<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Orologi....a ruba. E di lusso in genere. | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Orologi....a ruba. E di lusso in genere.

Secondo me il discorso "non lo compro perchè non li vale" continua ad essere un concetto basato su un approccio estremamente razionale del tema denaro.
Un approccio razionale col denaro è consigliabile - e possibile - anche quando si fanno spese di lusso, se le si possono sostenere.

Io in questo potrei non essere considerato - ed agli occhi di qualcuno sicuramente non lo sono - razionale, se si pensa che non mi sono mai comprato la casa in cui vivere (prima era quella della mia ex moglie, poi in affitto in piccole case) mentre ho invece speso un bel po' di soldi per i motori (moto, go-kart, auto prestazionali) ed anche un po' - meno - in orologi e qualche altra cosa.

Ma anche le spese di lusso / voluttuarie c'è modo e modo di farle, con le mani bucate o più razionalmente, pensando e valutando il rapporto tra ciò che si paga e ciò che effettivamente si ha, l'eventuale possibilità di rivendere, evitando di fare passi più lunghi della gamba, ecc.

Sono sicuro che manterrei assolutamente questo approccio, ormai mentalmente sedimentato da una vita, anche nel caso, puramente ipotetico, di una super vincita alla lotteria : magari mi comprerei una villa in Sardegna, ma sempre senza fretta, facendomi prima una chiara idea dei costi d'uso in quella certa zona e quindi anche della rivendibilità eventuale, dell'investimento, ed evitando stupidi coinvolgimenti emotivi : ad esempio, non sarei disposto a pagare di più - neanche poco di più - una casa o un'automobile se, prima di me, fosse appartenuta ad un personaggio famoso.... il feticismo lo lascio agli altri.

L'approccio allo spendere può insomma essere molto diverso, anche quando si parla di spendere per beni di per sé non certo indispensabili; è questione soprattutto di mentalità, di non voler buttare via i soldi, di voler pagare il giusto, anche se questo può comportare in vari casi il tirarsi indietro, in attesa di un'occasione più razionale.
Avere le mani bucate è brutto, ai miei occhi è addirittura umiliante, anche se si hanno le possibilità.
 
Ultima modifica:
Probabilmente ci sono discriminazioni da fare anche circa il modo in cui una persona è entrata in possesso di grosse disponibilità. Normalmente chi li ha sudati ha un approccio diverso rispetto da chi se li è trovati dalla sera alla mattina sul conto ed ancor diverso da chi non li ha sudati ma è nato in un contesto di estremo benessere.

Troppi se e troppi ma insomma.
 
Probabilmente ci sono discriminazioni da fare anche circa il modo in cui una persona è entrata in possesso di grosse disponibilità. Normalmente chi li ha sudati ha un approccio diverso rispetto da chi se li è trovati dalla sera alla mattina sul conto ed ancor diverso da chi non li ha sudati ma è nato in un contesto di estremo benessere.

Troppi se e troppi ma insomma.

Anche questo è vero.
Personalmente, tutte le possibilità economiche che abbiamo io e mia moglie ce le siamo guadagnate esclusivamente con il lavoro (in particolare, mia moglie è partita da una posizione svantaggiosissima: quando l'ho conosciuta faceva letteralmente la fame - ora ha un reddito dichiarato che è circa 6 volte il mio - che non è proprio da disperati - e spende qualche migliaio di euro al mese solo di regali, aiuti, beneficenza...)
Solo ora, morta mia madre, sto entrando in possesso di un'eredità (tra l'altro da dividere in 4), ma si tratta in grandissima parte di beni immobili che bisogna riuscire a vendere.

Insomma, chi il denaro se l'è guadagnato con il lavoro, partendo dal non avere quasi nulla a livello personale, è difficile che lo sperperi in beni puramente voluttuari.
A meno che non abbia una passione così forte da fargli fare qualche pazzia, una volta ogni tanto.

Quello che proprio non concepiamo, per forma mentis consolidata da decenni, è spendere un sacco di soldi per apparire.
 
Ultima modifica:
quella per gli orologi è una passione che proprio non ho.
E proprio non riesco a distinguere a colpo d'occhio un orologio "bello" (leggasi costoso) da uno che non lo è.
Quindi penso che anche se aumentasse di molto il mio reddito, continuerei ad usare il mio Festina Titanium che mi è stato regalato qualche anno fa
 
Io posso ripetere quello che ho scritto in topic simili: mi piacciono gli orologi, ma non sono un appassionato di orologi costosi.

Amo i cronografi tradizionali, con i 3 "cerchietti" e i tre pulsanti, e ne possiedo 10, + 2 non cronografi, in totale 12.
Ho alcuni orologi di marchi automobilistici italiani di prestigio e impegnati nel mondo delle corse. Ovviamente hanno meccaniche di solito svizzere: 1 Maserati, 1 Ferrari, 1 Alfa Romeo (non cronografo), 1 Sparco. Ora ne vorrei uno Abarth. Sto tenendo d'occhio un modello Breil-Abarth che mi piace. Se lo comprerò ve lo farò sapere e metterò la foto.

Dei 12 orologi posseduti, solo 3 lo ho comprati io, per una spesa complessiva di circa 350 euro (prezzi offerta - valore circa 1.500). Ben 9 mi sono stati regalati, per un valore complessivo di circa 7.000 euro. Il più prestigioso ovviamente l'Omega d'oro massiccio regalatomi da BNL (penso circa 5.000 €).
 
continuerei ad usare il mio Festina Titanium che mi è stato regalato qualche anno fa

Pensa che io non so neanche che modello è il mio Festina (e non me ne frega niente di saperlo...)

So solo che lo ritengo gradevole (per me) esteticamente e niente più.
Ah... e che è costato pochissimo, probabilmente sotto i 200 € (pure a me l'hanno regalato)
 
Un approccio razionale col denaro è consigliabile - e possibile - anche quando si fanno spese di lusso, se le si possono sostenere.

Io in questo potrei non essere considerato - ed agli occhi di qualcuno sicuramente non lo sono - razionale, se si pensa che non mi sono mai comprato la casa in cui vivere (prima era quella della mia ex moglie, poi in affitto in piccole case) mentre ho invece speso un bel po' di soldi per i motori (moto, go-kart, auto prestazionali) ed anche un po' - meno - in orologi e qualche altra cosa.

Ma anche le spese di lusso / voluttuarie c'è modo e modo di farle, con le mani bucate o più razionalmente, pensando e valutando il rapporto tra ciò che si paga e ciò che effettivamente si ha, l'eventuale possibilità di rivendere, evitando di fare passi più lunghi della gamba, ecc.

Sono sicuro che manterrei assolutamente questo approccio, ormai mentalmente sedimentato da una vita, anche nel caso, puramente ipotetico, di una super vincita alla lotteria : magari mi comprerei una villa in Sardegna, ma sempre senza fretta, facendomi prima una chiara idea dei costi d'uso in quella certa zona e quindi anche della rivendibilità eventuale, dell'investimento, ed evitando stupidi coinvolgimenti emotivi : ad esempio, non sarei disposto a pagare di più - neanche poco di più - una casa o un'automobile se, prima di me, fosse appartenuta ad un personaggio famoso.... il feticismo lo lascio agli altri.

L'approccio allo spendere può insomma essere molto diverso, anche quando si parla di spendere per beni di per sé non certo indispensabili; è questione soprattutto di mentalità, di non voler buttare via i soldi, di voler pagare il giusto, anche se questo può comportare in vari casi il tirarsi indietro, in attesa di un'occasione più razionale.
Avere le mani bucate è brutto, ai miei occhi è addirittura umiliante, anche se si hanno le possibilità.
Probabilmente ci sono discriminazioni da fare anche circa il modo in cui una persona è entrata in possesso di grosse disponibilità. Normalmente chi li ha sudati ha un approccio diverso rispetto da chi se li è trovati dalla sera alla mattina sul conto ed ancor diverso da chi non li ha sudati ma è nato in un contesto di estremo benessere.

Troppi se e troppi ma insomma.


In sunto....
( L' approccio - quanto e come - allo spendere )
E' caratteriale....

Da giovane,
( da bambino ai 20 anni )
bei regali, ma soldi, dai miei, SEMPRE pochi....
Eppure
( per la paura di essere povero in canna? )....
Ero sempre l' unico fra gli amichetti /amici che il sabato aveva ancora qualcosa della Sabadina ( la Paghetta ) precedente.
E cosi' ho continuato da grande....

" Sul principio di mio nonno ".
Quello di spendere in cose piacevoli solo quando il loro costo
non inficia l' acquisto delle cose veramente importanti
 
" Sul principio di mio nonno ".
Quello di spendere in cose piacevoli solo quando il loro costo
non inficia l' acquisto delle cose veramente importanti

Consiglio molto saggio. Andrebbe seguito sempre, ma quando si è giovani a volte sfugge questo principio basilare, che in sintesi somiglia al proverbiale "non fare il passo più lungo della gamba".
 
Consiglio molto saggio. Andrebbe seguito sempre, ma quando si è giovani a volte sfugge questo principio basilare, che in sintesi somiglia al proverbiale "non fare il passo più lungo della gamba".

( Grazie da nonno Alfredo ringrazia )

Per quello avevo aperto il discorso con:
" E' caratteriale "
Io ho cominciato FIN da bambino a guardare la mia spesa per paura di rimanere senza soldini;
cosi' mi rimaneva sempre qualcosa con cui finire la settimana....
 
( Grazie da nonno Alfredo ringrazia )

Per quello avevo aperto il discorso con:
" E' caratteriale "
Io ho cominciato FIN da bambino a guardare la mia spesa per paura di rimanere senza soldini;
cosi' mi rimaneva sempre qualcosa con cui finire la settimana....

Io da bambino ero come te. Mi restava sempre tanto della paghetta, grazie ai saggi insegnamenti di mio padre, bancario (top) anche lui. Da grande sono cambiato, travolto dalle passioni sono diventato un po' spendaccione........
Ora, anzi da alcuni anni, sono tornato più "contratto", anche se non genovese. Sono anche più altruista. Mi sono reso conto che non è vero che non si cambia mai, come pensavo, si può sempre migliorare, smussare angoli, diventare più positivi e generosi di cuore, tornare un po' bambini.
Poi magari c'è chi peggiora.
 
Ultima modifica:
I primi tempi che lavoravo i miei giovanissimi colleghi mi prendevano in giro dicendo che ero tirchio.
Mi dicevano: "Sei di quelli che non mangiano per non ca..." Ehm, rendo più adatto a un forum: "...per non andare in bagno".

In verità non ero tirchio, ero risparmioso. Spendevo solo per le cose che mi interessavano veramente. Nel primo anno di lavoro mi comprai una Opel Vectra (usata di 1 anno e 12.000 km), una mountain bike non certo economica (che uso spesso tuttora), un buon impianto stereo con componenti scelti uno a uno, e... un modesto orologio Sector, che - poverino - si prendeva tutti gli sberleffi del mio collega trendy con il Rolex.
 
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Io da bambino ero come te. Mi restava sempre tanto della paghetta, grazie ai saggi insegnamenti di mio padre, bancario (top) anche lui. Da grande sono cambiato, travolto dalle passioni sono diventato un po' spendaccione........
Ora, anzi da alcuni anni, sono tornato più "contratto", anche se non genovese. Sono anche più altruista. Mi sono reso conto che non è vero che non si cambia mai, come pensavo, si può sempre migliorare, smussare angoli, diventare più positivi e generosi di cuore, tornare un
po' bambini.
Poi magari c'è chi peggiora.

Beh....
Secondo me, comunque ci si nasce....
Come ci sono i bambini che, da subito, piangono sempre e quelli pacifici;
quelli che non dormono e quelli che bisogna svegliare.
Detto questo, poi subentrano la famiglia e il contesto....
Allora, facevo le elementari,
la " Festa del Risparmio " era celebratissima e consideratissima in tutte le scuole, a partire proprio da quelle
 
Siamo tutti il risultato di una storia. Lo si vede nell'approccio al lavoro, al denaro, in amore etc.

Alla fine l'importante è sempre riuscire a fare in modo non comandi lui.

Trovo bellissimo il pensiero di una acquisita generosità.
 
Trovo bellissimo il pensiero di una acquisita generosità.

Di solito è chi proviene da una situazione economica molto difficile che, se riesce a ribaltare la propria situazione, diventa molto generoso con chi ha bisogno.

Come fu per Totò (qualche anno fa ho letto la sua biografia).
 
Siamo tutti il risultato di una storia. Lo si vede nell'approccio al lavoro, al denaro, in amore etc.

Alla fine l'importante è sempre riuscire a fare in modo non comandi lui.

Trovo bellissimo il pensiero di una acquisita generosità.


Rimanendo in tema danaro....

C'e' comunque una differenza fra,
non saprei come dire se non prendendo ad esempio....
Mio padre e me.
-Mio padre era tirato verso di se',
verso mia madre e me....
Io SOLO verso me stesso; sapendomi per questo in torto, ho sempre dato tutto
( nel limite del possibile ovviamente )
a mia moglie e a mio figlio
 
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