<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Orologi....a ruba. E di lusso in genere. | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

Orologi....a ruba. E di lusso in genere.

Bravi, tutti giudiziosi e prudenti, attenti a non sprecare denaro, nessuno è come George Best che disse “I spent a lot of money on booze, birds, and fast cars. The rest I just squandered.”
Traduzione approssimativa "Ho speso un sacco di soldi in alcool, donne e auto veloci. Il resto l'ho sprecato"
 
Che poi questo è il momento storico meno adatto a sprecare denaro!
Chi si trova già con una mentalità risparmiosa parte avvantaggiato.
 
Io conosco persone nate con le pezze sul sedere e che tuttora hanno le pezze sul sedere che come hanno due soldi se li spendono a viso aperto.
E altri nati signori e tuttora signori che invece sono tiratissimi.
 
Ho due figli, al mare, quando erano ragazzini, compravamo una ventina di gettoni ciascuno, per le sale giochi, il minore li spendeva in mezz'ora, l'altro li centellinava e ne portava a casa alcuni inutilizzati.
 
I soldi sono come la salute: anche se in questo momento ne hai in abbondanza, non comportarti mai come se dovesse essere una risorsa inesauribile.

Questa me la sono inventata in questo momento. :emoji_grin:
Comunque rappresenta bene il mio stile di vita già da diversi decenni.
 
Io conosco persone nate con le pezze sul sedere e che tuttora hanno le pezze sul sedere che come hanno due soldi se li spendono a viso aperto.
E altri nati signori e tuttora signori che invece sono tiratissimi.

Ecco, io sono nato nella bambagia, ma da giovane ero piuttosto risparmioso ed egoista, sono diventato generoso con l'età.
 
Io conosco persone nate con le pezze sul sedere e che tuttora hanno le pezze sul sedere che come hanno due soldi se li spendono a viso aperto.
E altri nati signori e tuttora signori che invece sono tiratissimi.

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Nel corso della storia dell'impresa agromeccanica di famiglia c'è stato un periodo (diciamo finchè io ero studente) in cui tenevamo aggiornate le attrezzature con una certa frequenza, il che comportava, come spesso avviene nelle imprese artigiane, un certo va e vieni di soldi, ma con il conto in banca più rosso che verde per buona parte dell'anno (le spese erano distribuite, gli incassi concentrati). Poi, quando ho "cambiato mestiere", nel senso che la mia collocazione all'università è diventata definitiva, abbiamo iniziato a limitare gli investimenti, e di conseguenza il "livello" del conto ha iniziato a mantenersi un po' meno asciutto. La cosa strana, ma non troppo, è che finchè avevamo debiti spendere (ragionevolmente) non dava più di tanto fastidio, mentre quando abbiamo cominciato a vedere accumularsi qualche palanca in più siamo diventati più "attenti".....
 
Ho due figli, al mare, quando erano ragazzini, compravamo una ventina di gettoni ciascuno, per le sale giochi, il minore li spendeva in mezz'ora, l'altro li centellinava e ne portava a casa alcuni inutilizzati.

A me è rimasto sul gozzo un videogioco di quelli con le moto da cavalcare che richiedeva ben 3 gettoni,su 10 che era la mia quota settimanale.
Provai a resistere ma dall'esterno il gioco era troppo figo.
Alla fine cedetti e quel maledetto non funzionava,cioè il gioco partiva ma la moto non sterzava.
3 gettoni per schiantarsi contro le protezioni...
Alla fine optai per un approccio più conservativo.
Mi spendevo tutto ma solo per giochi che conoscevo e che valevano la pena.
Ricordo un Virtua Fighter che fu un ottimo investimento.
Non solo era divertente ma dopo un po' ci avevo preso la mano quindi riuscivo a giocare un'ora con 2 gettoni prima di perdere,valeva la pena.
 
Secondo me il discorso "non lo compro perchè non li vale" continua ad essere un concetto basato su un approccio estremamente razionale del tema denaro. Cerco di spiegarmi spostando l'ambito per rendere al meglio l'idea: parliamo di borse da donna. Una YSL o una Celine costano quanto un orologio "svizzero". Per alcuni modelli andiamo di pari passo nel senso che puoi prenderti l'entry level per poi salire.
Il costo di una di quelle borse si contiene ampiamente entro le 3 cifre, tuttavia vengono rivendute a prezzi esorbitanti perchè ormai quel marchio si è collocato "lassù". E la gente le compra, non perchè ci sia qualità ma perchè identifica lo status.

Tornando agli orologi: secondo voi quanti felici possessori di orologi >15.000€ sanno perchè quel orologio costa così tanto (soprattutto se non ricoperto d'oro o preziosi)? Secondo me nessuno però, credetemi, a certi livelli le persone si guardano anche i calzini.

Noi continuiamo a ragionare con i nostri conti in banca ed a mettere tutto in relazione alle nostre entrate. Purtroppo o per fortuna ci sono persone che in un giorno guadagnano quanto noi guadagniamo in un anno, che regalano annualmente ai figli assegni da 500.000€ e che non hanno più limiti di spesa se non quelli dettati dal buonsenso.

Se per questo c'e' gente disposta a fare debiti per ostentare certi oggetti ma c'e' anche tanta gente ricca sfondata che conosce il senso della misura.

Se poi vogliamo ragionare in una certa maniera (da modaiolo) con certi oggetti ormai non ti distingui piu'. Ad es. conosco piu' di un fortunato possessore di orologi davvero stupendi e carissimi che un Rolex non lo indosserebbe mai.....
 
Ma anche le spese di lusso / voluttuarie c'è modo e modo di farle, con le mani bucate o più razionalmente, pensando e valutando il rapporto tra ciò che si paga e ciò che effettivamente si ha, l'eventuale possibilità di rivendere, evitando di fare passi più lunghi della gamba, ecc.

Sottoscrivo.
 
Bravi, tutti giudiziosi e prudenti, attenti a non sprecare denaro, nessuno è come George Best che disse “I spent a lot of money on booze, birds, and fast cars. The rest I just squandered.”
Traduzione approssimativa "Ho speso un sacco di soldi in alcool, donne e auto veloci. Il resto l'ho sprecato"
E meno male.
Perché George Best aveva enorme talento ma poca saggezza : non ha solo bruciato precocemente la sua carriera ed il suo denaro, ha bruciato la sua vita.
Poi alla fine si è un po' ravveduto, ma ormai era tardi.
 
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