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Ogni anno 120mila italiani emigrano all'estero

Algy parlava di fabbro inteso come artefice del proprio destino. Non come professione. Il tema qui non è intraprendendere una professione richiesta dal mercato, quanto l'idea che formarsi e laurearsi non consenta soddisfacenti sbocchi lavorativi. La soluzione (amesso che poi sia davvero così) non è smettere di andare all'università (visto che tra l'altro i nostri laureati già sono pochi), ma fare in modo che chi si laurei abbia ancora maggiori soddisfazioni lavorative (in realtà per le discipline stem già è così). I miei studenti a 25 anni hanno già tutti l'indeterminato in tasca e magari cambiano già lavoro perchè (in Italia) riescono a trovare posizioni ancora più interessanti.

confermo, ho usato forse il termine meno adatto perchè si andava a confondere con la professione stessa, ma il mio pensiero è che ognuno si modella un percorso lavorativo che si basa su valutazioni personali e di questo se ne assume poi la responsabilità.
 
Che pena....

Non era cosi'....
( non ricordo nemmeno quanti lavoro ho cambiato;
bastavano le 6/8 pagine del Carlino del Venerdi )

Cosa succede all' uomo " datore di lavoro "
??
Che animo ha
??

Molti datori di lavoro/imprenditori attuali, mi sembrano amanti del rischio ... rischiano di perdere l'opportunità di assumere risorse preziose basandosi su assunti ormai superati (concetti tipo "gavetta", c'è la fila davanti alla porta, personale no adeguatamente formato o al contrario troppo qualificato, ...).
I ragazzi di oggi hanno aspirazioni ed obiettivi diversi da qualli delle generazioni precedenti, ma è stato sempre così in ogni cambio generazionale, bisogna solo cercare di andargli incontro.
Uno sbaglio terrificante, ad esempio, è assumere, giustamente ci mancherebbe, con contratti di prova, formazione, ... e mantenere le condizioni economiche iniziali anche quando la risorsa si è inserita corretamente, aspettando che sia il dipendente a chiedere di più ... molti, anche se non ne comprendo i motivi (ed è normale visto le diversità di mentalità tra la mia e l'ultima generazione), preferiscono mollare piuttosto che chiedere; probabilmente vedono la cosa come un non riconoscimento del proprio ruolo/valore.

Comunque non esiste una ricetta per risolvere queste problematiche, i neoassunti devono imparare a difendersi con metodologie loro, e gli imprenditori devono imparare a premiare i migliori in modo automatico ... facile a dirsi ma a farsi ...
 
Molti datori di lavoro/imprenditori attuali, mi sembrano amanti del rischio ... rischiano di perdere l'opportunità di assumere risorse preziose basandosi su assunti ormai superati (concetti tipo "gavetta", c'è la fila davanti alla porta, personale no adeguatamente formato o al contrario troppo qualificato, ...).
I ragazzi di oggi hanno aspirazioni ed obiettivi diversi da qualli delle generazioni precedenti, ma è stato sempre così in ogni cambio generazionale, bisogna solo cercare di andargli incontro.
Uno sbaglio terrificante, ad esempio, è assumere, giustamente ci mancherebbe, con contratti di prova, formazione, ... e mantenere le condizioni economiche iniziali anche quando la risorsa si è inserita corretamente, aspettando che sia il dipendente a chiedere di più ... molti, anche se non ne comprendo i motivi (ed è normale visto le diversità di mentalità tra la mia e l'ultima generazione), preferiscono mollare piuttosto che chiedere; probabilmente vedono la cosa come un non riconoscimento del proprio ruolo/valore.

Comunque non esiste una ricetta per risolvere queste problematiche, i neoassunti devono imparare a difendersi con metodologie loro, e gli imprenditori devono imparare a premiare i migliori in modo automatico ... facile a dirsi ma a farsi ...


Ne dubito....
Ormai la concorrenza
di tanti, troppi, imprenditori nostrani....
E' basata esclusivamente sul taglio al salario dei loro dipendenti
 
Ultima modifica:
Ne dubito....
Ormai la concorrenza
di tanti, troppi, imprenditori nostrani....
E' basata esclusivamente sul taglio del salario dei loro dipendenti
va detto che da noi chi "da lavoro" [sia piccolo imprenditore o manager] si sente un po' un dio [volutamente con la minuscola] in terra che elargisce denari ai bisognosi.
Quindi il suddit ... ehm il dipendente, deve eterna gratitudine all'elargitore di cotanta bontà ...

Se si ribella e magari trova un altro lavoro, è per definizione "irriconoscente e traditore" [caso vero, ahi noi, che mi raccontavano]
 
va detto che da noi chi "da lavoro" [sia piccolo imprenditore o manager] si sente un po' un dio [volutamente con la minuscola] in terra che elargisce denari ai bisognosi.
Quindi il suddit ... ehm il dipendente, deve eterna gratitudine all'elargitore di cotanta bontà ...

Se si ribella e magari trova un altro lavoro, è per definizione "irriconoscente e traditore" [caso vero, ahi noi, che mi raccontavano]


Gia'....

Uno l' hanno persino ammazzato
https://www.leggo.it/italia/cronach...ato ucciso dopo,di cadavere nei confronti dei
 
va detto che da noi chi "da lavoro" [sia piccolo imprenditore o manager] si sente un po' un dio [volutamente con la minuscola] in terra che elargisce denari ai bisognosi.
Quindi il suddit ... ehm il dipendente, deve eterna gratitudine all'elargitore di cotanta bontà ...

Se si ribella e magari trova un altro lavoro, è per definizione "irriconoscente e traditore" [caso vero, ahi noi, che mi raccontavano]

Io ho conosciuto dei datori di lavoro che hanno quasi adottato come dei figliocci i propri dipendenti.
Certo ci sono anche quelli che li guardano dall'alto della loro montagna,come ci sono i dipendenti che pensano che il datore di lavoro non faccia niente e che se magicamente sparisse sarebbero in grado di mandare avanti l'azienda molto meglio di lui.
Imho considerando le difficoltà che ci sono da una parte e dall'altra sarebbe meglio cercare di andare d'accordo e remare all'unisolo,senza atteggiamenti del tipo ne trovo quanti ne voglio (di dipendenti o di posti di lavoro).
 
come ci sono i dipendenti che pensano che il datore di lavoro non faccia niente e che se magicamente sparisse sarebbero in grado di mandare avanti l'azienda molto meglio di lui.
è un po' l'altro lato della medaglia.
Ti dirò di più, son quelli che se svoltano e diventan loro "imprenditori" (e come si gongolano quando lo dicono) diventano i più ... vabbé ... diciamo i meno simpatici!

E aggiungo il carico, uno di quelli che ho conosciuto, nella "vita precedente" era pure sindacalista.
 
A questi va aggiunto un sommerso due volte e mezzo più grande, rappresentato da chi parte senza lasciar traccia.

E c'è chi torna...


(ANSA) - Il volo speciale, un Boeing 767 dell'Aeronautica militare, predisposto dal Governo, proveniente da Niamey con a bordo gli italiani che hanno deciso di lasciare il Niger dopo il colpo di Stato nel paese dell'Africa occidentale è atterrato sulla pista dell'aeroporto militare di Ciampino alle 05:09.
 
Non ho capito però il sommerso.
120000 sono quelli che risultano ma cosa vuol dire?
Quelli che non risultano di fatto sono ancora domiciliati in italia ma in realtà vivono altrove?
Mi riesce difficile pensare che si trasferiscano clandestinamente altrove,come fanno a non risultare?
 
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