vovosinho ha scritto:
L'esperiemento di ieri 28-29 ott. con l'attrezzatura composta del container da 1 megaWatt sembra riuscito ed aver convinto i dirigenti della misteriosa industria, possibile acquirente.!!
http://tinyurl.com/6g4txdr
Vedremo più in là i risvolti se ci saranno

ma intanto........
lukkinen ti manda questo:
si tratta di una lettera aperta, pubblicata su internet, di un ricercatore con la "r" normale che tiene un atteggiamento consono al mestiere che fa e che si chiede (lo hanno fatto in tanti credimi) come possa un professore prossimo al trapasso "fottersi" la reputazione sostenendo i fatti e le vicissitudini rossiane, la posto:
.......
Alessio Guglielmi scrive:
ottobre 27, 2011 alle 5:12 pm
Date: Thu, 27 Oct 2011 16:11:17 +0100
To: Giuseppe Levi
From: Alessio Guglielmi
Subject: Lettera aperta sul caso Rossi
Cc: Camillo Franchini, Daniele Passerini
Caro Giuseppe,
mi ero già messo in contatto con te qualche mese fa per avere dei chiarimenti, ma probabilmente non ti ricordi di me. Sono un logico matematico dell?Università di Bath. Sto seguendo la vicenda di Rossi e, dopo il grande entusiasmo iniziale, mi ritrovo sempre più sconcertato per le contraddizioni di questa faccenda. Nella stessa situazione si ritrovano molti, come probabilmente sai.
Ho pensato che fosse opportuno chiederti un chiarimento, con questa lettera che pubblico anche sul blog del prof. Franchini . Ti chiederei di rispondere sul blog, o di permettermi di rendere pubblica una tua eventuale risposta.
Premetto che io sono tra i più ostili alla politica di comunicazione adottata da Bologna, per quel pochissimo che il mio parere può valere, ovviamente. Poi, non essendo del settore, non ho un parere professionale sulla fusione fredda, ma non capisco il significato sperimentale di queste continue esibizioni da parte di Rossi alla presenza di universitari con le mani legate. Puoi immaginare bene quello che temo, ma non è il punto di questa lettera.
Ho due perplessità: la prima è che un annuncio pubblico nel nome di un?università, di regola, dovrebbe essere supportato da pubblicazioni peer-reviewed. E qui si può (molto debolmente) obiettare che c?è un ostracismo per la fusione fredda, ma si può anche controbiettare che potevate almeno aspettare di fare esperimenti sotto il vostro pieno controllo. A chi giova l?annuncio? All?università? Non credo, ma mi interessa la tua risposta.
La seconda perplessità è la più importante: come fai a essere sicuro tu stesso se non hai messo le mani sopra l?aggeggio? Lo chiedo quasi completamente senza malizia, proprio non capisco. Io per ricerca faccio teoremi, e il mio esperimento è la dimostrazione. Prima di azzardarmi a pensare che un teorema che ho dimostrato è vero, provo per giorni o anche settimane a fare a pezzi il mio ragionamento buttandogli contro tutto quello che ho, poi chiedo di fare lo stesso ai miei studenti e ai miei colleghi, e solo dopo metto il teorema sul web e lo mando al peer-reviewing.
Voglio dire, per come concepisco io il nostro mestiere di ricercatori, uno deve provare a massacrare la sua scoperta con il dovuto sadismo prima di sentirsi sicuro e mandarla ad affrontare il mondo. Tu non hai avuto nemmeno la possibilità di torturare l?aggeggio, e quindi ci si chiede da dove derivi la tua sicurezza. Da dove? Se per caso ti deriva da informazioni non pubbliche, non pensi che, nella tua qualità di ricercatore dello stato alle prese con la scoperta del millennio, dovresti renderle pubbliche?
Spero che apprezzerai la franchezza e che tu possa avere una risposta convincente. In quel caso, chiedo scusa in anticipo se sono stato offensivo.
Ciao,
-Alessio
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adesso comincia a pensare che quello che c'è scritto su questa lettera viene condiviso da tutti i ricercatori che hanno un briciolo di onestà intellettuale, se la scienza seguisse il metodo e la cronistoria sperimentale del rossi, luk personalmente si darebbe all'addestramento delle pulci da salotto per farle saltare ad appendici dispari sul dorso dei cani con un solo balzo carpiato