Il discorso che ho sentito ieri dall'esperto de Il sole 24 Ore è che, negli ultimi anni, si erano privilegiati i cosiddetti "contratti spot" rispetto a quelli di lungo termine perché, spesso, consentivano di spuntare prezzi migliori.
In questa situazione, questa politica ha rivelato i suoi limiti e di essere un po' miope, anche perché i paesi produttori basano il mantenimento ed eventuale potenziamento della loro capacità estrattive sui contratti di lungo termine che gli danno certezza di entrate.
Adesso ci troviamo anche a dovere comprare ai prezzi fatti dalla speculazione finanziaria (lui parlava di 5 banche americane, se non ho capito male).
Quindi, per cercare sempre il massimo risparmio nel breve, invece di programmare, ci siamo messi in una brutta condizione con le nostre mani. anzi, altri paesi, tipo la Germania, hanno fatto anche peggio; noi, almeno abbiamo delle scorte consistenti.