teorizzare lo sbarco su Marte
 
Togli il magari.
Imho purtroppo tantissime persone attraversano in maniera sconsiderata.
Poi è vero che se aspetti che qualcuno si fermi spontaneamente diventi vecchio.
Ma comunque non ci si butta in mezzo alla strada per forzare la mano a chi non vuole fermarsi.
Imho gli investimenti capitano quando uno dei due è distratto o entrambi.
Ma capita perché uno non vuole piú aspettare e nessuno si ferma molto spesso. Chi si butta in mezzo alla strada spesso lo fa per obbligare le auto a fermarsi, perché altrimenti non si fermerebbero. E' un cane che si morde la coda. Sono molto meno i casi di pedoni distratti con le cuffie o col telefono. Se gli automobilisti cominciassero a fermarsi, nessuno si butterebbe per strada.
 
Mi pare che non ci sia proprio verso di intenderci.
Un qualsiasi guidatore anche di 70 anni può essere perfettamente in grado di gestire un'auto a 30 km orari.
Per avere lo stesso controllo in bici imho bisogna essere dei ciclisti con la C maiuscola.
Tutta qui la differenza.

Io scrivo se il pedone sta attento e tu automaticamente parti con ah ecco allora il problema per te è sempre il pedone...
A parte ti chiederei di abbassare un po' i toni ma stai travisando quanto ho scritto.
Semplicemente se io pedone sto attento e sono abituato ai guidatori che non si fermano volentieri se non sono sicuro che mi abbiano visto e che si fermeranno non metto il piede giù dal marciapiede.
E se non metto il piede sulla strada non posso essere investito a meno che non capiti il guidatore ubriaco che sbanda.
Sarà banale,sarà ingiusto perché il codice dice che la precedenza sulle strisce è del pedone ma è anche innegabile.
Per me negli investimenti c'è quasi sempre di mezzo la distrazione,oltre ovviamente alla velocità spesso eccessiva.
Ma non capita solo da parte dei guidatori.
Tutto qui.
 
Back
Alto